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  • Il petrolio scende per la terza seduta consecutiva mentre le prospettive di aumento della produzione OPEC+ smorzano l’ottimismo sui colloqui USA–Cina

    Il petrolio scende per la terza seduta consecutiva mentre le prospettive di aumento della produzione OPEC+ smorzano l’ottimismo sui colloqui USA–Cina

    I prezzi del greggio sono scesi nuovamente martedì, zavorrati dalle aspettative di un nuovo aumento della produzione da parte di OPEC+ a dicembre, che ha attenuato l’entusiasmo dei mercati per i prossimi colloqui commerciali tra Stati Uniti e Cina.

    Alle 07:57 GMT, i future sul Brent Crude hanno perso 0,83 dollari, pari all’1,26%, a 64,79 dollari al barile, mentre il West Texas Intermediate (WTI) è sceso di 0,75 dollari, ovvero dell’1,22%, a 60,56 dollari.

    “Gli operatori hanno valutato i progressi nei colloqui commerciali USA-Cina e le prospettive più ampie dell’offerta”, hanno scritto gli analisti di Australia and New Zealand Banking Group (ANZ) in una nota.

    La debolezza segue la più forte performance settimanale da giugno per Brent e WTI, alimentata dalle sanzioni annunciate da Washington contro la Russia. Le misure del presidente Donald Trump hanno preso di mira Lukoil e Rosneft, segnando una significativa escalation geopolitica. Gli investitori stanno ancora valutando quanto queste sanzioni possano incidere sull’offerta globale.

    All’interno dell’alleanza dei produttori, fonti vicine alle trattative hanno affermato che OPEC+ sta valutando un incremento limitato della produzione il mese prossimo, come parte della strategia di allentamento graduale dei tagli attuati negli ultimi anni. Il gruppo ha iniziato a ridurre le restrizioni produttive lo scorso aprile.

    Allo stesso tempo, le aspettative di un accordo commerciale tra Washington e Pechino restano un elemento di sostegno per la domanda. Trump e il presidente cinese Xi Jinping si incontreranno giovedì in Corea del Sud, e i mercati seguono da vicino ogni possibile segnale di svolta tra i due principali consumatori mondiali di petrolio.

    Il ministro degli Esteri Wang Yi ha dichiarato al segretario di Stato statunitense Marco Rubio durante una telefonata di lunedì che la Cina spera che Washington possa venirle incontro “per preparare interazioni ad alto livello” tra i due Paesi.

    In Russia, l’impatto delle sanzioni statunitensi si fa già sentire: Lukoil ha annunciato lunedì che venderà i propri asset internazionali, la mossa più significativa da parte di un’azienda energetica russa dall’inizio delle sanzioni occidentali seguite alla guerra in Ucraina, cominciata nel febbraio 2022.

    Tuttavia, gli esperti ritengono che l’effetto delle sanzioni sui prezzi sarà limitato. Fatih Birol, direttore esecutivo della International Energy Agency, ha dichiarato che la capacità produttiva inutilizzata del mercato dovrebbe assorbire l’impatto.

    Un rapporto di Haitong Securities ha ribadito questa valutazione, sottolineando che “gli operatori di mercato considerano ampiamente le sanzioni come un fattore con impatto a breve termine” e che “un eccesso di offerta probabilmente eserciterà pressioni sui prezzi” nel medio-lungo periodo.

  • Dow Jones, S&P, Nasdaq, Wall Street, Futures USA stabili in vista della riunione della Fed; Trump in Giappone, Amazon prepara tagli, l’oro sotto pressione

    Dow Jones, S&P, Nasdaq, Wall Street, Futures USA stabili in vista della riunione della Fed; Trump in Giappone, Amazon prepara tagli, l’oro sotto pressione

    I futures azionari statunitensi sono rimasti stabili martedì, mentre gli investitori si preparano a una settimana ricca di trimestrali importanti, decisioni di politica monetaria e sviluppi geopolitici chiave. Il presidente Donald Trump è in Giappone nell’ultima tappa del suo tour asiatico, alimentando le aspettative che il prossimo vertice con Xi Jinping in Corea del Sud possa aprire la strada a un accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina.

    Gli operatori guardano anche ai risultati di UnitedHealth Group Incorporated (NYSE:UNH) e ai tagli di personale previsti da Amazon.com, Inc. (NASDAQ:AMZN), mentre l’oro continua a perdere terreno in un contesto di crescente propensione al rischio.

    Futures quasi invariati

    I futures sugli indici statunitensi si muovevano poco: alle 03:50 ET, Dow Jones Industrial Average e Nasdaq 100 erano piatti, mentre S&P 500 perdeva 4 punti (–0,1%).

    Lunedì Wall Street ha chiuso per la seconda seduta consecutiva su nuovi massimi storici, sostenuta dalle speranze che l’incontro tra Trump e Xi contribuisca ad allentare le tensioni sui dazi. Gli investitori contano su un accordo che possa evitare nuove tariffe all’importazione statunitensi e alleggerire le restrizioni cinesi sulle terre rare, spingendo l’indice CBOE Volatility Index (VIX) ai minimi di un mese.

    Le azioni di Qualcomm Incorporated (NASDAQ:QCOM) sono balzate dell’11% dopo l’annuncio del lancio di due nuovi processori AI per data center nel 2026.

    Trump incontra Takaichi a Tokyo

    Prima del vertice con Xi, Trump ha fatto tappa in diverse capitali asiatiche. Martedì ha incontrato a Tokyo la nuova prima ministra giapponese Sanae Takaichi. I due leader hanno firmato un accordo quadro per garantire l’approvvigionamento di terre rare, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza dalla Cina per minerali critici utilizzati in settori strategici come semiconduttori e auto elettriche.

    Né Trump né Takaichi hanno menzionato esplicitamente la Cina, ma l’intesa rientra nella strategia USA di diversificare le catene di approvvigionamento. Il Giappone ha anche ribadito il suo piano di investimenti da 550 miliardi di dollari negli Stati Uniti.

    Attesa per i conti di UnitedHealth

    L’attenzione si sposta ora sui risultati di UnitedHealth, che pubblicherà la trimestrale prima dell’apertura dei mercati. Gli analisti seguiranno con attenzione la strategia di rilancio delineata dal CEO Stephen Hemsley.

    UnitedHealth deve fare i conti con costi sanitari crescenti e con una pressione regolatoria crescente sulle pratiche di autorizzazione preventiva. Queste politiche sono finite sotto i riflettori dopo l’omicidio di un suo dirigente lo scorso anno, evento che ha spinto l’intero settore assicurativo sanitario a promettere cambiamenti.

    Nel corso della giornata, sono attesi anche i risultati di Visa Inc. (NYSE:V) e Booking Holdings Inc. (NASDAQ:BKNG), seguiti nei prossimi giorni da Alphabet Inc. (NASDAQ:GOOG), Meta Platforms, Inc. (NASDAQ:META) e Amazon.

    Amazon pronta a tagliare 30.000 posti – Reuters

    Secondo Reuters, Amazon è pronta a tagliare circa 30.000 posti di lavoro nelle sue operazioni corporate, quasi il 10% della forza lavoro impiegatizia, nel più grande piano di licenziamenti dal 2022, quando furono eliminati 27.000 ruoli.

    Le notifiche ai dipendenti coinvolti inizieranno martedì. I tagli dovrebbero colpire divisioni come podcasting, comunicazione e dispositivi, e potrebbero estendersi anche a Amazon Web Services. Il CEO Andy Jassy aveva già avvertito che l’espansione dell’intelligenza artificiale avrebbe potuto comportare ulteriori riduzioni.

    L’oro scende ancora

    I prezzi dell’oro proseguono la discesa, penalizzati dall’attenuarsi delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina e in vista della riunione di politica monetaria della Federal Reserve System. Lo spot gold è sceso dell’1,6% a 3.915,67 dollari l’oncia, mentre i future sull’oro USA hanno perso il 2,3% a 3.928,26 dollari.

    Il metallo giallo ha ceduto oltre il 3% lunedì, toccando il minimo di due settimane, e ha perso circa il 10% rispetto al record storico di 4.381,29 dollari raggiunto la settimana scorsa.

    £Anche dopo la correzione di lunedì, l’oro è ancora in rialzo di oltre il 50% quest’anno, sostenuto da una forte domanda di ETF e dagli acquisti delle banche centrali nell’ottica di diversificazione”, hanno dichiarato gli analisti di ING Group. “Il recente calo dei prezzi potrebbe persino essere visto da alcune banche centrali come un’opportunità per aumentare le proprie riserve”, hanno aggiunto.

    La Fed inizierà oggi la sua riunione di due giorni e dovrebbe annunciare domani un taglio dei tassi di 25 punti base. Sebbene normalmente un taglio favorisca l’oro, gran parte dell’effetto è già stata prezzata dal mercato.

  • DAX, CAC, FTSE100, Borse europee caute in attesa della Fed; HSBC subisce un forte impatto legale

    DAX, CAC, FTSE100, Borse europee caute in attesa della Fed; HSBC subisce un forte impatto legale

    Le principali Borse europee hanno chiuso miste martedì, con gli investitori che valutano una serie di risultati societari importanti in vista della riunione di politica monetaria della Federal Reserve System.

    Alle 08:05 GMT, il DAX tedesco perdeva lo 0,3%, il CAC 40 francese scendeva dello 0,2%, mentre il FTSE 100 di Londra saliva dello 0,2%.

    Attesa per la riunione della Fed

    L’attenzione degli operatori è rivolta alla riunione di due giorni della Fed, che inizia oggi. La banca centrale statunitense dovrebbe annunciare domani un taglio dei tassi di 25 punti base, dopo che i dati della scorsa settimana hanno mostrato un’inflazione annua al 3% a settembre, inferiore alle attese.

    Secondo il CME FedWatch Tool, i mercati prezzano una probabilità del 96% di un taglio dei tassi questa settimana. Gli investitori attendono anche segnali dal presidente della Fed Jerome Powell su un possibile ulteriore allentamento della politica monetaria a dicembre, alla luce di un mercato del lavoro in rallentamento.

    Oltre alla Fed, questa settimana si riuniscono anche la Bank of Japan, la Bank of Canada e la European Central Bank. La BCE dovrebbe lasciare invariati i tassi di interesse, dato che l’inflazione si mantiene vicina al target del 2% e la crescita appare stabile.

    In Germania, la fiducia dei consumatori ha mostrato un peggioramento: l’indice GfK è sceso a -24,1 punti per novembre da -22,5 punti in ottobre.

    Focus sul commercio globale

    Il commercio internazionale resta un fattore chiave per i mercati. Giovedì, il presidente statunitense Donald Trump incontrerà il presidente cinese Xi Jinping in Corea del Sud per finalizzare un accordo commerciale. L’ottimismo è cresciuto dopo che i negoziatori a Kuala Lumpur hanno raggiunto un’intesa preliminare per evitare nuovi dazi.

    Trump ha anche incontrato lunedì a Tokyo la nuova premier giapponese Sanae Takaichi, con cui ha discusso di cooperazione in materia di difesa, commercio e del piano di investimenti statunitense da 550 miliardi di dollari annunciato in precedenza.

    HSBC colpita da un’accantonamento legale

    La stagione delle trimestrali europee prosegue intensa. HSBC Holdings plc (LSE:HSBA) ha registrato un calo del 14% dell’utile ante imposte nel terzo trimestre, a causa di un accantonamento legale da 1,1 miliardi di dollari. Tuttavia, la banca ha rivisto al rialzo la sua guidance sui ricavi annuali, prevedendo tagli dei tassi più lenti nei principali mercati come Hong Kong e Regno Unito.

    BNP Paribas (EU:BNP) ha riportato un aumento del 6,1% dell’utile grazie ai solidi risultati nel trading e al primo contributo di AXA Investment Managers.

    Novartis AG (BIT:1NOVN) ha registrato un aumento di vendite e utili nel terzo trimestre, confermando l’outlook annuale grazie alla forte domanda per i farmaci chiave e ai progressi nei programmi clinici avanzati.

    Amundi S.A. (EU:AMUN) ha superato le previsioni di profitto, ma ha dichiarato che il piano strategico 2028 terrà conto dell’incertezza legata alla scadenza dell’accordo di distribuzione con UniCredit S.p.A. nel 2027.

    Anglo American plc (LSE:AAL) ha confermato la guidance annuale nonostante risultati operativi contrastanti: rame in crescita, calo della produzione di minerale di ferro, ma forte ripresa nel manganese e nei diamanti.

    Capgemini SE (EU:CAP) ha alzato le stime di crescita 2025 dopo un trimestre migliore del previsto, sostenuto dalla domanda in Nord America e dall’espansione nei servizi cloud, dati e intelligenza artificiale.

    Petrolio in calo su voci OPEC+

    I prezzi del greggio sono scesi martedì dopo indiscrezioni su un nuovo aumento della produzione da parte di OPEC+. I future sul Brent erano in calo dell’1,3% a 64,03 dollari al barile, mentre il WTI perdeva l’1,5% a 60,40 dollari.

    Secondo Bloomberg, OPEC+ starebbe valutando un aumento della produzione a dicembre di 137.000 barili al giorno per recuperare quote di mercato e contrastare la debolezza dei prezzi del petrolio.

  • Le azioni Sogefi salgono dopo risultati trimestrali migliori delle attese

    Le azioni Sogefi salgono dopo risultati trimestrali migliori delle attese

    Sogefi S.p.A. (BIT:SGF) ha registrato martedì un aumento del 6% in Borsa dopo aver pubblicato i risultati del terzo trimestre 2025, superiori alle previsioni del mercato grazie a margini solidi e a una gestione dei costi particolarmente efficiente.

    L’utile operativo (EBIT) si è attestato intorno ai 16 milioni di euro, con un margine EBIT del 6,7%, superando le stime degli analisti di oltre il 20%. Sebbene i ricavi siano stati sostanzialmente in linea con le attese, la redditività ha beneficiato di efficienze operative durature, di un contributo più forte della divisione Sospensioni e di minori ammortamenti e svalutazioni.

    La società ha inoltre generato un solido flusso di cassa libero di 6 milioni di euro, che ha permesso di ridurre l’indebitamento netto a 52 milioni di euro, circa il 13% al di sotto delle stime di consenso.

    Sogefi ha confermato le proprie previsioni per l’intero esercizio 2025, che indicano un calo dei ricavi a metà cifra singola e un lieve miglioramento della redditività. Alla luce di questi risultati, gli analisti ritengono possibile una revisione al rialzo delle stime di EBIT in un intervallo compreso tra la media e l’alta cifra singola.

  • Stellantis registra il terzo mese consecutivo di crescita delle vendite in Europa

    Stellantis registra il terzo mese consecutivo di crescita delle vendite in Europa

    Stellantis (BIT:STLAM) ha proseguito la sua traiettoria positiva nel mercato europeo (UE, EFTA, Regno Unito), registrando un aumento delle vendite per il terzo mese consecutivo dopo i buoni risultati di agosto. A settembre, il costruttore automobilistico ha consegnato 165.457 veicoli nella regione, con un incremento dell’11,5% su base annua, portando la propria quota di mercato dal 13,3% del 2024 al 13,4%.

    Nonostante questo slancio recente, le immatricolazioni complessive di Stellantis nei primi nove mesi del 2025 sono diminuite del 5,6%, attestandosi a 1.464.419 unità. La quota di mercato nello stesso periodo è scesa leggermente dal 15,9% al 14,7%. Tra i marchi del gruppo, Alfa Romeo ha registrato la migliore performance con un aumento del 39,4% nelle immatricolazioni, mentre Lancia ha subito un crollo del 71%.

    «Uno dei principali fattori di questa performance è stata la strategia delle ‘smart car’. Modelli come Citroën C3, Citroën C3 Aircross, Fiat Grande Panda e Opel Frontera hanno registrato un forte incremento degli ordini, contribuendo a mantenere la leadership di Stellantis nel segmento strategico dei veicoli ibridi, con una quota del 15,2% da gennaio, in aumento di 4,1 punti percentuali rispetto a settembre 2024», ha dichiarato l’azienda.

    Il buon risultato si inserisce in un contesto più ampio di ripresa per il mercato europeo, che a settembre è cresciuto del 10,7% raggiungendo 1.236.876 veicoli immatricolati. La crescita è stata trainata da incrementi a doppia cifra in Spagna (+16,4%) e Germania (+12,8%), oltre ai progressi registrati in Italia (+4,2%) e Francia (+1%). Questa ripresa compensa la debolezza della prima parte dell’anno e consente al mercato di chiudere i primi nove mesi con un lieve surplus rispetto al 2024.

    Il segmento dell’elettrificazione ha mostrato una forte dinamica, con le immatricolazioni di ibridi plug-in in aumento del 32% su base annua. La loro quota sul totale è passata dal 7,1% nei primi nove mesi del 2024 al 9,3% nello stesso periodo di quest’anno. L’Italia rimane indietro, con una crescita del 26,6% delle immatricolazioni di auto elettriche, ma una quota di mercato salita solo dal 4% al 5,2%. Gli analisti attendono con attenzione i dati di ottobre per valutare l’impatto dei nuovi incentivi introdotti la scorsa settimana.

    Anche altri grandi costruttori hanno registrato risultati positivi: Renault ha visto le proprie immatricolazioni crescere del 15,2%, mentre Volkswagen Group ha registrato un aumento del 4,4% da inizio anno e del 9,7% a settembre. Tra i player emergenti, SAIC Motor ha raggiunto una quota di mercato del 2,7% per il mese, mentre Tesla, Inc. è scesa al 3,2% a settembre e all’1,7% da inizio anno. BYD Company ha raggiunto il 2% per il mese, quadruplicando la propria quota rispetto allo stesso periodo del 2024.

    «Nel settembre 2025, le nuove immatricolazioni di auto nell’UE sono aumentate dello 0,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, segnando il terzo mese consecutivo di crescita», ha sottolineato la European Automobile Manufacturers’ Association (ACEA). L’associazione ha attribuito parte di questo slancio ai nuovi lanci di modelli, che a settembre hanno registrato un aumento del 10%. La quota dei veicoli 100% elettrici è rimasta stabile al 16,1% da inizio anno, mentre gli ibridi si confermano la scelta preferita dagli acquirenti.

    «Questa è indubbiamente una buona notizia, accompagnata da ulteriori segnali positivi per le auto elettriche che, nel periodo gennaio-settembre, hanno raggiunto in Europa occidentale 1.796.688 immatricolazioni, con un aumento del 25,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, portando la quota di mercato al 18,1% contro il 14,7% del 2024», ha aggiunto il Promotor Research Center diretto da Gian Primo Quagliano.

  • Piazza Affari apre piatta: focus su Fed, relazioni USA-Cina e calo del petrolio

    Piazza Affari apre piatta: focus su Fed, relazioni USA-Cina e calo del petrolio

    La Borsa Italiana ha aperto la seduta di martedì con movimenti contenuti, in linea con l’andamento cauto delle principali borse europee dopo il rally della giornata precedente.

    Il sentiment degli investitori resta legato alle aspettative sul fronte commerciale tra Stati Uniti e Cina, mentre i mercati guardano al viaggio in Asia del presidente USA Donald Trump e al suo incontro con il presidente cinese Xi Jinping previsto per giovedì.

    L’attenzione è puntata anche sulla riunione della Federal Reserve System, che si apre oggi e dovrebbe concludersi domani con un nuovo taglio dei tassi di 25 punti base. Gli investitori ascolteranno con attenzione le dichiarazioni del presidente Jerome Powell per avere indicazioni più chiare sul futuro percorso di politica monetaria. Non sono invece attese modifiche di rilievo dalla riunione della European Central Bank in programma nei prossimi giorni.

    Intorno alle 9:35, l’indice FTSE MIB segnava un lieve rialzo dello 0,1%. I titoli energetici hanno risentito della discesa dei prezzi del greggio, dopo le indiscrezioni secondo cui l’OPEC+ potrebbe aumentare la produzione. ENI (BIT:ENI) ha perso l’1,1%, mentre Saipem (BIT:SPM) è scesa dello 0,6%. Inoltre, HSBC ha abbassato il rating su ENI da “buy” a “hold”, pur alzando leggermente il target price da 16,30 a 16,50 euro.

    Debole anche il comparto industriale: Buzzi Unicem (BIT:BZU) ha perso lo 0,9%, Amplifon (BIT:AMP) lo 0,6% e Interpump Group (BIT:IP) lo 0,5%.

    In controtendenza il settore dei chip e delle utility. STMicroelectronics (BIT:STM) è salita del 2%, mentre Stellantis (BIT:STLAM) è rimasta invariata dopo la pubblicazione dei dati sulle immatricolazioni europee. Le banche hanno recuperato dopo un avvio debole: Banca Monte dei Paschi di Siena (BIT:BMPS) ha guadagnato l’1,2% e BPER Banca (BIT:BPE) lo 0,6%.

    Fuori dall’indice principale, Avio (BIT:AVIO) è balzata del 2,9% dopo aver pubblicato risultati trimestrali in linea con le attese e aver confermato la guidance per il 2025. L’azienda ha inoltre ribadito l’obiettivo di completare l’aumento di capitale da 400 milioni di euro entro la fine dell’anno.

  • La fiducia di imprese e consumatori in Italia migliora a ottobre

    La fiducia di imprese e consumatori in Italia migliora a ottobre

    La fiducia delle imprese e delle famiglie italiane è aumentata a ottobre, superando le previsioni di mercato e offrendo un segnale incoraggiante per la terza economia dell’area euro.

    Secondo i dati pubblicati martedì dall’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT), l’indice composito di fiducia delle imprese — che riflette il sentiment nei settori manifatturiero, commerciale, edilizio e dei servizi — è salito a 94,3 a ottobre rispetto a 93,7 di settembre.

    Anche l’indice manifatturiero ha registrato un progresso, passando da 87,4 a 88,3, superando così le aspettative degli analisti fissate a 87,5.

    I dati sulla fiducia migliori del previsto indicano un crescente ottimismo nell’economia italiana, un attore chiave dell’area euro, e suggeriscono una certa resilienza nonostante i venti contrari sul fronte macroeconomico.

  • I prezzi del rame si avvicinano ai massimi storici grazie all’ottimismo sui rapporti commerciali USA-Cina

    I prezzi del rame si avvicinano ai massimi storici grazie all’ottimismo sui rapporti commerciali USA-Cina

    I prezzi del rame sono aumentati lunedì, avvicinandosi ai massimi storici, sostenuti da un rinnovato ottimismo sui rapporti commerciali tra Stati Uniti e Cina in vista dell’incontro previsto per questa settimana tra Donald Trump e Xi Jinping.

    Sulla London Metal Exchange, i futures sul rame sono saliti dell’1% a 10.962 dollari per tonnellata metrica, avvicinandosi al record assoluto di 11.104,50 dollari raggiunto nel maggio 2024.

    Le speranze di un accordo commerciale tra Washington e Pechino hanno contribuito ad allentare i timori di nuove tensioni commerciali, considerate una minaccia per la crescita economica globale e per la domanda di metalli industriali.

    Il rally del rame è sostenuto anche dalle aspettative di un taglio dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve System questa settimana. I dati sull’inflazione statunitense più deboli del previsto hanno rafforzato le scommesse del mercato su una politica monetaria più accomodante.

    Mentre il rame guadagna terreno, i prezzi dell’alluminio si muovono in direzione opposta, con i futures sulla London Metal Exchange in calo dello 0,1% a 2.859 dollari per tonnellata.

  • Dow Jones, S&P, Nasdaq, Futures di Wall Street in rialzo grazie all’ottimismo sui negoziati USA–Cina

    Dow Jones, S&P, Nasdaq, Futures di Wall Street in rialzo grazie all’ottimismo sui negoziati USA–Cina

    I futures sugli indici statunitensi sono saliti lunedì, segnalando un avvio di settimana positivo grazie al rinnovato ottimismo sui negoziati commerciali tra Washington e Pechino e in vista della decisione di politica monetaria della Federal Reserve.

    L’incontro di questa settimana tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente cinese Xi Jinping è atteso con grande attenzione, con gli investitori che sperano in un passo avanti decisivo su tariffe e commercio.

    Durante il fine settimana, il Segretario al Tesoro Scott Bessent ha incontrato funzionari cinesi in Malesia, descrivendo i colloqui come un “quadro molto positivo” che servirà da base per l’incontro tra i due leader previsto per giovedì. Bessent ha inoltre indicato che Pechino dovrebbe riprendere gli acquisti di soia statunitense e posticipare le restrizioni sulle esportazioni di terre rare, una delle principali fonti di tensione recente.

    Parlando durante il viaggio verso il Giappone, Trump ha espresso fiducia nei negoziati, affermando di aspettarsi “un accordo con la Cina” dopo aver firmato nuovi accordi commerciali e minerari con Malesia e Cambogia.

    Anche le aspettative di un nuovo allentamento monetario contribuiscono al clima positivo. Si prevede che la Fed taglierà i tassi di interesse di 25 punti base mercoledì. Gli operatori seguiranno con attenzione le indicazioni che potrebbero suggerire ulteriori riduzioni entro fine anno.

    Secondo il FedWatch Tool della CME Group, c’è una probabilità del 96,7% di un taglio di un quarto di punto questa settimana e del 95,8% di un altro taglio a dicembre.

    La scorsa settimana, i principali indici hanno chiuso ai massimi storici: il Dow Jones Industrial Average è salito di 472,51 punti (+1,0%) a 47.207,12, il Nasdaq Composite di 263,07 punti (+1,2%) a 23.204,87 e lo S&P 500 di 53,25 punti (+0,8%) a 6.791,69.

    Per la settimana, l’S&P è cresciuto dell’1,9%, mentre Dow e Nasdaq sono avanzati rispettivamente del 2,2% e 2,3%, sostenuti da segnali di inflazione più bassa che supportano la prospettiva di ulteriori tagli dei tassi.

    I dati del U.S. Department of Labor hanno mostrato che i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,3% a settembre, al di sotto dello 0,4% previsto, mentre l’inflazione annua è salita al 3,0%, leggermente inferiore alle attese. L’inflazione core è cresciuta dello 0,2% su base mensile e si è attestata al 3,0% su base annua.

    “L’inflazione dei consumatori è stata più bassa del previsto a settembre, rafforzando le aspettative che la Fed taglierà nuovamente i tassi alla riunione della prossima settimana,” ha dichiarato Kathy Bostjancic, capo economista di Nationwide.

    Ha aggiunto: “Continuiamo a ritenere che la Fed ridurrà il tasso sui fed funds di altri 50 punti base entro la fine dell’anno, poiché l’indebolimento del mercato del lavoro pesa più delle preoccupazioni per un’inflazione moderatamente più alta, dovuta principalmente ai dazi.”

    Anche gli utili aziendali hanno contribuito al rally. Le azioni di Ford Motor Company (NYSE:F) sono balzate del 12,2% dopo risultati trimestrali superiori alle attese. Procter & Gamble (NYSE:PG) ha guadagnato lo 0,9% e Intel Corporation (NASDAQ:INTC) lo 0,3% nonostante il ridimensionamento dei guadagni iniziali.

    Il settore dell’hardware ha guidato i rialzi, con l’NYSE Arca Computer Hardware Index in crescita del 3,2% a un massimo storico. Anche i titoli bancari hanno brillato, con un aumento del 2,1% dell’KBW Bank Index, mentre semiconduttori, brokeraggio e networking hanno registrato forti guadagni. Le azioni aurifere hanno invece perso terreno a causa di un leggero calo dei prezzi dell’oro.

  • DAX, CAC, FTSE100, Le Borse europee si avvicinano ai massimi storici grazie all’ottimismo commerciale

    DAX, CAC, FTSE100, Le Borse europee si avvicinano ai massimi storici grazie all’ottimismo commerciale

    Le borse europee hanno iniziato la settimana vicine ai livelli record, spinte dal rinnovato ottimismo dopo i segnali di un allentamento delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina.

    Gli investitori guardano anche a una settimana intensa sul fronte delle banche centrali, con le prossime decisioni sui tassi di interesse della Federal Reserve, della European Central Bank e della Bank of Japan. I mercati si aspettano un taglio di 25 punti base da parte della Fed, mentre la BCE e la BoJ dovrebbero mantenere i tassi invariati.

    La stagione degli utili resta sotto i riflettori con i risultati trimestrali in arrivo da alcune delle principali aziende tecnologiche statunitensi, tra cui Apple Inc. (NASDAQ:AAPL) e Microsoft Corp. (NASDAQ:MSFT).

    A livello di indici europei, il FTSE 100 di Londra è salito dello 0,1%, il DAX di Francoforte è rimasto poco sotto la parità e il CAC 40 di Parigi ha perso lo 0,1%.

    Le azioni di Porsche AG (BIT:1PORS) sono salite nonostante l’azienda abbia registrato un calo del 96% degli utili nei primi nove mesi del 2025, a causa degli elevati costi di ristrutturazione legati alla revisione della strategia per i veicoli elettrici e della domanda in calo in Cina.

    Nel frattempo, le azioni di Novartis (NYSE:NVS) sono scese dopo che la società farmaceutica svizzera ha confermato l’acquisizione in contanti da 12 miliardi di dollari di Avidity Biosciences (NASDAQ:RNA).

    Anche HSBC Holdings (LSE:HSBA) ha registrato un calo dopo aver comunicato un accantonamento di 1,1 miliardi di dollari legato alla sconfitta in appello nella causa Madoff, incluso nei risultati del terzo trimestre.