Le borse europee sono scese martedì, appesantite dalle tensioni commerciali tra Unione Europea e Stati Uniti, mentre gli investitori continuano a esaminare una raffica di risultati trimestrali.
Alle 07:02 GMT, il DAX tedesco e il CAC 40 francese hanno registrato un calo dello 0,2%, mentre il FTSE 100 britannico è rimasto sostanzialmente invariato.
Il sentiment rimane cauto dopo l’annuncio del presidente USA Donald Trump che dal 1° agosto saranno imposti dazi del 30% sulle importazioni dall’UE. I negoziati sono ancora in corso, ma il tempo stringe. L’UE punta a mantenere una tariffa base del 10%, ma secondo il Wall Street Journal, Washington chiede ora almeno il 15%, irrigidendo la trattativa.
Secondo fonti diplomatiche citate da Reuters, Germania e altri Paesi UE stanno valutando contromisure “anti-coercitive” contro i servizi USA se non si raggiunge un accordo.
Trimestrali sotto la lente
Oltre alle tensioni commerciali, gli investitori seguono attentamente i risultati aziendali del secondo trimestre, valutando l’impatto dell’incertezza e della forza dell’euro, che è salito del 9% tra aprile e giugno.
- Lindt & Spruengli (TG:LSPN) ha alzato la sua previsione di crescita organica per il 2025 tra 9% e 11%, rispetto al precedente 7–9%, grazie alla fedeltà dei consumatori e all’aumento della domanda di prodotti premium.
- Norsk Hydro (TG:A2R0MA) ha riportato un aumento del 33% dell’utile operativo nel secondo trimestre, sostenuto dai prezzi in crescita dell’alluminio e dell’energia.
- Julius Baer (TG:JGE) ha deluso le aspettative con un calo del 35% dell’utile netto semestrale, penalizzato da accantonamenti su crediti e dalla cessione dell’attività brasiliana di gestione patrimoniale.
- Mitie Group (LSE:MTO) ha registrato un incremento del 10,1% del fatturato nel primo trimestre dell’esercizio 2026, grazie a nuovi contratti, consegna di progetti e adeguamenti di prezzo.
BCE nel mirino
Martedì il calendario macroeconomico europeo è scarno, ma l’attenzione è tutta rivolta alla riunione della BCE di giovedì. Gli analisti si aspettano che la Banca Centrale Europea mantenga il tasso sui depositi al 2%.
A giugno, la BCE aveva tagliato i tassi di 25 punti base, l’ottavo taglio in un anno, segnalando però un possibile stop per luglio a causa delle incertezze economiche e delle tensioni con Washington.
Petrolio in calo
I prezzi del petrolio sono in discesa per timori di una guerra commerciale tra due grandi consumatori mondiali come USA e UE, che potrebbe frenare l’economia e la domanda energetica.
Alle 03:02 ET, il Brent è sceso dello 0,4% a $68,94 al barile, mentre il WTI statunitense è calato dello 0,4% a $65,67. Entrambi avevano chiuso in lieve ribasso lunedì. I dazi USA sulle importazioni dall’UE entreranno in vigore il 1° agosto, data definita dalla Casa Bianca come una “scadenza fissa”, aumentando la tensione sui mercati.
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