L’Italia rischia un calo del PIL fino allo 0,8% entro il 2027 a causa dei dazi USA

L’economia italiana potrebbe subire una contrazione significativa nei prossimi tre anni se gli Stati Uniti daranno seguito alla proposta di aumentare i dazi sulle merci provenienti dall’Unione Europea, secondo le nuove stime dell’associazione industriale Confindustria.

Il centro studi dell’organizzazione ha avvertito lunedì che, qualora Washington introducesse un dazio del 30% sulle importazioni dall’UE — e in assenza di contromisure da parte di Bruxelles — il PIL dell’Italia calerebbe dello 0,25% nel 2025, dello 0,59% nel 2026 e fino allo 0,82% nel 2027.

I dazi minacciati dal presidente Donald Trump dovrebbero entrare in vigore il 1° agosto. Tuttavia, domenica il rappresentante commerciale statunitense Howard Lutnick ha assunto un tono più conciliante, affermando che c’è ancora “ampio margine” per un accordo con i funzionari europei mentre proseguono i negoziati commerciali.

Tra le principali esportazioni italiane verso gli Stati Uniti figurano macchinari industriali, prodotti farmaceutici, automobili e alimentari iconici come olio d’oliva, pasta, formaggi e vino — tutti beni che potrebbero subire le conseguenze di dazi più elevati all’importazione.

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