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  • La Borsa chiude in calo a causa di nuove preoccupazioni economiche

    La Borsa chiude in calo a causa di nuove preoccupazioni economiche

    L’indice S&P 500 ha chiuso in ribasso martedì, dopo che un inatteso rallentamento dell’attività nel settore dei servizi negli Stati Uniti ha riacceso i timori sulla solidità dell’economia, proprio mentre prosegue la stagione delle trimestrali.

    Alla chiusura dei mercati (ore 22:00 italiane), il Dow Jones Industrial Average è sceso di circa 62 punti (-0,1%), lo S&P 500 ha perso lo 0,4% e il NASDAQ Composite ha lasciato sul terreno lo 0,7%.

    Attività dei servizi in calo inaspettato

    I mercati sono stati scossi dai dati pubblicati dall’Institute for Supply Management (ISM), secondo cui il suo indice PMI non manifatturiero è sceso a 50,1 nel mese di luglio, rispetto al 50,8 di giugno, ben al di sotto delle previsioni che lo davano a 51,5. Un valore sopra 50 indica espansione, ma il calo ha sollevato preoccupazioni su un possibile rallentamento economico in un settore che rappresenta oltre due terzi del PIL statunitense.

    “Secondo commenti raccolti, i dazi restano un fattore importante che limita ordini, investimenti e attività”, ha scritto Jefferies in un recente report.

    Il dato deludente arriva in un momento in cui molti analisti si aspettano che la Federal Reserve possa iniziare a tagliare i tassi d’interesse già da settembre. Le aspettative sono aumentate dopo il debole rapporto sull’occupazione pubblicato la scorsa settimana e le dichiarazioni concilianti della presidente della Fed di San Francisco, Mary Daly, che ha lasciato intendere di essere favorevole a un taglio.

    Il deficit commerciale si riduce oltre le attese

    Sul fronte del commercio estero, il deficit commerciale degli Stati Uniti si è ridotto più del previsto nel mese di giugno, calando del 16% a 60,2 miliardi di dollari rispetto ai 71,7 miliardi di maggio. Il calo riflette una diminuzione delle importazioni, dopo un’impennata nei mesi precedenti dovuta a un’accelerazione degli acquisti legata ai dazi. Gli economisti avevano previsto un deficit di 62,6 miliardi.

    Trimestrali: brilla Palantir

    La stagione degli utili aziendali ha fornito un parziale supporto ai mercati, grazie ai risultati positivi pubblicati da diverse società.

    Palantir Technologies (NASDAQ: PLTR) ha visto le sue azioni salire bruscamente dopo aver registrato i ricavi trimestrali più alti da quando è quotata in Borsa. La crescita è stata trainata dalla forte domanda, sia pubblica che privata, per i suoi servizi di analisi dati e software di difesa basati su intelligenza artificiale. Il sostegno alla diffusione dell’IA da parte della Casa Bianca, insieme all’interesse del Pentagono per fornitori “non tradizionali”, ha contribuito alla buona performance.

    Pfizer (NYSE: PFE) è avanzata in Borsa dopo aver superato le attese degli analisti su utili e ricavi del secondo trimestre, alzando anche le previsioni di utile per l’intero anno.

    Marriott International (NASDAQ: MAR) è rimasta stabile nonostante risultati trimestrali superiori alle attese. La società ha però rivisto al ribasso l’outlook per l’anno, citando tagli alla spesa pubblica e una domanda più debole nei viaggi d’affari.

    Caterpillar (NYSE: CAT) ha riportato ricavi sopra le aspettative, ma utili rettificati inferiori alle stime. Il titolo ha comunque chiuso in leggero rialzo.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Le borse USA salgono leggermente: Palantir brilla, cala il disavanzo commerciale

    Le borse USA salgono leggermente: Palantir brilla, cala il disavanzo commerciale

    I futures sugli indici azionari statunitensi hanno registrato un lieve rialzo martedì, mantenendo la stabilità dopo un periodo di forte volatilità, mentre prosegue la stagione degli utili trimestrali.

    Alle 09:35 ET, il Dow Jones Industrial Average era in rialzo di 60 punti (+0,1%), mentre l’S&P 500 e il NASDAQ Composite guadagnavano entrambi lo 0,1%.

    Lunedì i mercati hanno recuperato terreno dopo le forti perdite della scorsa settimana, causate da nuove tensioni commerciali e da dati del mercato del lavoro statunitense inferiori alle attese.

    Il mercato spera in un taglio dei tassi da parte della Fed

    Il sentiment degli investitori si è rafforzato, alimentato dalle aspettative di un possibile taglio dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve a settembre. Secondo il CME FedWatch Tool, le probabilità di un taglio il mese prossimo sono salite al 90%, rispetto al 63% della settimana precedente.

    Nonostante il presidente Donald Trump abbia rilanciato le tensioni commerciali minacciando nuovi dazi sui prodotti indiani a causa delle importazioni di petrolio russo, gli investitori si concentrano sulla possibilità di una politica monetaria più accomodante.

    Dal punto di vista macroeconomico, martedì l’attenzione è rivolta al PMI non manifatturiero dell’ISM, previsto in lieve aumento a 51,5 a luglio rispetto al 50,8 di giugno. Un valore superiore a 50 indica un’espansione del settore dei servizi, che rappresenta oltre due terzi dell’economia statunitense.

    Nel frattempo, il deficit commerciale degli Stati Uniti è diminuito più del previsto a giugno, calando del 16% a 60,2 miliardi di dollari, dai 71,7 miliardi di maggio. Gli analisti si aspettavano un calo più contenuto, a 62,6 miliardi. La contrazione è dovuta a una riduzione delle importazioni dopo l’aumento registrato nei mesi precedenti a causa dei dazi.

    Palantir guida la stagione degli utili

    I risultati del secondo trimestre finora si sono rivelati solidi, contribuendo a sostenere i mercati.

    Le azioni di Palantir Technologies (PLTR) sono balzate dopo che l’azienda ha registrato il maggior fatturato trimestrale dalla sua quotazione in Borsa. La forte domanda da parte di enti governativi e aziende per i suoi servizi basati sull’intelligenza artificiale ha spinto i risultati. Palantir sta inoltre beneficiando dell’impegno della Casa Bianca a promuovere l’adozione dell’IA e dell’interesse del Pentagono verso fornitori tecnologici alternativi.

    Altri risultati aziendali rilevanti:

    • Pfizer (PFE) è salita dopo aver superato le stime su utili e ricavi e aver alzato le previsioni per l’intero anno.
    • Marriott International (MAR) ha registrato utili superiori alle attese, nonostante abbia rivisto al ribasso le previsioni annuali, citando minori spese federali e un calo nei viaggi d’affari.
    • Caterpillar (CAT) è invece scesa, dopo aver riportato utili trimestrali inferiori alle attese, sebbene i ricavi abbiano superato le previsioni.

    Il petrolio continua a scendere

    I prezzi del petrolio sono scesi nuovamente martedì, proseguendo la serie di perdite dopo la decisione dell’OPEC+ di aumentare la produzione nonostante le incertezze sulla domanda globale.

    Alle 09:35 ET, il Brent era in calo dell’1% a 68,10 dollari al barile, mentre il West Texas Intermediate (WTI) perdeva l’1,1% a 65,57 dollari. Entrambi i benchmark hanno registrato la quarta seduta consecutiva in calo, chiudendo ai minimi di una settimana.

    Domenica, l’OPEC+ ha annunciato un aumento della produzione di 547.000 barili al giorno per settembre, annullando completamente il precedente taglio di circa 2,5 milioni di barili al giorno, pari al 2,4% della domanda globale.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • DAX, CAC, FTSE100, Le Borse Europee Avanzano grazie agli Utili e alle Speranze di Tagli dei Tassi USA

    DAX, CAC, FTSE100, Le Borse Europee Avanzano grazie agli Utili e alle Speranze di Tagli dei Tassi USA

    I mercati europei hanno aperto la settimana con un buon slancio, sostenuti da una raffica di risultati societari e dalle aspettative che la Federal Reserve statunitense possa presto adottare una politica monetaria più accomodante.

    Il sentiment è stato rafforzato dai dati macroeconomici che mostrano un leggero miglioramento dell’attività economica nell’Eurozona. L’indice composito HCOB PMI, elaborato da S&P Global, è salito a 50,9 a luglio da 50,6 a giugno, seppur al di sotto della stima flash di 51,0. Intanto, Eurostat (EU:ETL) ha comunicato che i prezzi alla produzione nell’Eurozona sono aumentati dello 0,8% rispetto al mese precedente.

    I principali indici del continente hanno chiuso in rialzo:

    • DAX +0,8%
    • CAC 40 +0,3%
    • FTSE 100 +0,4%

    Le azioni più in movimento sui mercati:

    • Gerresheimer (TG:GXI) è salita di quasi il 3% dopo aver annunciato l’intenzione di separare e vendere la sua divisione di vetro modellato.
    • Rational AG (TG:RAA) ha guadagnato il 2,2%, sostenuta da solidi risultati trimestrali e dalla conferma delle previsioni di crescita annuale.
    • Continental AG (TG:CON) ha perso il 1,3% a causa di vendite inferiori alle attese nel secondo trimestre.
    • Hugo Boss (TG:BOSS) è balzata del 7% dopo un utile operativo trimestrale leggermente sopra le attese.
    • Infineon Technologies (TG:IFX) ha guadagnato il 4,7% dopo aver alzato le sue previsioni sui margini grazie a una performance Q3 robusta.
    • Fresenius Medical Care (NYSE:FMS) è scesa del 3,4% dopo risultati inferiori alle attese.
    • Aurubis AG (TG:NDA) è aumentata del 3,3%, con utili superiori alle previsioni per i primi nove mesi dell’anno.
    • Adecco Group (BIT:1ADEN) ha perso il 2%, deludendo con una crescita dei ricavi solo moderata nel secondo trimestre.
    • Travis Perkins (LSE:TPK) è cresciuta del 6,5% grazie all’aumento dei profitti ante imposte nel primo semestre.
    • Smith & Nephew (LSE:SN.) ha registrato un rally del 15% dopo aver annunciato un piano di buyback da 500 milioni di dollari e utili H1 migliori del previsto.
    • Domino’s Pizza Group (LSE:DOM) è crollata del 14% dopo aver tagliato le previsioni di profitto annuale.
    • BP Plc (LSE:BP.) ha guadagnato il 2,2% tornando all’utile nel secondo trimestre.
    • Diageo (LSE:DGE) è salita del 6,5% nonostante un calo degli utili annuali di quasi il 30%.
    • Fresnillo (LSE:FRES) ha messo a segno un rialzo del 7,6% grazie a un utile netto semestrale quadruplicato.

    Con gli investitori attenti ai futuri dati macro e agli sviluppi della politica monetaria americana, i mercati europei potrebbero continuare a rafforzarsi nel breve termine.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Dow Jones, S&P, Nasdaq, I futures statunitensi segnalano un momento positivo dopo il forte rally di Wall Street

    Dow Jones, S&P, Nasdaq, I futures statunitensi segnalano un momento positivo dopo il forte rally di Wall Street

    I futures sui principali indici azionari statunitensi indicano un’apertura leggermente positiva per martedì, suggerendo che i trader sono pronti a estendere i robusti guadagni registrati nella sessione di lunedì.

    Le azioni tecnologiche sembrano destinate a continuare a salire dopo che Palantir (NASDAQ:PLTR) ha riportato risultati solidi nel secondo trimestre. Il titolo della società software è salito di quasi il 7% nelle contrattazioni anticipate dopo un aumento delle vendite di quasi il 50% nel Q2, grazie alla forte domanda di servizi di intelligenza artificiale.

    Anche DuPont (NYSE:DD) ha mostrato guadagni iniziali dopo aver riportato utili superiori alle attese e aver fornito una prospettiva ottimistica.

    Al contrario, le azioni di Caterpillar (NYSE:CAT) potrebbero calare dopo risultati inferiori alle previsioni, mentre il fornitore di telemedicina Hims & Hers Health (NYSE:HIMS) potrebbe subire pressioni dopo aver mancato le stime sui ricavi del trimestre.

    L’attività complessiva di trading potrebbe essere cauta mentre gli investitori si fermano a valutare le recenti oscillazioni di mercato.

    Lunedì il mercato ha mostrato forte slancio al rialzo dall’apertura, con i principali indici che hanno recuperato gran parte del terreno perso nelle due sessioni precedenti. Il Nasdaq è salito di 403 punti, ovvero il 2%, chiudendo a 21.053,58, l’S&P 500 è salito dell’1,5% a 6.329,94 e il Dow è aumentato dell’1,3%, chiudendo a 44.173,64.

    Il rally è stato guidato dagli investitori che hanno approfittato dei prezzi scontati dopo la svendita della scorsa settimana, che ha trascinato Nasdaq e S&P 500 ben al di sotto dei massimi storici. Il forte calo di venerdì scorso è stato causato dalle preoccupazioni per i nuovi dazi del presidente Donald Trump, dai dati del lavoro deludenti e dal forte calo delle azioni Amazon (NASDAQ:AMZN).

    L’ottimismo degli investitori che i dati occupazionali deboli possano spingere la Federal Reserve a tagliare i tassi d’interesse il prossimo mese ha alimentato l’interesse per gli acquisti. Secondo lo strumento FedWatch del CME Group, la probabilità di un taglio di un quarto di punto nei tassi a settembre è salita a quasi il 92% dal 63% di una settimana fa.

    Sul fronte dei dati economici, il Dipartimento del Commercio ha riportato un calo del 4,8% degli ordini di fabbrica a giugno, invertendo l’aumento rivisto all’8,3% di maggio. Gli analisti avevano previsto un calo del 5% dopo il guadagno iniziale dell’8,2% di maggio.

    Le azioni dei settori networking hanno guidato i guadagni di mercato, con l’indice NYSE Arca Networking in rialzo del 10% a un nuovo massimo storico di chiusura. CommScope (NASDAQ:COMM) si è distinta, salendo dell’86,3% dopo aver annunciato la vendita della sua divisione di soluzioni per connettività e cavi ad Amphenol (NASDAQ:APH).

    Anche le azioni aurifere hanno registrato un rally grazie al rialzo del prezzo dell’oro, spingendo l’indice NYSE Arca Gold Bugs in aumento del 4,7%. Altri settori come software, brokeraggio e hardware per computer hanno registrato forti guadagni, contribuendo a un ambiente di mercato generalmente positivo.

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  • Il settore dei servizi in Italia continua a crescere per l’ottavo mese consecutivo a luglio

    Il settore dei servizi in Italia continua a crescere per l’ottavo mese consecutivo a luglio

    A luglio, il settore dei servizi in Italia ha proseguito la sua espansione per l’ottavo mese consecutivo, con una crescita leggermente più sostenuta rispetto a giugno, secondo i dati pubblicati martedì.

    L’indice PMI dei servizi HCOB è salito a 52,3 a luglio da 52,1 del mese precedente, mantenendosi saldamente sopra la soglia di 50 che separa crescita e contrazione.

    Sebbene il dato abbia leggermente mancato le previsioni medie di 52,6 di un panel di otto analisti, l’espansione continua indica un momento positivo per l’economia italiana, la terza più grande dell’area euro.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • I prezzi del petrolio si stabilizzano dopo forti cali per timori sulla domanda e aumento della produzione OPEC+

    I prezzi del petrolio si stabilizzano dopo forti cali per timori sulla domanda e aumento della produzione OPEC+

    Durante la sessione asiatica di martedì, i prezzi del petrolio sono rimasti sostanzialmente invariati, trovando un punto di equilibrio dopo recenti forti perdite causate da preoccupazioni sull’aumento della produzione e sul rallentamento della domanda globale a fronte di venti economici contrari in crescita.

    Nonostante nuove minacce di sanzioni statunitensi contro gli acquirenti di petrolio russo, il calo del mercato è proseguito, ulteriormente influenzato dal rafforzamento del dollaro americano.

    Alle 21:23 ET (01:23 GMT), i futures sul Brent di settembre sono scesi leggermente dello 0,1% a 68,72 dollari al barile, mentre i futures sul West Texas Intermediate sono calati dello 0,1% a 65,23 dollari al barile.

    Eccesso di offerta e rallentamento della crescita oscurano le prospettive del petrolio

    I futures su Brent e WTI hanno raggiunto i livelli più bassi della settimana, trascinati da timori di un eccesso di offerta. Nel weekend, l’OPEC+ ha concordato di aumentare la produzione di 547.000 barili al giorno per settembre, segnando il secondo incremento mensile consecutivo.

    Questo aumento continuo della produzione fa parte dello sforzo del gruppo per annullare i tagli alla produzione degli ultimi tre anni e riguadagnare quote di mercato perse.

    Le prospettive di un’offerta in aumento si scontrano con crescenti preoccupazioni sulla debolezza della domanda, mentre la crescita economica globale rallenta.

    Le tensioni di mercato sono state alimentate dai dati sul lavoro statunitensi deludenti, che hanno sollevato timori di un calo dei consumi di carburante nel più grande consumatore di petrolio al mondo. Le tensioni commerciali causate dalle politiche tariffarie del presidente Trump hanno inoltre aggiunto incertezza al quadro economico.

    Inoltre, la Cina — il più grande importatore mondiale di petrolio — ha riportato la scorsa settimana una contrazione più forte del previsto nel settore manifatturiero, approfondendo i timori sulla domanda futura di energia.

    Un dollaro più forte ha esercitato ulteriore pressione sui prezzi del greggio, anche se in parte compensata dai dati economici statunitensi più deboli recenti.

    Le sanzioni sul petrolio russo mantengono il mercato all’erta

    I prezzi del petrolio hanno trovato un certo sostegno la scorsa settimana dopo che il presidente Trump ha annunciato piani per sanzioni più severe contro gli acquirenti di petrolio russo, in risposta alla guerra in corso in Ucraina.

    Trump ha preso di mira Cina e India, i maggiori importatori di greggio russo, imponendo un dazio del 25% sulle importazioni indiane e minacciando pene più severe se gli acquisti fossero continuati. Ha ribadito questi avvertimenti lunedì.

    La prospettiva di sanzioni più rigide ha introdotto una certa spinta al rialzo per i prezzi del petrolio, poiché tali misure potrebbero ulteriormente limitare l’offerta globale.

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  • Oro stabile dopo il rally, gli investitori guardano ai tagli Fed e ai rischi commerciali

    Oro stabile dopo il rally, gli investitori guardano ai tagli Fed e ai rischi commerciali

    I prezzi dell’oro sono rimasti stabili all’inizio della giornata di martedì, facendo una pausa dopo una forte serie di rialzi sostenuti dalle crescenti aspettative di tagli dei tassi d’interesse negli Stati Uniti e dalle preoccupazioni sulle tensioni commerciali globali.

    Alle 01:00 ET (05:00 GMT), l’oro spot era quasi invariato a 3.372,25 dollari l’oncia, mentre i future di dicembre si aggiravano intorno a 3.425,02 dollari, mostrando pochi movimenti.

    Dati occupazionali deboli spingono l’oro mentre aumentano le scommesse sui tagli Fed

    L’oro ha guadagnato slancio dopo dati economici statunitensi deboli che hanno alimentato le speculazioni su un possibile taglio dei tassi da parte della Federal Reserve. Il metallo ha registrato un rialzo superiore al 2% venerdì dopo il rapporto sui posti di lavoro non agricoli di luglio, che ha evidenziato un aumento modesto di 73.000 posti, ben al di sotto delle previsioni. Inoltre, i dati di maggio e giugno sono stati rivisti al ribasso, mentre il tasso di disoccupazione è salito al 4,2%, alimentando i timori sulla salute dell’economia.

    “I partecipanti al mercato vedono ora una probabilità del 92% che la Fed allenti la politica monetaria a settembre”, secondo il CME FedWatch Tool. Questo cambio di sentiment ha spinto la domanda di oro, tradizionalmente considerato un bene rifugio che tende a performare bene con tassi d’interesse più bassi.

    Un leggero rimbalzo nell’Indice del Dollaro USA dopo recenti cali ha limitato un po’ i guadagni, ma l’ambiente macroeconomico rimane favorevole per l’oro.

    L’incertezza sulle politiche commerciali sostiene l’oro

    L’oro ha trovato supporto anche dagli sviluppi sulle politiche commerciali. Il Rappresentante commerciale USA Jamieson Greer ha confermato che i tariffe estese imposte dal presidente Trump a quasi 70 paesi dovrebbero rimanere in vigore, rinnovando preoccupazioni sulle catene di approvvigionamento globali e sulle pressioni inflazionistiche.

    In un’altra evoluzione, i mercati sono stati scossi dalla minaccia di Trump di aumentare le tariffe su India, citando le trattative del paese sull’acquisto di petrolio russo. Questi flashpoint geopolitici hanno rafforzato il ruolo dell’oro come bene rifugio in tempi incerti.

    Azioni contrastanti nei metalli

    Nel mercato dei metalli, i future sul platino sono scesi dello 0,5% a 1.335,65 dollari l’oncia, mentre i future sull’argento sono saliti dello 0,2% a 37,415 dollari l’oncia.

    Nel settore dei metalli industriali, i future del rame a Londra hanno guadagnato lo 0,3% a 9.720,65 dollari per tonnellata, mentre il rame negli Stati Uniti è rimasto stabile a 4,454 dollari per libbra.

    La scorsa settimana, i prezzi del rame negli USA sono crollati del 20% dopo che il governo ha escluso il rame raffinato dai previsti tariffe d’importazione del 50%, creando volatilità sul mercato.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Il dollaro resta stabile dopo il calo legato ai dati sull’occupazione mentre l’attenzione si sposta sulle mosse della Fed

    Il dollaro resta stabile dopo il calo legato ai dati sull’occupazione mentre l’attenzione si sposta sulle mosse della Fed

    Il dollaro USA ha mostrato un leggero recupero martedì, stabilizzandosi dopo le perdite registrate in seguito a un rapporto sull’occupazione inferiore alle attese. Gli investitori ora guardano con attenzione alla possibilità di più tagli ai tassi da parte della Federal Reserve, in presenza di crescenti segnali di rallentamento dell’economia statunitense.

    Alle 04:15 ET (08:15 GMT), l’Indice del Dollaro, che misura il biglietto verde rispetto a sei valute principali, è salito dello 0,2% a 98,765, dopo aver toccato il livello minimo della settimana in apertura.

    Il mercato guarda alla Fed dopo il dato del payroll

    Il dollaro è entrato in pressione venerdì scorso, quando i numeri sull’occupazione di luglio sono risultati deludenti. I trader hanno rapidamente incluso nella valutazione la possibilità di allentamento monetario già a settembre.

    Secondo lo strumento CME FedWatch, ora gli operatori prevedono oltre il 90% di probabilità che la Fed riduca i tassi al meeting di settembre, contro il 63% stimato solo una settimana prima.

    Gli analisti di Goldman Sachs ipotizzano che la Fed avvierà una serie di tre tagli da 25 punti base a partire da settembre. Hanno anche affermato che “un movimento da 50 punti base è possibile se il tasso di disoccupazione dovesse aumentare ulteriormente nel prossimo report.”

    In linea con questa visione, la presidente della Fed di San Francisco, Mary Daly, ha dichiarato lunedì che dati sempre più evidenti mostrano un indebolimento del mercato del lavoro americano e “nessun segno di inflazione persistente guidata dai dazi”, e che “i rischi ora sono sbilanciati verso più di due tagli della Fed quest’anno.”

    Il prossimo dato chiave per l’economia USA sarà l’indice ISM dei servizi per luglio. Gli analisti di ING hanno precisato: “Per oggi, l’attenzione USA è rivolta alla figura ISM dei servizi di luglio. Si prevede un lieve miglioramento che potrebbe dare una spinta al dollaro.”

    L’incertezza legata al commercio internazionale resta un tema centrale, dopo i nuovi dazi annunciati la scorsa settimana da Trump su importazioni da numerosi paesi, che hanno alimentato i timori sulla salute dell’economia globale.

    L’euro in calo per dati del settore servizi francese peggiori delle attese

    Martedì l’euro ha ceduto terreno, con EUR/USD in calo dello 0,3% a 1,1544, a causa di dati economici deludenti dalla Francia che indicano una contrazione più rapida del settore servizi.

    L’indice HCOB France Services PMI è sceso a 48,5 a luglio da 49,6 a giugno, segnando il calo mensile più pronunciato da aprile, mentre l’instabilità politica e la domanda debole intaccano la fiducia aziendale.

    Nel corso della giornata verrà pubblicato l’indice dei prezzi alla produzione dell’area euro per giugno, previsto in aumento dello 0,6% su base annua. Un dato modesto che potrebbe rafforzare le preoccupazioni della Banca centrale europea su una possibile inflazione sotto il target del 2%.

    “EUR/USD appare piuttosto stabile intorno al livello 1.1550 e, in assenza di fattori di mercato, potrebbe mantenersi lì per un po’. Immaginiamo che i compratori tornerebbero nell’area 1.1500/1520 se i dati USA pesassero oggi su EUR/USD,” hanno affermato gli analisti di ING.

    Anche la sterlina ha registrato un lieve calo: GBP/USD è scesa dello 0,1% a 1,3277, rimanendo in un range di trading ristretto.

    La rupia indiana crolla per le minacce sui dazi

    In Asia, USD/JPY ha guadagnato lo 0,1% a 147,25, sostenuto da dati favorevoli del PMI servizi giapponese. L’AUD/USD è salita dello 0,1% a 0,6468, mentre USD/CNY ha guadagnato lo 0,1% a 7,1856, nonostante il PMI servizi cinese di luglio sia risultato migliore del previsto.

    La rupia indiana è stata duramente colpita: USD/INR è salito dello 0,2% a 87,800 dopo aver raggiunto un nuovo massimo storico. La valuta è stata indebolita dalle minacce del presidente Trump di imporre dazi elevati all’India per l’acquisto di petrolio russo.

    La scorsa settimana Trump aveva già imposto dazi del 25% sui beni indiani e ha avvertito che potrebbero arrivare altre misure punitive.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • DAX, CAC, FTSE100, Le borse europee salgono con il supporto del sentiment globale; BP sorprende con risultati trimestrali positivi

    DAX, CAC, FTSE100, Le borse europee salgono con il supporto del sentiment globale; BP sorprende con risultati trimestrali positivi

    I mercati azionari europei hanno aperto in rialzo martedì, sostenuti dall’ottimismo proveniente da Wall Street, mentre gli investitori valutano nuovi risultati societari e attendono importanti dati macroeconomici dalla zona euro.

    Alle 07:02 GMT, il DAX tedesco è salito dello 0,6%, il CAC 40 francese ha guadagnato lo 0,3% e il FTSE 100 britannico ha registrato un aumento dello 0,5%.

    Il sentiment positivo riflette il rimbalzo dei mercati americani di lunedì, quando l’S&P 500 ha guadagnato l’1,5% interrompendo una serie negativa di quattro sedute, grazie alle aspettative crescenti di un possibile taglio dei tassi da parte della Federal Reserve a settembre, dopo i deboli dati sul mercato del lavoro.

    Attesa per i dati macro nella zona euro

    L’ottimismo si è esteso ai mercati europei anche grazie all’accordo commerciale recentemente firmato tra Stati Uniti e Unione Europea, che dovrebbe ridurre l’incertezza per le aziende nei prossimi mesi.

    Gli operatori attendono ora i dati finali degli indici PMI dei servizi e composito di luglio per la zona euro, che dovrebbero confermare l’espansione del settore terziario – elemento chiave per sostenere l’intera economia del blocco.

    Martedì sono previsti anche i prezzi alla produzione di giugno per l’area euro, mentre in Francia la produzione industriale è cresciuta più del previsto, con un +3,8% su base mensile.

    BP supera le attese nel secondo trimestre

    I risultati societari continuano a influenzare i mercati.

    BP (LSE:BP.) ha pubblicato utili trimestrali superiori alle attese, mostrando un rimbalzo grazie alla recente volatilità nei mercati globali dell’energia. Si tratta di un passo importante per il gruppo petrolifero, che cerca di riconquistare la fiducia degli investitori dopo anni di sottoperformance rispetto ai concorrenti.

    Nel frattempo, Diageo (LSE:DGE), leader mondiale nel settore degli alcolici, ha previsto per l’anno fiscale 2026 una crescita organica delle vendite simile al 2025, nonostante l’impatto negativo delle tariffe statunitensi. L’azienda ha inoltre alzato il proprio obiettivo di risparmio sui costi a circa 625 milioni di dollari.

    Hugo Boss (TG:BOSS) ha registrato un utile operativo trimestrale leggermente superiore alle attese, sostenuto da misure di contenimento dei costi che hanno compensato la pressione negativa derivante dall’euro forte.

    Il gruppo franco-svizzero Adecco (BIT:1ADEN) ha comunicato un calo del 28% dell’utile per azione rettificato nel secondo trimestre, a causa della pressione sui margini, sebbene i ricavi stiano stabilizzandosi e i volumi mostrino segnali di ripresa in diverse aree.

    Smith & Nephew (LSE:SN.), produttore di dispositivi medici, ha riportato un aumento dell’11,2% dell’utile operativo nel primo semestre, grazie a tagli dei costi e a un forte recupero della domanda negli Stati Uniti, che ha compensato il calo in Cina.

    Prezzi del petrolio stabili dopo il calo

    I prezzi del petrolio sono rimasti stabili martedì, dopo il recente calo seguito alla decisione dell’OPEC+ di aumentare la produzione nonostante le incertezze sulla domanda.

    Alle 03:02 ET, il Brent è sceso dello 0,2% a 68,66 dollari al barile, mentre il WTI statunitense ha perso lo 0,2% a 66,16 dollari.

    Entrambi i contratti avevano perso oltre l’1% nella sessione precedente – la quarta consecutiva in calo – toccando i minimi di una settimana.

    L’OPEC e i suoi alleati hanno concordato domenica un incremento della produzione di 547.000 barili al giorno per settembre. Si tratta di un’inversione anticipata e completa dei tagli più consistenti applicati dal gruppo, pari a circa 2,5 milioni di barili al giorno, ovvero circa il 2,4% della domanda globale.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Dow Jones, S&P, Nasdaq, I futures di Wall Street in rialzo mentre Trump avverte l’India sui dazi; Palantir decolla grazie alla crescita dei ricavi

    Dow Jones, S&P, Nasdaq, I futures di Wall Street in rialzo mentre Trump avverte l’India sui dazi; Palantir decolla grazie alla crescita dei ricavi

    I futures sugli indici statunitensi segnalano guadagni nella prima parte di martedì, suggerendo un possibile proseguimento del rimbalzo iniziato lunedì. Nonostante persistano dubbi sulla solidità del mercato del lavoro, l’ottimismo sui risultati aziendali e le aspettative crescenti di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve supportano l’appetito per il rischio. Nel frattempo, Donald Trump ha rilanciato le tensioni commerciali, questa volta con l’India, minacciando dazi elevati per le continue importazioni di petrolio russo. Sul fronte corporate, le azioni di Palantir (NASDAQ:PLTR) sono aumentate nel trading dopo l’orario di chiusura, dopo un trimestre eccezionale trainato dalla forte domanda governativa e una revisione al rialzo delle previsioni di fatturato.

    Rimbalzo dei mercati continua

    Dopo il rally di lunedì, i futures USA hanno continuato a salire. Alle 03:37 ET, i futures sul Dow guadagnavano 50 punti (0,1%), quelli sull’S&P 500 salivano di 12 punti (0,2%) e il Nasdaq 100 aggiungeva 63 punti (0,3%).

    I mercati sembrano stabilizzarsi dopo il sell‑off della scorsa settimana, innescato dai deludenti dati sull’occupazione e dalle tensioni geopolitiche. L’Ufficio di Statistica del Lavoro ha rivisto al ribasso i numeri di maggio e giugno, spingendo Trump a rimuovere il commissario dell’agenzia. Le revisioni hanno sollevato dubbi sulla resistenza dell’economia USA.

    Tuttavia, il cambiamento del tono economico ha alimentato la speculazione su un possibile intervento imminente della Fed. Secondo gli analisti di Vital Knowledge, “la probabilità di una riduzione a settembre ora è circa il 90%, contro circa il 63% una settimana fa”, come mostra il FedWatch Tool del CME.

    Inoltre, le aziende hanno generalmente fornito commenti rassicuranti sui risultati. “Il fatto che stiamo attraversando una […] stagione di utili in cui i team di gestione non sembravano particolarmente allarmati circa le condizioni economiche sta dando un certo conforto agli investitori”, hanno scritto gli analisti di Vital Knowledge.

    Trump minaccia l’India sui dazi per il petrolio russo

    Lunedì, Trump ha minacciato nuovi dazi elevati sulle merci indiane. Ha avvertito che avrebbe “sostanzialmente” aumentato i dazi in risposta ai continui acquisti indiani di petrolio russo.

    La minaccia viene accanto a proposte per dazi reciproci del 25% sulle esportazioni indiane e misure fino al 100% contro Paesi come Cina e India, che continuano a importare energia russa. L’atteggiamento di Trump verso Mosca si è inasprito nelle ultime settimane dopo il fallimento dei colloqui di cessate il fuoco in Ucraina.

    Ha anche criticato l’allineamento dell’India con il gruppo BRICS, accusandolo di cercare di indebolire l’influenza globale degli Stati Uniti.

    Secondo Reuters, l’India prevede di mantenere gli importi attuali di greggio russo. Le autorità di Nuova Delhi difendono la relazione in termini strategici ed economici. Nei mercati finanziari, i bond indiani sono leggermente calati, e alcuni analisti prevedono una riduzione dei tassi da parte della Reserve Bank of India questa settimana.

    Palantir vola sull’onda dell’IA

    Palantir Technologies ha registrato un balzo delle proprie azioni nel trading post‑mercato, dopo un trimestre eccezionale. La società ha riportato il fatturato più elevato dalla quotazione nel 2020, grazie soprattutto alla forte domanda governativa statunitense.

    L’azienda beneficia del sostegno a livello politico, in particolare dell’incoraggiamento dell’amministrazione USA all’adozione diffusa dell’intelligenza artificiale e della decisione del Pentagono di acquistare software da fornitori alternativi. Questi fattori hanno aumentato l’interesse per le soluzioni difensive e analitiche basate su IA di Palantir.

    I ricavi del secondo trimestre sono aumentati del 48% su base annua, raggiungendo circa 1 miliardo di dollari, superando le stime di Wall Street. Oltre il 40% delle vendite proviene da contratti governativi USA. La società, sostenuta da Peter Thiel, ha anche superato le attese sugli utili rettificati.

    Ora Palantir prevede ricavi annuali tra 4,14 e 4,15 miliardi di dollari, in rialzo rispetto alla precedente stima di 3,89–3,90 miliardi.

    Settore dei servizi USA nel mirino

    I mercati monitoreranno anche indicatori economici chiave questa settimana. L’indice ISM dei servizi per luglio è previsto salire a 51,5 da 50,8 di giugno, segnalando una moderata espansione. Il settore dei servizi rappresenta oltre due terzi dell’economia USA ed è rimasto resistente nonostante le pressioni macroeconomiche.

    Secondo l’ISM, un valore superiore a 49 è generalmente associato alla crescita economica complessiva.

    Inoltre, sarà pubblicato anche il dato sugli scambi commerciali di giugno. I precedenti indicatori del PIL suggerivano una riduzione delle importazioni nel secondo trimestre, dopo un aumento legato alla formazione di scorte dovuta ai dazi.

    Il settore dei servizi in Cina sorpassa le attese

    In Asia, il settore dei servizi in Cina ha registrato una performance migliore del previsto a luglio. L’indice S&P Global China General Services PMI è salito a 52,6 da 50,6, superando le stime pari a 50,4.

    S&P Global ha attribuito la crescita alla domanda interna e internazionale. Le misure di stimolo orientate al consumo adottate da Pechino hanno sostenuto la spesa interna, mentre le esportazioni di servizi sono rimaste poco impattate dai dazi statunitensi, che colpiscono principalmente beni tangibili.

    Nonostante la debolezza del comparto manifatturiero, i servizi restano un punto di forza per l’economia cinese.

    Da luglio, S&P Global non è più affiliata con Caixin per il PMI cinese.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.