Le borse statunitensi sono salite leggermente mercoledì, mentre gli investitori digerivano una serie di risultati societari, dati macroeconomici solidi e attendevano la nuova decisione di politica monetaria della Federal Reserve.
Alle 09:40 ET, il Dow Jones Industrial Average avanzava di 20 punti, pari allo 0,1%, l’S&P 500 guadagnava 7 punti (+0,1%) e il Nasdaq Composite cresceva di 45 punti (+0,2%).
Riflettori puntati sui risultati dei big tech
Questa settimana è la più intensa della stagione degli utili: finora 199 società dell’S&P 500 hanno pubblicato i propri bilanci e, secondo FactSet, quasi l’82% ha battuto le stime degli analisti.
Mercoledì arrivano i primi risultati dei cosiddetti “Magnifici Sette” del settore tecnologico. Meta Platforms (NASDAQ:META) e Microsoft (NASDAQ:MSFT) comunicheranno le proprie trimestrali dopo la chiusura dei mercati, seguite da Apple (NASDAQ:AAPL) e Amazon (NASDAQ:AMZN) giovedì. Tra le altre aziende attese figurano Arm Holdings (NASDAQ:ARM) e Robinhood Markets (NASDAQ:HOOD).
Fuori dal comparto tech, Starbucks (NASDAQ:SBUX) è balzata dopo che i ricavi del terzo trimestre hanno superato le attese, segnale dei progressi nel piano di rilancio. Humana (NYSE:HUM) è salita dopo aver alzato la guidance sui ricavi annuali, mentre Etsy (NASDAQ:ETSY) ha sorpreso positivamente grazie a strategie di marketing più personalizzate e all’uso dell’intelligenza artificiale. Bene anche VF Corporation (NYSE:VFC), che ha superato le stime sui ricavi grazie alla maggiore domanda di abbigliamento e calzature.
Nuove difficoltà nei negoziati commerciali
Il sentiment di mercato è stato leggermente frenato dopo che due giorni di colloqui commerciali tra Stati Uniti e Cina in Svezia si sono conclusi senza progressi significativi. Entrambe le parti hanno definito le discussioni—mirate a prolungare la tregua commerciale di 90 giorni—“costruttive”, ma senza svolte rilevanti.
A complicare ulteriormente il quadro, il presidente Trump ha annunciato l’introduzione di un dazio del 25% più sanzioni contro l’India a partire dal 1° agosto, citando gli acquisti di energia e armamenti russi da parte del Paese. L’annuncio arriva pochi giorni dopo un accordo preliminare raggiunto con l’Unione Europea, mentre con altri Paesi le trattative restano in stallo a ridosso della scadenza per i nuovi dazi.
La Fed chiuderà oggi la riunione di luglio
La Federal Reserve concluderà oggi la riunione di luglio e si prevede ampiamente che manterrà invariati i tassi d’interesse al 4,25%-4,5%. Il presidente Jerome Powell e altri membri hanno recentemente indicato un approccio più cauto sulle mosse future, per valutare l’impatto economico della politica commerciale aggressiva dell’amministrazione Trump.
La Casa Bianca ha più volte sollecitato la Fed a tagliare i tassi per sostenere la crescita. La richiesta si è fatta più pressante dopo i dati economici pubblicati mercoledì: il PIL USA è cresciuto del 3,0% annualizzato nel secondo trimestre, oltre le stime del 2,5%, rimbalzando dal -0,5% del primo trimestre. Anche le buste paga private hanno sorpreso in positivo con +104.000 nuovi posti di lavoro a luglio, dopo un calo rivisto di 23.000 a giugno. Questi numeri anticipano il rapporto chiave sui non-farm payrolls in uscita venerdì.
Petrolio in rialzo per la seconda seduta consecutiva
I prezzi del petrolio sono saliti ancora mercoledì, consolidando i forti guadagni della seduta precedente. Alle 06:00 ET, il Brent guadagnava lo 0,6% a 72,11 dollari al barile, mentre il West Texas Intermediate (WTI) cresceva dello 0,7% a 69,70 dollari. Entrambi i benchmark hanno chiuso martedì ai massimi dal 20 giugno, con rialzi superiori al 3%, dopo che Trump ha minacciato ulteriori misure contro la Russia se non farà progressi verso la fine della guerra in Ucraina.
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