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  • Dow Jones, S&P, Nasdaq, Wall Street, Futures, Valutazione di OpenAI, licenziamenti Challenger e fattori di mercato sotto osservazione

    Dow Jones, S&P, Nasdaq, Wall Street, Futures, Valutazione di OpenAI, licenziamenti Challenger e fattori di mercato sotto osservazione

    I futures statunitensi indicano per lo più rialzi giovedì, poiché dati deludenti sulle buste paga private hanno alimentato le aspettative di ulteriori tagli dei tassi da parte della Federal Reserve, nonostante l’incertezza causata dal continuo shutdown del governo USA. ChatGPT-maker OpenAI risulta valutata 500 miliardi di dollari dopo una vendita secondaria di azioni, diventando la startup più preziosa al mondo. Nel frattempo, i dati sui licenziamenti Challenger saranno al centro dell’attenzione, visto che la chiusura del governo potrebbe ritardare la pubblicazione di dati chiave sul mercato del lavoro.

    Futures in lieve rialzo

    Alle 03:14 ET, i futures sul Dow erano sostanzialmente invariati, mentre S&P 500 e Nasdaq 100 erano in rialzo rispettivamente dello 0,1% e dello 0,2%. Gli investitori hanno in gran parte ignorato il prolungato shutdown, concentrandosi sui deboli dati sull’occupazione privata come possibile segnale di ulteriori tagli dei tassi della Fed quest’anno.

    La sessione precedente ha visto gli indici principali di Wall Street crescere, sostenuti dai guadagni nel settore sanitario. Il rally era iniziato all’inizio della settimana quando Pfizer (NYSE:PFE) ha annunciato un accordo con il presidente Donald Trump per ridurre i prezzi dei farmaci nel programma Medicaid in cambio di agevolazioni tariffarie. Trump ha indicato che altri produttori farmaceutici potrebbero seguire lo stesso percorso.

    Le azioni di AES (NYSE:AES) sono aumentate, contribuendo a spingere l’S&P 500 verso l’alto, dopo i report secondo cui Global Infrastructure Partners, controllata da BlackRock, starebbe per acquisire la società per 38 miliardi di dollari. Anche Lithium Americas Corp (NYSE:LAC) ha registrato guadagni dopo che il Dipartimento dell’Energia USA ha acquisito una partecipazione del 5% nella joint venture con General Motors (NYSE:GM).

    Valutazione OpenAI a 500 miliardi

    OpenAI è stata valutata 500 miliardi di dollari dopo una vendita secondaria di azioni del valore di circa 6,6 miliardi, secondo fonti riportate dai media.

    L’accordo rende OpenAI la startup più preziosa al mondo, superando SpaceX di Elon Musk, recentemente valutata circa 400 miliardi di dollari.

    Secondo Bloomberg News, dipendenti attuali e passati hanno venduto azioni a investitori tra cui Thrive Capital, SoftBank, Dragoneer Investment Group, MGX di Abu Dhabi e T. Rowe Price. OpenAI era stata precedentemente valutata 300 miliardi dopo un round di finanziamento da 40 miliardi guidato dal gruppo giapponese SoftBank. Le vendite secondarie sono comunemente utilizzate dalle startup USA per fornire liquidità ai dipendenti e trattenere talenti. La vendita non ha raggiunto i 10 miliardi di dollari inizialmente offerti, riflettendo la fiducia del personale nelle prospettive a lungo termine della società.

    Il dollaro reagisce alla sentenza della Corte Suprema

    Il dollaro USA ha oscillato vicino alla parità dopo che la Corte Suprema ha bloccato il tentativo di Trump di rimuovere immediatamente il Governatore della Fed Lisa Cook, rinviando la discussione orale a gennaio.

    “I mercati non sono stati profondamente impattati dal tentativo di licenziamento e stanno reagendo modestamente alla sentenza, anche se segnala una protezione istituzionale più forte per la Fed rispetto ad altre agenzie,” hanno osservato gli analisti di ING.

    Nonostante un iniziale rafforzamento, l’indice del dollaro, che misura il biglietto verde rispetto a un paniere di valute rivali, ha registrato un calo dello 0,1% giovedì, segnando il quarto giorno consecutivo di perdite.

    Dati Challenger sotto i riflettori

    Il prolungato shutdown potrebbe ritardare la pubblicazione di indicatori economici chiave, inclusi i dati sulle buste paga non agricole previsti per venerdì. Di conseguenza, i dati privati come i licenziamenti Challenger di giovedì attireranno più attenzione del solito.

    All’inizio della settimana, l’ADP National Employment Report ha registrato il calo più consistente delle buste paga private in due anni e mezzo a settembre. Le offerte di lavoro sono aumentate leggermente ad agosto, anche se le assunzioni sono diminuite.

    La Fed monitora da vicino i dati sul lavoro per guidare la politica monetaria. I tassi sono stati ridotti di 25 punti base lo scorso mese, con i responsabili politici che hanno sottolineato la necessità di supportare un mercato del lavoro in rallentamento nonostante l’inflazione persistente. Il presidente della Fed di Chicago, Austan Goolsbee, ha suggerito che i banchieri centrali dovranno ora cercare fonti alternative di dati prima della riunione del 16-17 ottobre.

    Oro vicino ai massimi storici

    Giovedì i prezzi dell’oro sono rimasti vicini ai massimi storici, sostenuti dalla domanda di beni rifugio e dalle aspettative di ulteriori tagli dei tassi. L’oro spot si è attestato a 3.867,97 dollari l’oncia, mentre i futures dicembre sono calati dello 0,1% a 3.892,15$/oz alle 04:04 ET.

    Si prevede che il governo USA rimanga chiuso per almeno tre giorni, interrompendo le operazioni federali a livello nazionale. I senatori hanno mostrato pochi progressi nel raggiungere un accordo su un disegno di legge di spesa. Uno shutdown prolungato potrebbe danneggiare l’economia interrompendo i servizi essenziali, e le minacce di Trump di licenziare ulteriori dipendenti federali potrebbero aggravare il settore del lavoro.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Il petrolio sale leggermente per timori sulle sanzioni alla Russia, ma l’eccesso di offerta frena i guadagni

    Il petrolio sale leggermente per timori sulle sanzioni alla Russia, ma l’eccesso di offerta frena i guadagni

    I prezzi del petrolio hanno registrato un lieve rialzo giovedì dopo tre sessioni negative, sostenuti dai timori per possibili sanzioni più severe sul greggio russo, sebbene l’abbondanza di offerta abbia limitato i guadagni.

    Alle 06:31 GMT, i futures sul Brent hanno guadagnato 20 centesimi, pari allo 0,31%, a 65,55 dollari al barile, mentre il WTI statunitense ha aumentato di 20 centesimi, pari allo 0,32%, a 61,98 dollari al barile. Gli analisti hanno osservato che il rialzo rappresenta un rimbalzo tecnico dopo che Brent e WTI avevano perso circa l’1% nella sessione precedente, registrando per Brent il livello di chiusura più basso dal 5 giugno e per WTI dal 30 maggio.

    “L’interesse all’acquisto è emerso mentre il WTI si avvicinava al livello di supporto di 60 dollari, mentre i rischi geopolitici più elevati e le speculazioni su sanzioni più severe sul greggio russo hanno fornito ulteriore supporto,” ha dichiarato Hiroyuki Kikukawa, chief strategist di Nissan Securities Investment.

    I ministri delle finanze del G7 hanno indicato mercoledì che prenderanno di mira coloro che continuano ad acquistare petrolio russo o a facilitarne il bypass. Nel frattempo, gli Stati Uniti forniranno all’Ucraina informazioni per attacchi missilistici a lungo raggio sulle infrastrutture energetiche russe, secondo Reuters, confermando un rapporto del Wall Street Journal. Questa iniziativa mira a limitare i ricavi del Cremlino colpendo raffinerie, oleodotti e altre strutture critiche.

    Gli acquisti cinesi di greggio hanno contribuito a stabilizzare i prezzi, limitando la pressione al ribasso, hanno affermato i trader.

    Tuttavia, le preoccupazioni per un rallentamento dell’economia globale a causa della chiusura del governo statunitense, insieme alle aspettative di un aumento della produzione dell’OPEC+, hanno frenato ulteriori guadagni. L’amministrazione Trump ha congelato 26 miliardi di dollari destinati agli stati filo-democratici, continuando a sfruttare lo shutdown per obiettivi politici.

    Sul fronte dell’offerta, l’OPEC+ potrebbe aumentare la produzione a novembre fino a 500.000 barili al giorno, il triplo dell’incremento di ottobre, mentre l’Arabia Saudita cerca di riconquistare quote di mercato, hanno dichiarato tre fonti a conoscenza dei colloqui. Ciò avviene mentre la domanda negli Stati Uniti e in Asia inizia a diminuire.

    I dati dell’EIA statunitense rilasciati mercoledì hanno mostrato un aumento delle scorte di greggio, benzina e distillati la scorsa settimana, a causa della minore attività di raffinazione e della domanda più debole. Le scorte di greggio sono aumentate di 1,8 milioni di barili a 416,5 milioni di barili nella settimana terminata il 26 settembre, sopra l’aumento previsto di 1 milione di barili in un sondaggio Reuters.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • L’oro vicino ai massimi storici tra shutdown USA e attese di tagli dei tassi Fed

    L’oro vicino ai massimi storici tra shutdown USA e attese di tagli dei tassi Fed

    I prezzi dell’oro sono rimasti vicini ai massimi storici giovedì nel mercato asiatico, sostenuti dalla domanda di beni rifugio a causa del protrarsi dello shutdown del governo statunitense e della crescente aspettativa di ulteriori riduzioni dei tassi da parte della Federal Reserve.

    Il metallo prezioso ha raggiunto più picchi questa settimana dopo la chiusura parziale del governo USA, dovuta al fallimento del Congresso nell’approvare un nuovo disegno di legge sulla spesa. Lo shutdown ha ritardato la pubblicazione di dati cruciali sul mercato del lavoro, lasciando gli investitori incerti sul futuro percorso dei tassi d’interesse.

    L’oro spot è stato scambiato a 3.864,63 dollari l’oncia, mentre i futures sul dicembre sono scesi dello 0,2% a 3.889,65$/oz alle 00:45 ET (04:45 GMT). Mercoledì i prezzi spot hanno temporaneamente toccato un record di 3.895,33$/oz.

    Lo shutdown influenza dati economici e buste paga

    Il governo federale dovrebbe rimanere chiuso per almeno tre giorni, interrompendo numerose operazioni. I negoziatori del Senato hanno fatto pochi progressi su un accordo di finanziamento.

    Un’interruzione prolungata potrebbe pesare sull’economia statunitense, soprattutto sui servizi essenziali, mentre gli avvertimenti del presidente Donald Trump su possibili licenziamenti aggiuntivi nel settore pubblico potrebbero ulteriormente aggravare il mercato del lavoro. I dati sulle buste paga non agricole, originariamente previsti per venerdì, saranno probabilmente posticipati alla prossima settimana.

    I dati sulle buste paga private pubblicati mercoledì hanno mostrato un rallentamento del mercato del lavoro statunitense, confermando le attese di nuovi tagli dei tassi Fed. Questo trend ha esercitato pressione sul dollaro e sostenuto i metalli preziosi.

    Altri metalli hanno registrato un leggero calo dopo una settimana positiva. Lo spot del platino si è stabilizzato a 1.563,46$/oz, mentre i futures sul platino sono scesi dello 0,2% a 1.572,35$/oz, dopo i massimi decennali raggiunti in precedenza.

    I futures sul rame hanno guadagnato lo 0,4%, con LME copper a 10.422,05$/ton e COMEX copper a 4,9145$/lb.

    Aspettative sui tagli Fed

    I mercati prevedono una probabilità del 97% per un taglio di 25 punti base della Fed alla fine di ottobre e del 3% per un taglio di 50 punti base, secondo CME FedWatch. I dati economici indicano un raffreddamento dell’economia USA, in particolare del mercato del lavoro, dopo il taglio di 25 punti base effettuato a settembre dalla Fed.

    Tuttavia, alcuni funzionari della Fed avvertono che l’inflazione persistente potrebbe limitare ulteriori allentamenti. L’indice PCE core di agosto, indicatore preferito dalla Fed, è aumentato come previsto, restando sopra l’obiettivo del 2%.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Il dollaro scende a causa dello shutdown negli Stati Uniti, euro in rialzo

    Il dollaro scende a causa dello shutdown negli Stati Uniti, euro in rialzo

    Il dollaro statunitense ha continuato a indebolirsi giovedì, estendendo le perdite per la quarta sessione consecutiva, mentre i trader valutano l’impatto dell’attuale chiusura del governo degli Stati Uniti e la probabilità di ulteriori tagli dei tassi da parte della Federal Reserve.

    Alle 04:15 ET (08:15 GMT), il Dollar Index, che confronta il dollaro con un paniere di sei valute principali, è sceso dello 0,1% a 97,272, toccando minimi settimanali dopo quattro sessioni in calo.

    Lo shutdown pesa sul dollaro

    La chiusura è avvenuta dopo che un disegno di legge dell’ultima ora sostenuto dai Repubblicani non è passato al Senato. Con il persistere del blocco politico, gli investitori prevedono che la chiusura potrebbe durare più a lungo del previsto.

    Polymarket, un mercato predittivo, indica la massima probabilità per uno shutdown di una o due settimane, mentre c’è attualmente una probabilità del 34% di un’impasse più lunga, con oltre 1,2 milioni di dollari scommessi.

    Il rapporto non farm payrolls atteso per venerdì probabilmente non sarà pubblicato come previsto, spostando l’attenzione sul rapporto ADP sui salari privati di mercoledì, che ha mostrato un calo sorprendente di 32.000 posti di lavoro a settembre, dopo una revisione al ribasso di 3.000 in agosto.

    Questa debolezza del mercato del lavoro aumenta la possibilità di ulteriori tagli dei tassi da parte della Federal Reserve nelle restanti riunioni del 2025, aggiungendosi alle riduzioni dello scorso mese. I futures sui Fed funds ora indicano una probabilità del 99% di un taglio di 25 punti base entro la fine del mese, rispetto al 96,2% del giorno precedente, secondo lo strumento FedWatch del CME Group.

    Il dollaro ha ricevuto un breve supporto in mattinata dopo che la Corte Suprema degli Stati Uniti ha annunciato che ascolterà le argomentazioni a gennaio riguardo al tentativo del presidente Trump di rimuovere il governatore della Federal Reserve Lisa Cook, permettendole di restare nel ruolo per ora.

    Euro in rialzo grazie al supporto geopolitico

    EUR/USD è salito dello 0,2% a 1,1751, sostenuto da un rapporto del Wall Street Journal secondo cui gli Stati Uniti forniranno intelligence all’Ucraina per attacchi missilistici a lungo raggio contro le infrastrutture energetiche russe, riducendo potenzialmente i flussi di entrate di Mosca.

    Il tasso di disoccupazione dell’Eurozona ad agosto dovrebbe restare stabile al 6,2%, mentre l’inflazione è salita al 2,2% dal 2% del mese precedente, suggerendo che la Banca Centrale Europea manterrà un approccio prudente al prossimo incontro.

    GBP/USD è aumentato dello 0,1% a 1,3497, con la sterlina favorita dalla debolezza del dollaro.

    Altre valute principali

    USD/JPY è rimasto sostanzialmente stabile a 147,01 dopo quattro sessioni di cali consecutivi. Gli analisti di ING avevano notato in precedenza che “lo yen potrebbe emergere come outperformer come copertura allo shutdown negli Stati Uniti”.

    AUD/USD ha guadagnato lo 0,2% a 0,6625 dopo che i dati sulla spesa delle famiglie australiane ad agosto hanno mostrato una crescita solo modesta, con un calo degli acquisti di beni.

    USD/CNY è scambiato intorno a 7,1196 in attesa dell’incontro tra il presidente cinese Xi Jinping e il presidente statunitense Trump tra quattro settimane. I mercati cinesi restano chiusi per la Golden Week.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Borsa di Milano apre in rialzo, Stellantis vola, Cucinelli brilla, utilities in calo

    Borsa di Milano apre in rialzo, Stellantis vola, Cucinelli brilla, utilities in calo

    I mercati europei hanno aperto in rialzo a Piazza Affari, mostrando un sentiment generalmente positivo nella regione.

    Gli investitori sembrano in gran parte indifferenti all’attuale chiusura delle attività non essenziali del governo statunitense, con gli analisti che prevedono un impatto limitato sui mercati finanziari. A sostenere gli asset a rischio contribuiscono le aspettative di un possibile taglio dei tassi da parte della Federal Reserve entro la fine del mese, a seguito dei dati sull’occupazione negli Stati Uniti inferiori alle attese di ieri.

    Alle 9:35, l’indice FTSE MIB ha guadagnato lo 0,31%.

    Stellantis (BIT:STLAM) ha guidato i rialzi, schizzando oltre il 6% dopo aver registrato un aumento del 15,3% delle immatricolazioni a settembre. La quota di mercato del gruppo è salita al 26,9% dal 26,2% di agosto, sovraperformando nettamente la crescita complessiva del mercato pari al 4,1%. I trader hanno definito il risultato sorprendente, in particolare alla luce dei dati sulle immatricolazioni negli Stati Uniti dopo diversi trimestri di calo.

    Brunello Cucinelli (BIT:BC) ha registrato anch’esso una forte progressione, guadagnando oltre il 3% dopo aver confermato che il gruppo fashion ha continuato a operare in Russia nel pieno rispetto delle normative UE, insieme a un incremento del 12% dei ricavi di gruppo nel terzo trimestre, pari a 336 milioni di euro. Anche Salvatore Ferragamo (BIT:SFER) ha seguito il trend, salendo del 2,1%.

    Ferrari (BIT:RACE) è aumentata del 3,2% dopo che HSBC ha promosso il titolo da “hold” a “buy”, portando il prezzo obiettivo da 413 a 470 euro. Pharmanutra (BIT:PHN) ha beneficiato dell’attenzione degli analisti, crescendo di circa l’8% dopo che Berenberg ha avviato la copertura con raccomandazione “buy” e target a 85 euro.

    Al contrario, le utilities hanno registrato performance negative: Telecom Italia (BIT:TIT) ha perso l’1,1%, Enel (BIT:ENEL) lo 0,55% e Italgas (BIT:IG) lo 0,8%. Anche le banche hanno mostrato debolezza, con Unicredit (BIT:UCG) in calo dell’1,2%.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Stellantis registra il secondo mese consecutivo di crescita delle immatricolazioni in Italia

    Stellantis registra il secondo mese consecutivo di crescita delle immatricolazioni in Italia

    Stellantis (BIT:STLAM) ha registrato per il secondo mese consecutivo un aumento delle vendite in Italia, con una crescita tre volte superiore a quella del mercato nel suo complesso.

    Ad agosto, il gruppo ha totalizzato 33.946 immatricolazioni, con un incremento del 15,5% rispetto alle 29.401 unità dello stesso mese dell’anno precedente, secondo i dati Dataforce. Il mercato automobilistico italiano nel suo complesso è cresciuto del 4,07% nello stesso periodo. Stellantis ha inoltre aumentato la propria quota di mercato dal 26,2% di agosto al 26,9% di settembre.

    Stellantis e il marchio Fiat continuano a guidare il mercato italiano, grazie alle ottime performance della Fiat Panda, con una quota del 6,1%, seguita dalla Jeep Avenger al 3,8%. Alfa Romeo ha registrato un incremento del 39% rispetto a settembre 2024, mentre Citroen ha fatto segnare un aumento del 2%.

    La crescita è stata costante anche nei diversi canali di vendita, con il segmento privati in aumento dell’1,4% e con una quota del 24,1%, mentre i noleggi a lungo termine sono cresciuti del 9,8% raggiungendo il 28,3% di quota. Nel settore dei veicoli commerciali, Fiat Professional ha guidato il mercato con 4.730 immatricolazioni, una quota del 28,1% e un incremento del 3,4%.

    Nonostante il mercato complessivo dei veicoli commerciali sia diminuito del 5,6% dall’inizio dell’anno, Fiat Professional mantiene la quota cumulativa più alta in Italia, pari al 26,7% con 37.951 unità immatricolate.

    Le azioni Stellantis alla Borsa di Milano hanno reagito positivamente, guadagnando il 6% e raggiungendo gli 8,741 euro dopo circa 30 minuti di contrattazioni.

    In totale, le nuove immatricolazioni in Italia a settembre hanno raggiunto 126.679 unità, segnando un aumento del 4,07% su base annua, secondo i dati pubblicati ieri dal Ministero dei Trasporti. Tesla ha registrato 1.450 immatricolazioni, in calo del 25,6% rispetto all’anno precedente, portando il decremento dei primi nove mesi al 32,4%. BYD, invece, ha registrato 2.471 immatricolazioni a settembre, con un aumento del 934%.

    “A settembre 2025, grazie a un giorno lavorativo in più rispetto allo stesso mese del 2024 (22 giorni contro 21) e alla chiusura del terzo trimestre con i relativi obiettivi da raggiungere per la rete di vendita, il mercato automobilistico italiano ha registrato un rimbalzo positivo”, osserva Roberto Vavassori, presidente di Anfia. “Questo risultato, tuttavia, non allevia le preoccupazioni sull’andamento attuale delle immatricolazioni, considerando che presumibilmente l’anno si chiuderà comunque in calo sui già critici volumi del 2024”, aggiunge.

    Nei primi nove mesi, i volumi complessivi sono rimasti in territorio negativo, con 1.167.437 unità, registrando un calo del 2,9% rispetto al periodo gennaio-settembre 2024.

    Il Promotor Research Centre sottolinea inoltre che la tendenza del mercato è stata influenzata dai frequenti annunci governativi riguardanti i nuovi incentivi per la rottamazione delle auto elettriche, disponibili ai cittadini (e, in minima parte, anche alle aziende) a partire dal 15 ottobre.

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  • DAX, CAC, FTSE100, Le azioni europee salgono sulle speranze di tagli dei tassi Fed

    DAX, CAC, FTSE100, Le azioni europee salgono sulle speranze di tagli dei tassi Fed

    Le azioni europee hanno registrato rialzi giovedì, estendendo i guadagni della sessione precedente grazie alle crescenti aspettative di ulteriori misure accomodanti da parte della Federal Reserve statunitense.

    Alle 07:05 GMT, il DAX tedesco ha guadagnato lo 0,5%, il CAC 40 francese lo 0,9% e il FTSE 100 britannico lo 0,2%.

    Aspettative del mercato sulle mosse della Fed

    I tre principali indici europei avevano registrato guadagni di circa l’1% mercoledì, in anticipo rispetto a una chiusura positiva a Wall Street. Il sentiment degli investitori è stato sostenuto da un rapporto ADP sull’occupazione più debole del previsto, rafforzando le aspettative di tagli dei tassi di un quarto di punto nelle restanti riunioni della Fed per quest’anno.

    Negli Stati Uniti, gran parte del governo ha chiuso mercoledì dopo che un progetto di legge finanziaria sostenuto dai Repubblicani non è passato al Senato. Questa pausa bloccherà il rilascio di dati ufficiali nel breve termine, incluso il report sulle buste paga non agricole (nonfarm payrolls) di venerdì, concentrando l’attenzione sul dato ADP debole.

    Dati economici dell’Eurozona

    Nella sessione odierna interverranno diversi banchieri centrali, tra cui il vicepresidente BCE Luis De Guindos e il membro del consiglio BCE Patrick Montagner. Inoltre, è atteso il tasso di disoccupazione dell’Eurozona per agosto, previsto stabile al 6,2%. Dati recenti hanno mostrato un’inflazione in crescita al 2,2% a settembre, rispetto al 2,0% di agosto, sostenendo la decisione della BCE di mantenere i tassi fermi per il terzo incontro consecutivo il 30 ottobre.

    Notizie societarie

    Renault (EU:RNO) è al centro dell’attenzione dopo che Bloomberg ha riportato trattative con la cinese Chery Automobile per una potenziale partnership in Sud America. Le discussioni riguarderebbero Colombia e Argentina, dove Chery potrebbe accedere agli stabilimenti Renault in cambio di investimenti di capitale e supporto al design dei prodotti.

    Mercati petroliferi

    I prezzi del petrolio hanno registrato un lieve rialzo giovedì, rimbalzando dai minimi degli ultimi quattro mesi a causa di preoccupazioni su possibili sanzioni più severe contro il greggio russo. I futures Brent sono saliti dello 0,1% a 65,41 dollari al barile, mentre il WTI statunitense ha guadagnato lo 0,1% a 61,83 dollari al barile. Entrambi i benchmark avevano perso circa l’1% nella sessione precedente, con Brent ai minimi dal 5 giugno e WTI dal 30 maggio.

    I ministri delle finanze del G7 hanno dichiarato mercoledì che intensificheranno la pressione sulla Russia, prendendo di mira chi continua a comprare petrolio russo e chi ne facilita l’accesso. Inoltre, il Wall Street Journal ha riportato che gli Stati Uniti forniranno all’Ucraina intelligence per attacchi missilistici a lungo raggio sulle infrastrutture energetiche russe, con l’obiettivo di ridurre le entrate del Cremlino dal petrolio.

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  • DAX, CAC, FTSE100, Le azioni europee salgono nonostante lo shutdown del governo statunitense

    DAX, CAC, FTSE100, Le azioni europee salgono nonostante lo shutdown del governo statunitense

    Le azioni europee hanno registrato rialzi mercoledì, nonostante il governo degli Stati Uniti sia entrato in shutdown dopo che il Senato non ha approvato una misura di finanziamento a breve termine.

    Il FTSE 100 britannico è salito dello 0,6%, il CAC 40 francese ha guadagnato lo 0,4% e il DAX tedesco è cresciuto dello 0,1%.

    Sul fronte economico, i prezzi delle abitazioni nel Regno Unito hanno accelerato a settembre grazie al calo dei costi di finanziamento. Secondo Nationwide Building Society, i prezzi sono aumentati del 2,2% su base annua, leggermente più del 2,1% di agosto e oltre le stime dell’1,8%. Su base mensile, i valori sono saliti dello 0,5% dopo un calo dello 0,1% ad agosto, superando le aspettative degli economisti dello 0,2%.

    Le azioni farmaceutiche hanno registrato forti rialzi dopo che Pfizer (NYSE:PFE) ha raggiunto un accordo con il governo statunitense per ridurre i costi dei farmaci con prescrizione in cambio di agevolazioni tariffarie.

    Nel settore energetico, Vallourec (EU:VK), fornitore di soluzioni tubolari, è aumentata dopo un ordine di Petrobras per oltre 30 unità del suo sistema Submagnetic Free Flow Oil Country Tubular Goods (OCTG), progettato per prevenire incrostazioni nei tubi di produzione.

    La catena britannica di panetterie e fast-food Greggs (LSE:GRG) è aumentata dopo aver riportato una crescita delle vendite del 6,1% nel terzo trimestre del 2025.

    La società francese di ingegneria e tecnologia Technip Energies (EU:TE) è avanzata dopo aver ottenuto due contratti di servizi di ingegneria da Repsol per il progetto Ecoplanta Molecular Recycling Solutions.

    Diageo (LSE:DGE), gigante delle bevande alcoliche, è salita dopo aver emesso obbligazioni a tasso fisso per 1 miliardo di euro nell’ambito del suo European Debt Issuance Program. Anche la società olandese di consulenza ingegneristica Arcadis (EU:ARCAD) ha registrato un forte rialzo dopo l’annuncio di un programma di riacquisto di azioni.

    Sul fronte negativo, Tate & Lyle (LSE:TATE), uno dei maggiori produttori di dolcificanti al mondo, è scesa drasticamente dopo aver rivisto al ribasso le stime di fatturato ed EBITDA per l’anno fiscale conclusosi il 31 marzo.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Dow Jones, S&P, Nasdaq, Futures, Wall Street apre in calo mentre entra in vigore lo shutdown del governo

    Dow Jones, S&P, Nasdaq, Futures, Wall Street apre in calo mentre entra in vigore lo shutdown del governo

    I futures azionari statunitensi indicano un avvio più debole mercoledì, con gli investitori che si preparano a una nuova fase di volatilità dopo diversi giorni di rialzi. Il clima di cautela segue la chiusura ufficiale del governo federale nella notte, dopo che il Congresso non è riuscito ad approvare una misura di finanziamento temporaneo.

    Lo stallo nasce da profonde divisioni politiche. I Democratici chiedono che nel piano provvisorio siano inclusi i crediti d’imposta ampliati per l’Obamacare, mentre i Repubblicani sostengono che la priorità sia approvare prima il finanziamento e discutere in seguito tali misure.

    Gli investitori temono le ripercussioni economiche dello shutdown, ma l’attenzione immediata è sui possibili ritardi nella pubblicazione di dati governativi fondamentali. Il rapporto sull’occupazione di settembre del Dipartimento del Lavoro, uno degli indicatori più attesi per la politica monetaria, era previsto per venerdì, ma con ogni probabilità sarà rinviato.

    Senza aggiornamenti ufficiali su occupazione e inflazione, la Federal Reserve potrebbe incontrare maggiori difficoltà a definire l’orientamento della propria politica monetaria questo mese. Nel frattempo, i report privati assumono più peso. Mercoledì, ADP ha comunicato che l’occupazione nel settore privato è diminuita di 32.000 posti a settembre, ben al di sotto delle attese per un aumento di 50.000 unità. È il secondo mese consecutivo di calo dopo la revisione al ribasso di agosto, pari a -3.000 posti.

    Martedì Wall Street ha oscillato tra alti e bassi per gran parte della giornata, con gli indici principali che hanno chiuso in rialzo grazie a un rimbalzo nel finale. L’S&P 500 ha guadagnato lo 0,4% a 6.688,46 punti, il Nasdaq lo 0,3% a 22.660,01, e il Dow lo 0,2% a 46.397,89.

    Secondo gli analisti, il recupero riflette probabilmente un certo ottimismo su un possibile compromesso dell’ultimo minuto tra i legislatori, o comunque la fiducia che gli effetti economici dello shutdown restino contenuti se durerà poco.

    Martedì sono arrivati anche dati sulla fiducia dei consumatori, che a settembre è scesa più del previsto. L’indice del Conference Board è calato a 94,2 da 97,8 di agosto, segnando il livello più basso da aprile 2025.

    La performance settoriale è stata mista. I titoli farmaceutici si sono distinti con un balzo del 3,7% dell’indice NYSE Arca Pharmaceutical, ai massimi da sei mesi. Pfizer è salita del 6,8% dopo aver annunciato un accordo con l’amministrazione Trump per ridurre i costi dei farmaci su prescrizione negli Stati Uniti.

    Anche i titoli sanitari nel complesso hanno registrato solidi guadagni, insieme a biotecnologia, hardware e networking. Al contrario, banche e società energetiche hanno chiuso in calo, zavorrando il sentiment complessivo.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Borsa di Milano in lieve calo: reazione contenuta allo shutdown negli USA; banche in ribasso, settore farmaceutico in evidenza

    Borsa di Milano in lieve calo: reazione contenuta allo shutdown negli USA; banche in ribasso, settore farmaceutico in evidenza

    La Borsa di Milano ha aperto in leggero ribasso, seguendo il tono moderato degli altri mercati europei, mentre gli investitori digerivano le notizie sullo shutdown del governo statunitense con una reazione contenuta.

    L’impatto principale della temporanea sospensione delle attività federali negli Stati Uniti, che ha catturato l’attenzione degli investitori, riguarda il probabile rinvio della pubblicazione dei dati macroeconomici chiave, in particolare il rapporto sull’occupazione previsto per venerdì, fondamentale per costruire le aspettative sulle prossime mosse della Federal Reserve.

    In questo contesto, acquisiscono maggiore rilevanza i dati privati, come il rapporto ADP e gli indici PMI manifatturieri.

    Verso le 9:50 il FTSE MIB ha segnato un calo dello 0,34%.

    Il settore bancario ha rappresentato il principale freno all’indice, con un ribasso dello 0,7%. BPER (BIT:BPE), Banca Popolare di Sondrio (BIT:BPSO) e UniCredit (BIT:UCG) hanno registrato performance inferiori al comparto. Al contrario, MPS (BIT:BMPS) (+0,3%) ha beneficiato della ristrutturazione della gestione di Mediobanca (BIT:MB) (+1,8%), recentemente acquisita.

    Altri movimenti degni di nota includono Leonardo (BIT:LDO) (-2,1%) e Brunello Cucinelli (BIT:BC) (-1,7%), entrambi in forte calo in attesa di aggiornamenti sulle vendite in Russia durante la call di presentazione dei ricavi del terzo trimestre dopo la chiusura del mercato.

    Nel frattempo, Diasorin (BIT:DIA) (+3%) e Recordati (BIT:REC) (+2,2%) hanno guidato i guadagni nel più ampio settore farmaceutico europeo, che ha mostrato solide performance.

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