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  • Nasdaq, Dow Jones, S&P 500 Settimana di Borsa: Attesa per Caterpillar, Palantir e la Conferenza Black Hat

    Nasdaq, Dow Jones, S&P 500 Settimana di Borsa: Attesa per Caterpillar, Palantir e la Conferenza Black Hat

    Il mese di agosto è iniziato con il piede sbagliato per i mercati azionari. Il Nasdaq e l’S&P 500 hanno vissuto la loro peggiore settimana da fine maggio, mentre il Dow Jones ha subito il suo calo settimanale più marcato da inizio aprile. Entrambi Nasdaq e S&P 500 sono scesi sotto la media mobile esponenziale a 21 giorni per la prima volta da aprile, segnale che potrebbe indicare una pausa nel rally. Nei prossimi giorni, con una nuova ondata di trimestrali, sarà più chiaro se il mercato potrà riprendere slancio.

    Tra le aziende in calendario ci sono nomi importanti come Caterpillar (CAT), Palantir Technologies (PLTR), Axon Enterprise (AXON) ed Eli Lilly (LLY). Intanto, nel settore cybersecurity, si accendono i riflettori su Las Vegas, dove si tiene la conferenza annuale Black Hat (2–7 agosto).


    Titoli Resilienti: Leggeri Cali che Mantengono i Supporti

    Nonostante le forti perdite settimanali, alcuni titoli hanno dimostrato solidità. Elbit Systems (ESLT), azienda israeliana del settore difesa, Rollins (ROL), specializzata nel controllo dei parassiti, Alphabet (GOOGL), Agnico Eagle Mines (AEM) e Blackstone (BX) sono riuscite a rimanere vicine a zone di acquisto tecniche.

    Elbit ha chiuso la settimana in positivo, appena sotto un punto di breakout. Rollins, Blackstone, Agnico Eagle e Alphabet hanno registrato leggere correzioni, ma tutte hanno mantenuto i prezzi sopra la loro media mobile esponenziale a 21 giorni, segno che l’interesse degli investitori resta alto.


    Dati Economici: Occupazione, Commercio e Produttività

    Dopo i segnali incerti sul mercato del lavoro emersi dal report di luglio, i dati economici della settimana potrebbero offrire maggiore chiarezza. Martedì è atteso l’indice ISM dei servizi, previsto in aumento da 50,8 a 52,2, indicando un’espansione economica più robusta.

    Sempre martedì, il Bureau of Economic Analysis aggiornerà il saldo commerciale degli Stati Uniti per giugno, integrando l’avanzo nei servizi con il deficit preliminare di $86 miliardi nei beni. Inoltre, giovedì il Bureau of Labor Statistics pubblicherà i dati sulla produttività del secondo trimestre, che potrebbe essere aumentata grazie alla debole crescita occupazionale, nonostante un PIL influenzato da movimenti nei dazi e nelle scorte.


    Settore Chip: AMD Punta a un +27% di Ricavi

    Advanced Micro Devices (AMD) presenterà i risultati del secondo trimestre fiscale martedì sera. Gli analisti prevedono un aumento del 27% dei ricavi su base annua, fino a $7,42 miliardi, ma un calo degli utili per azione del 30%, a $0,48.

    L’attenzione sarà rivolta ai prodotti per data center come i processori Epyc e gli acceleratori AI Instinct. Le vendite di chip per PC potrebbero trarre beneficio da un aumento anticipato della domanda legata ai dazi e dalla perdita di quota di mercato di Intel. In settimana pubblicano anche Astera Labs (ALAB), Macom Technology Solutions (MTSI) e SiTime (SITM).


    Blue Chips: Caterpillar Guida i Report del Dow

    Con due terzi delle aziende industriali già a bilancio, questa settimana tocca a Caterpillar, Amgen (AMGN), Disney (DIS) e McDonald’s (MCD). Caterpillar è vicina ai massimi storici, mentre Disney ha rotto il supporto delle 10 settimane. Solo McDonald’s dovrebbe registrare crescita sia nei ricavi che nei profitti. Nvidia (NVDA) pubblicherà i risultati il 27 agosto.


    Palantir: L’IA Come Vettore di Espansione

    Palantir Technologies comunicherà i suoi conti lunedì dopo la chiusura dei mercati. Il titolo è salito del 110% nel 2025, rendendola la migliore performance dell’S&P 500 per il secondo anno consecutivo. Gli analisti prevedono una crescita del 54% degli utili e del 38% dei ricavi.

    Grande attenzione per i contratti pubblici e il progetto di difesa spaziale “Golden Dome”. Palantir punta sull’intelligenza artificiale generativa per entrare in nuovi settori come sanità e finanza.


    Farmaceutici: Aspettative Elevate per Eli Lilly

    Settimana intensa anche per il settore farmaceutico. Martedì toccherà a Pfizer (PFE), Amgen e Bayer (BAYRY), mentre giovedì sarà il turno di Eli Lilly, Gilead Sciences (GILD) e Ligand Pharmaceuticals (LGND).

    Dal punto di vista tecnico, i titoli biotech sembrano più solidi: Ligand ha rotto al rialzo a metà luglio, mentre Gilead è vicina a un punto di acquisto. Tuttavia, le maggiori aspettative riguardano Eli Lilly, con previsioni di crescita degli utili del 43% e dei ricavi del 30%.


    Cybersecurity: Focus sulla Settimana Black Hat

    In concomitanza con la conferenza Black Hat, il settore è sotto i riflettori anche per via dell’acquisizione da $25 miliardi di CyberArk (CYBR) da parte di Palo Alto Networks (PANW). Il tema centrale sarà se le piattaforme “tutto in uno” riusciranno a soppiantare i player più piccoli.

    Tra i risultati in uscita: Qualys (QLYS), attesa con EPS in calo del 2% a $1,48 e ricavi in crescita dell’8% a $161,3 milioni. Fortinet (FTNT) riporterà mercoledì, con una previsione di EPS in aumento del 4% a $0,59 e ricavi in crescita del 13% a $1,625 miliardi. CyberArk ha già fornito una stima preliminare.


    Trimestrali da Tenere d’Occhio

    • Axon Enterprise (AXON): Pubblica lunedì sera. Si prevede una crescita più moderata di ricavi e utili. Focus sugli investimenti in droni e sorveglianza. Il titolo è in fase di consolidamento in un pattern rialzista base-su-base.
    • MercadoLibre (MELI): Annuncerà i risultati lunedì. Il titolo è salito del 40% nel 2025. Attesi utili in aumento del 14% a $11,93 per azione, con ricavi in crescita del 32% a $6,68 miliardi.
    • Wayfair (W): Dopo un rally del 50% nel 2025, gli analisti prevedono un calo del 30% degli utili nel trimestre. Ricavi previsti stabili. Risultati in arrivo lunedì.
    • Arista Networks (ANET): Risultati martedì. Supportata dagli investimenti in cloud di Microsoft e Meta, si prevede un aumento del 24% negli EPS e del 25% nei ricavi. Il titolo è in ripresa da sei settimane.
    • Shopify (SHOP): Annuncerà mercoledì. EPS atteso a $0,29 (+11%) e ricavi a $2,546 miliardi (+25%). Il volume lordo di merci è previsto in crescita del 21% a $81,4 miliardi.
    • Occidental Petroleum (OXY): Comunica mercoledì dopo la chiusura. Attesi utili in calo del 72% e ricavi in flessione del 9,4%. Gli investitori seguiranno da vicino i commenti sulla produzione nel Bacino Permiano, dopo l’avvertimento della CEO Vicki Hollub su un possibile plateau produttivo.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Wall Street in forte calo dopo dati deludenti sull’occupazione; Amazon delude

    Wall Street in forte calo dopo dati deludenti sull’occupazione; Amazon delude

    I mercati azionari statunitensi sono scesi bruscamente venerdì, a seguito di dati del lavoro inferiori alle attese e risultati contrastanti da parte dei giganti tecnologici Amazon e Apple. Gli investitori hanno inoltre reagito all’annuncio di nuovi dazi commerciali da parte della Casa Bianca.

    Alle 09:35 ET, il Dow Jones Industrial Average era in calo di 480 punti (-1,1%), lo S&P 500 perdeva 75 punti (-1,2%) e il NASDAQ Composite scendeva di 335 punti, pari a una flessione dell’1,6%.


    Il mercato del lavoro delude le aspettative

    Il rapporto sull’occupazione di luglio ha mostrato una crescita dell’impiego più debole del previsto. L’economia statunitense ha creato soltanto 73.000 posti di lavoro, contro i 106.000 attesi. Inoltre, il dato di giugno è stato rivisto drasticamente al ribasso: da 147.000 a soli 14.000. Il tasso di disoccupazione è salito al 4,2% dal 4,1% precedente.

    “Decisamente negativo”, hanno commentato gli analisti di CIBC Economics. “Le revisioni nette negative degli ultimi due mesi (-258.000) hanno cancellato gran parte della recente crescita dell’occupazione, inclusa quella nel settore pubblico locale.”

    Questo peggioramento potrebbe influenzare le prossime mosse della Federal Reserve. Nonostante abbia mantenuto invariati i tassi d’interesse per la quinta riunione consecutiva, il presidente Jerome Powell subisce crescenti pressioni per un taglio dei tassi, anche se l’inflazione resta al di sopra del target del 2%.


    Trump alza i dazi su decine di paesi

    Giovedì, il presidente Trump ha firmato un ordine esecutivo che innalza i dazi su prodotti provenienti da decine di paesi. Le economie con un forte surplus commerciale verso gli Stati Uniti subiranno dazi del 10%, mentre l’Unione Europea, il Giappone e la Corea del Sud saranno colpiti da tariffe del 15%. Per il Brasile si parla di dazi fino al 50%, e il Canada vedrà imposte del 35% su beni non conformi all’accordo USMCA.

    I nuovi dazi entreranno in vigore alle 00:01 del 7 agosto. Il Messico, invece, ha ottenuto una proroga di 90 giorni per negoziare un nuovo accordo.


    Amazon in calo, Apple in rialzo

    Le azioni di Amazon (NASDAQ: AMZN) sono scese dopo che l’azienda ha pubblicato previsioni deludenti per l’utile operativo del trimestre in corso. Amazon Web Services (AWS) ha registrato ricavi per 30,9 miliardi di dollari, in crescita del 17,5% su base annua, leggermente sopra le stime, ma insufficienti rispetto alle alte aspettative del mercato.

    Al contrario, Apple (NASDAQ: AAPL) ha visto salire il proprio titolo dopo aver superato le stime del terzo trimestre, grazie a solide vendite di iPhone e a un record nei ricavi da servizi, trainati dalla ripresa della domanda in Cina.


    Altri movimenti di mercato

    • Coinbase (NASDAQ: COIN) è scesa a causa di un calo dell’utile operativo nel secondo trimestre, dovuto a una riduzione dei volumi di trading.
    • Reddit (NYSE: RDDT) ha guadagnato terreno dopo aver previsto ricavi superiori alle attese per il terzo trimestre, spinti dai suoi strumenti pubblicitari basati sull’intelligenza artificiale.
    • Exxon Mobil (NYSE: XOM) e Chevron (NYSE: CVX) sono salite dello 0,9%, sostenute da un aumento della produzione nonostante la debolezza dei prezzi del petrolio.
    • Colgate-Palmolive (NYSE: CL) è avanzata grazie a risultati trimestrali migliori del previsto.
    • Kimberly-Clark (NASDAQ: KMB) ha registrato un rialzo grazie alla solida domanda di prodotti come i pannolini Huggies e i fazzoletti Kleenex.

    Il petrolio in lieve calo

    I prezzi del petrolio hanno registrato una leggera flessione venerdì, mentre i mercati valutano l’impatto economico dei nuovi dazi. Alle 09:35 ET, il Brent perdeva lo 0,3% a 71,47 dollari al barile, mentre il WTI scendeva dello 0,2% a 69,12 dollari.

    Nonostante il calo, entrambi i benchmark sono sulla buona strada per chiudere la settimana con un guadagno superiore al 5%, sostenuti dalle tensioni geopolitiche, dopo che Trump ha minacciato sanzioni contro i paesi che acquistano petrolio russo, in particolare Cina e India.

  • Futures di Wall Street in calo per nuovi dazi di Trump e delusione su Amazon; attesa per i dati sull’occupazione

    Futures di Wall Street in calo per nuovi dazi di Trump e delusione su Amazon; attesa per i dati sull’occupazione

    I futures delle azioni statunitensi sono scesi nella serata di venerdì mentre gli investitori valutavano l’impatto di nuovi dazi commerciali annunciati dall’ex presidente Donald Trump e i deludenti risultati di Amazon, in attesa del rapporto mensile sul mercato del lavoro di luglio.

    Alle 05:55 ET, i futures sul Dow Jones erano in calo di 375 punti (-0,9%), quelli sull’S&P 500 perdevano 55 punti (-0,9%) e i futures sul Nasdaq 100 scendevano di 218 punti (-0,9%).

    Nella sessione precedente, i principali indici di Wall Street avevano chiuso in ribasso dopo aver inizialmente guadagnato terreno, con le preoccupazioni per le nuove tensioni commerciali che hanno oscurato i forti risultati di Meta Platforms e Microsoft.

    Trump impone nuovi dazi

    Giovedì Trump ha firmato un ordine esecutivo che aumenta i dazi doganali — fino al 50% in alcuni casi — su decine di paesi, dopo settimane di trattative e il termine della sua politica di “dazi reciproci”.

    Le principali economie sviluppate, come l’Unione Europea, il Giappone e la Corea del Sud, affronteranno nuove tariffe del 15%, mentre altri paesi con un surplus commerciale nei confronti degli Stati Uniti subiranno dazi del 10%. Per il Brasile è previsto un aumento al 50%, mentre i dazi sul Canada saliranno al 35% per i beni che non rispettano l’accordo USA-Messico-Canada.

    Le nuove misure entreranno in vigore alle 00:01 del 7 agosto. Il Messico ha ottenuto una proroga di 90 giorni per concludere un accordo commerciale.

    Amazon delude con AWS, Apple brilla

    Le azioni di Amazon (NASDAQ: AMZN) sono scese nel pre-market dopo che il colosso dell’e-commerce ha fornito una previsione di utile operativo inferiore alle attese. La divisione cloud Amazon Web Services ha registrato ricavi per 30,9 miliardi di dollari, con una crescita annua del 17,5% — leggermente superiore alle stime, ma insufficiente rispetto alle elevate aspettative del mercato, alimentando timori di perdita di quote di mercato.

    Al contrario, Apple (NASDAQ: AAPL) è salita dopo aver pubblicato risultati superiori alle attese nel terzo trimestre, grazie alla ripresa delle vendite di iPhone in Cina e a ricavi record nei servizi.

    Nella giornata di venerdì sono attesi altri risultati societari, tra cui quelli di Chevron, Exxon Mobil, Colgate-Palmolive, Regeneron Pharmaceuticals e Kimberly-Clark.

    Attesa per il rapporto sul lavoro USA

    Gli investitori attendono ora con attenzione il rapporto occupazionale di luglio del Dipartimento del Lavoro, che sarà pubblicato venerdì mattina. Le previsioni parlano di 106.000 nuovi posti di lavoro, in calo rispetto ai 147.000 di giugno, con un tasso di disoccupazione leggermente in aumento dal 4,1% al 4,2%.

    Questa settimana, la Federal Reserve ha mantenuto invariati i tassi di interesse per la quinta riunione consecutiva, nonostante le pressioni di Trump per un taglio che stimoli l’economia. Mentre il mercato del lavoro resta solido, l’inflazione rimane al di sopra del target del 2%, e i primi segnali indicano che i nuovi dazi potrebbero già influenzare i prezzi di alcuni beni esposti al commercio.

    Petrolio in lieve calo

    I prezzi del petrolio sono leggermente scesi venerdì, con i mercati che valutano il possibile impatto economico dei nuovi dazi.

    Alle 05:55 ET, il Brent cedeva lo 0,3% a 71,47 dollari al barile, mentre il WTI americano perdeva lo 0,4% a 69,01 dollari. Nonostante il calo, entrambi i benchmark si avviano a chiudere la settimana con un guadagno di circa il 5%, sostenuti dalla minaccia di Trump di sanzionare i paesi che acquistano petrolio russo, in particolare Cina e India, per costringere Mosca a porre fine alla guerra in Ucraina.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Mercati Oggi: L’S&P 500 Scende Dopo Aver Toccato Nuovi Massimi, Nonostante il Balzo di Microsoft e Meta

    Mercati Oggi: L’S&P 500 Scende Dopo Aver Toccato Nuovi Massimi, Nonostante il Balzo di Microsoft e Meta

    L’indice S&P 500 ha chiuso leggermente in ribasso giovedì, dopo aver toccato un nuovo massimo intraday, mentre i forti risultati trimestrali di Microsoft e Meta Platforms non sono bastati a sostenere l’intero mercato.

    Alle 15:08 ET, il Dow Jones Industrial Average perdeva 330 punti, pari allo 0,7%. L’S&P 500 calava dello 0,01% dopo aver raggiunto un record di 6.427,02, mentre il Nasdaq Composite scendeva dello 0,03%.

    Meta e Microsoft in Rialzo Dopo Trimestrali Brillanti

    La stagione delle trimestrali per i cosiddetti “Magnifici Sette” è iniziata con risultati sorprendenti da parte di Microsoft (NASDAQ: MSFT) e Meta Platforms (NASDAQ: META), che hanno superato le aspettative nel secondo trimestre.

    Le azioni di Meta sono salite grazie a entrate pubblicitarie superiori alle attese, alimentando l’ottimismo sugli investimenti in intelligenza artificiale. Anche Microsoft ha beneficiato della crescente adozione dell’IA, con ottimi risultati nella sua divisione cloud.

    Apple (NASDAQ: AAPL) e Amazon.com (NASDAQ: AMZN) pubblicheranno i propri risultati dopo la chiusura dei mercati.

    Risultati Aziendali Prevalentemente Positivi

    Comcast (NASDAQ: CMCSA) ha registrato utili superiori alle attese nonostante una perdita di clienti nella banda larga.

    Biogen (NASDAQ: BIIB) è salita grazie a ricavi migliori del previsto e un miglioramento delle stime annuali, sostenuto dalle vendite del suo farmaco per l’Alzheimer.

    Norwegian Cruise Line (NYSE: NCLH) ha registrato entrate record nel secondo trimestre, confermando le sue previsioni per l’intero anno.

    CVS Health (NYSE: CVS) è avanzata dopo aver rivisto al rialzo le previsioni annuali in seguito a un secondo trimestre positivo, grazie alla migliore gestione dei costi sanitari nella sua divisione assicurativa Aetna.

    In calo invece Qualcomm (NASDAQ: QCOM), penalizzata dai timori legati alla possibile perdita di Apple come principale cliente per i modem, nonostante previsioni trimestrali ottimistiche.

    Il Mercato del Lavoro USA Resta Stabile

    Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono aumentate lievemente la scorsa settimana, indicando che il mercato del lavoro rimane stabile. Le richieste iniziali sono salite di 1.000 unità, raggiungendo quota 218.000, secondo i dati del Dipartimento del Lavoro.

    Questi dati precedono il rapporto cruciale sui salari non agricoli, previsto per venerdì.

    Riprende la Spesa dei Consumatori; L’Inflazione Mostra Leggeri Segnali di Aumento

    La spesa dei consumatori negli Stati Uniti è cresciuta dello 0,3% a giugno, dopo un mese di stagnazione. L’indice dei prezzi della spesa per consumi personali (PCE) è aumentato dello 0,3% su base mensile, leggermente più dell’aumento dello 0,2% registrato a maggio. Su base annua, l’indice è cresciuto del 2,6%, superando le attese del 2,5%.

    L’indice PCE “core”, che esclude alimentari ed energia, è salito dello 0,3% su base mensile e del 2,8% su base annua, segnalando una pressione inflazionistica ancora presente.

    Secondo gli analisti di Vital Knowledge, i dazi imposti recentemente stanno già iniziando ad avere un impatto sui prezzi, e l’effetto potrebbe intensificarsi nei prossimi mesi.

    La Fed Mantiene i Tassi, Ma Cresce il Conflitto Politico

    La Federal Reserve ha mantenuto i tassi invariati mercoledì. Tuttavia, due governatori – Michelle Bowman e Christopher Waller – si sono espressi contro la decisione, segnando la prima doppia dissidenza dal 1993.

    La prudenza della Fed ha attirato le critiche dell’ex presidente Donald Trump, che ha ribadito l’urgenza di tagliare i tassi per stimolare la crescita. “Jerome ‘Troppo Tardi’ Powell lo ha fatto di nuovo!!! È TROPPO TARDI,” ha scritto Trump sulla sua piattaforma social.

    Secondo gli analisti di ING, Powell ha suggerito che la Fed intende “guardare oltre” l’inflazione causata dai dazi, una posizione che potrebbe accentuare lo scontro con la Casa Bianca.

    Trump Annuncia Nuove Tariffe su Corea del Sud e India

    Mercoledì sera, Trump ha annunciato nuovi dazi su diversi Paesi. Dal 1° agosto, verrà applicato un dazio del 15% sulle importazioni dalla Corea del Sud, che ha promesso di investire 350 miliardi di dollari negli Stati Uniti e acquistare 100 miliardi di dollari in prodotti energetici americani.

    È stato inoltre firmato un provvedimento che impone un dazio del 50% sui prodotti semilavorati e ad alto contenuto di rame, per motivi di sicurezza nazionale. Sempre dal 1° agosto, verranno applicati dazi del 25% – con ulteriori sanzioni – sull’India, in risposta agli acquisti di armi ed energia dalla Russia.

    Restano in sospeso gli accordi commerciali con altri Paesi, mentre l’entrata in vigore di ulteriori dazi “reciproci” è prevista per il 1° agosto.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Wall Street in rialzo grazie agli ottimi risultati di Meta e Microsoft; gli investitori osservano i dati economici

    Wall Street in rialzo grazie agli ottimi risultati di Meta e Microsoft; gli investitori osservano i dati economici

    Le borse statunitensi hanno chiuso in netto rialzo giovedì, spinte dai risultati trimestrali migliori del previsto di Microsoft e Meta Platforms, mentre gli operatori hanno analizzato un flusso consistente di dati macroeconomici.

    Alle 09:35 ET, il Dow Jones guadagnava 100 punti (+0,2%), l’S&P 500 avanzava di 48 punti (+0,8%) e il NASDAQ Composite registrava un’impennata di 270 punti (+1,3%).

    Meta e Microsoft brillano

    La stagione degli utili per i cosiddetti “Magnifici Sette” è iniziata positivamente, con Microsoft (NASDAQ: MSFT) e Meta Platforms (NASDAQ: META) che hanno pubblicato risultati relativi al secondo trimestre ben oltre le aspettative.

    Meta ha messo a segno un forte rialzo in Borsa grazie a una performance solida nel settore pubblicitario, alimentando l’ottimismo sugli investimenti dell’azienda nell’intelligenza artificiale.

    Anche Microsoft ha beneficiato della crescente domanda di soluzioni basate su IA, che ha spinto in alto la crescita del comparto cloud.

    Nel frattempo, gli investitori attendono i conti di Apple (NASDAQ: AAPL) e Amazon (NASDAQ: AMZN), previsti dopo la chiusura odierna dei mercati.

    Altri titoli in evidenza

    Comcast (NASDAQ: CMCSA) è salita dopo aver superato le previsioni sugli utili trimestrali, nonostante una perdita di abbonati nel segmento della banda larga.

    Biogen (NASDAQ: BIIB) ha guadagnato terreno grazie a ricavi superiori alle attese e a un aumento delle previsioni annuali, spinto dalle vendite del farmaco per l’Alzheimer.

    Norwegian Cruise Line (NYSE: NCLH) ha riportato ricavi record nel secondo trimestre e ha confermato le stime per l’intero anno, facendo balzare il titolo.

    CVS Health (NYSE: CVS) è cresciuta dopo aver alzato le previsioni sui profitti per il 2025 e aver battuto le attese, in gran parte grazie al miglioramento delle prestazioni della sua controllata assicurativa Aetna.

    Al contrario, Qualcomm (NASDAQ: QCOM) è scesa a causa delle preoccupazioni legate alla possibile perdita di Apple come principale cliente per i modem, nonostante una guidance positiva.

    Lavoro stabile, attenzione all’inflazione

    Secondo i dati diffusi giovedì, le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono aumentate di 1.000 unità a quota 218.000, segnalando una relativa stabilità nel mercato del lavoro. Tuttavia, i lavoratori licenziati stanno impiegando più tempo a trovare nuove occupazioni.

    Questo report precede la pubblicazione, attesa per venerdì, dei dati cruciali sui salari non agricoli.

    In parallelo, la spesa dei consumatori statunitensi è aumentata dello 0,3% a giugno, dopo essere rimasta invariata a maggio. L’indice dei prezzi PCE (Personal Consumption Expenditures), osservato attentamente dalla Federal Reserve, è cresciuto dello 0,3% su base mensile, in linea con le previsioni e leggermente in accelerazione rispetto allo 0,2% di maggio. Su base annua, l’inflazione PCE ha raggiunto il 2,6%, oltre le attese (2,5%) e il valore precedente (2,4%).

    Il PCE core, che esclude energia e alimentari, è salito dello 0,3% mensile e del 2,8% annuo.

    Gli analisti di Vital Knowledge hanno osservato che i dazi stanno già esercitando una pressione al rialzo sui prezzi, un effetto che potrebbe rafforzarsi nei prossimi mesi man mano che le nuove tariffe si rifletteranno nei dati.

    Fed ferma i tassi, tensioni con Trump

    La Federal Reserve ha mantenuto invariati i tassi di interesse nella riunione di mercoledì, ma due governatori — Michelle Bowman e Christopher Waller — si sono espressi contro la decisione, segnando la prima doppia dissidenza dal 1993.

    L’ex presidente Donald Trump ha criticato aspramente la scelta, accusando Jerome Powell di essere “troppo lento”. Sul suo social network ha scritto: “Jerome ‘Troppo Tardi’ Powell lo ha fatto di nuovo! È TROPPO TARDI. In altre parole, ‘Troppo Tardi’ è un PERDENTE TOTALE e il nostro Paese ne sta pagando il prezzo!”

    Gli analisti di ING hanno evidenziato che Powell si è nuovamente esposto a uno scontro diretto con Trump, scegliendo di “guardare oltre” l’inflazione causata dai dazi, rinunciando ad alzare i tassi.

    Nuove tariffe su Corea del Sud e India

    Mercoledì sera, Trump ha annunciato nuovi dazi commerciali. Gli Stati Uniti imporranno una tariffa del 15% sulle importazioni dalla Corea del Sud, paese che si è impegnato a investire 350 miliardi di dollari negli USA e ad acquistare 100 miliardi in prodotti energetici americani.

    È stato inoltre firmato un ordine per l’introduzione di un dazio del 50% su prodotti semilavorati e ad alto contenuto di rame, a partire dal 1° agosto, per motivi di sicurezza nazionale.

    L’India sarà soggetta a una tariffa del 25% più sanzioni, sempre da agosto, a causa dell’acquisto di energia e armamenti dalla Russia.

    Diversi accordi commerciali sono ancora in fase di negoziazione, ma i dazi “reciproci” di Trump entreranno in vigore a inizio mese.

    Petrolio in calo

    I prezzi del petrolio sono scesi giovedì, appesantiti da un incremento a sorpresa nelle scorte statunitensi e da dati economici deboli provenienti dalla Cina, che hanno alimentato timori sulla domanda futura.

    Alle 09:35 ET, il Brent perdeva l’1% a 71,76 dollari al barile, mentre il WTI calava dell’1% a 69,32 dollari.

    Entrambi i benchmark avevano guadagnato l’1% mercoledì, sostenuti principalmente dalle minacce di Trump di imporre dazi severi ai principali acquirenti di greggio russo, nel tentativo di fare pressione su Mosca affinché ponga fine al conflitto in Ucraina.

    Secondo l’Energy Information Administration, le scorte di greggio statunitensi sono aumentate di 7,7 milioni di barili la scorsa settimana, ben al di sopra delle previsioni di un calo di 1,3 milioni.

    I dati cinesi deludenti hanno accresciuto le preoccupazioni su una possibile debolezza della domanda da parte del maggiore importatore mondiale di petrolio.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Dow Jones, S&P, Nasdaq, I futures di Wall Street in rialzo dopo i solidi utili di Meta e Microsoft

    Dow Jones, S&P, Nasdaq, I futures di Wall Street in rialzo dopo i solidi utili di Meta e Microsoft

    I futures dei principali indici statunitensi indicano un’apertura in rialzo giovedì, mentre gli investitori reagiscono positivamente ai risultati robusti dei giganti tecnologici Meta Platforms (NASDAQ:META) e Microsoft (NASDAQ:MSFT).

    Le azioni di Meta sono salite dell’11,3% nel pre-market dopo che la società ha superato le aspettative per i risultati del secondo trimestre e ha fornito una guida ottimistica sui ricavi per il terzo trimestre.

    Microsoft ha pubblicato anch’essa solidi risultati fiscali del quarto trimestre, superando le stime degli analisti sia sugli utili sia sui ricavi, facendo crescere il titolo dell’8,8% prima dell’apertura.

    L’ottimismo degli investitori è stato ulteriormente supportato da un rapporto del Dipartimento del Commercio che ha mostrato un aumento dei prezzi al consumo a giugno, in linea con le previsioni.

    Dopo un modesto calo martedì, la seduta di mercoledì è stata relativamente priva di direzione, con gli indici principali che hanno oscillato intorno alla linea di parità prima di chiudere in modo misto.

    Il Nasdaq, focalizzato sulla tecnologia, ha guadagnato 31,38 punti, pari allo 0,2%, chiudendo a 21.129,67. Nel frattempo, l’S&P 500 è sceso di 7,96 punti (-0,1%) a 6.362,90 e il Dow Jones Industrial Average ha perso 171,71 punti (-0,4%) a 44.461,28.

    I risultati misti della giornata sono arrivati dopo che la Federal Reserve ha mantenuto i tassi d’interesse invariati in una decisione divisa, mantenendo il target range per il tasso sui fondi federali al 4,25-4,50%. La Fed ha riaffermato il suo duplice mandato di promuovere la massima occupazione e mantenere l’inflazione vicino al 2%.

    Due membri della Fed, Michelle Bowman e Christopher Waller, hanno dissentito, preferendo un taglio di un quarto di punto.

    Durante le dichiarazioni post-riunione, il presidente della Fed Jerome Powell ha detto che non è stata ancora presa una decisione sui tagli ai tassi di settembre.

    «Non prendiamo decisioni in anticipo», ha detto Powell. «Valuteremo i dati in arrivo prima di prendere una decisione.»

    Sul fronte del lavoro, ADP ha riportato una crescita di 104.000 posti di lavoro nel settore privato a luglio, superando le previsioni di 78.000 nuovi posti.

    Il Dipartimento del Commercio ha anche pubblicato dati robusti sul PIL, mostrando che il prodotto interno lordo reale degli Stati Uniti è cresciuto del 3,0% nel secondo trimestre, superando l’aumento previsto del 2,5% e rimbalzando da una contrazione dello 0,5% nel primo trimestre.

    Questa crescita è stata principalmente dovuta a un calo delle importazioni, che aumentano il PIL, e a una crescita della spesa dei consumatori.

    Nonostante la solidità economica, la maggior parte dei settori ha mostrato movimenti limitati, risultando in una giornata di mercato generalmente calma.

    I titoli del settore trasporti sono scesi bruscamente, con il Dow Jones Transportation Average in calo del 3,0%.

    Anche i titoli dell’oro hanno perso terreno, con l’indice NYSE Arca Gold Bugs in calo del 2,9%.

    I settori energia e immobiliare commerciale hanno faticato, mentre i titoli dei semiconduttori e delle società di intermediazione hanno registrato guadagni.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • DAX, CAC, FTSE100, I mercati europei mostrano risultati contrastanti tra rapporti sugli utili e sviluppi sui dazi USA

    DAX, CAC, FTSE100, I mercati europei mostrano risultati contrastanti tra rapporti sugli utili e sviluppi sui dazi USA

    I mercati azionari europei hanno registrato una performance mista giovedì mentre gli investitori hanno digerito una serie di risultati societari e reagito a una serie di annunci commerciali e tariffari del presidente statunitense Donald Trump, in vista della scadenza di venerdì.

    Sul fronte economico, i dati preliminari hanno indicato che l’inflazione è rimasta stabile su base mensile in due regioni chiave della Germania a luglio.

    Nel frattempo, i dati sull’occupazione in Germania hanno mostrato un modesto aumento di 2.000 disoccupati a luglio, molto al di sotto delle previsioni degli analisti, secondo l’ufficio del lavoro.

    Per quanto riguarda i mercati, l’indice FTSE 100 del Regno Unito è in rialzo dello 0,3%, mentre il DAX tedesco è sceso dello 0,2% e il CAC 40 francese ha perso lo 0,4%.

    Tra i titoli individuali, il colosso francese delle utility Veolia Environnement (EU:VIE) ha perso l’1,7% dopo aver riportato un calo dei ricavi nella prima metà dell’anno.

    La società biofarmaceutica specializzata Ipsen (EU:IPN) ha registrato un calo del 4%, nonostante risultati semestrali solidi e un rialzo delle previsioni per l’intero anno.

    L’operatore alberghiero Accor (EU:AC) ha subito un forte calo del 12% a seguito di risultati del fatturato per camera disponibile (RevPAR) inferiori alle attese nel secondo trimestre.

    Nel settore aereo, Lufthansa (TG:LHA) ha registrato lievi guadagni, mentre Air France-KLM (EU:AF) è salita del 4,3% grazie a profitti trimestrali superiori alle aspettative.

    Il riassicuratore SCOR (EU:SCR) ha perso il 4% nonostante risultati robusti nel secondo trimestre.

    Bouygues (EU:EN), gruppo diversificato nei settori costruzioni, media e telecomunicazioni, ha perso il 3,4% dopo aver riportato una debole crescita organica nella prima metà dell’anno.

    La banca francese Societe Generale (EU:GLE) è salita del 6,2% dopo aver aumentato le previsioni di profitto per l’intero anno.

    La casa farmaceutica Sanofi (EU:SAN) ha perso quasi il 3% dopo aver mancato le aspettative sugli utili del trimestre.

    Il produttore tedesco di elettronica per la difesa Hensoldt (BIT:1HENS) è salito del 3,5% dopo una solida crescita dei ricavi e un backlog ordini record nella prima metà del 2025.

    Il produttore svizzero di cemento Holcim (TG:HLBN) è cresciuto dell’1,1%, superando le previsioni sugli utili trimestrali.

    L’acciaieria ArcelorMittal (EU:MT) è scesa del 3,6% dopo aver tagliato le previsioni di domanda di acciaio al di fuori della Cina.

    Le aziende aerospaziali Safran (EU:SAF) e Rolls-Royce Holdings (LSE:RR.) sono aumentate rispettivamente del 4% e del 9% dopo aver alzato le loro prospettive di profitto.

    British American Tobacco (LSE:BATS) è salita di oltre l’1% dopo utili semestrali superiori alle attese.

    Il colosso energetico Shell (LSE:SHEL) ha guadagnato l’1,5% dopo aver riportato solidi utili trimestrali e annunciato un piano di riacquisto di azioni da 3,5 miliardi di dollari nei prossimi tre mesi.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Mediobanca aumenta l’utile mentre difende la propria indipendenza da Monte Paschi

    Mediobanca aumenta l’utile mentre difende la propria indipendenza da Monte Paschi

    Mediobanca SpA (BIT:MB) ha registrato un aumento dell’utile nel quarto trimestre fiscale, mentre continua a contrastare il tentativo di acquisizione ostile da parte di Banca Monte dei Paschi di Siena SpA (BIT:BMPS).

    L’istituto milanese ha riportato un utile netto in crescita del 2,9% a 336,9 milioni di euro (385,2 milioni di dollari), superando la stima media degli analisti pari a 332,3 milioni di euro secondo un sondaggio Bloomberg. Il miglioramento è stato sostenuto da un calo degli accantonamenti su crediti deteriorati, scesi a 47,2 milioni di euro dai 56,4 milioni dell’anno precedente.

    Tuttavia, le commissioni nette sono diminuite del 9,4% a 253 milioni di euro, con la banca che ha attribuito il calo ai “risultati record” ottenuti in precedenza dalla divisione di consulenza.

    Il titolo Mediobanca è rimasto sostanzialmente stabile dopo l’annuncio, registrando un calo marginale dello 0,05%.

    L’Amministratore Delegato Alberto Nagel sta puntando a rafforzare i rendimenti per gli azionisti come parte della sua strategia per respingere l’offerta non sollecitata di Monte Paschi. Tra le iniziative difensive figura la proposta di acquisizione di Banca Generali, il ramo private banking di Assicurazioni Generali (BIT:GASI), con l’obiettivo di aumentare le entrate da servizi di gestione patrimoniale.

    La banca ha comunicato che l’iter autorizzativo per l’operazione su Banca Generali dovrebbe concludersi entro il 18 agosto, con un’eventuale assemblea degli azionisti tre giorni dopo. Tuttavia, ha precisato che potrebbero essere prese decisioni rilevanti già entro il 6 agosto, “alla luce dell’andamento delle interlocuzioni con Assicurazioni Generali”.

    “Nell’esercizio 2024/2025 Mediobanca ha registrato una crescita in tutte le sue divisioni, rafforzando le iniziative chiave del Piano ‘One Brand-One Culture’,” ha dichiarato l’AD Alberto Nagel.
    “La professionalità, l’indipendenza e la forza del marchio Mediobanca hanno permesso il raggiungimento degli obiettivi prefissati, superando le sfide derivanti da un contesto macroeconomico indebolito dall’intensificarsi delle tensioni geopolitiche e commerciali.”

    Mediobanca ha inoltre confermato di aver inviato proposte a Generali per proseguire la collaborazione tra l’assicuratore e la sua divisione private banking, potenzialmente coinvolgendo la stessa Mediobanca.

    La banca ha annunciato un dividendo finale di 0,59 euro per azione, portando il totale annuo a 1,15 euro, con un aumento del 7,4% rispetto all’anno precedente e un payout ratio del 70%.

    Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre approvato un terzo programma di buyback da 400 milioni di euro, subordinato all’autorizzazione delle autorità di vigilanza.

    Mediobanca ha confermato le sue previsioni per l’esercizio 2026, stimando un’ulteriore crescita dei ricavi, un utile netto vicino a 1,4 miliardi di euro e il mantenimento di una distribuzione del 100% in contanti agli azionisti.

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  • Ferrari in calo dopo una lieve delusione nel secondo trimestre, ma conferma fiducia nelle previsioni per il 2025

    Ferrari in calo dopo una lieve delusione nel secondo trimestre, ma conferma fiducia nelle previsioni per il 2025

    Le azioni di Ferrari (BIT:RACE) sono scese di circa il 3% nel pre-market di giovedì dopo che la casa automobilistica di lusso ha pubblicato risultati per il secondo trimestre leggermente inferiori alle previsioni degli analisti.

    La società ha registrato un utile per azione di €2,38, poco al di sotto della stima media di €2,40. I ricavi del periodo si sono attestati a €1,79 miliardi, in aumento del 4,4% rispetto all’anno precedente, ma leggermente inferiori ai €1,82 miliardi attesi.

    L’utile operativo è salito dell’8,1% su base annua, raggiungendo €552 milioni, con un margine EBIT del 30,9%. L’EBITDA è aumentato del 5,9%, arrivando a €709 milioni, con un margine del 39,7%.

    Ferrari ha segnalato un impatto negativo di €11 milioni dovuto ai cambi valutari, principalmente legato al dollaro statunitense. Tuttavia, l’azienda ha precisato che non c’è stato “un impatto significativo dall’introduzione dei nuovi dazi doganali sulle auto UE negli Stati Uniti nel trimestre”.

    “Il primo semestre del 2025 ci ha ricordato ancora una volta l’importanza dell’agilità e della flessibilità nella gestione della nostra azienda,” ha dichiarato Benedetto Vigna, CEO di Ferrari.

    Guardando al futuro, Ferrari ha espresso una crescente fiducia nel raggiungimento degli obiettivi per il 2025. Questa prospettiva positiva si basa su un mix favorevole di prodotti e mercati geografici, sull’aumento delle personalizzazioni e su ricavi più elevati legati alle corse, grazie al miglior posizionamento in Formula 1.

    L’azienda prevede di proseguire gli investimenti nel marchio e nel segmento lifestyle. Allo stesso tempo, ha segnalato pressioni sui costi derivanti dalle difficoltà nelle catene di approvvigionamento e da un’aliquota fiscale più elevata legata ai cambiamenti del regime Patent Box in Italia.

    Il flusso di cassa industriale libero dovrebbe restare solido, sostenuto dalla redditività e da investimenti contenuti.

    Nel dettaglio dei segmenti, i ricavi da auto e ricambi sono aumentati del 2,3%, raggiungendo €1,51 miliardi, grazie a un mix favorevole di prodotto e paese e a un maggior numero di ordini personalizzati. I ricavi da sponsorizzazioni, attività commerciali e del brand sono saliti del 21,9% a €205 milioni, trainati da accordi di sponsorizzazione più forti, crescita del lifestyle e maggiori entrate legate alla Formula 1.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Gli Stati Uniti imporranno dazi del 15% su vino e liquori UE dal 1° agosto, afferma un funzionario UE

    Gli Stati Uniti imporranno dazi del 15% su vino e liquori UE dal 1° agosto, afferma un funzionario UE

    A partire dal 1° agosto, il vino e i liquori importati dall’Unione Europea saranno soggetti a un dazio del 15% all’ingresso negli Stati Uniti. La misura resterà in vigore fino a quando le due parti non raggiungeranno un nuovo accordo, con i negoziati previsti per l’autunno.

    La conferma è arrivata da diversi funzionari e diplomatici dell’UE.

    Attualmente, il dazio statunitense su vino e liquori europei è del 10%. L’Unione Europea punta ad abolire questa tassa o, nel caso del vino, a ricalcolarla secondo il trattamento della nazione più favorita, cioè con un costo fisso al litro anziché in percentuale.

    Alla domanda su quale aliquota dovranno pagare i produttori europei di vino e liquori a partire dal 1° agosto, salvo un diverso accordo, un funzionario UE coinvolto nei colloqui ha risposto: “15%”.

    Un alto diplomatico informato sui negoziati ha dichiarato a Reuters che le trattative sui dazi sul vino riprenderanno una volta che l’UE e gli Stati Uniti avranno finalizzato la dichiarazione congiunta sull’accordo commerciale siglato domenica scorsa.

    “[Questo probabilmente] avverrà in autunno. Da quello che so sarà una tariffa fissa del 15%. La situazione è meno chiara per quanto riguarda i liquori, per i quali so che esiste un vecchio accordo ancora in vigore che prevede zero dazi oppure l’applicazione del trattamento della nazione più favorita,” ha spiegato il diplomatico.

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