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  • Borse USA in lieve rialzo mentre gli investitori valutano dati di crescita, utili e decisione della Fed

    Borse USA in lieve rialzo mentre gli investitori valutano dati di crescita, utili e decisione della Fed

    Le borse statunitensi sono salite leggermente mercoledì, mentre gli investitori digerivano una serie di risultati societari, dati macroeconomici solidi e attendevano la nuova decisione di politica monetaria della Federal Reserve.

    Alle 09:40 ET, il Dow Jones Industrial Average avanzava di 20 punti, pari allo 0,1%, l’S&P 500 guadagnava 7 punti (+0,1%) e il Nasdaq Composite cresceva di 45 punti (+0,2%).


    Riflettori puntati sui risultati dei big tech

    Questa settimana è la più intensa della stagione degli utili: finora 199 società dell’S&P 500 hanno pubblicato i propri bilanci e, secondo FactSet, quasi l’82% ha battuto le stime degli analisti.

    Mercoledì arrivano i primi risultati dei cosiddetti “Magnifici Sette” del settore tecnologico. Meta Platforms (NASDAQ:META) e Microsoft (NASDAQ:MSFT) comunicheranno le proprie trimestrali dopo la chiusura dei mercati, seguite da Apple (NASDAQ:AAPL) e Amazon (NASDAQ:AMZN) giovedì. Tra le altre aziende attese figurano Arm Holdings (NASDAQ:ARM) e Robinhood Markets (NASDAQ:HOOD).

    Fuori dal comparto tech, Starbucks (NASDAQ:SBUX) è balzata dopo che i ricavi del terzo trimestre hanno superato le attese, segnale dei progressi nel piano di rilancio. Humana (NYSE:HUM) è salita dopo aver alzato la guidance sui ricavi annuali, mentre Etsy (NASDAQ:ETSY) ha sorpreso positivamente grazie a strategie di marketing più personalizzate e all’uso dell’intelligenza artificiale. Bene anche VF Corporation (NYSE:VFC), che ha superato le stime sui ricavi grazie alla maggiore domanda di abbigliamento e calzature.


    Nuove difficoltà nei negoziati commerciali

    Il sentiment di mercato è stato leggermente frenato dopo che due giorni di colloqui commerciali tra Stati Uniti e Cina in Svezia si sono conclusi senza progressi significativi. Entrambe le parti hanno definito le discussioni—mirate a prolungare la tregua commerciale di 90 giorni—“costruttive”, ma senza svolte rilevanti.

    A complicare ulteriormente il quadro, il presidente Trump ha annunciato l’introduzione di un dazio del 25% più sanzioni contro l’India a partire dal 1° agosto, citando gli acquisti di energia e armamenti russi da parte del Paese. L’annuncio arriva pochi giorni dopo un accordo preliminare raggiunto con l’Unione Europea, mentre con altri Paesi le trattative restano in stallo a ridosso della scadenza per i nuovi dazi.


    La Fed chiuderà oggi la riunione di luglio

    La Federal Reserve concluderà oggi la riunione di luglio e si prevede ampiamente che manterrà invariati i tassi d’interesse al 4,25%-4,5%. Il presidente Jerome Powell e altri membri hanno recentemente indicato un approccio più cauto sulle mosse future, per valutare l’impatto economico della politica commerciale aggressiva dell’amministrazione Trump.

    La Casa Bianca ha più volte sollecitato la Fed a tagliare i tassi per sostenere la crescita. La richiesta si è fatta più pressante dopo i dati economici pubblicati mercoledì: il PIL USA è cresciuto del 3,0% annualizzato nel secondo trimestre, oltre le stime del 2,5%, rimbalzando dal -0,5% del primo trimestre. Anche le buste paga private hanno sorpreso in positivo con +104.000 nuovi posti di lavoro a luglio, dopo un calo rivisto di 23.000 a giugno. Questi numeri anticipano il rapporto chiave sui non-farm payrolls in uscita venerdì.


    Petrolio in rialzo per la seconda seduta consecutiva

    I prezzi del petrolio sono saliti ancora mercoledì, consolidando i forti guadagni della seduta precedente. Alle 06:00 ET, il Brent guadagnava lo 0,6% a 72,11 dollari al barile, mentre il West Texas Intermediate (WTI) cresceva dello 0,7% a 69,70 dollari. Entrambi i benchmark hanno chiuso martedì ai massimi dal 20 giugno, con rialzi superiori al 3%, dopo che Trump ha minacciato ulteriori misure contro la Russia se non farà progressi verso la fine della guerra in Ucraina.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • DAX, CAC, FTSE 100 contrastati mentre gli investitori valutano utili e dati macroeconomici

    DAX, CAC, FTSE 100 contrastati mentre gli investitori valutano utili e dati macroeconomici

    I mercati europei hanno registrato una performance contrastante mercoledì, mentre gli investitori hanno reagito a una raffica di risultati societari e a dati macroeconomici regionali.

    In Germania, i dati preliminari di Destatis hanno mostrato che il PIL del secondo trimestre si è contratto dello 0,1%, in linea con le previsioni, invertendo la crescita dello 0,3% del primo trimestre (rivista al ribasso). Le vendite al dettaglio tedesche di giugno hanno invece sorpreso al rialzo, con un aumento mensile dell’1,0%, in netto recupero rispetto al calo dello 0,6% registrato a maggio.

    In Francia, il PIL del secondo trimestre è cresciuto dello 0,3% rispetto al trimestre precedente, sostenuto da un rimbalzo dei consumi familiari, secondo quanto riportato dall’INSEE.

    A livello di indici, il FTSE 100 britannico era in calo dello 0,3%, mentre il DAX tedesco guadagnava lo 0,1% e il CAC 40 francese saliva dello 0,4%.

    Casino Group (EU:CO) è balzata del 36% a Parigi dopo aver confermato l’obiettivo di tornare a un flusso di cassa operativo in pareggio (prima delle spese finanziarie) entro il 2026, come previsto dal piano strategico “Renouveau 2028”.

    Al contrario, Hermès International (EU:RMS) ha perso il 3,2% dopo aver riportato un calo degli utili semestrali. Anche Worldline (EU:WLN) ha lasciato sul terreno il 5,7% in seguito all’ampliamento delle perdite nette nella prima metà dell’anno.

    Danone (EU:BN) è avanzata del 7% grazie a vendite comparabili superiori alle attese nel secondo trimestre.

    Adidas (TG:ADS) ha ceduto oltre il 6% dopo aver avvertito che i dazi USA potrebbero causare perdite per decine di milioni di euro nel secondo trimestre.

    I titoli automobilistici Mercedes-Benz (TG:MBG) e Porsche (TG:P911) sono scesi dopo aver abbassato le previsioni sugli utili.

    BASF (TG:BAS) ha guadagnato l’1% nonostante un andamento contrastante delle sue divisioni nel secondo trimestre 2025.

    La società medica Siemens Healthineers (TG:SHL) è salita dell’1,3% dopo aver riportato ricavi trimestrali superiori alle attese.

    In Spagna, Banco Santander (LSE:BNC) è arretrata di quasi il 3% a causa di un onere straordinario inatteso legato alle attività in Brasile.

    UBS (BIT:W3XAU4) ha guadagnato l’1,1% dopo aver battuto le stime sugli utili del secondo trimestre.

    Nel Regno Unito, Taylor Wimpey (LSE:TW.) è scesa del 5% dopo aver abbassato le previsioni sugli utili per l’anno fiscale. BAE Systems (LSE:BA.) ha perso quasi il 2%, nonostante un miglioramento dell’outlook annuale.

    GSK (LSE:GSK) ha registrato un +1% dopo risultati trimestrali migliori delle attese e una guidance che ora si colloca nella fascia alta dell’intervallo previsto.

    Infine, HSBC (LSE:HSBA) è scivolata del 2,6% dopo aver riportato un calo del 26% dell’utile ante imposte nel primo semestre.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Dow Jones, S&P, Nasdaq, Wall Street pronta a un avvio prudente in attesa della decisione Fed e dei conti Big Tech

    Dow Jones, S&P, Nasdaq, Wall Street pronta a un avvio prudente in attesa della decisione Fed e dei conti Big Tech

    I futures sui principali indici azionari statunitensi sono poco mossi mercoledì mattina, segnalando un’apertura piatta mentre gli investitori attendono la decisione della Federal Reserve e una serie di utili da società tecnologiche di rilievo nel corso della giornata.

    L’assenza di slancio al mattino segue un modesto calo nella sessione precedente, con molti trader che preferiscono restare in attesa fino a quando la Fed non fornirà indicazioni sul tasso dei tassi più avanti nel pomeriggio. Pur non essendo previsto alcun rialzo, i mercati restano sensibili a eventuali variazioni di tono sul fronte dell’inflazione e della politica monetaria.

    L’interesse è rivolto anche ai risultati trimestrali di Microsoft (NASDAQ:MSFT) e Meta Platforms (NASDAQ:META), entrambi in calendario dopo la chiusura dei mercati. Questi aggiornamenti da due membri chiave del gruppo “Magnificent Seven” potrebbero influenzare il sentiment tech più in generale.

    Anche la politica commerciale resta fonte di incertezza. L’ex presidente Donald Trump ha annunciato su Truth Social che da venerdì entrerà in vigore un dazio del 25% sulle importazioni dall’India, aggiungendo pressione alle dinamiche commerciali internazionali. I suoi precedenti avvertimenti che paesi senza accordi bilaterali potrebbero subire dazi tra il 15% e il 20% stanno ancora pesando sui mercati.

    Durante la sessione di martedì i mercati hanno perso terreno dopo un’apertura positiva. Il Dow ha ceduto 204,57 punti a 44.632,99 (–0,5%), il Nasdaq ha perso 80,29 punti a 21.098,29 (–0,4%), e l’S&P 500 ha lasciato sul terreno lo 0,3%, chiudendo a 6.370,86.

    Il calo sembra riflettere prese di profitto dopo una serie di record per Nasdaq e S&P. L’incertezza in vista della decisione della Fed ha contribuito al tono prudente delle contrattazioni.

    Gli occhi restano puntati anche sui colloqui commerciali tra Stati Uniti e Cina in corso a Stoccolma, prima della scadenza dei dazi reciproci prevista per venerdì. Gli operatori temono che l’interruzione del dialogo possa aggravare le tensioni a livello globale.

    I dati economici pubblicati martedì hanno offerto uno scenario misto: il Conference Board ha riportato un lieve miglioramento del sentiment dei consumatori, salito a 97,2 a luglio rispetto a 95,2 di giugno, superando le attese (95,8). Allo stesso tempo, le offerte di lavoro negli Stati Uniti sono diminuite leggermente a giugno, ma meno del previsto.

    Il settore ha mostrato performance divergenti: forti ribassi per farmaceutiche e trasporti (l’indice NYSE Arca Pharmaceutical –2,6%, Dow Jones Transportation –2,3%), mentre utilities, gas naturale e real estate commerciale si sono comportati meglio. Debole anche il comparto dei servizi petroliferi e dell’acciaio, in linea con un quadro di cautela generale.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Borsa di Milano stabile in attesa della Fed; Amplifon e Recordati in calo

    Borsa di Milano stabile in attesa della Fed; Amplifon e Recordati in calo

    La Borsa di Milano ha mostrato pochi movimenti durante una seduta caratterizzata da una fase di consolidamento dopo un forte rally che ha portato il principale indice blue-chip a livelli mai visti dal’estate del 2007.

    Gli investitori sono concentrati sulla prossima decisione sui tassi della Federal Reserve, ampiamente attesa senza variazioni. Il mercato seguirà con attenzione la conferenza stampa di Jerome Powell per cogliere indizi sulla futura strategia della Fed — soprattutto sotto la crescente pressione dell’amministrazione Trump per tagliare i tassi — e per individuare eventuali dissensi interni nella leadership della banca centrale.

    Sul fronte commerciale, l’attenzione si sposta verso le trattative in corso tra Stati Uniti, Cina e India.

    La stagione degli utili aziendali sta prendendo slancio, contribuendo al clima di prudenza sul mercato.

    Un trader ha osservato che, dopo una forte salita, il mercato potrebbe entrare in una fase più calma, soprattutto con l’avvicinarsi di agosto e i volumi di scambio tradizionalmente più leggeri.

    Alle 10:05 CET, il FTSE MIB ha guadagnato lo 0,30%.

    Il settore bancario è rimasto solido: UNICREDIT (BIT:UCG) è salito dello 0,7%, INTESA SANPAOLO (BIT:ISP) dello 0,35%, con Intesa che pubblicherà oggi i risultati e terrà una conference call nel primo pomeriggio. BPER (BIT:BPE) è cresciuta dello 0,9%, raggiungendo il prezzo più alto da maggio 2008, mentre POPOLARE DI SONDRIO (BIT:BPSO) è salita dell’1% dopo il completamento dell’offerta pubblica di acquisto che ha portato la quota al 80,69%, confermando che il titolo resterà quotato a Milano.

    I titoli petroliferi hanno mostrato forza con TENARIS (BIT:TEN) e SAIPEM (BIT:SPM) in rialzo di oltre l’1%.

    AMPLIFON (BIT:AMP) ha subito un forte calo, perdendo circa il 25% e azzerando oltre sei anni di guadagni. La discesa è stata causata da risultati del secondo trimestre deludenti, pubblicati ieri, che hanno mancato le aspettative degli analisti, accompagnati da una revisione al ribasso delle previsioni per l’intero anno.

    RECORDATI (BIT:REC) ha perso quasi il 3%. Equita ha commentato che “il secondo trimestre è stato leggermente sotto le aspettative, con le guidance confermate nonostante l’impatto negativo del cambio, che si evidenzia chiaramente.”

    IVECO (BIT:IVG) ha attirato l’attenzione, salendo del 2% dopo la conferma delle trattative per la vendita della divisione difesa. Equita ha osservato: “Riteniamo molto probabile un annuncio di accordo o negoziazioni esclusive per Iveco Defense, con Leonardo-Rheinmetall che resta il candidato favorito nonostante la valutazione inferiore.”

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Le azioni di Recordati calano dopo la delusione sugli utili del secondo trimestre a causa dell’aumento dei costi operativi

    Le azioni di Recordati calano dopo la delusione sugli utili del secondo trimestre a causa dell’aumento dei costi operativi

    Le azioni della società farmaceutica italiana Recordati (BIT:REC) sono scese del 3% martedì, dopo che l’azienda ha comunicato risultati del secondo trimestre inferiori alle aspettative del mercato, nonostante la crescita dei ricavi in linea con le previsioni.

    La società ha riportato ricavi del secondo trimestre pari a 643,9 milioni di euro, in linea con le stime degli analisti e con un aumento dell’11% su base annua. Tuttavia, l’EBIT rettificato ha raggiunto i 175,5 milioni di euro, mancando le stime di consenso dell’8%, principalmente a causa di costi operativi più elevati legati ai recenti lanci di prodotti.

    Recordati ha indicato l’aumento delle spese per supportare il lancio di Isturisa nella sindrome di Cushing e le attività legate a Enjaymo come fattori chiave che hanno inciso sulla redditività. I costi straordinari hanno fatto sì che i dati riportati relativi a EBIT e utile netto fossero significativamente inferiori alle previsioni.

    Le rettifiche di inventario legate a Enjaymo nel trimestre sono state pari a 24,5 milioni di euro, mentre le spese non ricorrenti hanno totalizzato 15,6 milioni di euro. Questi costi sono stati in gran parte determinati da attività di ristrutturazione nelle divisioni Specialty e Primary Care in Italia e Spagna, con una riduzione netta di 80 dipendenti.

    Nonostante la mancata soddisfazione delle stime sugli utili, Recordati ha confermato le previsioni per l’intero anno, prevedendo ricavi netti compresi tra 2,6 e 2,67 miliardi di euro, un EBITDA tra 970 milioni e 1 miliardo di euro, e un utile netto rettificato tra 640 e 670 milioni di euro.

    La società ha inoltre evidenziato che manterrà questi obiettivi nonostante un peggioramento del contesto valutario, che ora si prevede possa generare un impatto negativo del 3%, rispetto all’1% previsto inizialmente.

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  • DAX, CAC, FTSE100, Le azioni europee scendono leggermente tra risultati societari e attesa dei dati economici

    DAX, CAC, FTSE100, Le azioni europee scendono leggermente tra risultati societari e attesa dei dati economici

    I mercati azionari europei hanno segnato un lieve calo mercoledì mentre gli investitori elaboravano una serie di risultati aziendali e attendevano dati chiave sulla crescita regionale, oltre alla conclusione dell’ultima riunione della Federal Reserve.

    Alle 07:02 GMT, il DAX tedesco ha perso lo 0,2%, il CAC 40 francese è sceso dello 0,2% e il FTSE 100 del Regno Unito è calato dello 0,4%.

    Riepilogo degli utili del secondo trimestre

    L’accordo commerciale recentemente annunciato tra Stati Uniti e Unione Europea durante il fine settimana ha dato una spinta al sentiment delle aziende europee. Tuttavia, l’incertezza legata alle tattiche commerciali imprevedibili dell’amministrazione Trump ha già influenzato i profitti societari nel secondo trimestre.

    La più grande banca svizzera, UBS (NYSE:UBS), ha visto i suoi utili del secondo trimestre più che raddoppiare rispetto all’anno precedente, beneficiando di volumi di trading elevati in un mercato turbolento.

    HSBC (LSE:HSBA) ha riportato un calo del 27% degli utili nella prima metà dell’anno, colpita da oneri una tantum legati al suo investimento nella China Bank of Communications, ma ha anche annunciato un nuovo programma di riacquisto azionario fino a 3 miliardi di dollari.

    Adidas (TG:ADS) ha dichiarato che i maggiori dazi USA aggiungeranno circa 200 milioni di euro (231 milioni di dollari) ai costi nella seconda metà dell’anno, aggiungendo che avevano già inciso sui risultati del secondo trimestre con “decine di milioni di euro a doppia cifra”.

    Mercedes-Benz (TG:MBG) prevede un margine di profitto tra il 4% e il 6% per la sua divisione auto quest’anno, inferiore alle previsioni di aprile nella prima valutazione dei danni causati dalla guerra commerciale con gli USA.

    Porsche (BIT:1PORS) ha rivisto al ribasso il proprio target di redditività annuale dopo aver riportato un impatto da dazi di 400 milioni di euro (462 milioni di dollari) nella prima metà dell’anno.

    Il produttore di auto di lusso Aston Martin (LSE:AML) ha abbassato le previsioni di utile, citando “dazi USA in evoluzione e dirompenti”, aggiungendo che ora si aspetta un utile operativo rettificato “all’incirca in pareggio”.

    Il gruppo francese Danone (EU:BN) ha superato le aspettative con la crescita delle vendite nel secondo trimestre, sostenuta da una forte domanda in Cina per latte artificiale e prodotti di nutrizione medica, che ha compensato la debolezza nel mercato statunitense competitivo delle creme al caffè.

    La casa di moda francese Hermès (EU:RMS) ha registrato un aumento delle vendite trimestrali del 9%, riflettendo la continua domanda per le sue iconiche borse Birkin tra gli acquirenti facoltosi.

    Il gigante minerario Rio Tinto (LSE:RIO) ha riportato il più basso utile sottostante del primo semestre degli ultimi cinque anni, poiché i prezzi del minerale di ferro sono rimasti contenuti a causa di un eccesso di offerta e della debole domanda cinese, compensando i maggiori guadagni del settore rame.

    La società francese di consulenza IT Capgemini (EU:CAP) ha ristretto le proprie previsioni per l’anno finanziario in corso, citando cautela di fronte al rallentamento della domanda nel secondo trimestre.

    Gli investitori guarderanno anche con attenzione agli utili di importanti società tecnologiche statunitensi, con Microsoft (NASDAQ:MSFT) e Meta (NASDAQ:META) pronte a pubblicare i loro risultati dopo la chiusura di mercoledì.

    Focus sui dati di crescita nell’Eurozona

    Sul fronte economico, l’attenzione principale in Europa è rivolta alla stima preliminare della crescita del PIL del secondo trimestre nell’Eurozona, mentre i mercati cercano indicazioni sulle future mosse sui tassi della Banca Centrale Europea.

    Dati pubblicati mercoledì hanno mostrato che l’economia francese è cresciuta dello 0,3% nel secondo trimestre, superando le previsioni grazie a una ripresa della spesa delle famiglie, rafforzando la seconda economia più grande dell’Eurozona.

    Nel frattempo, le vendite al dettaglio in Germania sono aumentate dell’1,0% a giugno rispetto al mese precedente, superando le aspettative in vista della pubblicazione del PIL tedesco del secondo trimestre.

    La scorsa settimana, la BCE ha mantenuto il tasso principale di interesse al 2%, prendendo una pausa dopo un anno di allentamento per attendere maggiore chiarezza sulle relazioni commerciali future dell’Europa con gli Stati Uniti.

    Oltre oceano, la Federal Reserve dovrebbe mantenere invariati i tassi al termine della riunione odierna.

    Prezzi del petrolio stabili in attesa di eventuali sanzioni russe

    I mercati petroliferi hanno fatto una pausa mercoledì dopo i forti guadagni del giorno precedente, mentre i trader attendevano sviluppi sulle potenziali nuove sanzioni contro la Russia volte a fare pressione per porre fine al conflitto in Ucraina.

    Alle 03:02 ET, i futures sul Brent sono saliti dello 0,1% a 71,77 dollari al barile, mentre i futures sul WTI statunitense sono aumentati dello 0,1% a 69,29 dollari al barile.

    Entrambi i contratti avevano chiuso martedì ai livelli più alti dal 20 giugno, aumentando di oltre il 3% dopo l’annuncio del presidente Trump che avrebbe imposto ulteriori misure contro la Russia se non ci fossero stati progressi nel porre fine alla guerra entro 10-12 giorni, accorciando il precedente termine di 50 giorni.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Dow Jones, S&P, Nasdaq, Futures, Movimenti di mercato: trattative commerciali, decisione della Fed e risultati delle grandi tech al centro dell’attenzione

    Dow Jones, S&P, Nasdaq, Futures, Movimenti di mercato: trattative commerciali, decisione della Fed e risultati delle grandi tech al centro dell’attenzione

    I futures azionari statunitensi sono saliti moderatamente mercoledì mentre gli investitori si preparano a una serie di eventi chiave, inclusa la decisione sui tassi d’interesse della Federal Reserve, i dati economici in arrivo e i risultati di alcune delle più grandi società tecnologiche. Sebbene la Fed sia prevista mantenere i tassi attuali nonostante le crescenti pressioni del presidente Donald Trump per ridurre rapidamente i costi di finanziamento, tutta l’attenzione è puntata sui risultati di Meta Platforms (NASDAQ:META) e Microsoft (NASDAQ:MSFT), con particolare focus sulle loro strategie di intelligenza artificiale.

    Futures in leggero rialzo

    Nei primi scambi di mercoledì, i futures sul Dow erano per lo più stabili, quelli sull’S&P 500 in rialzo dello 0,1% e i futures sul Nasdaq 100 in aumento intorno allo 0,2%. Ciò segue un calo di martedì, quando l’S&P 500 e il Nasdaq Composite hanno fatto un passo indietro dai livelli record recenti.

    Diverse azioni del Dow — tra cui il gigante farmaceutico Merck (NYSE:MRK), l’assicuratore sanitario UnitedHealth (NYSE:UNH) e il leader aerospaziale Boeing (NYSE:BA) — hanno registrato perdite dopo la pubblicazione dei risultati trimestrali. United Parcel Service (NYSE:UPS) è crollata di oltre il 10%, poiché la società di consegne ha nuovamente evitato di fornire indicazioni su ricavi e margini annuali, alimentando i timori sull’impatto delle politiche commerciali USA imprevedibili.

    Anche Procter & Gamble (NYSE:PG) è scesa dopo aver fornito previsioni annuali inferiori alle attese e segnalato un imminente aumento dei prezzi su alcuni prodotti per compensare i costi legati ai dazi. Il produttore di elettrodomestici Whirlpool (NYSE:WHR) ha tagliato le stime annuali, con azioni in calo di oltre il 13%, citando i dazi come fattore rilevante.

    Nessun grande progresso nei colloqui commerciali USA-Cina

    Le recenti trattative commerciali in Svezia tra Stati Uniti e Cina si sono concluse senza un grande passo avanti dopo due giorni di discussioni. Tuttavia, entrambe le parti hanno descritto i colloqui come costruttivi, mirati a estendere la tregua commerciale attuale di 90 giorni.

    Il segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent ha dichiarato: “It’s just that we haven’t given the signoff.” I funzionari USA hanno indicato che la decisione di estendere la tregua — in scadenza il 12 agosto — spetta in ultima analisi al presidente Trump. Se l’estensione non verrà concessa, i dazi sulle merci cinesi potrebbero tornare a percentuali a tre cifre.

    Le trattative commerciali restano una priorità per l’amministrazione Trump. La settimana ha visto l’annuncio di un accordo quadro con l’Unione Europea, anche se Trump ha detto martedì che le trattative con l’India non sono ancora concluse, dopo che Reuters ha riportato che l’India è pronta ad accettare dazi tra il 20% e il 25% sulle esportazioni verso gli Stati Uniti.

    Nonostante alcuni progressi, molti accordi commerciali sono ancora in sospeso e la scadenza del 1° agosto per l’entrata in vigore dei dazi “reciprocali” aumentati di Trump si avvicina rapidamente.

    Decisione Fed in arrivo

    L’attenzione si sposta ora sulla Federal Reserve, che dovrebbe mantenere invariati i tassi al termine della riunione di due giorni mercoledì. Numerosi funzionari della Fed hanno recentemente auspicato un approccio più prudente, volendo capire meglio come i dazi influenzeranno l’economia più ampia.

    Permangono timori che i dazi possano aumentare l’inflazione e frenare la crescita. Sebbene finora i rincari siano stati modesti e l’economia resiliente, cresce la preoccupazione che le aziende trasferiscano i costi maggiori ai consumatori.

    La Fed ha mantenuto i tassi tra il 4,25% e il 4,5%, posizione sostenuta dal presidente Jerome Powell ma criticata da Trump, che ha chiesto tagli più rapidi per stimolare la crescita.

    Dati economici in arrivo

    Il mercato attende una serie di dati economici per capire meglio lo stato di salute dell’economia USA. Il dato principale di mercoledì è la prima stima del PIL del secondo trimestre, che dovrebbe mostrare una crescita del 2,5% dopo una contrazione dello 0,5% nel primo trimestre.

    Si prevede inoltre che l’occupazione privata a luglio aumenterà di 77.000 unità, recuperando dal calo di 33.000 di giugno. Questo dato ADP preparerà il terreno per il dato cruciale sull’occupazione non agricola atteso venerdì.

    Nonostante un aumento della fiducia dei consumatori, sono stati registrati cali nelle offerte di lavoro e nelle assunzioni, suggerendo un rallentamento del mercato del lavoro.

    Risultati Microsoft e Meta sotto i riflettori

    Mercoledì vedrà i risultati di due colossi tecnologici del gruppo “Magnificent Seven”.

    Le ambizioni di Microsoft nell’IA saranno sotto esame, soprattutto dopo che OpenAI, suo partner, ha iniziato a utilizzare servizi cloud di concorrenti come Google (NASDAQ:GOOGL), CoreWeave (NASDAQ:CRWV) e Oracle (NYSE:ORCL). Il successo di OpenAI ha alimentato la crescita del cloud Azure di Microsoft, posizionando l’azienda come una delle principali vincitrici del boom dell’IA.

    Meta Platforms sarà anch’essa sotto osservazione, con il CEO Mark Zuckerberg che punta molto sull’IA, prevedendo circa 55 miliardi di dollari in investimenti in data center AI negli ultimi tre trimestri del 2025. Gli investitori seguono con interesse come Meta intende monetizzare questi investimenti.

    Altri risultati attesi dopo la chiusura includono quelli del progettista di chip Arm Holdings (NASDAQ:ARM) e della piattaforma di trading Robinhood Markets (NASDAQ:HOOD).

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • I prezzi del petrolio stabili mentre aumenta l’inventario USA e si avvicina la riunione della Fed

    I prezzi del petrolio stabili mentre aumenta l’inventario USA e si avvicina la riunione della Fed

    I prezzi del petrolio sono rimasti stabili nella sessione asiatica di mercoledì, recuperando parte dei guadagni precedenti a causa di un sorprendente aumento delle scorte di greggio negli Stati Uniti e dell’attesa per la decisione sui tassi della Federal Reserve.

    All’inizio della settimana, il greggio era salito dopo le notizie che gli Stati Uniti intendono sanzionare i principali acquirenti di petrolio russo per fare pressione su Mosca riguardo al conflitto in Ucraina. I guadagni sono stati ulteriormente sostenuti dai progressi nei negoziati commerciali tra Stati Uniti e Unione Europea dopo un recente accordo.

    Tuttavia, l’impulso è rallentato dopo i dati dell’American Petroleum Institute che hanno mostrato un aumento di 1,5 milioni di barili nelle scorte di greggio statunitensi nella settimana terminata il 25 luglio, in controtendenza rispetto alle aspettative di una diminuzione di 2,5 milioni di barili. Questo aumento inatteso ha sollevato dubbi sulla forza della domanda nel più grande consumatore di petrolio al mondo.

    Mentre i mercati attendono i dati ufficiali sulle scorte previsti per mercoledì più tardi, l’attenzione resta focalizzata sulla conclusione della riunione biennale della Federal Reserve. La banca centrale dovrebbe mantenere i tassi fermi nella fascia attuale del 4,25% – 4,50%.

    Nel frattempo, un dollaro USA forte in vista dell’annuncio della Fed ha aggiunto una lieve pressione al ribasso sui prezzi del petrolio.

    Guardando avanti, il rapporto sui nonfarm payrolls di venerdì offrirà importanti indicazioni sul mercato del lavoro, mentre scade lo stesso giorno la scadenza per i dazi imposti da Trump, dopo che Washington ha concluso alcuni accordi commerciali limitati.

    In Asia, l’attenzione è rivolta ai dati PMI cinesi previsti per giovedì, che forniranno indicazioni sulla salute del più grande importatore di petrolio al mondo dopo l’allentamento delle tensioni commerciali tra USA e Cina all’inizio dell’anno.

    Sempre giovedì, la Banca del Giappone dovrebbe mantenere i tassi invariati in un contesto di incertezza persistente sui commerci e sulla leadership politica in Giappone.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • L’oro resta stabile mentre i mercati attendono la decisione della Fed e la scadenza dei dazi di Trump

    L’oro resta stabile mentre i mercati attendono la decisione della Fed e la scadenza dei dazi di Trump

    I prezzi dell’oro sono rimasti sostanzialmente invariati durante la sessione asiatica di mercoledì, mentre gli investitori bilanciavano le persistenti incertezze commerciali statunitensi con l’attesa per l’annuncio della politica monetaria della Federal Reserve.

    L’oro spot è sceso marginalmente dello 0,1% a 3.323,66 dollari l’oncia, mentre i futures sull’oro hanno perso la stessa percentuale a 3.378,62 dollari l’oncia alle 02:18 ET (06:18 GMT).

    La sessione precedente aveva registrato guadagni modesti per l’oro, spinti dalle preoccupazioni per le tensioni commerciali in vista della scadenza dei dazi del 1 agosto, imposta dal presidente Donald Trump.

    Tuttavia, nelle ultime settimane l’oro ha mostrato un indebolimento a causa dei progressi nei negoziati commerciali USA, che hanno ridotto la domanda per il metallo prezioso come bene rifugio.

    I progressi commerciali e il dollaro forte mettono pressione sull’oro

    Un recente accordo commerciale tra USA e UE ha ridotto i dazi sulla maggior parte dei beni europei dal 30% inizialmente proposto al 15%, attenuando i timori di un conflitto commerciale in escalation.

    Sebbene questo sviluppo abbia calmato alcune ansie di mercato, ha anche rafforzato il dollaro USA. Un dollaro più forte rende l’oro più costoso per chi detiene altre valute, esercitando una pressione al ribasso sui prezzi.

    L’indice del dollaro è rimasto elevato mercoledì, continuando i guadagni realizzati all’inizio della settimana.

    Con l’avvicinarsi della scadenza dei dazi del 1 agosto, i mercati restano cauti, limitando l’ottimismo più ampio e fornendo un supporto moderato allo status di bene rifugio dell’oro.

    Gli analisti hanno osservato: “Gli accordi commerciali guidati dai dazi generalmente supportano il dollaro e riducono l’appeal dell’oro quando cresce l’appetito per il rischio degli investitori.”

    I metalli preziosi arretrano in attesa della decisione della Fed

    Ora l’attenzione è rivolta alla riunione di due giorni della Federal Reserve, che si conclude mercoledì, dove si prevede che i tassi di interesse rimangano stabili tra il 4,25% e il 4,50%.

    Gli investitori analizzeranno con attenzione le dichiarazioni del presidente Powell alla ricerca di segnali su possibili mosse future, soprattutto con alcuni che prevedono un possibile taglio a settembre.

    I prossimi dati economici statunitensi di questa settimana, inclusi il rapporto sull’inflazione PCE e il dato mensile sull’occupazione, saranno inoltre fattori chiave per il mercato.

    Nel frattempo, i futures sul platino sono calati dello 0,3% a 1.415,05 dollari l’oncia e quelli sull’argento dello 0,4% a 38,15 dollari l’oncia.

    Anche i prezzi del rame sono scesi, con i futures sul rame alla London Metal Exchange in calo dello 0,3% a 9.781,45 dollari per tonnellata e quelli statunitensi in ribasso dello 0,5% a 5,64 dollari per libbra.

    I prezzi del rame sono stati influenzati dalle dichiarazioni del ministro delle finanze cileno, che ha detto che il Cile cercherà un’esenzione dai dazi proposti dagli USA sul rame.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Il dollaro scende leggermente in attesa della decisione della Fed; euro verso la prima perdita mensile del 2025

    Il dollaro scende leggermente in attesa della decisione della Fed; euro verso la prima perdita mensile del 2025

    Il dollaro statunitense ha leggermente ceduto terreno mercoledì, restituendo parte dei guadagni accumulati all’inizio della settimana, mentre i mercati attendono la prossima decisione di politica monetaria della Federal Reserve. Contemporaneamente, l’euro si avvia a registrare la sua prima perdita mensile dell’anno.

    L’indice del dollaro, che monitora il biglietto verde rispetto a sei valute principali, è sceso dello 0,1% a 98,542 alle 03:00 ET (08:00 GMT), rimanendo vicino a un massimo mensile e in corsa per il suo primo guadagno mensile nel 2025.

    La riunione della Fed si avvicina alla conclusione

    La forza del dollaro di questo mese è stata alimentata dall’accordo commerciale USA-UE, dal ribilanciamento dei portafogli e dai flussi di fine mese. Tuttavia, gli analisti di ING hanno osservato che «questi fattori dovrebbero iniziare a svanire, spostando tutta l’attenzione sui dati e sulla Fed». Hanno aggiunto: «Prima di addentrarci nel calendario statunitense, vale la pena notare che la compressione delle posizioni significa che il dollaro è in una posizione meno ipervenduta e quindi affronta rischi più bilanciati.»

    Gli investitori attendono la conclusione della riunione della Fed, dove ci si aspetta che i tassi rimangano invariati. Le dichiarazioni del presidente Jerome Powell saranno seguite con attenzione per capire la direzione futura della politica, soprattutto alla luce delle continue richieste del presidente Donald Trump di tagli ai tassi.

    I dati di martedì hanno mostrato un calo delle offerte di lavoro e delle assunzioni a giugno, segnalando un possibile rallentamento nel mercato del lavoro in vista del cruciale rapporto sull’occupazione di venerdì. Mercati analizzeranno anche i dati sulle buste paga private di luglio e la lettura preliminare del PIL del secondo trimestre. Gli economisti prevedono una crescita del 2,5% nel Q2 dopo una contrazione dello 0,5% nel Q1.

    Euro in difficoltà con una possibile perdita mensile

    L’euro è salito dello 0,1% contro il dollaro a 1,1553, appena sopra un minimo mensile stabilito nella sessione precedente, ma resta in procinto di chiudere il primo calo mensile dell’anno. Nonostante un rally dell’11% nel 2025, favorito dalla debolezza del dollaro causata dalle politiche commerciali imprevedibili di Trump, l’euro ora affronta crescenti sfide.

    Gli investitori attendono la stima flash della crescita dell’eurozona per il Q2, che guiderà le aspettative sulle future decisioni sui tassi della Banca Centrale Europea. Dati recenti hanno mostrato una crescita dello 0,3% dell’economia francese nel trimestre, superiore alle previsioni grazie a una ripresa della spesa delle famiglie, mentre l’economia tedesca ha registrato una contrazione dello 0,1%.

    Nel complesso, si prevede che l’eurozona mostrerà una crescita nulla nel Q2 mentre l’effetto positivo delle esportazioni del primo trimestre si attenua. Gli analisti di ING hanno dichiarato: «La marcata divergenza nelle notizie sulla crescita tra USA ed Europa dovrebbe sostenere la pressione ribassista su EUR/USD secondo noi, e c’è una buona possibilità di un break sotto 1,150.»

    La sterlina è salita dello 0,1% a 1,3363, scambiandosi poco sopra un minimo di due mesi.

    Attesa per la decisione della BOJ

    USD/JPY è sceso dello 0,4% a 147,87 dopo recenti forti rialzi, con l’attenzione ora puntata sulla riunione della Banca del Giappone di giovedì. La BOJ dovrebbe mantenere i tassi invariati e adottare una posizione prudente in mezzo a incertezze economiche e politiche.

    AUD/USD è sceso dello 0,1% a 0,6510 dopo dati sull’inflazione leggermente più bassi del previsto per il secondo trimestre. L’inflazione ha rallentato ulteriormente rispetto al trimestre precedente, con l’inflazione core nei limiti dell’obiettivo della Reserve Bank of Australia tra il 2% e il 3%. Anche i dati CPI mensili di giugno hanno mostrato un calo superiore alle attese. Questi dati più morbidi offrono alla RBA maggior margine per valutare tagli ai tassi dopo la decisione di luglio di mantenere i tassi invariati.

    USD/CNY è sceso leggermente a 7,1764 mentre i trader attendono il rapporto PMI di giovedì, che potrebbe mostrare un miglioramento dopo l’allentamento delle tensioni commerciali tra USA e Cina negli ultimi mesi.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.