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  • Costruire Fiducia in un Futuro Cripto Regolamentato in Europa

    Costruire Fiducia in un Futuro Cripto Regolamentato in Europa

    Vienna, Austria, 10 luglio 2025, Chainwire – La conferenza stampa odierna segna la presentazione ufficiale di Bybit EU ai media austriaci ed europei. Con la sede centrale per l’UE ora operativa a Vienna e una licenza completa MiCAR rilasciata dall’Autorità austriaca per i mercati finanziari (FMA), Bybit EU entra nel mercato europeo con una missione chiara: offrire servizi cripto rapidi, sicuri e intuitivi, basati su trasparenza regolamentare, chiarezza normativa e un forte coinvolgimento locale.

    «Sei anni fa abbiamo iniziato con zero utenti e una visione ambiziosa. Oggi serviamo oltre 72 milioni di utenti in tutto il mondo, e la nostra missione continua. Con Bybit EU, uniamo innovazione e regolamentazione per costruire un ecosistema cripto sicuro e centrato sull’utente proprio nel cuore dell’Europa», ha dichiarato Ben Zhou, cofondatore e CEO di Bybit.

    Bybit EU è ora pienamente operativa e regolamentata ai sensi del Regolamento sui Mercati delle Cripto-Attività (MiCAR), diventando così uno dei primi exchange cripto attivi a livello globale ad aver ottenuto l’autorizzazione completa per operare in tutti i 29 Paesi dello Spazio Economico Europeo. La licenza è stata concessa all’inizio dell’anno dalla FMA, riconosciuta per il suo approccio bilanciato e professionale alla regolamentazione della finanza digitale. Grazie a questa licenza, Bybit EU diventa un’entità regolamentata e passaportata, pronta a operare oltre i confini nazionali con certezza giuridica e conformità uniforme.

    Vienna come Base Strategica per la Crescita Europea

    La fondazione di Bybit EU rappresenta più di un traguardo regolamentare: è un impegno strutturale a lungo termine verso l’ecosistema finanziario e normativo europeo.

    «Vienna è stata scelta deliberatamente come sede della nostra headquarters europea per la sua posizione geografica centrale, la solida infrastruttura legale e finanziaria, e la disponibilità di una forza lavoro altamente istruita e multilingue. L’approccio progressista dell’Austria all’innovazione finanziaria, insieme al suo modello sandbox in evoluzione per gli asset digitali, ne fanno il trampolino di lancio ideale per servizi cripto paneuropei», afferma Mazurka Zeng, CEO e Managing Director di Bybit EU, sottolineando la scelta strategica dell’Austria.

    Bybit EU sta anche investendo attivamente nell’economia locale. Attualmente sta ampliando il proprio organico con l’obiettivo di assumere oltre 100 professionisti a Vienna. Parallelamente, sta costruendo partnership con università e istituzioni accademiche austriache per sostenere la ricerca, la formazione e l’innovazione nella tecnologia blockchain e nella finanza digitale. Queste iniziative riflettono l’impegno di Bybit a essere non solo una piattaforma globale con utenti europei, ma una vera azienda europea con radici e rilevanza locali.

    In linea con la sua filosofia community-first, Bybit sta introducendo un concetto di open-office nella sede di Vienna — creando uno spazio aperto a builder, sviluppatori, imprenditori e partner dell’ecosistema cripto, per connettersi, scambiare idee e collaborare. L’ufficio è concepito non solo come un luogo di lavoro, ma come un hub dinamico per il dialogo, la condivisione della conoscenza e l’innovazione intersettoriale in un ambiente regolamentato.

    Un Ecosistema Regolamentato

    La piattaforma di Bybit EU è progettata per offrire molto più del semplice trading. Mira a creare un ecosistema cripto reale che soddisfi le esigenze in evoluzione degli utenti dell’Unione Europea. L’infrastruttura dell’azienda riflette i più alti standard di protezione degli utenti, inclusa la certificazione ISO/IEC 27001, tecnologia wallet con calcolo multiparte (MPC) e un rigido framework interno di conformità in linea con il MiCAR e i requisiti normativi austriaci.

    In ultima analisi, Bybit considera il MiCAR come un catalizzatore per una crescita responsabile. L’azienda vede la regolamentazione come un vantaggio competitivo in un’industria sempre più definita da trasparenza e fiducia. La presenza di Bybit EU a Vienna è una dichiarazione d’intenti a lungo termine: contribuire a un ecosistema cripto maturo e ben governato, pienamente integrato con i valori, le tutele e le ambizioni europee.

    «MiCAR è molto più di un quadro normativo — è un punto di svolta per il nostro settore. Porta chiarezza, responsabilità e soprattutto fiducia. In Bybit EU, consideriamo la conformità non come un peso, ma come un motore di valore a lungo termine. La nostra presenza a Vienna riflette il nostro impegno nella costruzione di un ecosistema cripto europeo trasparente, resiliente e radicato nella certezza legale, allineato con i valori e le aspettative dell’Unione Europea», afferma Georg Harer, Managing Director e Head of Legal & Compliance di Bybit EU.

    Pictured from left to right: Dmitrij Uskov (COO & Managing Director, Bybit EU), Ben Zhou (Co-Founder & CEO, Bybit), Mazurka Zeng (CEO & Managing Director, Bybit EU), and Georg Harer (Head of Legal & Compliance & Managing Director, Bybit EU) presented the company’s latest developments during a press conference held at Bybit EU headquarters in Vienna, Austria.

    #Bybit / #BybitEU / #MiCAR

    About Bybit EU

    Bybit EU GmbH is a new European entity created to serve customers in the European Economic Area (EEA* excluding Malta) via the Bybit.eu platform. Operated by Bybit EU GmbH, a cryptoasset service provider (CASP) licensed under the Markets in Cryptoassets Regulation (MiCAR), Bybit EU offers fully regulated services—including crypto custody, exchanges, rewards products, and more—in full compliance with European investor protection and market integrity regulations.

    Bybit EU GmbH is authorized to offer the following services to residents of the European Economic Area (excluding Malta):

    • custody and administration of crypto-assets on behalf of clients;
    • exchange of crypto-assets for fiat currency;
    • exchange of crypto-assets for other crypto-assets;
    • placement of crypto-assets;
    • crypto-asset transfer services on behalf of clients.

    Bybit EU GmbH does not operate a trading platform for cryptoassets nor does it provide financial or investment advice.

    Media Contacts: [email protected]

    www.bybit.eu

    Press Contact:

  • I mercati europei scivolano dopo i dazi di Trump sul Canada che scuotono il sentiment commerciale globale

    I mercati europei scivolano dopo i dazi di Trump sul Canada che scuotono il sentiment commerciale globale

    I mercati azionari europei sono calati venerdì dopo l’ultima mossa del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ha annunciato un dazio del 35% sulle importazioni canadesi a partire dal 1° agosto, intensificando le tensioni con un alleato storico riguardo al presunto coinvolgimento del Paese nel traffico di fentanyl verso gli Stati Uniti.

    Trump ha inoltre ipotizzato l’introduzione di dazi generali – tra il 15% e il 20% – sulla maggior parte dei partner commerciali americani, e ha anticipato una “dichiarazione importante” sulla Russia, destabilizzando ulteriormente gli investitori globali e inducendo un clima di avversione al rischio.

    Gli operatori di mercato si preparano anche a eventuali nuovi dazi sulle merci dell’Unione Europea. Gli Stati Uniti mantengono già dazi severi sulle esportazioni UE, inclusi il 50% su acciaio e alluminio, il 25% su automobili e il 10% sulle altre importazioni.

    Durante la seduta di venerdì, il FTSE 100 di Londra è sceso dello 0,6%, mentre il DAX tedesco e il CAC 40 francese hanno registrato perdite dell’1,0%, riflettendo le preoccupazioni diffuse riguardo alle politiche commerciali e alle difficoltà economiche globali.

    Sul fronte aziendale, BP Plc (LSE:BP.) ha visto le sue azioni salire dopo aver annunciato aspettative di maggior produzione petrolifera e una forte performance commerciale nel secondo trimestre.

    Al contrario, Carclo (LSE:CAR) ha subito un forte calo in seguito all’annuncio del ritardo nella pubblicazione dei risultati finanziari revisionati, suscitando dubbi sulla trasparenza del gruppo di componenti di precisione.

    Nel frattempo, le azioni di Norwegian Air Shuttle sono schizzate in alto dopo che la compagnia aerea low-cost ha riportato un solido risultato nel secondo trimestre, rafforzando la fiducia degli investitori nella sua ripresa operativa.

    Passando agli indicatori macroeconomici, l’economia britannica ha registrato un calo inatteso a maggio, causato da una marcata flessione dell’attività industriale. Secondo l’Office for National Statistics, il PIL è diminuito dello 0,1% a maggio, dopo un calo dello 0,3% ad aprile.

    In Francia, l’inflazione dei prezzi al consumo è salita all’1,0% a giugno, rispetto allo 0,7% del mese precedente, secondo i dati rivisti dell’agenzia statistica INSEE. La cifra è stata inoltre aggiornata al rialzo rispetto alla stima preliminare dello 0,9%.

    In Germania, i prezzi all’ingrosso hanno accelerato su base annua, salendo dello 0,9% a giugno, secondo Destatis. Si tratta della crescita più rapida in tre mesi, dopo l’aumento dello 0,4% registrato in aprile.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Dow Jones, S&P, Nasdaq, Wall Street scivola tra nuove tensioni commerciali e minacce di dazi da parte di Trump

    Dow Jones, S&P, Nasdaq, Wall Street scivola tra nuove tensioni commerciali e minacce di dazi da parte di Trump

    I futures degli indici statunitensi sono in calo questa mattina di venerdì, segnalando un’apertura debole per i mercati mentre gli investitori reagiscono a una nuova ondata di minacce tariffarie da parte del Presidente Donald Trump che potrebbe riaccendere le tensioni commerciali globali.

    Il ribasso segue due giornate consecutive di rialzi per i principali indici, ma il sentiment è peggiorato dopo che Trump ha svelato nuovi piani tariffari contro importanti partner commerciali.

    In un messaggio pubblico al Primo Ministro canadese Mark Carney, condiviso su Truth Social, Trump ha annunciato che gli Stati Uniti imporranno un dazio del 35% sulle importazioni dal Canada a partire dal 1° agosto. La decisione, ha affermato, è legata in parte al fallimento del Canada nel fermare l’afflusso di fentanyl negli Stati Uniti.

    “If Canada works with me to stop the flow of Fentanyl, we will, perhaps, consider an adjustment to this letter,” ha scritto Trump.

    Parlando a “Meet the Press” su NBC, Trump ha inoltre rivelato l’intenzione di introdurre dazi generalizzati tra il 15% e il 20% contro la maggior parte degli alleati commerciali americani, inclusi i paesi europei. Sono previste ulteriori lettere di notifica nei prossimi giorni.

    Le recenti dichiarazioni hanno riacceso i timori di una guerra commerciale proprio mentre si avvicina la stagione degli utili societari.

    “The corporate reporting season begins in earnest next week with the big US banks…”, ha affermato Dan Coatsworth, analista finanziario di AJ Bell. “Any corporate optimism is likely to prompt a tickertape parade on the markets…”

    Anche se i dati macroeconomici pubblicati sono pochi, gli operatori restano in attesa di nuovi segnali su inflazione e consumi, in un contesto dominato dall’incertezza globale.

    Giovedì gli indici hanno chiuso in positivo, con il Nasdaq e lo S&P 500 che hanno toccato nuovi massimi storici, mentre il Dow Jones ha guadagnato 192,34 punti, chiudendo a 44.650,64. Il Nasdaq è salito di 19,33 punti a 20.630,66 e lo S&P 500 è cresciuto di 17,20 punti a 6.280,46.

    Tuttavia, l’instabilità politica pesa ancora. Mercoledì Trump ha annunciato su Truth Social un nuovo dazio del 50% sulle importazioni di rame a partire dal 1° agosto. Ha inoltre pubblicato lettere inviate a numerosi leader mondiali con ulteriori minacce tariffarie.

    “Trump is throwing out numbers left, right and centre…”, ha commentato Coatsworth. “For investors, that means a shift in focus back to economic data and corporate news flow…”

    Nel frattempo, i dati del Dipartimento del Lavoro mostrano che le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione sono scese a 227.000, meglio delle attese.

    Il settore aereo ha trainato i guadagni con l’indice NYSE Arca Airline in rialzo del 7,8%, grazie a Delta Air Lines (NYSE:DAL) che ha pubblicato risultati sopra le attese e ripristinato le previsioni per l’intero anno.

    Anche l’acciaio, l’energia e la finanza hanno mostrato forza, mentre i titoli software e networking hanno registrato perdite.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Il dollaro guadagna terreno con le nuove tariffe di Trump; la sterlina è sotto pressione per i dati deboli sulla crescita nel Regno Unito

    Il dollaro guadagna terreno con le nuove tariffe di Trump; la sterlina è sotto pressione per i dati deboli sulla crescita nel Regno Unito

    Il dollaro statunitense è salito venerdì dopo che le ultime misure tariffarie del presidente Donald Trump hanno spinto la domanda per il dollaro come bene rifugio. Nel frattempo, la sterlina ha perso terreno in seguito ai deludenti dati economici del Regno Unito.

    Alle 04:55 ET (08:55 GMT), il Dollar Index, che misura la valuta rispetto a un paniere di sei altre monete, è salito dello 0,2% a 97,500, in procinto di segnare un guadagno settimanale di circa lo 0,6%.

    Le preoccupazioni sulle tariffe sostengono il dollaro

    Giovedì sera Trump ha annunciato una nuova tariffa del 35% sulle importazioni canadesi, in vigore dal 1° agosto, oltre a piani per tariffe generali dal 15% al 20% su altri partner commerciali. Questa mossa segue lettere inviate a più Paesi con le nuove tariffe.

    Nonostante gli annunci, la crescita del dollaro è più contenuta rispetto alla reazione osservata ad aprile dopo una forte escalation tariffaria, anche se i trader restano cauti.

    La coppia USD/CAD è risalita dello 0,3% a 1,3699 dopo un calo iniziale di oltre lo 0,5% durante la notte.

    In mezzo alle tensioni commerciali, il dollaro continua a reagire fortemente ai dati economici USA mentre gli investitori cercano di prevedere le prossime mosse della Federal Reserve.

    Gli analisti di ING hanno osservato: «Il calo costante delle nuove richieste di sussidi di disoccupazione indica che il mercato del lavoro non si sta deteriorando abbastanza per spingere la Fed a un taglio immediato dei tassi a settembre, aumentando così l’attenzione sui dati sull’inflazione in arrivo.»

    Sterlina sotto pressione per la crescita debole

    In Europa, l’euro è sceso dello 0,2% a 1,1685 contro il dollaro, dirigendosi verso una perdita settimanale intorno allo 0,8%.

    Le tariffe sulle merci canadesi hanno sollevato dubbi sul fatto che anche l’UE possa presto affrontare misure simili, mettendo in dubbio i negoziati commerciali con Washington.

    I dati hanno mostrato un’inflazione francese in aumento allo 0,9% a giugno, leggermente superiore alle stime preliminari, mentre in Germania l’inflazione è scesa al 2,0%, segnalando che la BCE ha spazio per allentare ulteriormente la politica monetaria, probabilmente a settembre, per stimolare la crescita.

    Gli analisti di ING hanno commentato: «L’EUR/USD è sceso brevemente a 1,1670 ieri. In assenza di nuovi dati, la coppia probabilmente rimarrà intorno a 1,170, con rischi leggermente orientati al ribasso.»

    La sterlina è scesa dello 0,3% a 1,3532, con una perdita settimanale intorno all’1%, dopo che i dati sul PIL britannico hanno mostrato una seconda contrazione mensile inattesa a maggio.

    L’Ufficio per le statistiche nazionali ha riportato un calo dello 0,1% del PIL su base mensile a maggio, dopo una contrazione dello 0,3% in aprile, la più grande dal ottobre 2023.

    ING ha detto: «Il rapporto sull’occupazione della prossima settimana sarà cruciale. Un dato negativo potrebbe aumentare la pressione sulla Banca d’Inghilterra per accelerare i tagli ai tassi.»

    Lo yen verso una perdita settimanale a causa delle tensioni commerciali

    USD/JPY è salito dello 0,4% a 146,90, con lo yen in calo del 1,7% circa per la settimana mentre i mercati hanno reagito a una serie di annunci tariffari e si preparano ad altre mosse.

    La coppia USD/CNY è scesa dello 0,1% a 7,1709, mentre AUD/USD è salita dello 0,1% a 0,6577, probabilmente concludendo la settimana in rialzo dopo la decisione a sorpresa della Reserve Bank of Australia di mantenere i tassi invariati.

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  • I mercati reagiscono ai dazi canadesi, al balzo di Nvidia e al rally record di Bitcoin

    I mercati reagiscono ai dazi canadesi, al balzo di Nvidia e al rally record di Bitcoin

    I futures azionari statunitensi sono calati venerdì dopo l’annuncio del presidente Donald Trump di nuovi dazi sulle importazioni canadesi, alimentando i timori che anche altri partner commerciali possano presto essere interessati da misure simili, aumentando la pressione sul commercio globale. Nel frattempo, Nvidia (NASDAQ:NVDA) ha raggiunto una valutazione storica superiore ai 4.000 miliardi di dollari, mentre Bitcoin ha toccato livelli mai visti prima.

    Trump annuncia dazio del 35% sui beni canadesi

    In un’azione che intensifica le tensioni commerciali in corso, Trump ha dichiarato giovedì sera che gli Stati Uniti imporranno un dazio del 35% sulle importazioni dal Canada a partire dal 1° agosto. Ha inoltre indicato l’intenzione di applicare dazi tra il 15% e il 20% su molti altri Paesi.

    Trump ha condiviso la decisione in una lettera al primo ministro canadese Mark Carney, diffusa sui social media. Questo nuovo dazio rappresenta un aumento significativo rispetto al 25% attuale, sebbene rimangano esenzioni per i prodotti coperti dall’accordo commerciale USA-Messico-Canada. Le importazioni di energia e fertilizzanti manterranno i dazi attuali al 10%.

    Recentemente, Trump ha esteso la sua azione commerciale, imponendo dazi su Paesi come Giappone e Corea del Sud e applicando un dazio del 50% sul rame.

    Futures USA in calo per le preoccupazioni sui dazi

    Dopo l’annuncio dei nuovi dazi, i futures dei principali indici USA sono scesi venerdì, ritirandosi dai massimi storici a causa delle preoccupazioni sull’impatto sulla crescita economica globale. Alle 03:20 ET (07:20 GMT), i futures sull’S&P 500 sono calati dello 0,4%, quelli sul Nasdaq 100 dello 0,2%, e quelli sul Dow dello 0,5%.

    Nonostante i forti guadagni e i nuovi record chiusi giovedì, il sentiment di mercato si è raffreddato mentre gli investitori hanno digerito il possibile impatto dei nuovi dazi canadesi in vigore dal mese prossimo.

    Ora l’attenzione è puntata anche sull’Unione Europea, che sta lavorando per finalizzare accordi commerciali prima della scadenza del 1° agosto.

    Nvidia supera la soglia dei 4.000 miliardi di dollari

    Nvidia ha fatto storia giovedì diventando la prima società a raggiungere una capitalizzazione di mercato superiore ai 4.000 miliardi di dollari. Le azioni hanno chiuso a 4,004 trilioni di dollari, in rialzo di quasi il 90% dai minimi di aprile.

    Questo traguardo riflette la crescita della domanda per la tecnologia dell’intelligenza artificiale, che è centrale per il business di Nvidia. Il CEO Jensen Huang ha dichiarato a MSNBC Morning Joe: “Stiamo reinventando il computing in modo fondamentale come quando negli anni ’60 sono stati sviluppati i computer moderni. Negli ultimi anni questa rivoluzione è davvero decollata.”

    Bitcoin raggiunge nuovi massimi storici

    Bitcoin ha superato i 118.000 dollari venerdì, spinto dalla forte domanda istituzionale e da politiche regolatorie favorevoli negli Stati Uniti. Alle 03:20 ET, la criptovaluta è salita del 5,6% a 117.670 dollari, dopo aver toccato i 118.320 dollari nel corso della giornata.

    Gli investitori istituzionali stanno aumentando le allocazioni di bitcoin nei portafogli di tesoreria e negli ETF, con i fondi bitcoin spot USA che hanno registrato flussi netti in entrata per 1,18 miliardi di dollari fino a giovedì. I volumi di scambio complessivi per 12 ETF bitcoin hanno raggiunto i 6,3 miliardi di dollari, il livello più alto dal maggio scorso.

    All’inizio dell’anno, l’amministrazione Trump ha approvato una riserva strategica di Bitcoin, aumentando la fiducia normativa. Inoltre, un recente incontro regolatorio in Cina ha indicato un possibile allentamento della posizione verso le valute digitali.

    Prezzi del petrolio in rialzo tra speculazioni sulle sanzioni alla Russia

    I prezzi del petrolio sono saliti venerdì sulle aspettative di ulteriori sanzioni USA contro la Russia, anche se i guadagni sono stati limitati dalle preoccupazioni sui dazi e dall’aumento della produzione OPEC+.

    Alle 03:20 ET, i futures sul Brent sono aumentati dello 0,4% a 68,94 dollari al barile, mentre quelli sul WTI USA sono saliti dello 0,6% a 66,96 dollari al barile.

    Giovedì i prezzi del petrolio avevano perso più del 2% a causa delle preoccupazioni legate ai dazi. Tuttavia, il sentiment è migliorato dopo che Trump ha espresso frustrazione verso il presidente russo Vladimir Putin per la mancanza di progressi nel processo di pace con l’Ucraina, aumentando le probabilità di nuove sanzioni al terzo maggior produttore di petrolio al mondo.

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  • L’amministratore delegato di UniCredit conferma che la banca andrà avanti con l’offerta su Commerzbank nonostante l’opposizione delle autorità tedesche-

    L’amministratore delegato di UniCredit conferma che la banca andrà avanti con l’offerta su Commerzbank nonostante l’opposizione delle autorità tedesche-

    UniCredit (BIT:UCG) resta determinata a proseguire con l’acquisizione di Commerzbank (TG:CBK), nonostante l’opposizione del governo tedesco, secondo quanto dichiarato dall’amministratore delegato della banca italiana, Andrea Orcel.-

    Parlando durante una riunione del consiglio di amministrazione di UniCredit giovedì, Orcel ha sottolineato l’intenzione della banca di portare avanti l’operazione. “Per quanto riguarda Commerzbank, andremo avanti indipendentemente dalla posizione del governo tedesco. A settembre ci è stato proposto di acquisire una quota del 4,5% — non è chiaro perché dovremmo fare un passo indietro ora”, ha detto, come riportato dal quotidiano italiano Il Messaggero venerdì.-

    La dichiarazione arriva poco dopo che il ministro delle finanze tedesco Lars Klingbeil ha espresso all’agenzia di stampa DPA l’aspettativa che UniCredit fermi i suoi tentativi di acquisizione.-

    Nonostante la forte opposizione da parte delle autorità tedesche, UniCredit sembra decisa a portare avanti i suoi piani, aprendo la strada a un possibile scontro con il governo di Berlino.

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  • I mercati europei calano mentre Trump amplia la guerra commerciale; economia UK in contrazione a maggio

    I mercati europei calano mentre Trump amplia la guerra commerciale; economia UK in contrazione a maggio

    Le azioni europee sono diminuite venerdì dopo l’annuncio di nuove tariffe da parte del presidente USA Donald Trump contro il Canada, suscitando timori che anche l’Unione Europea possa essere la prossima a subire restrizioni commerciali.

    Alle 08:05 GMT, l’indice DAX in Germania è sceso dello 0,8%, il CAC 40 in Francia dello 0,6%, mentre il FTSE 100 nel Regno Unito è calato dello 0,2%.

    Trump intensifica le tensioni commerciali

    Giovedì sera Trump ha annunciato una tariffa del 35% sulle importazioni canadesi, con effetto dal 1° agosto, oltre a piani per imporre tariffe generalizzate dal 15% al 20% su vari altri partner commerciali.

    Queste mosse hanno aumentato i timori che l’UE possa ricevere presto simili avvisi tariffari, mettendo a rischio i negoziati commerciali tra Washington e Bruxelles.

    Il Commissario UE al commercio Maros Sefcovic ha recentemente riconosciuto progressi verso un accordo quadro commerciale, ma ha avvertito che non è ancora stato raggiunto un accordo finale e la pazienza di Trump potrebbe esaurirsi.

    L’economia britannica si contrae di nuovo a maggio

    Sul fronte economico, l’inflazione al consumo in Francia è stata rivista al rialzo allo 0,9% per giugno, leggermente sopra le previsioni, mentre in Germania l’inflazione è scesa al 2,0%. Questi dati suggeriscono che la Banca Centrale Europea ha ampio margine per ulteriori allentamenti monetari, probabilmente a settembre, per sostenere la crescita.

    A giugno la BCE ha ridotto i costi di finanziamento per l’ottava volta in un anno, abbassando il tasso sui depositi di 25 punti base al 2,0%.

    Intanto, anche la Banca d’Inghilterra potrebbe presto valutare un taglio dei tassi dopo che il PIL britannico si è contratto inaspettatamente per il secondo mese consecutivo a maggio.

    I dati ufficiali dell’Ufficio Nazionale di Statistica hanno mostrato un calo mensile dello 0,1% del PIL UK a maggio, dopo una contrazione dello 0,3% in aprile — la più grande dal ottobre 2023.

    Le prospettive di produzione di BP impressionano gli investitori

    Nel settore corporate, le azioni di BP (NYSE:BP) sono salite dopo che il colosso petrolifero ha previsto una produzione upstream per il secondo trimestre superiore alle attese, nonostante la pressione dei prezzi più bassi di gas e petrolio.

    Altri aggiornamenti corporate

    L’operatore alberghiero svedese Pandox (USOTC:PNDXF) ha riportato un aumento del 2% dei ricavi nel secondo trimestre su base annua, supportato da acquisizioni recenti.

    UniCredit (BIT:UCG) ha confermato i piani di acquisizione di Commerzbank (TG:CBK) nonostante l’opposizione del governo tedesco. L’amministratore delegato Andrea Orcel ha dichiarato al consiglio che la banca proseguirà la sua offerta, sottolineando l’aumento della partecipazione azionaria oltre il 9%.

    Prezzi del petrolio in rialzo tra timori sanzionatori

    I prezzi del petrolio sono saliti leggermente venerdì, sostenuti dalle crescenti aspettative di nuove sanzioni contro la Russia, anche se i guadagni sono stati limitati da preoccupazioni sulle tariffe e dall’aumento della produzione OPEC+.

    Alle 04:05 ET, i futures sul Brent sono aumentati dello 0,2% a 68,80 dollari al barile, mentre il West Texas Intermediate è salito dello 0,3% a 66,79 dollari al barile.

    Entrambi i contratti erano calati di oltre il 2% il giorno precedente, mentre gli investitori temevano l’impatto economico dell’escalation tariffaria di Trump.

    Il sentiment è migliorato dopo che Trump ha espresso frustrazione nei confronti del presidente russo Vladimir Putin per la mancanza di progressi nei negoziati di pace in Ucraina, segnalando la possibilità di sanzioni più severe contro il grande produttore di petrolio.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Bitcoin supera i $118.000 grazie agli ETF e al supporto politico

    Bitcoin supera i $118.000 grazie agli ETF e al supporto politico

    Bitcoin (COIN:BTCUSD) ha esteso il suo rally venerdì, raggiungendo un nuovo massimo storico oltre i 118.000 dollari, sostenuto dalla forte domanda per gli ETF su criptovalute e da segnali favorevoli provenienti dalla leadership politica statunitense. Alle 07:54 (ora italiana), Bitcoin era scambiato a 118.310,80 dollari, in aumento del 6,1%, segnando la terza settimana consecutiva di guadagni.

    Afflussi record negli ETF con crescente interesse istituzionale

    L’impennata di Bitcoin è stata alimentata da un forte afflusso di capitali da parte degli investitori istituzionali. Secondo SoSoValue, giovedì gli ETF spot su Bitcoin statunitensi hanno registrato 1,18 miliardi di dollari in afflussi netti, proseguendo un trend positivo durato sei giorni.

    IBIT di BlackRock ha guidato il gruppo con 448,5 milioni di dollari in afflussi, seguito da FBTC di Fidelity e BITB di Bitwise. In totale, i 12 ETF su Bitcoin hanno raggiunto un volume di scambi di 6,3 miliardi di dollari, il più alto da fine maggio.

    Clima politico favorevole alimenta la fiducia

    L’ottimismo è alimentato anche dal supporto politico. L’amministrazione Trump ha approvato una riserva strategica in Bitcoin, segnale importante per il futuro della regolamentazione cripto.

    Inoltre, la Trump Media & Technology Group (NASDAQ: DJT) ha presentato documentazione per il lancio di un nuovo ETF chiamato “Crypto Blue Chip ETF”, il terzo in meno di un mese.

    Con la “Crypto Week” in arrivo il 14 luglio, gli investitori osservano da vicino Capitol Hill, dove si prevede che vengano presentati importanti disegni di legge per regolamentare il settore.

    Altcoin in rialzo: Cardano e Dogecoin guidano i guadagni

    L’aumento di Bitcoin ha trainato anche le altcoin:

    • Ethereum (ETH) +8,5% a $3.019,06
    • XRP +7,5% a $2,60
    • Solana (SOL) +6%
    • Cardano (ADA) +13%
    • Polygon (MATIC) +9%

    Tra i meme token, Dogecoin (DOGE) è salito del 12%, mentre il token $TRUMP ha guadagnato l’11%.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Oro in rialzo grazie a dazi e tensioni geopolitiche; argento e platino sovraperformano

    Oro in rialzo grazie a dazi e tensioni geopolitiche; argento e platino sovraperformano

    I prezzi dell’oro sono saliti durante la sessione asiatica di venerdì, con una rinnovata domanda di beni rifugio a seguito delle nuove tensioni commerciali e dell’instabilità in Medio Oriente. Nonostante le recenti perdite, l’oro continua a sottoperformare rispetto ad argento e platino, che stanno vivendo una crescita più marcata.

    Il dollaro statunitense, solido e destinato a chiudere la settimana in rialzo, ha limitato i guadagni dell’oro, mantenendo l’entusiasmo sotto controllo nel mercato dei metalli preziosi.

    Nuovi dazi USA riaccendono l’avversione al rischio

    L’incremento dell’oro è stato in parte guidato dall’annuncio del presidente USA Donald Trump, che ha imposto un dazio del 35% sulle importazioni dal Canada a partire dal 1° agosto. Questa mossa, inattesa per Ottawa, ha riacceso l’incertezza sul commercio globale, spingendo gli investitori verso asset rifugio come oro e yen giapponese.

    Il conflitto in Medio Oriente mantiene alta la cautela

    Anche i rischi geopolitici hanno sostenuto il rimbalzo dell’oro. Il conflitto tra Israele e Hamas continua senza segnali di tregua, con nuove operazioni militari intorno alla Striscia di Gaza. Gli sforzi diplomatici degli Stati Uniti per ottenere un cessate il fuoco proseguono, ma i progressi sono lenti, mantenendo elevato il livello di tensione regionale.

    L’oro spot è salito dello 0,5% a 3.341,27 USD l’oncia, mentre i future con consegna a settembre sono aumentati dello 0,9% a 3.354,60 USD. Nonostante il rialzo, l’oro rimane bloccato in un range compreso tra 3.300 e 3.500 USD, riflettendo l’incertezza legata alla politica monetaria USA.

    Argento e platino brillano

    A differenza dell’oro, argento e platino stanno registrando performance molto forti. I future sull’argento sono saliti del 2,2% a 38,14 USD l’oncia, il livello più alto in quasi 14 anni. Il platino si è attestato vicino a un massimo di 11 anni a 1.420,25 USD, in crescita per la sesta settimana consecutiva, sostenuto da aspettative di offerta limitata e forte domanda industriale.

    Ritracciamento del rame dopo il rally

    Tra i metalli industriali, i future sul rame sono scesi dell’1,2% a 5,5620 USD per libbra dopo i forti guadagni iniziali della settimana. I contratti benchmark alla Borsa dei Metalli di Londra sono rimasti stabili a 9.700,55 USD per tonnellata.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • I prezzi del petrolio risalgono leggermente tra tensioni commerciali e segnali da OPEC+

    I prezzi del petrolio risalgono leggermente tra tensioni commerciali e segnali da OPEC+

    I prezzi del petrolio sono saliti leggermente nelle prime ore di venerdì in Asia, recuperando parzialmente dalle forti perdite di giovedì mentre i mercati valutano l’impatto potenziale dell’escalation delle misure commerciali statunitensi e i segnali contrastanti dell’OPEC+ sulle future strategie di approvvigionamento.

    Alle 01:47 GMT (21:47 ET), i future sul Brent per consegna a settembre erano in rialzo dello 0,5% a 69,01 dollari al barile, mentre il WTI statunitense guadagnava lo 0,7% a 67,00 dollari. L’aumento ha seguito un calo di quasi il 2% nella sessione precedente, alimentato da timori sulla domanda globale.

    L’escalation delle tariffe USA alimenta l’incertezza sulla domanda

    Le tensioni commerciali sono aumentate dopo che il presidente Donald Trump ha annunciato l’imposizione di una tariffa del 35% sulle importazioni dal Canada a partire dal 1° agosto, superando le minacce precedenti. La mossa si aggiunge a nuovi dazi su importazioni da Corea del Sud, Giappone e rame.

    Queste misure hanno agitato gli investitori, riaccendendo le preoccupazioni sull’impatto negativo delle barriere commerciali sulla crescita economica globale e sulla domanda di petrolio. Gli analisti di ING hanno osservato che l’aumento delle tariffe rappresenta “un chiaro ostacolo” per i mercati energetici.

    OPEC+ valuta una pausa dopo l’ultimo aumento della produzione

    Sul fronte dell’offerta, l’attenzione si è spostata su un rapporto di Bloomberg secondo cui l’OPEC e i suoi alleati potrebbero sospendere ulteriori aumenti della produzione dopo l’ultima crescita prevista per agosto. Il cartello completerà il ritorno graduale di 2,2 milioni di barili al giorno, con un’aggiunta finale di 550.000 barili.

    Inoltre, l’OPEC ha rivisto al ribasso le sue previsioni sulla domanda globale di petrolio per i prossimi anni, citando un rallentamento della ripresa economica cinese.

    Secondo ING, la pressione ribassista sui prezzi potrebbe intensificarsi più avanti nel corso dell’anno, quando il mercato entrerà in surplus nel quarto trimestre.

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