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  • Laboratorios Farmaceuticos guadagna il 4% dopo solidi risultati del primo trimestre

    Laboratorios Farmaceuticos guadagna il 4% dopo solidi risultati del primo trimestre

    Le azioni di Laboratorios Farmaceuticos (BIT:ERFO) sono salite del 3,5% dopo la pubblicazione dei risultati del primo trimestre, che hanno superato le aspettative del consenso sia in termini di ricavi che di utili. La società farmaceutica ha registrato ricavi operativi pari a 154,9 milioni di euro nel primo trimestre del 2025, con un aumento del 2% rispetto all’anno precedente e superiori alla stima del consenso di 151,5 milioni di euro.

    La crescita è stata attribuita alla performance del settore Specialty Pharma, che ha registrato un aumento delle vendite del 18%, raggiungendo i 119,1 milioni di euro rispetto ai 101,1 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. Questo incremento ha contribuito a compensare il calo del 29% dei ricavi del segmento CDMO, scesi a 35,8 milioni di euro rispetto ai 50,1 milioni dell’anno precedente.

    Anche il margine lordo di Laboratorios Farmaceuticos è migliorato, raggiungendo il 58,5% nel primo trimestre del 2025 rispetto al 56,6% del primo trimestre del 2024, superando la stima del consenso del 58,2%. L’aumento del margine lordo è stato trainato da un maggiore contributo dei prodotti ad alto margine, come Okedi, e da una diminuzione dei prezzi delle materie prime dell’eparina a basso peso molecolare (LMWH).

    Nonostante un contesto sfidante, l’azienda ha confermato le sue previsioni per l’esercizio fiscale 2025, prevedendo un calo percentuale medio a una cifra dei ricavi operativi rispetto al 2024, in linea con il consenso. La società ha citato le incertezze legate alla domanda e alla produzione delle prossime campagne vaccinali e all’ampiezza delle nuove commesse per i suoi servizi CDMO come fattori che rendono difficili previsioni più precise.

    Inoltre, Laboratorios Farmaceuticos prevede che le vendite del biosimilare dell’enoxaparina diminuiranno di una percentuale bassa a una cifra rispetto all’anno fiscale 2024, mentre si stima che il prodotto Bemiparin crescerà a un tasso anch’esso basso a una cifra. Il business CDMO dell’azienda rimane un punto focale per la crescita futura, con l’obiettivo di aumentare la crescita operativa da 1,5 a 1,8 volte entro il 2030, spinta da un raddoppio atteso delle vendite fino a circa 700 milioni di euro.

    L’EBITDA del primo trimestre è aumentato del 17% a 30,3 milioni di euro, superando il consenso di 26,5 milioni di euro, e il margine EBITDA è salito al 19,6%. L’utile netto ha registrato un aumento significativo del 21%, raggiungendo i 18,1 milioni di euro, superando ancora una volta le stime del consenso, fissate a 14,7 milioni di euro.

  • DAX, CAC, FTSE100: Le borse europee scendono

    DAX, CAC, FTSE100: Le borse europee scendono

    Le azioni europee sugli indici DAX, CAC e FTSE 100 sono scese mercoledì, mentre gli investitori valutano una serie di risultati aziendali e attendono l’annuncio della politica monetaria della Federal Reserve previsto per la giornata, in cerca di indicazioni sulla direzione del mercato.

    Il ribasso, tuttavia, è stato limitato da dati positivi provenienti dalla Germania e dall’ottimismo riguardo ai prossimi colloqui commerciali tra Stati Uniti e Cina.

    Gli ordini alle fabbriche tedesche sono aumentati più del previsto a marzo grazie a una solida domanda sia interna che estera, secondo i dati pubblicati da Destatis.

    Gli ordini alle fabbriche sono aumentati del 3,6% su base mensile a marzo, dopo essere rimasti stabili a febbraio. Le previsioni indicavano un aumento dell’1,4%.

    Su base annua, gli ordini alle fabbriche sono cresciuti del 3,8%, in netto contrasto con il calo dello 0,2% registrato a febbraio.

    L’indice tedesco DAX è in calo dello 0,1%, il FTSE 100 del Regno Unito perde lo 0,4% e il CAC 40 francese è in ribasso dello 0,6%.

    Vonovia SE, il più grande proprietario immobiliare della Germania, è scesa dopo aver annunciato che Luka Mucic succederà a Rolf Buch come CEO entro la fine del 2025.

    Anche Veolia è in calo. L’azienda francese di servizi pubblici e gestione delle risorse ha concordato l’acquisto della partecipazione di minoranza detenuta dalla Caisse de dépôt et placement du Québec nella sua controllata Water Technologies and Solutions per 1,75 miliardi di dollari.

    Anche la società svedese di costruzioni Skanska ha mostrato un calo significativo dopo aver riportato utili del primo trimestre inferiori alle aspettative.

    Al contrario, la casa automobilistica tedesca BMW è salita bruscamente dopo aver confermato le sue previsioni per l’intero anno.

    Anche il colosso farmaceutico danese Novo Nordisk è balzato in avanti dopo aver riportato un aumento dell’utile netto del primo trimestre superiore alle attese.

  • Dow Jones, S&P, Nasdaq: Le notizie sui colloqui USA-Cina potrebbero portare a un inizio positivo a Wall Street

    Dow Jones, S&P, Nasdaq: Le notizie sui colloqui USA-Cina potrebbero portare a un inizio positivo a Wall Street

    I principali futures sugli indici statunitensi Dow Jones, S&P e Nasdaq indicano attualmente un’apertura in rialzo per mercoledì, con le azioni che potrebbero tornare a salire dopo il calo registrato nelle due sessioni precedenti.

    I futures sono aumentati dopo la notizia che il Segretario al Tesoro, Scott Bessent, incontrerà il rappresentante principale della Cina per le questioni economiche durante un viaggio in Svizzera giovedì.

    “La mia impressione è che si tratterà di una de-escalation, non di un grande accordo commerciale,” ha dichiarato Bessent a Fox News. “Ma dobbiamo prima de-escalare, prima di poter andare avanti.”

    Bessent ha definito le enormi tariffe imposte da Stati Uniti e Cina come “l’equivalente di un embargo,” aggiungendo: “Non vogliamo separarci, quello che vogliamo è un commercio equo.”

    I mercati potrebbero beneficiare anche della reazione positiva ad alcune delle ultime notizie sugli utili, con le azioni di Disney (NYSE:DIS) in aumento del 7,7% nel pre-market dopo che il colosso dell’intrattenimento ha riportato risultati per il secondo trimestre fiscale superiori alle attese e ha alzato le stime per l’intero anno.

    Anche il produttore di chip Advanced Micro Devices (NASDAQ:AMD) sta mostrando forza nel pre-market dopo aver riportato risultati per il primo trimestre superiori alle stime degli analisti sia per i ricavi sia per gli utili.

    Al contrario, le azioni di Super Micro Computer (NASDAQ:SMCI) stanno crollando del 6,0% nel pre-market dopo che il produttore di server ha riportato risultati per il terzo trimestre fiscale inferiori alle aspettative e ha fornito previsioni deludenti per il trimestre in corso.

    Tuttavia, l’attività complessiva di scambio potrebbe rimanere contenuta, poiché gli operatori attendono l’annuncio della politica monetaria della Federal Reserve previsto per questo pomeriggio.

    Con lo strumento FedWatch del CME Group che indica attualmente una probabilità del 99,0% che la Fed lasci invariati i tassi di interesse, gli operatori cercheranno indizi nell’annesso comunicato riguardo alle prospettive sui tassi.

    Dopo una sessione volatile conclusasi in ribasso lunedì, martedì le azioni hanno continuato a mostrare debolezza. I principali indici hanno chiuso in calo, proseguendo il ritracciamento dai massimi di chiusura di un mese fa registrati venerdì scorso.

    Gli indici principali hanno terminato la giornata nettamente in territorio negativo. Il Dow è sceso di 389,83 punti, ovvero dell’1,0%, a 40.829,00, il Nasdaq è calato di 154,58 punti o dello 0,9% a 17.689,66 e l’S&P 500 ha perso 43,37 punti o lo 0,8% a 5.606,91.

    Le incertezze commerciali in corso hanno continuato a pesare sui mercati dopo la recente fase di forza che aveva portato l’S&P 500 a chiudere in rialzo per nove sessioni consecutive prima del calo di ieri.

    Sebbene il Segretario al Tesoro Scott Bessent abbia dichiarato lunedì alla CNBC che gli Stati Uniti sono “molto vicini ad alcuni accordi,” la mancanza di sviluppi concreti nei colloqui commerciali ha mantenuto gli investitori in allerta.

    Durante un incontro con il Primo Ministro canadese Mark Carney, il Presidente Donald Trump ha espresso frustrazione per le continue domande dei media su quando gli Stati Uniti firmeranno nuovi accordi commerciali, pur affermando che “potrebbe firmare 25 accordi in questo momento.”

    “Vorrei che smettessero di chiedere quanti accordi stiamo firmando questa settimana,” ha detto Trump. “Perché un giorno torneremo e vi daremo 100 accordi.”

    Sul fronte economico legato al commercio, il Dipartimento del Commercio ha pubblicato questa mattina un rapporto che mostra come il deficit commerciale degli Stati Uniti sia aumentato molto più del previsto nel mese di marzo.

    Il rapporto ha indicato che il deficit commerciale è salito a un livello record di 140,5 miliardi di dollari a marzo, rispetto ai 123,2 miliardi di febbraio (dato rivisto).

    Gli economisti si aspettavano un aumento del deficit a 129,0 miliardi di dollari rispetto ai 122,7 miliardi inizialmente riportati per il mese precedente.

    L’aumento molto superiore alle attese del deficit è dovuto a un’impennata del valore delle importazioni del 4,4% a 419,0 miliardi di dollari, mentre il valore delle esportazioni è salito solo dello 0,2% a 278,5 miliardi di dollari.

    I titoli biotecnologici hanno registrato un calo significativo durante la giornata, con l’indice NYSE Arca Biotechnology in calo del 5,1% dopo aver chiuso lunedì al livello più alto del mese.

    Vertex Pharmaceuticals (NASDAQ:VRTX) ha contribuito a guidare il settore al ribasso, crollando del 10,0% dopo aver riportato risultati per il primo trimestre inferiori alle attese.

    Anche i titoli farmaceutici hanno mostrato una marcata debolezza, come dimostrato dal calo del 3,7% dell’indice NYSE Arca Pharmaceutical.

    I titoli sanitari, dei trasporti e dell’edilizia abitativa hanno anch’essi mostrato una debolezza significativa, mentre i titoli auriferi hanno esteso il rally di lunedì in scia a un ulteriore aumento del prezzo del metallo prezioso.

  • Borsa di Milano poco mossa all’avvio della stagione trimestrale: vola Italgas, giù Finecobank

    Borsa di Milano poco mossa all’avvio della stagione trimestrale: vola Italgas, giù Finecobank

    Le borse sono deboli a Piazza Affari in un’altra seduta influenzata non solo dagli sviluppi geopolitici ma anche dai risultati societari, con la stagione degli utili entrata nel vivo.

    A livello macroeconomico, oggi si conclude la riunione del FOMC, dalla quale gli investitori si aspettano tassi invariati. L’attenzione sarà rivolta alle parole del presidente della Fed, Jerome Powell, in cerca di indicazioni su come la banca centrale statunitense intenda gestire la politica monetaria alla luce delle incertezze legate ai dazi imposti dal presidente Donald Trump.

    Intorno alle 9.30, l’indice FTSE Mib segna un calo frazionale dello 0,04%.

    Italgas (BIT:IG) si distingue positivamente, in rialzo del 2,2% e su nuovi massimi storici a 7,37 euro, dopo i risultati del primo trimestre e le previsioni per il 2025, che includono il contributo di 2i Rete Gas per nove mesi a partire dal 1° aprile, con un EBITDA rettificato previsto tra 1,80 e 1,85 miliardi di euro. Secondo Equita, i risultati sono “lievemente migliori delle attese e la guidance per il 2025 è in linea con le nostre stime post-integrazione di 2i Rete Gas e le recenti revisioni regolatorie”.

    Amplifon (BIT:AMP) prosegue il rally, salendo dell’1,9%, alla quarta seduta consecutiva di guadagni, sostenuta anche dai dati trimestrali. Secondo Intermonte, “i risultati sono in linea con le nostre attese sui ricavi e migliori dell’1% a livello di Adj EBITDA”.

    Prosegue la debolezza del comparto bancario, con gli investitori attendisti in vista delle trimestrali in uscita questa settimana e in attesa di novità sul fronte M&A. UniCredit (BIT:UCG) perde lo 0,55% e Banco BPM lo 0,4% nel giorno della pubblicazione dei risultati, mentre persiste l’incertezza su un possibile passo indietro dell’istituto guidato da Andrea Orcel nella OPA su Banco BPM.

    Intesa Sanpaolo (BIT:ISP) registra ulteriori vendite (-0,6%) dopo il calo di ieri seguito alla pubblicazione dei risultati trimestrali.

    Finecobank (BIT:FBK) cede nettamente, in calo del 2,5% dopo la trimestrale.

    Bene oggi TIM, che sale dello 0,4% in attesa dei risultati del trimestre previsti per la giornata. Positiva anche Poste Italiane (BIT:PST), che avanza dell’1% sulle voci di colloqui avviati dall’AD Matteo Del Fante con Amazon (NASDAQ:AMZN) per rafforzare i rapporti con il colosso statunitense e, in futuro, anche con Tim (BIT:TIT), di cui Poste è il principale azionista.

    Diasorin (BIT:DIA) chiude in calo dell’1,5% dopo la pubblicazione dei risultati trimestrali e la conferma delle previsioni per l’anno in corso.

  • Borse europee contrastate: focus su utili, decisione Fed e negoziati commerciali USA-Cina

    Borse europee contrastate: focus su utili, decisione Fed e negoziati commerciali USA-Cina

    Gli indici azionari europei hanno mostrato un andamento misto mercoledì, sostenuti in parte dalle indicazioni sull’avvio di colloqui commerciali tra Stati Uniti e Cina, mentre gli investitori valutavano i risultati aziendali e attendevano la decisione di politica monetaria della Federal Reserve.

    Alle 09:05 (ora italiana), il DAX in Germania è salito dello 0,1%, mentre il CAC 40 in Francia è sceso dello 0,3% e il FTSE 100 nel Regno Unito ha perso lo 0,2%.

    Colloqui commerciali USA-Cina

    Il clima sui mercati europei ha beneficiato della notizia che i negoziati commerciali tra Stati Uniti e Cina inizieranno a breve, alimentando le speranze di una de-escalation della guerra commerciale in corso, che ha agitato i mercati e minacciato la crescita economica globale.

    Il Segretario al Tesoro USA Scott Bessent e il Rappresentante al Commercio Jamieson Greer incontreranno questa settimana in Svizzera i loro omologhi cinesi per nuovi colloqui, secondo quanto dichiarato dai rispettivi uffici martedì.

    L’annuncio rappresenta il segnale più chiaro finora di una disponibilità al dialogo da entrambe le parti, anche se resta da vedere se ciò porterà a una riduzione immediata delle tensioni, soprattutto dopo che il Presidente Donald Trump ha recentemente dichiarato di non avere fretta nel concludere accordi commerciali.

    Nel frattempo, la Banca Popolare Cinese ha annunciato mercoledì una riduzione dei requisiti di riserva per le banche, con l’obiettivo di iniettare maggiore liquidità nell’economia per contrastare gli effetti negativi della guerra commerciale.

    La riunione della Fed alimenta l’incertezza

    Gli investitori stanno anche monitorando con attenzione la conclusione della prima riunione di politica monetaria della Federal Reserve da quando il Presidente Trump ha annunciato i dazi “reciproci” ad aprile.

    Si prevede ampiamente che la banca centrale americana manterrà i tassi d’interesse invariati, ma i mercati presteranno particolare attenzione alle dichiarazioni del presidente Jerome Powell per comprendere meglio le future mosse sui tassi e lo stato dell’economia.

    Anche l’escalation militare tra India e Pakistan contribuisce all’incertezza sui mercati, mentre in Europa l’attenzione è rivolta ai dati sulle vendite al dettaglio dell’Eurozona per il mese di marzo.

    Earning europei: taglio delle previsioni per Novo Nordisk

    La giornata è ricca di risultati societari in Europa, in un trimestre generalmente accolto positivamente.

    Novo Nordisk (NYSE:NVO) ha registrato un utile netto superiore alle attese nel primo trimestre, ma il gruppo farmaceutico svizzero ha abbassato la previsione di crescita delle vendite per l’intero anno, a causa della minore domanda per il suo farmaco dimagrante di punta, Wegovy.

    BMW (TG:BMW) ha confermato le proprie previsioni per il 2025, affermando di attendersi una riduzione di alcuni dazi sulle importazioni di veicoli a partire da luglio.

    Siemens Healthineers (BIT:1SHL) ha riportato un aumento del 6,8% dei ricavi trimestrali e un incremento del 25% dell’utile netto, ma ha ampliato l’intervallo di previsione degli utili per l’anno intero a causa delle pressioni derivanti dai dazi globali.

    Legrand (EU:LR), gruppo francese dell’infrastruttura elettrica e digitale, ha stimato un impatto finanziario da $150 a $200 milioni quest’anno legato ai dazi USA sulle importazioni dalla Cina.

    Orsted (TG:D2G), azienda energetica danese, ha superato le aspettative con i risultati operativi del primo trimestre, ma ha segnalato difficoltà persistenti nel settore dell’eolico offshore, annunciando l’abbandono del progetto Hornsea 4 nel Regno Unito.

    Petrolio in rialzo grazie ai segnali dai colloqui commerciali

    I prezzi del petrolio sono aumentati mercoledì, allontanandosi dai minimi di quattro anni, grazie alle prospettive di colloqui commerciali USA-Cina e a segnali di forte domanda negli Stati Uniti.

    Alle 09:05 (ora italiana), i futures sul Brent sono saliti dell’1,2% a $62,88 al barile, mentre il WTI è avanzato dell’1,4% a $59,90 al barile.

    Secondo l’American Petroleum Institute, le scorte di greggio USA sono diminuite di 4,5 milioni di barili nella settimana conclusa il 2 maggio, segnalando una domanda ancora solida. I dati ufficiali del governo USA saranno pubblicati nel corso della giornata.

    Entrambi i benchmark petroliferi erano scesi ai minimi da quattro anni dopo la decisione dell’OPEC+ di accelerare l’aumento della produzione, suscitando timori di eccesso di offerta proprio mentre i dazi USA aggravano le preoccupazioni sulla domanda.

  • Lottomatica registra un aumento del 33% dei ricavi su base annua e conferma la guidance per il FY25E

    Lottomatica registra un aumento del 33% dei ricavi su base annua e conferma la guidance per il FY25E

    Lottomatica (BIT:LTMC), operatore italiano della lotteria, ha annunciato un aumento del 33% dei ricavi nel primo trimestre rispetto all’anno precedente, raggiungendo i €586 milioni. Questo risultato è in linea con le stime di consenso di Jefferies e con il consenso compilato dalla società, che prevedevano rispettivamente ricavi di €573 milioni e €583 milioni.

    L’EBITDA della società ha registrato un aumento significativo del 47%, salendo a €220 milioni, superando del 2% le stime di consenso di €211 milioni e €217 milioni.

    Guardando al futuro, Lottomatica ha confermato la guidance sui ricavi per l’esercizio 2025E, prevedendo un intervallo compreso tra €2.320 e €2.370 milioni. Questo dato è in linea con la stima di Jefferies di €2.350 milioni e con il consenso FactSet di €2.319 milioni. La società prevede inoltre un EBITDA compreso tra €840 e €870 milioni.

    Per quanto riguarda le acquisizioni recenti, la guidance sulle sinergie derivanti dall’accordo con SKS365 è stata rivista al rialzo. Lottomatica punta ora a un totale di €87 milioni, rispetto al target precedente di €75 milioni.

    La società ha inoltre completato con successo il rifinanziamento delle sue operazioni. L’emissione di €1,1 miliardi in obbligazioni senior al 4,875% con scadenza nel 2031 e l’estensione della linea di credito rotativa (RCF) hanno portato a un incremento implicito del 4-5% nelle stime di consenso sugli utili per azione (EPS). Questa operazione dovrebbe generare un risparmio annuo di €24 milioni in interessi.

    Infine, Lottomatica ha ricevuto un upgrade del rating da parte di S&P e Moody’s, passando rispettivamente da BB- a BB e da Ba3 a Ba2. La società ha anche annunciato un programma di riacquisto di azioni proprie da €500 milioni, che inizierà a giugno e proseguirà per i prossimi 18 mesi.

  • Italgas registra un aumento del 6% dell’utile operativo nel primo trimestre dopo l’acquisizione di 2i Rete Gas

    Italgas registra un aumento del 6% dell’utile operativo nel primo trimestre dopo l’acquisizione di 2i Rete Gas

    Italgas (BIT:IG), il più grande distributore di gas in Europa, ha riportato mercoledì un aumento del 6% su base annua dell’utile operativo rettificato per il primo trimestre.

    L’EBITDA rettificato (utili prima di interessi, tasse, ammortamenti e svalutazioni) è salito a 345 milioni di euro (392,06 milioni di dollari).

    Questo incremento è stato principalmente trainato dalla crescita delle attività regolamentate di Italgas.

    Italgas ha completato lo scorso mese l’acquisizione del suo concorrente più piccolo, 2i Rete Gas, per un prezzo di 5,3 miliardi di euro.

    Questa acquisizione è attualmente in fase di integrazione nelle operazioni di Italgas e si prevede che contribuirà positivamente alla performance finanziaria della società nei prossimi trimestri.

  • DAX, CAC, FTSE100, Le Borse Europee in Calo Generalizzato

    DAX, CAC, FTSE100, Le Borse Europee in Calo Generalizzato

    Le principali borse europee — DAX, CAC e FTSE 100 — sono in calo martedì, mentre gli investitori valutano l’ultima tornata di risultati societari e attendono le imminenti riunioni della Federal Reserve e della Banca d’Inghilterra.

    L’euro è leggermente salito rispetto al dollaro, con le trattative commerciali che sono tornate al centro dell’attenzione.

    Nel frattempo, il leader dei conservatori tedeschi non ha ottenuto a sorpresa i numeri necessari per formare una maggioranza in parlamento e diventare cancelliere.

    Sul fronte economico, la crescita della produzione industriale francese ha rallentato più del previsto a marzo, secondo i dati dell’istituto statistico INSEE.

    La produzione industriale è cresciuta solo dello 0,2% a marzo rispetto a febbraio, mese in cui era aumentata dell’1,0%. Gli analisti si aspettavano un incremento dello 0,4%.

    L’indice tedesco DAX è in calo dello 0,7%, il CAC 40 francese scende dello 0,3% e l’indice FTSE 100 del Regno Unito è in calo dello 0,1%.

    SGL Carbon è crollata: il produttore tedesco di prodotti in carbonio e grafite ha deciso di chiudere il proprio sito produttivo di Lavradio, in Portogallo, nell’ambito della ristrutturazione della divisione in perdita dedicata alle fibre di carbonio.

    Anche Evotec SE, azienda biotech, ha registrato un calo significativo dopo aver riportato una perdita netta più ampia nel primo trimestre.

    Anglo American è scivolata dopo che Peabody ha informato la società che i problemi legati alla miniera di Moranbah North costituiscono un “Cambiamento Materiale Avverso” secondo i termini dell’accordo.

    La società olandese di tecnologia sanitaria Philips ha anch’essa subito un brusco calo, dopo aver rivisto al ribasso le previsioni sul margine di profitto per il 2025 a causa dell’impatto dei dazi.

    Al contrario, HUGO BOSS AG, il noto rivenditore di moda, è salito bruscamente dopo che i ricavi del primo trimestre hanno superato le aspettative.

    Il produttore di componenti per auto Continental è balzato in avanti dopo aver più che raddoppiato i profitti nel primo trimestre, grazie in parte agli sforzi di riduzione dei costi.

    Anche il produttore danese di turbine eoliche Vestas Wind Systems è salito notevolmente dopo aver registrato un utile operativo inaspettato nel primo trimestre.

    Infine, il colosso farmaceutico britannico AstraZeneca è avanzato dopo aver ottenuto l’approvazione dell’UE per il farmaco Calquence (acalabrutinib) in combinazione con bendamustina e rituximab.

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  • Dow Jones, S&P, Nasdaq, i Futures Indicano un Prolungato Ribasso a Wall Street

    Dow Jones, S&P, Nasdaq, i Futures Indicano un Prolungato Ribasso a Wall Street

    I principali futures sugli indici statunitensi — Dow Jones, S&P e Nasdaq — stanno attualmente indicando un prolungato ribasso a Wall Street per martedì, con le azioni che probabilmente registreranno ulteriori cali dopo aver chiuso la sessione volatile di lunedì prevalentemente in negativo.

    Le persistenti incertezze sul fronte commerciale potrebbero continuare a pesare sui mercati, dopo il recente slancio che ha visto l’S&P 500 chiudere in rialzo per nove sessioni consecutive prima del calo di ieri.

    Anche se il Segretario al Tesoro Scott Bessent ha dichiarato lunedì alla CNBC che gli Stati Uniti sono “molto vicini a raggiungere alcuni accordi”, la mancanza di sviluppi concreti nei colloqui commerciali mantiene gli investitori in allerta.

    Il Presidente Donald Trump incontrerà oggi per la prima volta il Primo Ministro canadese Mark Carney, in un contesto di relazioni tese tra gli storici alleati a causa di dispute commerciali e questioni legate alla sovranità del Canada.

    In tema di economia legata al commercio, il Dipartimento del Commercio ha pubblicato questa mattina un rapporto che mostra come il deficit commerciale degli Stati Uniti sia aumentato molto più del previsto nel mese di marzo.

    Lunedì, i mercati azionari hanno registrato una notevole volatilità durante la sessione di scambi, chiudendo infine la giornata in prevalenza in calo. Gli indici principali si erano ripresi da un crollo iniziale, ma sono tornati sotto pressione nella seconda parte della seduta.

    Gli indici principali hanno concluso la giornata sopra i minimi iniziali, ma comunque in territorio negativo. Il Nasdaq è sceso di 133,49 punti, pari allo 0,7%, a quota 17.844,24, l’S&P 500 ha perso 36,29 punti, ovvero lo 0,6%, chiudendo a 5.650,38, mentre il Dow è sceso di 98,60 punti, o lo 0,2%, attestandosi a 41.218,83.

    Il ribasso iniziale a Wall Street è stato alimentato da alcuni operatori che hanno deciso di incassare i profitti dopo la recente forza del mercato, che aveva portato gli indici principali ai massimi da un mese.

    L’S&P 500 aveva chiuso in rialzo per la nona sessione consecutiva venerdì scorso, segnando la sua serie positiva più lunga da oltre vent’anni.

    Le rinnovate preoccupazioni commerciali hanno inoltre pesato sulle azioni dopo che il Presidente Trump ha annunciato l’intenzione di imporre un dazio del 100% sui film prodotti all’estero.

    “L’industria cinematografica in America STA MORENDO molto rapidamente,” ha scritto Trump su Truth Social. “Altri Paesi stanno offrendo ogni tipo di incentivo per attrarre i nostri registi e studi lontano dagli Stati Uniti. Hollywood, e molte altre aree negli U.S.A., stanno venendo devastate.”

    “Questo è uno sforzo concertato da parte di altre Nazioni e, pertanto, una minaccia alla Sicurezza Nazionale. È, oltre a tutto il resto, anche un problema di messaggi e propaganda!” ha aggiunto. “VOGLIAMO CHE I FILM SIANO PRODOTTI IN AMERICA, DI NUOVO!”

    Trump ha anche detto ai giornalisti domenica di non avere in programma di parlare con il suo omologo cinese Xi Jinping questa settimana, smorzando l’ottimismo recente su un possibile accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina.

    Tuttavia, la pressione iniziale è diminuita dopo la pubblicazione di un rapporto dell’Institute for Supply Management che ha mostrato un inaspettato aumento dell’attività del settore dei servizi negli Stati Uniti nel mese di aprile.

    L’ISM ha dichiarato che il suo indice PMI dei servizi è salito a 51,6 in aprile da 50,8 in marzo, con un valore sopra 50 che indica espansione. Gli economisti si aspettavano un calo dell’indice a 50,6.

    Il tentativo successivo di recupero è stato favorito anche da un rapporto di Bloomberg secondo cui l’India avrebbe proposto dazi zero su acciaio, componenti auto e prodotti farmaceutici fino a una certa soglia nell’ambito dei negoziati commerciali con gli Stati Uniti.

    Citandone fonti informate, Bloomberg ha riferito che l’offerta è stata avanzata da funzionari commerciali indiani in visita a Washington alla fine dello scorso mese per accelerare i negoziati su un accordo commerciale bilaterale.

    I titoli energetici hanno registrato alcune delle peggiori performance di giornata a causa di un forte calo del prezzo del petrolio greggio, con il Philadelphia Oil Service Index in discesa del 2,7% e l’NYSE Arca Oil Index in calo dell’1,7%.

    Il prezzo del greggio è sceso al livello di chiusura più basso degli ultimi quattro anni dopo che i membri dell’OPEC+ hanno concordato di aumentare la produzione di altri 411.000 barili al giorno nel mese di giugno.

    Debolezza notevole anche tra i titoli dell’acciaio, come dimostrato dal calo dell’1,1% registrato dall’NYSE Arca Steel Index.

    Al contrario, i titoli auriferi sono saliti bruscamente insieme al prezzo del metallo prezioso, facendo salire del 3,1% l’NYSE Arca Gold Bugs Index.

    Anche i titoli delle compagnie aeree hanno ottenuto buone performance, pur chiudendo lontano dai massimi di giornata, con l’NYSE Arca Airline Index in aumento dell’1,2%.

  • Tim messa alla prova dopo i record della controllata in Brasile

    Tim messa alla prova dopo i record della controllata in Brasile

    È già tempo di trimestrali per Telecom Italia (BIT:TIT), che domani, 7 maggio, dovrebbe pubblicare i dati del primo trimestre 2025, con la conference call con gli analisti prevista per il giorno successivo.

    Il consensus degli analisti pubblicato sul sito del gruppo prevede ricavi pari a 3,259 miliardi di euro, segnando così una crescita del 2,2%, mentre il fatturato dovrebbe essere aumentato del 5,2%. Tra le varie divisioni, Tim Domestic dovrebbe aver incrementato il proprio fatturato dello 0,7%, con ricavi Tim Enterprise stimati in aumento del 4,6%.

    L’Ebitda è previsto in crescita del 5,7% a 980 milioni, con Tim Domestic in aumento del 4,9%, mentre l’Ebitda after leasing è atteso a 821 milioni (+6,2%): Tim Domestic a +4,9%.

    Il debito netto rettificato è previsto a 7,504 miliardi, in aumento di circa 200 milioni rispetto ai circa 7,3 miliardi del 31 dicembre 2024. Questa crescita, spiegano gli analisti, dovrebbe essere legata ai pagamenti verso i fornitori relativi agli investimenti (capex) sostenuti nel quarto trimestre.

    I dati presi in considerazione dagli analisti sono organici e omogenei, quindi escludono voci non ricorrenti e Sparkle, recentemente ceduta al consorzio Mef-Retelit e classificata come operazione dismessa. Inoltre, si tratta di numeri su base comparabile, cioè che escludono le fluttuazioni dei cambi che potrebbero avere un impatto negativo sui dati.

    In attesa dei risultati, gli analisti di Morningstar mantengono il prezzo obiettivo sulle azioni Tim a 0,25 euro, mentre questa mattina il titolo apre la seduta di Piazza Affari a 0,3575 euro (+1%).

    “La nostra attenzione sarà concentrata sui numeri della crescita,” spiegano gli analisti, dicendosi “interessati a capire dove si trovi l’azienda, alla fine del primo trimestre, rispetto all’obiettivo 2025 di una crescita del 7% dell’EBITDAaL (utile prima di interessi, tasse, ammortamenti e costi di leasing). Consideriamo questo obiettivo ambizioso in un mercato così disastroso”.

    Anche se “è vero che il Brasile (che rappresenta il 45% dell’EBITDAaL del gruppo contro il 55% dell’Italia) sarà il mercato che contribuirà maggiormente al raggiungimento di questo obiettivo di crescita, i ricavi di Tim Consumer, ad esempio, sono cresciuti solo dello 0,1% nel 2024. Questo dimostra che per far crescere l’EBITDAaL del gruppo al tasso del 7%, è necessario tagliare i costi,” aggiungono gli esperti.

    Dallo scorso marzo, Poste Italiane (BIT:PST) è il maggiore azionista di Telecom Italia e, a questo proposito, Morningstar sottolinea due principali implicazioni.

    In primo luogo, “la possibilità di consolidamento e fusione con Iliad, dato che lo Stato italiano ha ora un’influenza diretta su Tim,” e “si tratterebbe comunque di un processo lungo e lento, con molti ostacoli regolatori da superare,” spiegano i broker.

    Inoltre, “se Tim continuerà ad essere un’entità autonoma, la nostra ipotesi di base è che la partecipazione di Poste limiti qualsiasi taglio dei costi. Se lo Stato è il maggiore azionista, tagliare il personale è impopolare (un problema che ad esempio colpisce anche Orange in Francia),” concludono da Morningstar.

    In attesa dei conti del gruppo, arrivano buone notizie da Tim Brasil, che ha comunicato risultati significativamente migliorati e a livelli record.

    Nel dettaglio, la controllata sudamericana ha registrato ricavi in aumento del 4,9% a 6,4 miliardi di reais (circa 1 miliardo di euro) al 31 marzo, con un Ebitda normalizzato in crescita del 6,7% a 3,1 miliardi (circa 480 milioni di euro).

    L’utile netto del periodo è aumentato sensibilmente, balzando del 56% a 810 milioni di reais (circa 125 milioni di euro), un dato che rappresenta un “record” per il gruppo, in quanto “è il livello più alto di utile netto mai registrato dalla società in un primo trimestre”.

    “Ancora una volta abbiamo raggiunto risultati finanziari e operativi positivi nel trimestre, e ancora una volta abbiamo ottenuto risultati in linea con i nostri obiettivi e con le aspettative del mercato,” ha sottolineato Alberto Griselli, CEO di Tim Brasil, parlando di una “performance che conferma la solidità della strategia del gruppo.”