Blog

  • Stellantis in rialzo dopo la promozione di Jefferies: fiducia nella svolta guidata dal nuovo CEO

    Stellantis in rialzo dopo la promozione di Jefferies: fiducia nella svolta guidata dal nuovo CEO

    Le azioni di Stellantis (BIT:STLAM) sono salite di oltre il 4% mercoledì, dopo che Jefferies ha alzato il rating del titolo da hold a buy, esprimendo maggiore fiducia nella ripresa strategica e operativa del gruppo sotto la guida del nuovo CEO Antonio Filosa. Il target price è stato rivisto al rialzo a 11,50 €, con un potenziale di crescita di circa il 44% rispetto alla chiusura di martedì a 8,01 €.

    Secondo Jefferies, Stellantis sta mostrando segnali di stabilizzazione dopo un periodo di perdita di quote di mercato e contrazione dei margini. In particolare, i ritardi nei lanci di prodotto in Europa si stanno riducendo, mentre in Nord America si stanno registrando progressi grazie al riposizionamento di modelli come il Ram Express, penalizzato in precedenza da scorte eccessive e strategie di prezzo poco efficaci.

    Utili previsti in calo nel 2025, ma con forte ripresa successiva

    Jefferies prevede che il 2025 rappresenti il punto più basso del ciclo degli utili per Stellantis, con un EBIT rettificato atteso a 6,5 miliardi di euro, in calo rispetto agli 8,6 miliardi stimati per il 2024. Tuttavia, si prevede una netta ripresa negli anni successivi: l’utile per azione (EPS) dovrebbe scendere a 1,32 € nel 2025, per poi risalire a 2,40 € nel 2026 e 3,13 € nel 2027.

    Anche il flusso di cassa libero dovrebbe riprendersi, passando da 1,5 miliardi nel 2025 a 5–6 miliardi di euro all’anno nei periodi successivi.

    Gli analisti ritengono che Stellantis sia sulla buona strada per mantenere margini EBIT tra il 6% e l’8% nel lungo periodo, grazie a un mix di prodotto più selettivo e a una razionalizzazione dei marchi. In Nord America, dove i margini sono stati sotto pressione, si prevede un margine EBIT del 2,6% nel 2025, con possibilità di raggiungere il 5% nella seconda metà dell’anno, grazie a nuovi lanci e adeguamenti di prezzo. In Europa, i margini attesi sono del 3,8%, sostenuti da volumi più stabili e da una migliore copertura dei costi fissi.

    Filosa ridisegna la leadership, bilanciando l’eredità PSA e FCA

    Da quando è diventato CEO, il 23 giugno, Filosa ha snellito la struttura dirigenziale di Stellantis, riducendo i riporti diretti da oltre 30 a 16 — un cambiamento che, secondo Jefferies, potrebbe favorire una maggiore rapidità decisionale. Filosa continuerà anche a gestire direttamente le attività nordamericane e ha nominato manager interni che bilanciano l’eredità dei gruppi PSA e Fiat Chrysler (FCA).

    Nonostante le sfide ancora presenti, Jefferies ha sottolineato la solidità finanziaria del gruppo, che al termine del 2024 contava su una posizione di cassa netta pari a 15,1 miliardi di euro. Inoltre, il titolo risulta valutato in modo interessante, con un multiplo di appena 4,4 volte gli utili stimati per il 2026 e 0,08 volte il rapporto EV/vendite.

    Secondo Jefferies, il forte calo del 70% dai massimi storici e il ribasso del 38% rispetto al prezzo di fusione indicano che le aspettative degli investitori sono ai minimi, aprendo la strada a un possibile riallineamento del titolo.

    I rischi non mancano, ma cresce lo slancio sull’elettrico

    Jefferies ha avvertito che Stellantis potrebbe dover sostenere costi di ristrutturazione pari a circa 500 milioni di euro all’anno fino al 2027, e che le incertezze legate ai dazi statunitensi e alla razionalizzazione dei marchi rappresentano fattori di rischio.

    Ciononostante, il gruppo sta accelerando sull’elettrificazione, con partnership strategiche come quelle con Leapmotor e il colosso delle batterie CATL. I nuovi modelli in arrivo — tra cui Jeep Cherokee, Fiat Grande Panda e Dodge Charger — dovrebbero rappresentare oltre il 25% del volume complessivo del gruppo entro il 2027, secondo Jefferies.

  • La BCE approva l’offerta di Monte dei Paschi per Mediobanca

    La BCE approva l’offerta di Monte dei Paschi per Mediobanca

    Banca Monte dei Paschi di Siena (BIT:BMPS) ha ottenuto l’autorizzazione da parte della Banca Centrale Europea per procedere con l’acquisizione di una partecipazione di controllo in Mediobanca (BIT:MB), come confermato mercoledì dall’istituto senese.

    L’approvazione della BCE consente a MPS di acquisire una partecipazione diretta in Mediobanca superiore al 10% dei propri fondi propri consolidati, oltre a eventuali partecipazioni indirette collegate. MPS dovrà ora presentare, entro sei mesi dall’assunzione del controllo, un piano dettagliato di integrazione e una struttura di governance dedicata.

    L’ok regolamentare rappresenta una tappa fondamentale nell’ambito dell’offerta in azioni lanciata a gennaio, che inizialmente valutava Mediobanca 13,3 miliardi di euro (15,44 miliardi di dollari). MPS aveva già confermato a maggio che l’iter procedeva secondo i tempi previsti.

    Operazione strategica nel panorama bancario italiano

    La transazione si inserisce in un più ampio processo di ristrutturazione del settore finanziario italiano, che ha visto anche la cessione da parte del governo italiano di una quota di Mediobanca lo scorso novembre a un consorzio di investitori domestici, tra cui le famiglie Del Vecchio e Caltagirone, entrambi azionisti di rilievo.

    Secondo gli ultimi dati, MPS ha una capitalizzazione di mercato di circa 9,32 miliardi di euro (10,8 miliardi di dollari), mentre il valore di Mediobanca ha superato i 16 miliardi di euro, andando oltre la valutazione originaria dell’offerta.

    L’operazione si distingue dalla scelta dell’amministratore delegato di UniCredit, Andrea Orcel, che nel 2021 decise di abbandonare i colloqui per acquisire MPS, preferendo puntare su Banco BPM. Tale decisione aveva compromesso i piani del governo per una fusione tra MPS e BPM, volta a creare un solido terzo polo bancario nazionale.

    Miglioramento dei conti dopo il salvataggio

    Dopo il salvataggio statale da 5,4 miliardi di euro del 2017, MPS ha mostrato segnali di ripresa, beneficiando dell’aumento dei tassi d’interesse e di sentenze favorevoli che hanno sbloccato fondi precedentemente accantonati per rischi legali. La banca dispone ora di capitale in eccesso rispetto ai requisiti regolamentari, che potrebbe essere utilizzato per aggiungere una componente in contanti all’offerta, man mano che l’operazione avanza.

  • DAX, CAC, FTSE100, Mercati europei in rialzo dopo la conferma della tregua tra Israele e Iran

    DAX, CAC, FTSE100, Mercati europei in rialzo dopo la conferma della tregua tra Israele e Iran

    Le borse europee registrano un andamento positivo martedì, sostenute dalla notizia dell’accordo di cessate il fuoco tra Israele e Iran, confermato dall’ufficio del Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu e dai media statali iraniani Press TV.

    Gli investitori hanno accolto con favore anche i dati migliori del previsto sulla fiducia delle imprese in Germania. Secondo un’indagine dell’Istituto Ifo, il morale delle aziende tedesche è migliorato a giugno, segnalando aspettative più ottimistiche. L’indice Ifo sul clima economico è salito a 88,4, rispetto a 87,5 di maggio, indicando una crescente fiducia nella maggiore economia europea.

    L’attenzione ora si concentra sulla testimonianza del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, attesa oggi davanti al Congresso degli Stati Uniti. I mercati cercano indizi sulla politica dei tassi d’interesse e sulle prospettive economiche globali.

    A metà giornata, il DAX tedesco guadagna +1,9%, il CAC 40 francese avanza dell’1,2% e il FTSE 100 di Londra cresce dello 0,4%.

    I titoli del settore viaggi e tempo libero sono tra i più forti, con Carnival ed EasyJet in rialzo tra il 6% e il 7%, sostenuti da un rinnovato appetito per il rischio.

    Al contrario, il comparto difesa è in calo a seguito della diminuzione delle tensioni geopolitiche. Hensoldt perde il 2,8% e Rheinmetall l’1,4%.

    Tra i singoli titoli, Volvo AB sale del 2,6% dopo che la sua divisione di macchinari ha annunciato la cessione della partecipazione nella cinese Shandong Lingong Construction Machinery Co. (SDLG) a un fondo controllato dal partner locale Lingong Group (LGG).

    RM Plc, azienda attiva nella fornitura di tecnologia e risorse educative, guadagna il 9% dopo aver confermato di essere in linea con i target finanziari annuali.

    Infine, Bunzl avanza dell’1,5% grazie all’annuncio dell’acquisizione di Solupack, società brasiliana specializzata in imballaggi per alimenti.

  • Dow Jones, S&P, Nasdaq, Wall Street pronta a estendere il rally grazie alla tregua tra Israele e Iran

    Dow Jones, S&P, Nasdaq, Wall Street pronta a estendere il rally grazie alla tregua tra Israele e Iran

    I future sugli indici azionari statunitensi legati a Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq indicano un’apertura positiva martedì, mentre gli investitori reagiscono con ottimismo agli sviluppi in Medio Oriente e sperano in un proseguimento del trend rialzista iniziato lunedì.

    Il sentimento positivo del mercato ha ricevuto un forte impulso dopo l’annuncio dell’ex presidente Donald Trump sulla tregua raggiunta tra Israele e Iran.

    “Supponendo che tutto funzioni come dovrebbe, e così sarà, desidero congratularmi con entrambi i Paesi, Israele e Iran, per aver avuto la resistenza, il coraggio e l’intelligenza di porre fine a quella che dovrebbe essere chiamata ‘LA GUERRA DEI 12 GIORNI’”, ha scritto Trump su Truth Social.

    Nonostante le accuse da parte di Israele secondo cui l’Iran non starebbe rispettando pienamente l’accordo, gli operatori di mercato sembrano incoraggiati dalla prospettiva di una de-escalation delle tensioni nella regione.

    Il tono positivo nei mercati è rimasto stabile anche dopo che il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha ribadito l’intenzione della banca centrale di mantenere l’attuale politica monetaria, respingendo le pressioni – in particolare da Trump – per un taglio dei tassi.

    “Per il momento, siamo ben posizionati per aspettare e osservare l’andamento dell’economia prima di considerare eventuali modifiche alla nostra politica,” ha dichiarato Powell davanti alla Commissione Servizi Finanziari della Camera.

    Lunedì, Wall Street ha chiuso nettamente in territorio positivo, nonostante un avvio incerto. Il Dow Jones Industrial Average è salito di 374,96 punti (+0,9%), chiudendo a 42.581,78. Il Nasdaq Composite è avanzato di 183,56 punti (+0,9%) a 19.630,97, mentre lo S&P 500 ha guadagnato 57,33 punti (+1,0%) a 6.025,17.

    Per gran parte della giornata, i mercati si sono mossi vicino alla parità, in attesa di sviluppi sulla risposta dell’Iran ai recenti attacchi americani ai siti nucleari. Alcune notizie, tra cui la possibile chiusura dello Stretto di Hormuz da parte dell’Iran e un attacco a una base americana in Qatar, hanno temporaneamente riportato i mercati in rosso.

    Tuttavia, nel finale di seduta si è registrata un’impennata dopo che la vicepresidente della Fed, Michelle Bowman, ha aperto alla possibilità di un taglio dei tassi già a luglio, citando debolezza del mercato del lavoro e pressioni inflazionistiche in calo.

    Anche le indiscrezioni su una possibile riduzione dei dazi tra USA e Cina hanno contribuito a rafforzare la fiducia degli investitori.

    Nel frattempo, sul fronte immobiliare, la National Association of Realtors ha riferito che le vendite di case esistenti sono aumentate dello 0,8% a maggio, mentre l’inventario di case invendute è salito del 6,2%. Su base annua, tuttavia, le vendite sono calate dello 0,7%.

  • Saipem Ottiene un Contratto da Eni per 155 Milioni di Euro

    Saipem Ottiene un Contratto da Eni per 155 Milioni di Euro

    Saipem (BIT:SPMI) continua a rafforzare la propria presenza nel settore della bioraffineria. La società ha ricevuto da Enilive, società del gruppo Eni (BIT:ENI), un incarico per attività di ingegneria, approvvigionamento e costruzione finalizzate all’ampliamento della bioraffineria Enilive di Porto Marghera, vicino a Venezia, per un valore complessivo di circa 155 milioni di euro.

    L’assegnazione del contratto fa parte del recente rinnovo dell’accordo di collaborazione nel campo della bioraffineria tra le due aziende e segue l’incarico affidato a Saipem da Eni a marzo scorso per l’avvio delle attività preliminari di ingegneria dettagliata, servizi di procurement e acquisto di attrezzature critiche relative allo stesso progetto.

    Il progetto prevede l’aumento della capacità produttiva dell’impianto, che passerà dalle attuali 400 mila a 600 mila tonnellate annue, con l’obiettivo di iniziare la produzione di biocarburante sostenibile per l’aviazione (SAF) a partire dal 2027.

    Con questo nuovo contratto, Saipem “ribadisce il proprio impegno nel settore della transizione energetica e la propria posizione nel segmento della bioraffineria”, si legge nella nota ufficiale.

    Nel frattempo, a Piazza Affari, il titolo Saipem ha continuato a scendere dopo due ore di contrattazioni, indebolito dal forte calo del prezzo del petrolio, attestandosi a 2,30 euro.

    Secondo gli analisti di EQUITA, la notizia ha “implicazioni marginalmente positive per Saipem”.

    Il contratto “rappresenta circa l’1% della nostra stima per gli ordini del 2025, con un margine che stimiamo possa collocarsi nell’area del MSD, dato che l’attività è principalmente onshore”, continua la SIM.

    Su base annua, “stimiamo che i contratti annunciati (order intake) si avvicinino a 3 miliardi, rispetto alla nostra previsione complessiva per il 2025 di 13,6 miliardi (consensus Visible Alpha 2025 intorno a 13 miliardi)”, conclude EQUITA, confermando la raccomandazione hold sul titolo Saipem con un target price di 2,70 euro.

  • La Borsa di Milano Sale Decisa su Cessate il Fuoco Israele-Iran, Banche Forti e Petrolio in Calo

    La Borsa di Milano Sale Decisa su Cessate il Fuoco Israele-Iran, Banche Forti e Petrolio in Calo

    La Borsa di Milano ha registrato una forte crescita, seguendo l’andamento positivo degli altri mercati europei, dopo che Israele ha accettato la proposta di cessate il fuoco avanzata dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump nei confronti dell’Iran. Il governo israeliano ritiene di aver raggiunto l’obiettivo di neutralizzare la minaccia nucleare e balistica di Teheran.

    Il settore petrolifero ha subito una marcata flessione a causa del calo del prezzo del Brent, mentre le banche e i titoli ciclici legati ai consumi hanno mostrato un buon rialzo.

    Intorno alle 9:50 il principale indice Ftse Mib è cresciuto dell’1,3%.

    Il comparto bancario ha registrato un rialzo deciso, con l’indice di settore che ha guadagnato il 2,7%. Tra le migliori performance si segnala Monte dei Paschi di Siena (BIT:BMPS), che ha guadagnato quasi il 5% dopo che una fonte ha riferito a Reuters l’approvazione da parte della Banca Centrale Europea della proposta di acquisizione della banca toscana da parte di Mediobanca (BIT:MB), anch’essa in rialzo del 3,4%. UniCredit (BIT:UCG), uno dei titoli con maggiore capitalizzazione sul listino milanese, ha messo a segno un aumento del 3,3%.

    Ottimi risultati anche per Buzzi Unicem (BIT:BZU), che ha segnato una crescita del 5,8%, e per Cementir, supportata dalle aspettative legate alla ricostruzione post-bellica.

    Nel comparto dei ciclici, Stellantis (BIT:STLAM) ha evidenziato una performance positiva, con un progresso del 3,5%.

    Il forte calo del Brent ha innescato vendite nel settore energetico. Eni (BIT:ENI) guida le perdite, scendendo del 3,5%, mentre il produttore di gas Gas Plus ha subito un ribasso ancora più consistente, superiore al 12%.

    Leonardo (BIT:LDO) ha continuato la sua fase negativa, cedendo lo 0,8%.

  • Dow Jones, S&P, Nasdaq, I mercati reagiscono al cessate il fuoco tra Israele e Iran; ora attenzione alla testimonianza di Powell

    Dow Jones, S&P, Nasdaq, I mercati reagiscono al cessate il fuoco tra Israele e Iran; ora attenzione alla testimonianza di Powell

    I futures statunitensi indicano un’apertura positiva martedì, grazie all’ottimismo generato dall’annuncio del cessate il fuoco tra Israele e Iran fatto dal presidente Donald Trump. Nonostante l’entusiasmo, permangono dubbi sulla durata della tregua. I prezzi del petrolio sono scesi nettamente dopo la notizia, mentre l’oro ha perso terreno, con gli investitori che si allontanano dagli asset rifugio tradizionali. Intanto, cresce l’attenzione verso la testimonianza davanti al Congresso del presidente della Federal Reserve Jerome Powell, sotto forte critica da parte di Trump.

    Futures USA in rialzo grazie al cessate il fuoco

    I contratti futures sui principali indici statunitensi sono saliti in avvio, riflettendo il sollievo degli investitori per il possibile de-escalation del conflitto in Medio Oriente. Alle 3:40 ET, i futures sul Dow Jones erano in aumento di 347 punti (+0,7%), quelli sull’S&P 500 erano saliti di 48 punti (+0,8%) e i futures sul Nasdaq 100 erano avanzati di 234 punti (+1,0%).

    La sessione precedente a Wall Street si era chiusa in rialzo, alimentata dalla speranza che l’intervento militare degli USA negli scambi aerei tra Israele e Iran non si sarebbe intensificato. C’era molta preoccupazione che i raid statunitensi su siti nucleari iraniani potessero scatenare un conflitto più ampio, minacciando forniture petrolifere vitali dalla regione.

    L’Iran ha risposto agli attacchi con missili lanciati contro una base militare statunitense in Qatar lunedì sera, senza causare vittime. Trump ha definito la reazione “debole”.

    Trump conferma il cessate il fuoco, ma la violenza continua

    Trump ha dichiarato che il cessate il fuoco tra Israele e Iran “è ora in vigore,” esortando entrambe le parti a rispettarlo. Questa dichiarazione ha alimentato la speranza che il conflitto di 12 giorni, che ha visto attacchi aerei mortali da entrambe le parti, stia per concludersi.

    Tuttavia, Trump ha indicato che la tregua potrebbe essere attuata in fasi, permettendo alle operazioni in corso di terminare. Reuters ha riportato che un attacco missilistico iraniano su Israele martedì ha causato quattro morti, mentre le autorità iraniane hanno affermato che un attacco israeliano nel nord dell’Iran ha provocato nove vittime.

    Rimangono dubbi sulla durata del cessate il fuoco. Israele, supportato dagli USA nel tentativo di fermare i programmi nucleari e missilistici iraniani, ha accettato di sospendere le ostilità, con il premier Benjamin Netanyahu che ha dichiarato di aver raggiunto gli obiettivi principali.

    Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araqchi ha espresso una posizione simile, affermando che Teheran non intende continuare gli attacchi di rappresaglia ma resta pronta a rispondere a qualsiasi ulteriore aggressione israeliana — un sentimento condiviso da Netanyahu.

    Prezzi del petrolio in calo con la diminuzione delle tensioni

    I prezzi del petrolio sono crollati dopo l’annuncio del cessate il fuoco, poiché sono diminuite le preoccupazioni riguardo possibili interruzioni delle forniture mediorientali. Gli operatori seguivano con attenzione il rischio che l’Iran potesse bloccare il traffico petrolifero nello Stretto di Hormuz, arteria vitale per il commercio globale.

    Il petrolio aveva inizialmente registrato un picco a causa di questi timori, ma è sceso dopo che l’attacco missilistico iraniano in Qatar è stato percepito come debole e preludio a un raffreddamento delle tensioni regionali. Alle 3:16 ET, i futures sul Brent sono scesi del 3,7% a 67,93 dollari al barile, mentre i futures sul West Texas Intermediate hanno perso il 3,6% a 66,04 dollari al barile — livelli minimi da prima degli attacchi israeliani in Iran all’inizio del mese. Lunedì i prezzi avevano già perso il 9%.

    L’oro scende con il calo della domanda di rifugio sicuro

    I prezzi dell’oro sono calati di oltre l’1% durante la sessione europea, con il diminuire delle tensioni geopolitiche che ha spinto gli investitori a lasciare gli asset rifugio. L’oro spot è sceso dell’1,4% a 3.320,57 dollari l’oncia, ai minimi dal 11 giugno, mentre i futures sull’oro ad agosto hanno perso l’1,8% a 3.334,87 dollari l’oncia.

    La notizia del cessate il fuoco ha indebolito il dollaro statunitense, con l’indice del biglietto verde in calo dello 0,4% a 98,06. Euro e yen si sono rafforzati, supportati dal calo del petrolio. UE e Giappone sono importatori netti di greggio, mentre gli USA sono esportatori.

    I rendimenti dei titoli di Stato americani a 10 anni sono rimasti sostanzialmente stabili, dopo un leggero calo di lunedì dovuto a segnali da parte di un funzionario della Fed che ha indicato un possibile taglio dei tassi il mese prossimo. I rendimenti si muovono generalmente in senso opposto ai prezzi.

    Attesa per la testimonianza di Powell al Congresso

    L’attenzione degli investitori si sposta ora su Washington, dove il presidente della Federal Reserve Jerome Powell inizierà martedì una testimonianza di due giorni davanti al Congresso. Il mercato sarà concentrato sulle sue parole riguardo alla decisione della banca centrale di mantenere invariati i tassi di interesse e la prudenza verso eventuali variazioni future, data l’incertezza causata dalle aggressive politiche tariffarie di Trump.

    Martedì Trump ha continuato la sua campagna di critiche verso Powell, definendolo “una persona molto stupida e testarda” sui social media e chiedendo un taglio dei tassi “di almeno due o tre punti,” accusandolo di “incompetenza.”

    Gli analisti di ING hanno avvertito che ogni cambiamento nella posizione di Powell potrebbe essere interpretato come una cessione della Fed alle pressioni politiche, con il rischio di una significativa svalutazione del dollaro.

  • Titoli energetici e difensivi europei in calo mentre il cessate il fuoco tra Israele e Iran attenua i rischi di mercato

    Titoli energetici e difensivi europei in calo mentre il cessate il fuoco tra Israele e Iran attenua i rischi di mercato

    I titoli dei settori energia e difesa europei hanno registrato un calo martedì dopo l’annuncio del presidente statunitense Donald Trump di un cessate il fuoco tra Israele e Iran, riducendo i timori di un conflitto prolungato in Medio Oriente.

    Le azioni delle major petrolifere TotalEnergies (EU:TTE), Shell (LSE:SHEL) e BP (LSE:BP.) hanno tutte segnato una flessione nelle prime contrattazioni, mentre i prezzi del greggio sono scesi dopo la de-escalation. Anche i titoli della difesa, tra cui Leonardo (BIT:LDO), Rheinmetall (TG:RHM) e BAE Systems (LSE:BA.), hanno subito ribassi in un contesto di aspettative più fredde riguardo a una prosecuzione dell’attività militare.

    Indici principali in rialzo grazie all’ottimismo per il cessate il fuoco

    Mentre i settori petrolifero e della difesa hanno mostrato debolezza, i principali indici azionari europei sono saliti. L’indice Stoxx 600 è aumentato dell’1,19%, il tedesco DAX ha guadagnato l’1,8%, il francese CAC 40 è salito dell’1,2% e il britannico FTSE 100 ha guadagnato lo 0,3%.

    Il mercato ha reagito positivamente alla dichiarazione di Trump, che ha confermato che il cessate il fuoco “è ora in vigore” invitando entrambe le parti a rispettarlo. L’accordo arriva dopo quasi due settimane di ostilità crescenti, comprese pericolose azioni aeree e scambi missilistici.

    Prezzi del petrolio e beni rifugio in calo per riduzione delle tensioni

    I prezzi globali del petrolio sono crollati dopo l’annuncio, riflettendo un calo delle preoccupazioni riguardo a interruzioni delle forniture in una regione ricca di petrolio. Anche i beni rifugio tradizionali come l’oro e il dollaro USA hanno registrato una flessione, mentre gli investitori tornavano a preferire asset più rischiosi.

    Trump ha indicato che il cessate il fuoco sarà attuato gradualmente, permettendo di completare le operazioni in corso. Tuttavia, poco prima del suo annuncio si sono verificati nuovi episodi di violenza. Reuters ha riportato che un attacco missilistico iraniano ha causato la morte di quattro persone in Israele, mentre le autorità iraniane hanno dichiarato che un attacco israeliano nel nord dell’Iran ha causato nove vittime.

    La durata del cessate il fuoco resta incerta

    Nonostante il progresso diplomatico, la stabilità a lungo termine della tregua rimane incerta. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che Israele ha raggiunto i suoi obiettivi militari principali ed è pronto a sospendere le operazioni.

    Il ministro degli esteri iraniano Abbas Araqchi ha condiviso una posizione simile, dichiarando che l’Iran non intende portare avanti ulteriori attacchi di rappresaglia per ora, ma resta pronto a difendersi in caso di provocazioni — un atteggiamento che Netanyahu ha rispecchiato.

    Con il rischio geopolitico momentaneamente ridotto, l’attenzione degli investitori probabilmente tornerà sui fattori macroeconomici, incluse le prossime decisioni delle banche centrali e i risultati aziendali in Europa.

  • I mercati europei salgono grazie alla tregua Israele-Iran; attesa per Powell al Congresso

    I mercati europei salgono grazie alla tregua Israele-Iran; attesa per Powell al Congresso

    I mercati azionari europei hanno chiuso in rialzo martedì, sostenuti da un allentamento delle tensioni geopolitiche in Medio Oriente e da una crescente attenzione degli investitori alla politica monetaria statunitense, in attesa dell’intervento del presidente della Federal Reserve Jerome Powell al Congresso.

    Alle 07:05 GMT, il DAX tedesco è salito dell’1,9%, il CAC 40 francese ha guadagnato l’1,9%, mentre il FTSE 100 britannico ha registrato un aumento dello 0,6%.

    Tregua in Medio Oriente spinge l’ottimismo sui mercati

    Il clima di fiducia è stato alimentato dall’annuncio di una tregua tra Israele e Iran, confermata dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ha dichiarato ufficialmente cessate le ostilità tra le due potenze regionali.

    “La tregua è ora in vigore. Per favore, non violatela!” ha scritto Trump su Truth Social nella mattinata di martedì, riferendosi a quanto definito in precedenza la “Guerra dei 12 Giorni”.

    Secondo fonti mediatiche, l’Iran avrebbe avviato una tregua di 12 ore, seguita poi da Israele. La distensione arriva dopo che gli Stati Uniti hanno colpito tre impianti nucleari iraniani nel fine settimana, e dopo che Teheran ha risposto attaccando una base americana in Qatar.

    L’allentamento delle tensioni ha fatto scendere bruscamente i prezzi del petrolio e favorito un ritorno agli asset rischiosi, spingendo al rialzo le borse mondiali.

    Focus su Powell e il dibattito sui tassi

    L’attenzione ora si sposta sull’intervento di Jerome Powell davanti al Congresso, dopo che la Fed ha deciso di mantenere invariati i tassi di interesse.

    Il presidente Trump ha duramente criticato la decisione, chiedendo tagli di “almeno due o tre punti percentuali” e accusando Powell di compromettere la crescita economica. “Spero che il Congresso faccia bene il suo lavoro con questa persona testarda e poco intelligente. Pagheremo a lungo per la sua incompetenza,” ha scritto Trump sui social martedì.

    Powell, la settimana scorsa, aveva avvertito che i dazi imposti da Trump potrebbero alimentare l’inflazione, riducendo ulteriormente lo spazio per eventuali tagli ai tassi.

    Anche in Europa sono attesi interventi di altri banchieri centrali, tra cui il governatore della Bank of England, Andrew Bailey, e la presidente della BCE, Christine Lagarde.

    In giornata è previsto anche l’indice IFO tedesco sulla fiducia aziendale, che potrebbe indicare un lieve miglioramento nell’economia più grande della zona euro.

    Aziende: AstraZeneca e Bunzl sotto i riflettori

    Sul fronte societario, AstraZeneca (LSE:AZN) ha ottenuto l’approvazione degli Stati Uniti per Datroway, un farmaco mirato per una specifica forma di tumore polmonare.

    La britannica Sthree (LSE:STEM), specializzata nella selezione del personale, ha riportato un calo su base annua dei ricavi netti nella prima metà del 2025, pur registrando un miglioramento sequenziale nel secondo trimestre.

    Bunzl (LSE:BNZL) ha dichiarato che l’andamento del primo semestre è in linea con le attese. La società ha inoltre annunciato un’acquisizione in Brasile e confermato le previsioni sull’intero esercizio.

    Il petrolio cala con l’allentarsi dei timori di offerta

    I prezzi del petrolio hanno esteso le perdite martedì, sostenuti dalle prospettive di una tregua duratura che ridurrebbe il rischio di interruzioni nella fornitura da parte del Medio Oriente.

    Alle 03:05 ET, il Brent ha perso il 3,9% a 67,79 $ al barile, mentre il WTI è sceso del 3,9% a 65,84 $.

    Lunedì, entrambi i benchmark avevano già perso oltre il 7% dopo il rialzo della settimana precedente, causato dagli attacchi americani. L’Iran, terzo produttore OPEC, potrebbe ora aumentare le esportazioni, attenuando ulteriormente le tensioni sul fronte dell’offerta.

  • L’Oro Scende di Oltre l’1% Dopo il Cessate il Fuoco tra Israele e Iran che Rasserena i Mercati

    L’Oro Scende di Oltre l’1% Dopo il Cessate il Fuoco tra Israele e Iran che Rasserena i Mercati

    I prezzi dell’oro sono scesi bruscamente durante le contrattazioni asiatiche di martedì, dopo l’annuncio di un accordo di cessate il fuoco tra Israele e Iran, che ha ridotto le tensioni geopolitiche e favorito un ritorno verso investimenti più rischiosi.

    Alle 06:00 GMT (02:00 ET), l’oro spot ha perso l’1,1%, attestandosi a 3.332,57 dollari l’oncia, il livello più basso dall’11 giugno. Anche i future sull’oro con consegna ad agosto sono scesi dell’1,4% a 3.346,02 dollari l’oncia.

    Tendenza al Rischio Dopo l’Annuncio del Cessate il Fuoco di Trump

    La fuga dagli asset rifugio è arrivata dopo che l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato lunedì sera un cessate il fuoco totale tra Israele e Iran, indicando la possibile fine di quella che ha definito “LA GUERRA DI 12 GIORNI”. Su Truth Social ha scritto: “IL CESSATE IL FUOCO È ORA IN VIGORE. PER FAVORE NON VIOLATELO!”

    Tuttavia, secondo alcuni report locali, poco prima dell’annuncio si sono udite esplosioni nei pressi di Tel Aviv e Beersheba. L’Iran ha confermato la tregua ma ha chiarito che il suo rispetto dipenderà dalla fine delle operazioni militari israeliane.

    L’accordo segue giorni di escalation militare, tra cui bombardamenti statunitensi su siti nucleari iraniani e attacchi missilistici iraniani contro una base americana in Qatar.

    I mercati hanno accolto positivamente la notizia: i future azionari USA sono saliti, i prezzi del petrolio sono crollati di oltre il 3% e la domanda di asset rifugio come l’oro si è indebolita.

    Mercati dei Metalli Misti con un Dollaro Più Debole

    Mentre oro e altri metalli preziosi hanno registrato perdite, alcuni metalli industriali hanno guadagnato terreno grazie a un dollaro USA più debole, con il Dollar Index in calo dello 0,3% nelle ore asiatiche.

    • I future sull’argento sono scesi dello 0,6% a 35,99 dollari l’oncia
    • Il platino è salito dello 0,9% a 1.280,15 dollari l’oncia
    • I future sul rame alla LME di Londra sono aumentati dello 0,3% a 9.693,35 dollari a tonnellata, mentre i future USA sul rame sono scesi dello 0,7% a 4,90 dollari per libbra

    Ora l’attenzione degli investitori si sposta sull’intervento del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, al Congresso, previsto per martedì. Le sue parole saranno fondamentali per capire l’orientamento della politica monetaria americana nelle prossime settimane.