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  • Il titolo Diasorin attira l’attenzione: RBC segnala un’opportunità di acquisto

    Il titolo Diasorin attira l’attenzione: RBC segnala un’opportunità di acquisto

    Diasorin (BIT:DIA) ha registrato un avvio positivo sulla Borsa di Milano, sostenuto dalla rinnovata fiducia di RBC durante una sessione pre-agosto caratterizzata da scarsa volatilità.

    Le azioni della società italiana, che produce e commercializza kit diagnostici in vitro, sono aumentate dell’1,5% nelle prime fasi di contrattazione, raggiungendo un picco di 84,60 € e posizionandosi tra i migliori titoli del FTSE MIB.

    Nonostante questo rialzo, le azioni Diasorin hanno sofferto nel 2025, registrando un calo superiore al 17% rispetto ai 100,50 € di inizio gennaio.

    RBC considera l’azienda diagnostica un’opportunità di acquisto interessante, citando sia le scarse performance registrate finora quest’anno sia il potenziale di crescita accelerata nel quarto trimestre.

    “Dopo un calo del 17% dall’inizio dell’anno, rispetto a un aumento del 22% del suo principale concorrente francese bioMérieux, DiaSorin viene scambiata a sconto rispetto ai suoi principali competitor,” ha osservato RBC in un aggiornamento di ricerca. Il broker ha aggiornato il rating su Diasorin da ‘sector perform’ a ‘outperform’, mantenendo il prezzo obiettivo a 105 €.

    Secondo RBC, la sottovalutazione del titolo, insieme a fattori che potrebbero incrementare le vendite e garantire una crescita a due cifre di EBITDA e utili nel medio termine, rende l’azione un punto di ingresso interessante.

    “Riteniamo che il principale catalizzatore saranno i risultati del quarto trimestre, attesi per marzo 2026, anche se segnaliamo diversi altri eventi che potrebbero ridurre i rischi nel frattempo,” ha aggiunto il broker.

    “Pensiamo che questo sia un buon momento per acquistare, guardando a un anno in cui i profitti saranno concentrati nel quarto trimestre, con un’ulteriore accelerazione prevista a partire dal 2026,” hanno concluso gli esperti di RBC.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Prezzi del petrolio stabili in attesa dell’incontro Trump-Putin

    Prezzi del petrolio stabili in attesa dell’incontro Trump-Putin

    I mercati petroliferi sono rimasti per lo più invariati mercoledì, mentre gli investitori valutavano gli ultimi dati sulle scorte statunitensi in vista di un incontro di alto profilo tra il presidente USA Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin.

    Il Brent per ottobre è salito dello 0,1% a 66,15 dollari al barile, mentre il WTI (West Texas Intermediate) è calato dello 0,1% a 63,14 dollari al barile. Entrambi i benchmark erano scesi martedì dopo che l’American Petroleum Institute aveva riportato un aumento delle scorte statunitensi di 1,5 milioni di barili, superando le previsioni di un calo di 0,8 milioni di barili. Il dato ha sollevato dubbi sul fatto che la domanda di carburante negli Stati Uniti potrebbe indebolirsi con la fine della stagione estiva di viaggi. Il rapporto ufficiale sulle scorte della EIA è atteso più tardi mercoledì.

    Focus sull’incontro Trump-Putin

    Gli operatori del petrolio seguono con attenzione il prossimo incontro in Alaska tra Trump e Putin, volto a esplorare soluzioni per porre fine al conflitto in Ucraina. L’incontro arriva mentre Washington ha minacciato ulteriori sanzioni sul petrolio russo, inclusi potenziali dazi per acquirenti chiave come India e Cina. Trump aveva precedentemente ipotizzato un dazio del 50% sulle importazioni di petrolio dall’India.

    Dalla parte russa, le autorità hanno mantenuto le condizioni precedenti per la fine della guerra, inclusa la completa ritirata delle forze ucraine dalle regioni occupate e l’abbandono delle aspirazioni alla NATO. La Russia controlla attualmente il 19% dell’Ucraina, inclusa Crimea, Luhansk, oltre il 70% di Donetsk, Zaporizhzhia e Kherson, oltre a porzioni di Kharkiv, Sumy, Mykolaiv e Dnipropetrovsk. Gli analisti di ING hanno affermato che l’esito dell’incontro potrebbe ridurre in parte l’incertezza legata alle sanzioni sul mercato.

    Pressioni su domanda e offerta

    Recenti rapporti della EIA e dell’OPEC suggeriscono che l’offerta globale di petrolio aumenterà nei prossimi mesi, mettendo pressione sui prezzi. L’OPEC ha leggermente rivisto al rialzo la previsione della domanda per il 2026, mostrando un cauto ottimismo.

    L’International Energy Agency (IEA) ha aggiornato al rialzo la previsione di crescita dell’offerta di petrolio per quest’anno, ma ha ridotto le proiezioni di domanda, citando una debole consumazione di carburante nelle principali economie. “La fiducia dei consumatori resta bassa e un forte rimbalzo della domanda appare improbabile,” ha avvertito l’agenzia di Parigi, evidenziando un mercato con eccesso di offerta.

    Nonostante le sanzioni USA contro la Russia, la maggiore produzione e la domanda più debole hanno pesato sui prezzi del greggio nel 2025. OPEC+ ha nel frattempo aumentato le previsioni di domanda per il prossimo anno, ma ridotto le aspettative di crescita dell’offerta da parte di Stati Uniti e altri produttori extra-OPEC, suggerendo un mercato leggermente più ristretto in futuro.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • DAX, CAC, FTSE100, Borse europee in rialzo grazie ai dati sull’inflazione USA che rafforzano le aspettative di un taglio dei tassi a settembre

    DAX, CAC, FTSE100, Borse europee in rialzo grazie ai dati sull’inflazione USA che rafforzano le aspettative di un taglio dei tassi a settembre

    I mercati azionari europei hanno registrato per lo più rialzi mercoledì, dopo che i dati sull’inflazione statunitense, in linea con le previsioni, hanno rafforzato la convinzione che la Federal Reserve ridurrà i tassi di interesse a settembre.

    Il Segretario al Tesoro statunitense, Scott Bessent, ha esortato la Fed a mantenere aperta la possibilità di un taglio più consistente di 50 punti base il prossimo mese, citando le recenti revisioni al ribasso della crescita occupazionale negli Stati Uniti.

    Sul fronte economico europeo, l’ufficio federale di statistica tedesco, Destatis, ha confermato che l’indice dei prezzi al consumo è aumentato del 2,0% su base annua a luglio, lo stesso ritmo di giugno e in linea con la stima preliminare pubblicata il 31 luglio.

    A metà seduta, l’indice DAX tedesco segnava un +0,8%, il CAC 40 francese guadagnava lo 0,5% e il FTSE 100 britannico saliva dello 0,2%.

    Titoli in evidenza:

    • RENK Group (TG:R3NK) è salito del 2,8% dopo aver pubblicato risultati del secondo trimestre superiori alle attese.
    • Thyssenkrupp Nucera (TG:NCH2) ha perso il 2% a seguito di una perdita trimestrale inattesa.
    • E.ON (TG:EOAE) ha guadagnato oltre l’1% dopo aver confermato le previsioni di utile annuo rettificato e aver riportato risultati semestrali in miglioramento.
    • TUI (TG:TUI1) è avanzata del 2,6% dopo aver superato le previsioni sugli utili trimestrali.
    • Persimmon (LSE:PSN) è scesa del 3,3% dopo aver segnalato persistenti difficoltà di mercato e incertezza di bilancio.
    • Beazley (LSE:BEZ) è crollata del 9% dopo aver ridotto le stime di crescita dei premi annuali.
    • Balfour Beatty (LSE:BBY) ha ceduto il 3,6% nonostante solidi risultati finanziari per il primo semestre 2025.
    • Hill & Smith (LSE:HILS) è balzata di oltre il 10% grazie a robusti risultati semestrali.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Dow Jones, S&P, Nasdaq, Futures di Wall Street in rialzo grazie alle speculazioni su un taglio dei tassi della Fed

    Dow Jones, S&P, Nasdaq, Futures di Wall Street in rialzo grazie alle speculazioni su un taglio dei tassi della Fed

    I futures legati al Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq sono in lieve rialzo mercoledì mattina, segnalando che lo slancio del rally di martedì potrebbe proseguire per un’altra seduta.

    Gli investitori restano concentrati sulla prossima mossa della Federal Reserve dopo che i nuovi dati sull’inflazione al consumo hanno rafforzato le aspettative di un taglio dei tassi a settembre. I dati sono stati sostanzialmente in linea con le previsioni, aumentando le probabilità di una riduzione di almeno 25 punti base.

    Il Segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Scott Bessent, ha invitato la Fed a lasciare spazio a un taglio più aggressivo di 50 punti base, citando la recente debolezza del mercato del lavoro. Lo strumento FedWatch del CME Group assegna ora una probabilità del 99,9% a un taglio di un quarto di punto.

    Il Presidente Donald Trump continua a esercitare pressione sul presidente della Fed, Jerome Powell, affinché allenti la politica monetaria, minacciando allo stesso tempo di consentire il proseguimento di una “grande causa legale” relativa ai lavori di ristrutturazione presso la sede centrale della banca centrale.

    In assenza di dati economici di rilievo in calendario per mercoledì, l’attività di trading potrebbe risultare più contenuta, anche se l’attenzione si sposterà presto sui prossimi report relativi ai prezzi alla produzione, alle vendite al dettaglio, alla produzione industriale e al sentiment dei consumatori.

    La seduta di martedì ha visto un forte rimbalzo dei listini dopo i cali moderati di lunedì. L’S&P 500 e il Nasdaq hanno chiuso a nuovi massimi storici, con il Nasdaq in rialzo di 296,50 punti (+1,4%) a 21.681,90. L’S&P 500 è salito di 72,31 punti (+1,1%) a 6.445,76, mentre il Dow ha guadagnato 483,52 punti (+1,1%) a 44.458,61 — tutti vicino ai massimi di giornata.

    Il rimbalzo è arrivato dopo il rapporto CPI di luglio del Dipartimento del Lavoro, che ha mostrato un aumento mensile dello 0,2% dopo il +0,3% di giugno. Su base annua, l’inflazione è rimasta stabile al 2,7%, leggermente al di sotto delle aspettative di un lieve incremento.

    L’indice core CPI, che esclude alimentari ed energia, è salito dello 0,3% a luglio, in linea con le previsioni, dopo un aumento dello 0,2% del mese precedente. L’inflazione core annua è accelerata al 3,1% dal 2,9%, superando il consenso del 3,0%.

    “Sebbene si supponga che la Fed si concentri maggiormente sul dato core piuttosto che su quello complessivo (per eliminare le componenti più volatili dell’inflazione), non crediamo che questo rapporto scoraggerà la Fed dal tagliare i tassi il mese prossimo,” ha dichiarato Chris Zaccarelli, Chief Investment Officer di Northlight Asset Management.

    I guadagni sono stati diffusi in tutti i settori, con le compagnie aeree in testa — l’indice NYSE Arca Airline è salito del 9,3%, registrando la sua migliore chiusura degli ultimi cinque mesi. Forti rialzi anche per i semiconduttori, con l’indice Philadelphia Semiconductor in crescita del 3,0%. Bene anche acciaio, edilizia, banche e hardware informatico, con rialzi in quasi tutti i settori principali.

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  • DAX, CAC, FTSE100, Le azioni europee salgono mentre l’ottimismo globale continua dopo una lieve inflazione negli Stati Uniti

    DAX, CAC, FTSE100, Le azioni europee salgono mentre l’ottimismo globale continua dopo una lieve inflazione negli Stati Uniti

    I mercati azionari europei hanno registrato rialzi mercoledì, seguendo i guadagni di Wall Street dopo che i dati sull’inflazione statunitense hanno suggerito un contesto economico più soft e aumentato le aspettative di una politica monetaria più accomodante il prossimo mese.

    Alle 07:05 GMT, il DAX tedesco ha guadagnato lo 0,4%, il CAC 40 francese lo 0,3% e il FTSE 100 del Regno Unito lo 0,2%.

    Ottimismo globale sostenuto da una lieve inflazione negli Stati Uniti

    Il sentiment degli investitori ha ricevuto un impulso martedì, dopo che i prezzi al consumo statunitensi sono aumentati solo dello 0,2% a luglio, con un incremento annuo del 2,7%—una dinamica considerata moderata abbastanza da lasciare aperta la possibilità di un taglio dei tassi della Federal Reserve a settembre.

    Secondo lo strumento FedWatch del CME, i mercati ora assegnano circa il 94% di probabilità a un taglio di 25 punti base il mese prossimo, in aumento dall’86% del giorno precedente e dal 57% di un mese fa. La notizia ha contribuito a spingere l’S&P 500 e il Nasdaq Composite verso nuovi massimi storici a Wall Street.

    Questo slancio positivo si è esteso all’Asia, con il Nikkei giapponese anch’esso ai massimi storici, e l’ottimismo è proseguito nelle contrattazioni europee.

    L’inflazione tedesca resta sotto controllo

    In Europa, i dati di luglio hanno confermato che i prezzi al consumo in Germania sono aumentati dello 0,3% su base mensile, con un incremento annuo del 2,0%, suggerendo che l’inflazione resta contenuta nella maggiore economia dell’Eurozona. Gli analisti osservano che i tassi di inflazione nei principali mercati si trovano in una “zona Goldilocks”—non troppo elevati da richiedere interventi aggressivi delle banche centrali, ma nemmeno troppo bassi da frenare la crescita.

    La Banca Centrale Europea aveva ridotto il tasso chiave al 2% nell’ultimo anno, ma lo ha mantenuto stabile lo scorso mese, prevedendo che l’inflazione resterà vicino all’obiettivo nel medio periodo, riducendo la necessità di ulteriori interventi immediati.

    Continuano i risultati aziendali

    I risultati trimestrali hanno continuato a influenzare il sentiment di mercato, nonostante la stagione degli utili stia per volgere al termine.

    • E.ON (TG:EOAE) ha registrato un aumento del 13% negli utili del primo semestre, citando investimenti maggiori e migliori performance operative.
    • RENK Group (TG:R3NK) ha riportato risultati del secondo trimestre superiori alle aspettative, sostenuti dalla stabile spesa per la difesa europea.
    • Vestas Wind Systems (TG:A3LFGK) ha registrato un calo del 44% negli ordini di turbine eoliche nel secondo trimestre, mentre alcuni clienti hanno ritardato gli acquisti a causa dell’incertezza politica.
    • Tui (TG:TUI1) ha rivisto al rialzo le previsioni di crescita dell’EBIT annuale dopo aver registrato utili record nel terzo trimestre, grazie alla forte performance nei segmenti Hotels & Resorts e Crociere.

    Prezzi del petrolio stabili in attesa dell’incontro Trump-Putin

    I mercati del greggio sono rimasti per lo più invariati mercoledì, mentre gli investitori attendevano un incontro di alto profilo tra il presidente statunitense Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin.

    Alle 03:05 ET, i futures sul Brent sono scesi dello 0,1% a 66,09 dollari al barile, mentre i futures sul West Texas Intermediate statunitense hanno perso lo 0,1% a 63,11 dollari al barile. L’incontro in Alaska, previsto per venerdì, dovrebbe concentrarsi sulla guerra in Ucraina, in corso dal febbraio 2022, che ha destabilizzato i mercati energetici globali.

    Nel frattempo, le scorte di petrolio negli Stati Uniti, il maggior consumatore mondiale, sono aumentate di 1,52 milioni di barili la scorsa settimana, secondo i dati dell’American Petroleum Institute. I dati ufficiali dell’U.S. Energy Information Administration, previsti più tardi nella giornata, potrebbero confermare un calo della domanda con la fine della stagione estiva dei viaggi.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • L’oro si mantiene stabile con le attese di taglio dei tassi Fed; mercati in attesa dei colloqui Trump-Putin

    L’oro si mantiene stabile con le attese di taglio dei tassi Fed; mercati in attesa dei colloqui Trump-Putin

    I prezzi dell’oro sono rimasti sostanzialmente invariati durante la seduta asiatica di mercoledì, sostenuti dai moderati dati sull’inflazione statunitense che hanno rafforzato le scommesse su un possibile taglio dei tassi da parte della Federal Reserve. Gli investitori guardano anche al prossimo vertice USA-Russia in programma questa settimana.

    L’oro spot è rimasto praticamente invariato a 3.348,87 dollari l’oncia, mentre i futures sull’oro di dicembre si sono attestati a 3.398,42$/oz alle 01:59 ET (05:59 GMT).

    All’inizio della settimana, l’oro aveva subito un calo deciso dopo che il Presidente Donald Trump ha confermato che le barre d’oro non sarebbero state soggette a tariffe, alleviando le preoccupazioni sull’offerta.

    L’inflazione USA alimenta le speculazioni sul taglio dei tassi Fed

    I dati di martedì hanno mostrato che l’indice dei prezzi al consumo (CPI) negli Stati Uniti è aumentato dello 0,2% a luglio rispetto al mese precedente, in calo rispetto al +0,3% di giugno. L’inflazione annuale è rallentata al 2,7%, avvicinandosi all’obiettivo del 2% della Federal Reserve.

    Gli economisti hanno osservato che i dati indicano pressioni inflazionistiche in rallentamento, a sostegno di un possibile taglio dei tassi da parte della Fed nella riunione di settembre.

    “Tassi più bassi rendono più attraente detenere asset senza rendimento come l’oro,” hanno detto gli analisti. I mercati attualmente riflettono oltre il 90% di probabilità di un taglio dei tassi a settembre.

    Vertice Trump-Putin sotto i riflettori

    Gli sviluppi geopolitici hanno moderato i guadagni dell’oro, con l’attenzione rivolta all’incontro previsto venerdì tra Trump e il Presidente russo Vladimir Putin ad Anchorage.

    Le discussioni si concentreranno sul conflitto in Ucraina. Gli analisti affermano che un esito positivo potrebbe ridurre la domanda di oro come bene rifugio, mentre colloqui falliti o tensioni accresciute potrebbero spingere gli investitori a tornare sul metallo prezioso.

    “La decisione di Trump di estendere la tregua sui dazi tra USA e Cina di altri 90 giorni ha anche ridotto l’appeal dell’oro come bene rifugio.”

    Altri metalli restano stabili

    Altri metalli preziosi sono rimasti invariati. I futures sul platino sono stati stabili a 1.351,00$/oz, mentre i futures sull’argento sono saliti dello 0,5% a 38,24$/oz.

    I prezzi del rame hanno mostrato variazioni minime, con i futures sul rame della London Metal Exchange in rialzo dello 0,1% a 9.842,65$ per tonnellata e i futures sul rame statunitense stabili a 4,519$ per libbra.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Prezzi del petrolio cauti in attesa dei dati sulle scorte USA e dell’incontro Trump-Putin

    Prezzi del petrolio cauti in attesa dei dati sulle scorte USA e dell’incontro Trump-Putin

    Il petrolio ha oscillato vicino ai minimi degli ultimi due mesi durante la sessione asiatica di mercoledì, mentre gli investitori si preparano a un incontro di alto profilo tra il presidente USA Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin previsto per questa settimana.

    I mercati hanno inoltre monitorato le scorte di greggio statunitensi dopo che i dati del settore hanno mostrato un aumento sorprendente delle giacenze nel più grande consumatore di petrolio al mondo.

    I prezzi del greggio sono rimasti sostanzialmente invariati nonostante i dati sull’inflazione statunitense leggermente inferiori alle attese, che hanno mantenuto praticamente intatte le aspettative di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve a settembre.

    I futures sul Brent con scadenza ottobre si sono mantenuti a $66,13 al barile, mentre il WTI (West Texas Intermediate) è sceso dello 0,1% a $62,41 al barile alle 21:39 ET (01:39 GMT).

    Aumento inatteso delle scorte negli USA

    L’American Petroleum Institute (API) ha riportato un aumento di 1,5 milioni di barili nelle scorte di greggio statunitensi per la settimana terminata l’8 agosto, contro le previsioni di un calo di 0,8 milioni di barili.

    “I dati dell’API spesso anticipano le rilevazioni ufficiali e hanno sollevato preoccupazioni sul possibile rallentamento della domanda di carburante negli Stati Uniti con la fine della stagione dei viaggi estivi,” hanno osservato gli analisti.

    Il rapporto ufficiale settimanale sulle scorte dell’U.S. Energy Information Administration (EIA) sarà pubblicato più tardi mercoledì, con previsioni per un calo modesto di 300.000 barili.

    Sia l’EIA sia l’OPEC, nei rispettivi rapporti mensili, prevedono un aumento della produzione nei prossimi mesi. L’OPEC ha inoltre leggermente rivisto al rialzo le stime della domanda di petrolio per il 2026, esercitando ulteriore pressione sui prezzi questa settimana.

    L’aumento della produzione insieme a una domanda fiacca ha pesato sul greggio quest’anno, e le potenziali sanzioni statunitensi sul settore energetico russo hanno avuto scarso impatto sui prezzi.

    Incontro Trump-Putin al centro dell’attenzione

    Il vertice in Alaska tra Trump e Putin è finalizzato a esplorare possibili soluzioni per porre fine alla guerra in Ucraina.

    Washington ha anche avvertito di sanzioni più severe sul petrolio russo, puntando sui principali acquirenti come India e Cina. Trump aveva già proposto una tariffa del 50% sulle importazioni di greggio indiano.

    “La Casa Bianca ha moderato le aspettative per una soluzione immediata, lasciando intendere che i negoziati per il cessate il fuoco potrebbero essere prolungati e che ulteriori misure contro il greggio russo potrebbero essere imminenti,” hanno aggiunto gli esperti.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Il dollaro scende mentre gli investitori prevedono un taglio dei tassi della Fed a settembre

    Il dollaro scende mentre gli investitori prevedono un taglio dei tassi della Fed a settembre

    Il dollaro statunitense è sceso mercoledì, proseguendo la tendenza al ribasso dopo che i dati sull’inflazione moderata hanno alimentato le speculazioni su un possibile taglio dei tassi da parte della Federal Reserve il prossimo mese.

    Alle 04:25 ET (08:25 GMT), l’Indice del Dollaro, che misura la valuta rispetto a sei principali concorrenti, ha registrato un calo dello 0,4% a 97,540, dopo una flessione dello 0,5% nella sessione precedente.

    Focus sul taglio dei tassi di settembre

    I dati di martedì hanno mostrato che i prezzi al consumo negli Stati Uniti sono aumentati solo leggermente a luglio, riflettendo una pressione inflazionistica limitata dalle tariffe imposte dall’amministrazione Trump. Ciò ha aumentato le aspettative di mercato per un possibile taglio dei tassi a settembre.

    Gli investitori ora vedono una probabilità del 98% di un taglio dei tassi da parte della Fed il prossimo mese, pesando sul dollaro.

    “A questo punto, il dollaro ha pochi argomenti rialzisti a cui aggrapparsi. I prossimi sondaggi potrebbero dare un quadro migliore dell’attività economica, ma ora tutto ruota attorno al mercato del lavoro: un recupero sostanziale del dollaro da questi livelli sembra realistico solo se i dati sull’occupazione diventano significativamente più forti,” hanno scritto gli analisti di ING in una nota.

    Il calendario economico di mercoledì è scarso. Giovedì è atteso un indice dei prezzi alla produzione per la domanda finale, mentre venerdì saranno pubblicati i dati sulle vendite al dettaglio statunitensi e un sondaggio sul sentiment dei consumatori.

    “La vicinanza al vertice Trump-Russia di venerdì e la recente rivalutazione delle possibilità di un cessate il fuoco imminente significano che il dollaro potrebbe non scendere molto ulteriormente per ora,” ha aggiunto ING.

    Euro in rialzo

    In Europa, EUR/USD è salito dello 0,3% a 1,1712, aggiungendo ai guadagni di circa lo 0,5% della sessione precedente.

    Il tasso d’inflazione armonizzato a livello UE della Spagna per gli ultimi dodici mesi è salito al 2,7% a luglio dal 2,3% di giugno, mentre il dato tedesco è rimasto stabile all’1,8%.

    “Il caso rialzista di EUR/USD è più forte dopo il rapporto sull’inflazione statunitense di ieri. Tuttavia, un superamento potrebbe essere rimandato fino a dopo l’incontro Trump-Putin di venerdì,” ha detto ING.

    GBP/USD è salito dello 0,4% a 1,3560, sostenuto dai dati che mostrano che i salari nel Regno Unito rimangono elevati, sottolineando l’approccio prudente della Banca d’Inghilterra sui tagli dei tassi.

    Yen in rialzo dopo i dati PPI

    USD/CNY è rimasto sostanzialmente stabile a 7,1763 dopo i cali registrati all’inizio della settimana, a seguito dell’annuncio di un’estensione di 90 giorni dell’accordo commerciale temporaneo tra Stati Uniti e Cina. Funzionari statunitensi hanno dichiarato che i colloqui con Pechino riprenderanno nei prossimi mesi.

    USD/JPY è sceso dello 0,2% a 147,46, con lo yen in rafforzamento dopo che i prezzi alla produzione hanno superato leggermente le aspettative, il che potrebbe spingere ulteriormente la Banca del Giappone ad agire.

    AUD/USD è salito dello 0,4% a 0,6551, con il dollaro australiano in aumento nonostante il taglio del tasso di riferimento della Reserve Bank of Australia martedì, il terzo quest’anno.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Dow Jones, S&P, Nasdaq, Futures di Wall Street in rialzo, Cisco pronta a riportare i conti, Ether vicino al record

    Dow Jones, S&P, Nasdaq, Futures di Wall Street in rialzo, Cisco pronta a riportare i conti, Ether vicino al record

    I futures statunitensi sono saliti mercoledì, indicando ulteriori guadagni a Wall Street dopo dati sull’inflazione più deboli del previsto che hanno spinto S&P 500 e Nasdaq Composite a chiudere a livelli record. Gli investitori attendono il report sugli utili di Cisco Systems (NASDAQ:CSCO), mentre Perplexity AI ha lanciato un’offerta da 34,5 miliardi di dollari per acquisire il browser Chrome di Google.

    Futures indicano continuità nel rialzo

    I futures legati ai principali indici statunitensi sono cresciuti, suggerendo che i guadagni di martedì potrebbero continuare. Alle 03:36 ET, i futures S&P 500 erano in rialzo di 33 punti (0,5%), i futures Nasdaq 100 hanno aggiunto 264 punti (1,1%) e i futures Dow sono aumentati di 49 punti (0,1%).

    La sessione precedente ha visto tutti e tre gli indici principali salire oltre l’1%, spinti dal dato sulla crescita dei prezzi al consumo di luglio in linea con giugno. I dati hanno rafforzato le aspettative che la Federal Reserve possa ridurre i tassi il mese prossimo, dando priorità al sostegno del mercato del lavoro rispetto al contenimento dell’inflazione.

    “Inflation was broadly in line with expectations as tariffs continue to be largely absorbed within U.S. corporate profit margins. This gives the Fed the room to respond to the weaker jobs backdrop,” hanno scritto gli analisti di ING.

    S&P 500 e Nasdaq hanno segnato nuovi massimi di chiusura, mentre i rendimenti dei Treasury a breve termine sono calati, riflettendo la tipica relazione inversa tra rendimenti e prezzi.

    Focus sugli utili di Cisco

    Cisco Systems apre la stagione degli utili per il trimestre terminato a luglio. Gli analisti prevedono risultati superiori alle stime, supportati dalla “general strength” nei firewall e negli abbonamenti alla cybersecurity, secondo Piper Sandler.

    “Cisco is still experiencing net-momentum into the second half, with early networking prints a good signal for the space and 2026 likely a good refresh period,” hanno detto James Fish e il suo team.

    La guidance per l’anno fiscale 2026 sarà “key,” soprattutto dopo che Mark Patterson ha sostituito Scott Herren come CFO. Herren si è ritirato a luglio, lasciando dopo che Cisco ha alzato le stime per il 2025 contando sull’AI per sostenere la domanda dei clienti cloud.

    Gli analisti hanno anche sottolineato che Splunk (NASDAQ:SPLK), acquisita da Cisco per 28 miliardi di dollari nel 2024, sarà ora inclusa nei risultati organici. L’acquisizione è stata la più grande nella storia di Cisco e segna un’accelerazione nell’integrazione dell’AI.

    Perplexity AI punta a Chrome

    Perplexity AI ha lanciato un’offerta in contanti da 34,5 miliardi di dollari per acquisire Chrome, mirando a sfruttare i dati di miliardi di utenti per addestrare i suoi modelli di AI.

    La mossa arriva mentre Google è sotto scrutinio antitrust. Un giudice statunitense ha stabilito che Google ha monopolizzato illegalmente il mercato delle ricerche, aprendo la strada a misure correttive, tra cui la vendita di Chrome.

    Perplexity, che aveva precedentemente fatto un’offerta per TikTok US, non ha rivelato come finanzierà l’acquisizione. La startup era valutata 14 miliardi di dollari e ha raccolto circa 1 miliardo da SoftBank (USOTC:SFTBY) e Nvidia (NASDAQ:NVDA).

    Ether vicino al massimo storico

    Bitcoin (COIN:BTCUSD) ha registrato un lieve rialzo, mentre Ether (COIN:ETHUSD) è salito fino all’8,5% a 4.683$, vicino al massimo di 4.861$ di novembre 2021. Aziende stanno accumulando Ether come fatto con Bitcoin da Michael Saylor.

    Oro in lieve rialzo

    I prezzi dell’oro sono saliti nelle prime contrattazioni europee, supportati dalle speranze di un allentamento della Fed e in attesa dei colloqui USA-Russia. Oro spot +0,3% a 3.359,54$/oz, futures dicembre +0,3% a 3.408,22$/oz.

    Mercati vedono ora il 96% di possibilità di un taglio dei tassi a settembre, secondo il CME FedWatch Tool. Sviluppi geopolitici hanno però limitato i guadagni, con l’attenzione sul vertice Trump-Putin in Alaska per discutere dell’Ucraina e di un possibile cessate il fuoco.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Borse europee miste mentre gli Stati Uniti prorogano la sospensione dei dazi sulla Cina

    Borse europee miste mentre gli Stati Uniti prorogano la sospensione dei dazi sulla Cina

    I mercati azionari europei hanno mostrato un andamento contrastante martedì, dopo che Washington ha deciso di estendere fino al 10 novembre la sospensione dell’aumento dei dazi sulle merci cinesi, riducendo temporaneamente le tensioni commerciali tra le due principali economie mondiali.

    A metà giornata, il DAX tedesco segnava un calo dello 0,4%, il FTSE 100 britannico era leggermente positivo e il CAC 40 francese guadagnava lo 0,3%.

    La sterlina si è rafforzata contro euro e dollaro dopo la pubblicazione dei dati sul mercato del lavoro britannico, che hanno evidenziato un calo delle buste paga per il sesto mese consecutivo e una nuova riduzione delle offerte di lavoro, mentre la crescita salariale è rimasta sostenuta. Dati separati hanno mostrato che le vendite al dettaglio nel Regno Unito sono aumentate del 2,5% su base annua a luglio.

    A Francoforte, Cancom SE (TG:COK) ha perso il 2,6% dopo che il fornitore tedesco di servizi IT ha registrato una perdita nel secondo trimestre, invertendo l’utile dell’anno precedente.

    A Parigi, Valneva (EU:VLA) è balzata dell’8,2% dopo aver riportato un aumento del 37,8% dei ricavi nella prima metà dell’anno.

    Hannover Re (TG:A30VQR) ha ceduto l’1,3% nonostante un incremento dell’utile netto e dei ricavi da riassicurazione nella prima metà dell’anno.

    Il gruppo svizzero di generici e biosimilari Sandoz (LSE:0SAN) ha guadagnato oltre l’1% dopo aver firmato una partnership con Elawan Energy per sviluppare 150MW di progetti solari in Spagna.

    Le azioni di Spirax Group (LSE:SPX) sono salite del 13% dopo che la società britannica di tecnologie per l’energia termica industriale e dei fluidi ha registrato risultati semestrali 2025 superiori alle attese.

    Derwent London (LSE:DLN) ha perso il 4,2% dopo aver annunciato il ritiro del direttore esecutivo Nigel George.

    La società di recruiting Page Group (LSE:PAGE) è scesa dell’1,3% dopo aver riportato un crollo del 99% dell’utile ante imposte nel primo semestre, citando incertezze macroeconomiche e legate ai dazi.

    Entain (LSE:ENT), proprietaria di Ladbrokes, ha ceduto quasi il 3% nonostante risultati semestrali solidi e un aumento delle previsioni per l’intero anno.

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