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  • Stellantis richiama oltre 72.000 camion Ram per un malfunzionamento del display del cruscotto

    Stellantis richiama oltre 72.000 camion Ram per un malfunzionamento del display del cruscotto

    Stellantis (BIT:STLAM) sta richiamando 72.509 veicoli Ram negli Stati Uniti dopo aver individuato un problema software che può causare lo spegnimento improvviso del display del quadro strumenti.

    La National Highway Traffic Safety Administration statunitense ha reso noto il richiamo lunedì, sulla base della documentazione fornita dal costruttore.

    Secondo quanto riportato, un malfunzionamento del software può far diventare nero il display del cruscotto in alcuni modelli Ram, impedendo ai conducenti di visualizzare informazioni essenziali sullo stato del veicolo.

    La casa automobilistica, proprietaria dei marchi Chrysler e Ram, non ha ancora chiarito quali modelli siano coinvolti né fornito una tempistica per l’avvio degli interventi di riparazione.

  • Borsa di Milano in lieve rialzo all’avvio; STM vola, Fincantieri tra i migliori titoli

    Borsa di Milano in lieve rialzo all’avvio; STM vola, Fincantieri tra i migliori titoli

    Le contrattazioni a Milano sono partite con un tono leggermente positivo giovedì, in linea con l’andamento delle principali borse europee dopo il buon finale di Wall Street e il rally registrato a Tokyo.

    Intorno alle 9:40, il FTSE MIB segnava un progresso dello 0,15%.

    STM (BIT:STM) guidava il listino principale con un balzo del 3,6%. L’intero comparto europeo dei semiconduttori ha beneficiato di un report di Bloomberg secondo cui la cinese Cambricon Technologies prevede di più che triplicare la propria produzione di chip entro il 2026, nel tentativo di sfidare Nvidia (NASDAQ:NVDA) nel mercato domestico.

    Fincantieri (BIT:FCT) seguiva con un rialzo del 2,9% dopo aver annunciato un accordo di cooperazione industriale con Asry in Bahrain. Il titolo ha inoltre beneficiato della notizia del suo ingresso nel FTSE MIB nella prossima revisione trimestrale. Interpump (BIT:IP), che verrà sostituita, è comunque salita di oltre il 3%.

    Debole l’andamento dei bancari, con MPS (BIT:BMPS) in calo dell’1,3% e sia Banco BPM (BIT:BAMI) sia Popolare di Sondrio in flessione di circa l’1%. Meglio gli industriali, in particolare Prysmian (BIT:PRY) e Stellantis (BIT:STLAM), entrambe in aumento di circa l’1,5%.

  • Meta dovrebbe affrontare un nuovo esame dell’UE per l’integrazione dell’IA in WhatsApp

    Meta dovrebbe affrontare un nuovo esame dell’UE per l’integrazione dell’IA in WhatsApp

    Bruxelles si sta preparando ad avviare una nuova indagine antitrust su Meta Platforms Inc (NASDAQ:META) legata all’introduzione degli strumenti di intelligenza artificiale all’interno di WhatsApp, ha riferito giovedì il Financial Times.

    Secondo il rapporto, che cita due funzionari informati sulla questione, la Commissione Europea intende esaminare come Meta abbia integrato il suo assistente Meta AI nella popolare piattaforma di messaggistica all’inizio di quest’anno.

    L’annuncio potrebbe arrivare nei prossimi giorni, anche se i tempi potrebbero cambiare, ha aggiunto il quotidiano.

    Se confermata, l’indagine si aggiungerebbe alla crescente serie di sfide normative per Meta in Europa, dove le autorità hanno progressivamente intensificato il controllo sulle attività dell’azienda e sulle sue app.

  • Dow Jones, S&P, Nasdaq, Futures, Wall Street si prepara ad aprire in rialzo grazie all’ottimismo sui tagli dei tassi

    Dow Jones, S&P, Nasdaq, Futures, Wall Street si prepara ad aprire in rialzo grazie all’ottimismo sui tagli dei tassi

    I future sugli indici statunitensi indicano un avvio positivo mercoledì, suggerendo che le azioni potrebbero estendere i guadagni registrati nella sessione precedente.

    I future sono rimasti in territorio positivo dopo che nuovi dati di ADP hanno mostrato un inatteso calo dell’occupazione nel settore privato per novembre. Secondo il rapporto, i salariati privati sono diminuiti di 32.000 unità lo scorso mese, dopo un aumento rivisto al rialzo di 47.000 in ottobre. Gli economisti si aspettavano un modesto incremento di circa 10.000 posti di lavoro, rispetto ai 42.000 inizialmente riportati per ottobre.

    Il calo sorprendente dell’occupazione ha rafforzato le aspettative di un nuovo taglio dei tassi da parte della Federal Reserve durante la riunione di politica monetaria della prossima settimana. Il CME FedWatch Tool ora indica una probabilità dell’88,8% di una riduzione di 25 punti base.

    Il sentiment di rischio potrebbe essere ulteriormente sostenuto dal continuo rimbalzo del Bitcoin, in aumento di oltre il 2% nelle prime ore di mercoledì dopo un forte balzo martedì.

    Martedì, i mercati statunitensi hanno oscillato dopo un avvio in rialzo, ma hanno mantenuto un tono positivo. Tutti e tre i principali indici hanno chiuso in progresso, recuperando parte delle perdite di lunedì.

    Il Nasdaq è salito di 137,75 punti (+0,6%) a 23.413,67. Il Dow Jones ha guadagnato 185,13 punti (+0,4%) a 47.474,46, mentre l’S&P 500 è avanzato di 16,74 punti (+0,3%) a 6.829,37.

    La forza di Wall Street è coincisa con il robusto rimbalzo del Bitcoin (COIN:BTCUSD), balzato di oltre il 6% dopo il forte scivolone di lunedì. Anche Nvidia (NASDAQ:NVDA), spesso considerata un indicatore del sentiment di rischio, ha contribuito al miglioramento dell’umore di mercato.

    I titoli dei semiconduttori hanno guidato il rialzo, con il Philadelphia Semiconductor Index in crescita dell’1,8%. Anche le società dell’hardware informatico hanno mostrato progressi, con l’indice NYSE Arca Computer Hardware in aumento dell’1,7%.

    Buone performance anche per i titoli delle compagnie aeree e delle telecomunicazioni, mentre le società legate all’oro, al gas naturale e al petrolio hanno mostrato debolezza.

    Nonostante la performance positiva, l’interesse all’acquisto è rimasto contenuto poiché gli operatori attendono dati economici statunitensi cruciali nei prossimi giorni, che potrebbero influenzare le aspettative in vista dell’annuncio della Fed della prossima settimana.

  • DAX, CAC, FTSE100, Borse europee contrastate mentre gli investitori valutano i nuovi dati macro

    DAX, CAC, FTSE100, Borse europee contrastate mentre gli investitori valutano i nuovi dati macro

    Le borse europee hanno registrato un andamento misto mercoledì, mentre gli operatori hanno esaminato una nuova serie di dati economici della regione.

    Il FTSE 100 del Regno Unito è sceso dello 0,1%, mentre il CAC 40 francese è salito dello 0,1% e il DAX tedesco ha guadagnato lo 0,3%.

    Nuove rilevazioni di S&P Global hanno mostrato che il settore privato dell’Eurozona è cresciuto al ritmo più rapido da maggio 2023, con servizi e manifattura entrambi in espansione. L’indice composito finale HCOB è salito a 52,8 a novembre da 52,5 in ottobre, superando la stima preliminare di 52,4.

    L’indagine ha indicato un miglioramento dell’attività nei servizi durante il mese, mentre la crescita della produzione manifatturiera si è moderata, toccando il livello più basso degli ultimi nove mesi.

    In un’altra comunicazione, Eurostat ha riferito che i prezzi alla produzione dell’Eurozona sono aumentati dello 0,1% in ottobre, invertendo il calo dello 0,1% registrato a settembre. Escludendo l’energia, i prezzi alla produzione sono rimasti invariati per il quarto mese consecutivo.

    Tra i singoli titoli, Inditex è balzata dopo aver riportato un aumento delle vendite del 10,6% all’inizio del quarto trimestre, sostenuto dalla forte domanda per le collezioni autunno-inverno.

    Airbus (EU:AIR) ha inoltre registrato un buon rialzo a Parigi dopo aver confermato le sue previsioni di EBIT rettificato per l’intero anno.

    In terreno negativo, Hugo Boss (TG:BOSS) è crollata dopo che il gruppo di moda tedesco ha avvertito che vendite e utili diminuiranno nel 2026 prima di tornare a crescere nel 2027.

    Anche Sainsbury’s (LSE:SBRY) ha subito un calo dopo che il fondo sovrano del Qatar ha venduto circa 266 milioni di sterline ($352 milioni) di azioni del supermercato britannico.

  • Il petrolio sale mentre crescono i timori che i negoziati Russia-Ucraina possano fallire, mantenendo le forniture sotto sanzioni

    Il petrolio sale mentre crescono i timori che i negoziati Russia-Ucraina possano fallire, mantenendo le forniture sotto sanzioni

    I prezzi del petrolio sono saliti mercoledì, invertendo le perdite iniziali, poiché gli operatori ritengono sempre più improbabile che i colloqui di pace tra Russia e Ucraina portino alla rimozione delle sanzioni sul greggio russo. Tuttavia, i guadagni sono rimasti contenuti a causa delle preoccupazioni persistenti su un eccesso di offerta globale.

    Alle 08:16 GMT, il Brent era in rialzo di 26 centesimi, o dello 0,4%, a 62,71 dollari al barile, mentre il West Texas Intermediate statunitense avanzava di 29 centesimi, o dello 0,53%, a 58,95 dollari. Entrambi i contratti avevano perso oltre l’1% nella sessione precedente.

    Gli analisti di Goldman Sachs hanno osservato in un report che “i mercati petroliferi e quelli delle previsioni non sembrano attribuire una grande probabilità a un accordo di pace a breve termine e alla rimozione delle sanzioni sul petrolio russo.”

    Secondo il governo russo, un incontro di cinque ore tra il presidente Vladimir Putin e gli inviati più alti livello del presidente statunitense Donald Trump non ha portato a un compromesso su un possibile piano di pace per l’Ucraina. I mercati seguono da vicino i colloqui per capire se le sanzioni contro aziende russe — tra cui Rosneft e Lukoil — potrebbero essere revocate, liberando così forniture attualmente bloccate.

    Le preoccupazioni sono aumentate dopo che ieri Putin ha accusato i governi europei di ostacolare i tentativi degli Stati Uniti di porre fine al conflitto, sostenendo che avessero presentato proposte “assolutamente inaccettabili” per Mosca. Le sue dichiarazioni hanno alimentato l’idea che il greggio russo continuerà a essere venduto principalmente a Paesi come Cina e India, poiché i colloqui potrebbero non portare a un accordo.

    Tony Sycamore, analista di IG, ha scritto in una nota che, nonostante lo scetticismo sui colloqui, “le preoccupazioni riguardo a un eccesso di offerta e a una domanda debole continuano a pesare sul prezzo del petrolio, che deve restare sopra il supporto nella fascia dei 50 dollari per evitare un calo più profondo.”

    La guerra, iniziata con l’invasione russa dell’Ucraina nel 2022, si è intensificata, con Kyiv che colpisce sempre più spesso infrastrutture petrolifere russe tramite droni. I recenti attacchi a siti di esportazione sulla costa russa del Mar Nero evidenziano i rischi geopolitici ancora presenti nei mercati energetici.

    Intanto, l’aumento delle scorte di petrolio negli Stati Uniti ha aggiunto ulteriore pressione. Secondo fonti di mercato che citano i dati dell’American Petroleum Institute, pubblicati martedì, le scorte di greggio USA sono aumentate di 2,48 milioni di barili nella settimana terminata il 28 novembre. Le scorte di benzina sono salite di 3,14 milioni di barili e quelle di distillati di 2,88 milioni.

    I dati ufficiali dell’Energy Information Administration statunitense sono attesi più tardi nella giornata di mercoledì.

  • L’oro resta stabile mentre i mercati attendono i dati USA e la decisione della Fed

    L’oro resta stabile mentre i mercati attendono i dati USA e la decisione della Fed

    Il prezzo dell’oro è rimasto perlopiù invariato nelle contrattazioni asiatiche di mercoledì, con gli investitori in attesa di una serie di importanti dati economici statunitensi e della riunione della Federal Reserve della prossima settimana, dove è ampiamente previsto un taglio dei tassi.

    Alle 02:45 ET (07:45 GMT), l’oro spot era quasi invariato a 4.204,55 dollari l’oncia, mentre i futures sull’oro USA salivano dello 0,4% a 4.235,75 dollari. All’inizio della settimana il metallo prezioso aveva toccato un massimo di sei settimane a 4.264,29 dollari l’oncia.

    Aspettative di una Fed più accomodante e debolezza del dollaro sostengono l’oro

    Secondo il FedWatch del CME, i mercati attribuiscono ormai una probabilità vicina al 90% a un taglio dei tassi nella riunione del 9–10 dicembre.
    Questo orientamento più dovish ha indebolito il dollaro USA verso i livelli minimi da metà novembre, rendendo l’oro più conveniente per gli acquirenti esteri.

    Anche segnali di rallentamento nell’economia statunitense hanno aumentato le speculazioni su un allentamento monetario imminente. Gli operatori attendono il rapporto ADP sull’occupazione privata di mercoledì e l’indice PCE di settembre, atteso venerdì dopo il rinvio — due indicatori monitorati attentamente dalla Fed.

    Le ipotesi su un cambio ai vertici della Fed rafforzano il clima di attese accomodanti

    A contribuire al tono più morbido è anche la possibilità di un cambiamento nella leadership della banca centrale. Secondo vari report, Kevin Hassett — consigliere economico della Casa Bianca noto per la sua posizione favorevole ai tassi più bassi — sarebbe tra i candidati principali a succedere a Jerome Powell.

    Tale prospettiva ha ulteriormente sostenuto l’attrattiva dell’oro come bene rifugio.

    Metalli in tono dimesso in attesa della Fed

    Il resto del comparto dei metalli è rimasto cauto, con molti investitori in stand-by in vista della decisione della prossima settimana.

    I futures dell’argento sono rimasti fermi a 58,67 dollari l’oncia, poco sotto il record di 59,65 dollari.
    I futures del platino sono scesi dell’1,2% a 1.663,60 dollari l’oncia.

    I metalli industriali hanno registrato lievi rialzi: il rame benchmark alla London Metal Exchange è salito dello 0,5% a 11.255,20 dollari a tonnellata, mentre i futures sul rame USA sono avanzati dello 0,7% a 5,29 dollari la libbra.

  • Bitcoin torna sopra i 93.000 dollari grazie all’ottimismo regolatorio e alle attese di un taglio dei tassi della Fed

    Bitcoin torna sopra i 93.000 dollari grazie all’ottimismo regolatorio e alle attese di un taglio dei tassi della Fed

    Bitcoin (COIN:BTCUSD) è balzato oltre la soglia dei 93.000 dollari mercoledì, mettendo a segno un forte recupero dopo il crollo di lunedì verso gli 84.000 dollari. Il rimbalzo è stato sostenuto da un rinnovato ottimismo sul fronte regolatorio negli Stati Uniti e da una crescente convinzione che la Federal Reserve possa tagliare i tassi nei prossimi giorni.

    Alle 02:19 ET (07:19 GMT), la principale criptovaluta era in rialzo del 7,2% a 93.101,6 dollari.

    Il recupero arriva dopo un avvio di settimana particolarmente volatile, durante il quale Bitcoin era sceso brevemente sotto gli 85.000 dollari — proseguendo così una correzione di circa il 33% dai massimi di inizio ottobre sopra i 126.000 dollari.

    Slancio grazie ai commenti della SEC e al cambio di rotta di Vanguard

    Secondo gli operatori, buona parte della forza di Bitcoin è stata alimentata dalle dichiarazioni del presidente della U.S. Securities and Exchange Commission, Paul Atkins, che ha ribadito l’intenzione dell’agenzia di introdurre un nuovo quadro regolatorio, compresa una proposta di “innovation exemption” per agevolare le società legate agli asset digitali.

    L’esenzione dovrebbe fornire maggiore chiarezza e flessibilità su emissione, custodia e negoziazione degli asset crittografici, in un contesto in cui la SEC punta ad aggiornare la regolamentazione.

    A dare ulteriore impulso è stato anche il cambio di politica di Vanguard, il secondo più grande gestore patrimoniale al mondo. La società ha annunciato che questa settimana permetterà sulla propria piattaforma di intermediazione la negoziazione di ETF e fondi comuni legati al settore crypto — una mossa che amplia l’accesso regolamentato per milioni di investitori e segnala una crescente accettazione dei prodotti crypto da parte della finanza tradizionale.

    Gli investitori stanno inoltre valutando le maggiori probabilità di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve la prossima settimana, un fattore che tende a sostenere asset rischiosi denominati in dollari come Bitcoin.

    Tuttavia, le forti oscillazioni delle ultime giornate inducono cautela e alcuni temono che il rimbalzo possa non essere duraturo.

    Criptovalute oggi: rally generalizzato, Ether +10%

    Il movimento rialzista ha coinvolto anche molte altcoin.

    Ethereum, la seconda criptovaluta per capitalizzazione, è salita del 10% a 3.062,92 dollari.

    XRP, la terza al mondo per valore di mercato, è salita del 9,3% a 2,20 dollari.

    Anche Solana è balzata del 12%, Cardano del 14% e Polygon ha recuperato il 7%.

    Tra i meme token, Dogecoin è salito dell’11% e $TRUMP del 5,7%.

  • Il dollaro scivola mentre i mercati attendono una Fed più accomodante; la sterlina rimane solida

    Il dollaro scivola mentre i mercati attendono una Fed più accomodante; la sterlina rimane solida

    Il dollaro statunitense è sceso mercoledì, con gli investitori sempre più convinti che la Federal Reserve taglierà i tassi la prossima settimana, mentre la sterlina ha continuato a beneficiare del rimbalzo successivo al bilancio.

    Alle 04:30 ET (09:30 GMT), il Dollar Index — che misura il biglietto verde contro un paniere di sei principali valute — perdeva lo 0,2% a 99,107, avviandosi verso un calo annuale di oltre l’8%.

    Hassett sarà il prossimo presidente della Fed?

    Le aspettative di un taglio dei tassi il 10 dicembre sono aumentate con l’indebolimento dell’economia statunitense, mettendo pressione sulla valuta. Nei prossimi giorni arriveranno anche nuovi dati, tra cui il report ADP sull’occupazione privata e l’indice PCE di novembre, previsto per venerdì.

    Secondo il CME FedWatch, i futures sui fed funds indicano ora una probabilità implicita dell’88% per un taglio di 25 punti base la prossima settimana, ben sopra il 63% stimato un mese fa.

    Anche le speculazioni sulla nomina del prossimo presidente della Federal Reserve hanno pesato sul dollaro. Crescono infatti le probabilità che Kevin Hassett, consigliere economico della Casa Bianca, venga scelto per guidare la banca centrale. Hassett, già economista senior della Fed, è considerato vicino al presidente Donald Trump e favorevole a un ritmo più rapido di riduzione dei tassi.

    Gli analisti di ING hanno spiegato: “In vista del Giorno del Ringraziamento, i mercati attribuivano una probabilità di circa il 35% sia a Hassett sia a [Christopher] Waller come prossimo presidente della Fed. Questa settimana, la probabilità di Hassett è schizzata all’85%.”

    Hanno aggiunto: “Date le percezioni di Hassett come decisamente accomodante, il dollaro è un po’ più debole su tutta la linea, la curva dei rendimenti ha registrato un lieve irripidimento rialzista e gli asset di rischio hanno mostrato un tono più positivo. Questo potrebbe essere il tema dominante fino alla riunione FOMC della prossima settimana.”

    Euro verso il maggior rialzo annuale dal 2017

    EUR/USD è salito dello 0,2% a 1,1643, mantenendo il cambio su una traiettoria che lo porterebbe a guadagni annui superiori al 12% — il miglior risultato dal 2017.

    La Banca Centrale Europea si riunirà a metà dicembre ed è ampiamente attesa una conferma dei tassi invariati, dopo aver tagliato il costo del denaro di 200 punti base tra gennaio e giugno.

    Dati PMI pubblicati mercoledì hanno mostrato che l’attività economica dell’Eurozona è cresciuta al ritmo più rapido degli ultimi due anni e mezzo, grazie alla forte espansione del settore dei servizi.

    ING ha aggiunto: “Se EUR/USD riuscisse a superare l’area 1,1655/70 – magari con l’aiuto di dati USA più deboli – potremmo vedere un movimento convincente oltre 1,17. Manteniamo un obiettivo di fine anno a 1,18.”

    GBP/USD è salito dello 0,3% a 1,3259, vicino ai massimi di un mese, dopo la presentazione del piano fiscale britannico della scorsa settimana. Goldman Sachs ha definito il bilancio “un insieme di misure abbastanza in linea con le aspettative di mercato”, affermando che il governo ha evitato gli scenari più destabilizzanti.

    La banca ha aggiunto che l’annuncio “ha evitato gli esiti più negativi per la valuta, sia un consolidamento fiscale di breve termine più intenso del previsto, sia un consolidamento troppo modesto che avrebbe reintrodotto un premio per il rischio fiscale nel cambio britannico.”

    Dollaro australiano in rialzo, yen stabile

    In Asia, USD/JPY è sceso dello 0,1% a 155,75, mentre aumentano le scommesse su un rialzo dei tassi da parte della Bank of Japan questo mese — in netto contrasto con gli Stati Uniti, dove è già prezzata all’85% la probabilità di un taglio della Fed.

    USD/CNY è arretrato dello 0,1% a 7,0654, mentre AUD/USD è salito dello 0,3% a 0,6576, massimo di un mese, dopo la pubblicazione del PIL australiano del terzo trimestre.

    La crescita trimestrale è stata dello 0,4%, sotto le attese di 0,7%, mentre quella annuale ha raggiunto il 2,1%, il ritmo più veloce in due anni.

  • Dow Jones, S&P, Nasdaq, Wall Street, Futures, Bitcoin risale sopra i 90.000 dollari; Marvell balza in avanti: ecco cosa muove i mercati

    Dow Jones, S&P, Nasdaq, Wall Street, Futures, Bitcoin risale sopra i 90.000 dollari; Marvell balza in avanti: ecco cosa muove i mercati

    I futures statunitensi hanno registrato un leggero rialzo mercoledì, mentre il sentiment di avversione al rischio che aveva dominato l’inizio della settimana si è attenuato. Bitcoin (COIN:BTCUSD) è rimbalzato con forza sopra quota 90.000 dollari, i mercati obbligazionari si sono stabilizzati e Marvell Technology (NASDAQ:MRVL) è balzata nel dopo-mercato dopo aver annunciato una grande acquisizione e prospettive positive. Gli investitori monitorano anche i nuovi dati sull’occupazione privata, mentre i prezzi del petrolio salgono in mezzo ai negoziati diplomatici sul conflitto Russia-Ucraina.

    Futures in recupero

    I futures USA sono saliti moderatamente, suggerendo un allentamento della recente volatilità su criptovalute e obbligazioni.
    Alle 02:27 ET, i futures sul Dow erano in rialzo di 105 punti (0,2%), quelli sull’S&P 500 salivano di 15 punti (0,2%) e i futures sul Nasdaq 100 guadagnavano 63 punti (0,2%).

    Le principali borse di Wall Street erano avanzate nella sessione precedente, superando la pressione iniziale di inizio settimana. L’attenzione è tornata sulle aspettative di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve questo mese. Secondo il CME FedWatch, il mercato attribuisce circa l’87% di probabilità a una riduzione di 25 punti base nella riunione del 9–10 dicembre.

    Il presidente Donald Trump ha inoltre dichiarato martedì che nominerà il prossimo presidente della Fed all’inizio del 2026, avendo ristretto la scelta a un solo candidato. L’economista della Casa Bianca Kevin Hassett è ritenuto il favorito, con la prospettiva di sostenere una politica monetaria più accomodante.

    Bitcoin si stabilizza, il calo dei bond si attenua

    Bitcoin è tornato sopra i 90.000 dollari dopo un forte calo all’inizio della settimana.
    Alle 02:58 ET era in rialzo del 6,9% a 93.016,50 dollari, ai massimi di due settimane — ma ancora ben lontano dal record di circa sei settimane fa.

    Il selloff precedente era stato alimentato dai timori di un possibile rialzo dei tassi da parte della Bank of Japan, che aveva innescato vendite globali su obbligazioni, criptovalute e azioni.

    Il crollo aveva colpito duramente le aziende con grandi riserve di Bitcoin, tra cui Strategy (NASDAQ:MSTR) di Michael Saylor, che afferma di possedere circa 650.000 BTC. L’azienda ha tagliato le sue previsioni sugli utili e le sue azioni, dopo un tonfo lunedì, hanno recuperato leggermente martedì.

    Marvell acquisisce Celestial AI

    Marvell Technology ha confermato un’acquisizione da miliardi di dollari della startup di semiconduttori Celestial AI, ampliando la sua capacità di calcolo in un mercato dominato dalla domanda di chip per l’intelligenza artificiale.

    L’operazione da 3,25 miliardi di dollari fornirà a Marvell accesso alla tecnologia fotonica di Celestial, che utilizza la luce al posto dei segnali elettrici per collegare chip di memoria e acceleratori IA. L’azienda prevede che la tecnologia verrà adottata su larga scala dai cloud provider entro il 2027.

    L’acquisizione dovrebbe contribuire significativamente ai ricavi nella seconda metà del 2028. Marvell prevede circa 10 miliardi di dollari di fatturato nel prossimo anno fiscale, trainato da un aumento del 25% nei ricavi dei data center e da un +20% nell’unità chip personalizzati.

    Il titolo, in forte calo quest’anno, è balzato di oltre l’8% nel trading after-hours.

    In arrivo il report ADP

    Gli investitori attendono i dati ADP sull’occupazione privata di novembre. Gli economisti prevedono solo 5.000 nuovi posti di lavoro, contro i 42.000 di ottobre.

    Il mercato del lavoro rimane cruciale per determinare le future mosse della Fed, ma la recente chiusura del governo USA ha ritardato vari dati ufficiali. Il report sui nonfarm payrolls di ottobre è stato cancellato e i dati verranno uniti a quelli di novembre.

    Il petrolio avanza

    I prezzi del petrolio sono saliti leggermente mentre un accordo rapido per porre fine alla guerra in Ucraina appare improbabile. Il Brent era in rialzo dello 0,6% a 62,80 dollari al barile, mentre il WTI guadagnava lo 0,7% a 59,06 dollari.

    Un incontro tra Vladimir Putin e gli inviati americani Steve Witkoff e Jared Kushner non ha prodotto progressi. Intanto le scorte USA sono aumentate di 2,48 milioni di barili, secondo l’API, alimentando timori di eccesso di offerta. I dati ufficiali dell’EIA arriveranno più tardi.