La Borsa di Milano ha iniziato la settimana con un tono positivo dopo il recente calo, anche se il FTSE MIB è finito sotto pressione a causa dello stacco cedola di dodici blue chip, che ha inciso sull’indice per l’1,14%. Verso le 9:30, il FTSE MIB segnava un ribasso dello 0,27%, mentre i future di dicembre—considerati una rappresentazione più fedele del sentiment reale di mercato—salivano dello 0,71%.
Si prevedono volumi ridotti per tutta la settimana: la Borsa di Tokyo è chiusa oggi per festività e negli Stati Uniti il calendario sarà influenzato dal Giorno del Ringraziamento di giovedì, seguito da un Black Friday con orari ridotti.
Sul fronte macro, gli investitori stanno aumentando le scommesse su un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve il mese prossimo, complice l’indebolimento del mercato del lavoro statunitense.
Le notizie geopolitiche hanno condizionato alcuni settori. Le rinnovate discussioni per porre fine al conflitto tra Russia e Ucraina hanno penalizzato i titoli della difesa europei: Leonardo (BIT:LDO) ha perso l’1,2%, Fincantieri (BIT:FCT) è rimasta stabile, mentre la tedesca Rheinmetall (TG:RHM) è scesa del 5%.
Al contrario, le aspettative legate alla futura ricostruzione in Ucraina hanno alimentato forti rialzi nei titoli del cemento e delle costruzioni. Buzzi (BIT:BZU) è salita del 2,9%, WeBuild (BIT:WBD) del 3,3%, Cementir Holding (BIT:CEM) del 2,4% e Trevi (BIT:TFIN) del 4,1%.
In recupero anche i bancari dopo le recenti flessioni, con Unicredit (BIT:UCG) in rialzo del 2% e Intesa Sanpaolo (BIT:ISP) dell’1,6%.
Movimenti significativi anche nel settore auto dopo nuove coperture da parte degli analisti. Stellantis (BIT:STLAM) ha guadagnato il 3% grazie all’avvio di copertura di Goldman Sachs con rating neutral e target price a 9 euro, mentre Ferrari (BIT:RACE) è avanzata dell’1,3% dopo l’inizio di copertura con rating buy e target a 391 euro.
In coda invece le utility, con Terna (BIT:TRN) e Snam (BIT:SRG) entrambe in calo di oltre l’1%.









