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  • Eni, Q1 adegua l’Ebit -11% a causa del calo del Brent, riduce le spese e abbassa gli investimenti previsti per il 2025

    Eni, Q1 adegua l’Ebit -11% a causa del calo del Brent, riduce le spese e abbassa gli investimenti previsti per il 2025

    Eni (BIT:ENI) ha registrato un utile operativo pro forma rettificato di 3,7 miliardi di euro nel primo trimestre, in aumento del 36% rispetto al trimestre precedente, ma in calo dell’11% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a causa del calo del prezzo del petrolio Brent di circa il 10%.
    Il consenso fornito dalla società era di 3,26 miliardi.
    L’utile netto rettificato è stato di 1,4 miliardi di dollari nel trimestre, in calo dell’11%, ha dichiarato la compagnia in un comunicato.

    Il gruppo petrolifero afferma di essere ben posizionato per affrontare l’attuale ambiente macroeconomico incerto e volatile e spiega di aver previsto una razionalizzazione delle spese superiore a 2 miliardi di euro nel 2025, equivalente a circa 15 dollari/barile di effetto sul prezzo, mentre gli investimenti netti, al netto delle dismissioni, dovrebbero essere inferiori a 6 miliardi rispetto alla stima iniziale di una cifra compresa tra 6,5 e 7 miliardi.
    È stata confermata la politica di remunerazione degli azionisti per il 2025, che prevede un aumento del 5% del dividendo a 1,05 per azione e l’avvio di un programma di riacquisto di azioni da 1,5 miliardi.

    “Guardando al futuro, siamo ben posizionati per affrontare l’attuale clima economico: grazie a un portafoglio di asset di alta qualità, che ci offre ampia flessibilità, e a strutture finanziarie comprovate che garantiscono un’allocazione disciplinata del capitale e una crescita autofinanziata, siamo in grado di ottimizzare i nostri piani di spesa e la gestione della liquidità”, ha commentato l’amministratore delegato Claudio Descalzi nel comunicato.

    Entrando nei dettagli delle performance delle divisioni, E&P ha ottenuto un EBIT rettificato di 3,3 miliardi, in aumento di circa il 20% rispetto al trimestre precedente grazie al maggiore contributo di paesi con produzione più redditizia e a costi più bassi in generale.
    GGP ha ottenuto un EBIT rettificato di 310 milioni grazie alla massimizzazione del valore del portafoglio di gas/LNG.
    L’EBIT rettificato di Enilive è stato di 95 milioni, quasi raddoppiato rispetto al trimestre precedente, sostenuto dal maggiore contributo delle attività retail.
    Il settore della raffinazione ha chiuso con una perdita rettificata di 91 milioni di euro, peggiorando il confronto sia rispetto al primo trimestre del 2024 che rispetto al trimestre precedente, a causa del continuo deterioramento dei margini.
    Infine, il settore chimico ha registrato una perdita di 0,24 miliardi a causa della persistente debolezza del settore europeo, causata dalla minore domanda e dalla pressione sui margini da parte degli operatori con posizioni di costo più favorevoli, sottolinea il comunicato stampa.

    Quest’anno, la produzione di idrocarburi è ancora prevista a 1,7 milioni di barili/giorno con uno scenario Brent a 65 dollari al barile.

  • DAX, CAC, FTSE100, i Titoli Europei Registrano un Forte Rialzo

    DAX, CAC, FTSE100, i Titoli Europei Registrano un Forte Rialzo

    Le borse europee, rappresentate dagli indici DAX, CAC e FTSE100, hanno registrato un forte rialzo mercoledì dopo che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha ammorbidito la sua retorica nei confronti del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, affermando che gli piacerebbe vederlo più attivo nell’attuazione dell’idea di ridurre i tassi d’interesse, ma che non ha intenzione di licenziarlo.

    Inoltre, Trump ha ammesso che le tariffe del 145% imposte alla Cina sono “molto alte” e ha indicato che saranno ridotte in modo sostanziale.

    Nel frattempo, l’euro ha mantenuto le perdite dopo che i dati hanno mostrato che il settore manifatturiero della zona euro è rimasto in contrazione ad aprile, con un indice PMI di 48,7, superiore alla stima di 47,5. Il PMI dei servizi del blocco è sceso a un minimo di cinque mesi a 49,7 rispetto al 51 di marzo.

    Altrove, il PMI composito flash del Regno Unito è sceso da 51,5 a 48,2, riflettendo una contrazione sia nel settore manifatturiero che in quello dei servizi.

    L’indice DAX tedesco è in rialzo del 2,2%, il CAC 40 francese del 1,9% e il FTSE 100 britannico dell’1,1%.

    Il produttore svedese di camion Volvo ha registrato un forte rialzo nonostante gli utili del primo trimestre siano risultati inferiori alle aspettative degli analisti.

    Anche il produttore olandese di vernici Akzo Nobel è salito nettamente dopo che l’utile operativo del primo trimestre ha superato le attese.

    Il fornitore di componenti per semiconduttori BE Semiconductor Industries è anch’esso balzato dopo aver riportato un aumento degli ordini nel primo trimestre del 2025.

    Al contrario, Fresnillo è crollata dopo aver riportato un calo di circa il 9% nella produzione di argento nel primo trimestre.

    Anche il colosso dei beni di consumo Reckitt Benckiser ha subito una flessione dopo aver mancato le stime sulle vendite del primo trimestre.

  • Dow Jones, S&P, Nasdaq, i Futures Puntano a un Rally Prolungato a Wall Street

    Dow Jones, S&P, Nasdaq, i Futures Puntano a un Rally Prolungato a Wall Street

    I principali futures sugli indici statunitensi Dow Jones, S&P e Nasdaq stanno attualmente indicando un’apertura nettamente al rialzo per mercoledì, con le azioni destinate probabilmente a proseguire il rally osservato nel corso della sessione precedente.

    Lo slancio positivo a Wall Street arriva dopo che il presidente Donald Trump sembra aver ammorbidito la sua posizione nei confronti del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell.

    “Non ho intenzione di licenziarlo”, ha detto Trump ai giornalisti martedì, ma ha ribadito che vorrebbe vedere Powell e la Fed riprendere il taglio dei tassi di interesse.

    Gli attacchi di Trump a Powell, incluso averlo definito un “grande perdente” appena lunedì, avevano generato preoccupazione a Wall Street sull’indipendenza della Fed.

    Il presidente ha anche suggerito di essere disposto ad adottare un approccio meno conflittuale nei negoziati commerciali con la Cina, prevedendo che l’attuale tariffa del 145% sulle importazioni cinesi “scenderà in modo sostanziale”.

    I mercati potrebbero anche beneficiare di una reazione positiva ai risultati trimestrali di Tesla (NASDAQ:TSLA), con il produttore di veicoli elettrici in aumento del 7,9% nelle contrattazioni pre-market.

    Il balzo di Tesla arriva nonostante la società abbia riportato risultati del primo trimestre inferiori alle aspettative, ma l’amministratore delegato Elon Musk ha dichiarato che il tempo che dedica al Dipartimento per l’Efficienza Governativa diminuirà “significativamente” a partire da maggio.

    Martedì, le azioni hanno registrato un forte rialzo durante la giornata di contrattazioni, recuperando terreno dopo il crollo visto nella sessione precedente. Tutti i principali indici hanno mostrato movimenti significativi al rialzo, con il Dow e il Nasdaq che hanno chiuso in positivo per la prima volta in cinque giorni.

    Gli indici principali sono balzati in apertura e sono rimasti saldamente positivi per tutto il pomeriggio. Il Dow è salito di 1.016,57 punti, ovvero del 2,7%, a 39.186,98, il Nasdaq è balzato di 429,52 punti, ovvero del 2,7%, a 16.300,41 e l’S&P 500 è aumentato di 129,56 punti, ovvero del 2,5%, a 5.287,76.

    Il rally iniziale a Wall Street è stato alimentato da alcuni investitori che hanno colto l’occasione per acquistare azioni a prezzi ribassati dopo il forte calo visto lunedì.

    Lunedì, le azioni avevano registrato un calo significativo a causa delle persistenti preoccupazioni per la guerra commerciale e dei continui attacchi di Trump a Powell.

    Ulteriori acquisti sono stati generati dalla reazione a notizie secondo cui il Segretario del Tesoro Scott Bessent avrebbe detto in un incontro riservato con investitori di aspettarsi una de-escalation della disputa commerciale tra Stati Uniti e Cina.

    Secondo Bloomberg, che cita persone presenti all’evento ospitato da JPMorgan Chase (NYSE:JPM), Bessent ha dichiarato che i negoziati non sono ancora iniziati ma che un accordo commerciale con la Cina è possibile.

    Una persona presente nella sala ha anche riferito alla CNBC che Bessent ha definito l’attuale situazione insostenibile e ha previsto che ci sarà una “de-escalation” nel “prossimo futuro.”

    I mercati hanno inoltre beneficiato della reazione positiva ad alcune notizie sugli utili trimestrali, con le azioni di 3M (NYSE:MMM) salite dell’8,1% dopo che il conglomerato manifatturiero ha riportato risultati del primo trimestre migliori del previsto.

    Anche il fornitore di motori aeronautici GE Aerospace (NYSE:GE) è balzato del 6,1% dopo aver riportato utili del primo trimestre superiori alle stime degli analisti.

    Le azioni del settore immobiliare hanno registrato un movimento significativo al rialzo nel corso della sessione, spingendo l’indice del settore abitativo di Philadelphia in aumento del 3,7%.

    Un’importante forza è stata visibile anche tra i titoli finanziari, con l’indice NYSE Arca Broker/Dealer e il KBW Bank Index in rialzo rispettivamente del 3,4% e del 3,3%.

    Anche i titoli del settore retail, biotecnologico e produttori di petrolio hanno mostrato una notevole forza, mentre i titoli auriferi sono stati tra i pochi a contrastare il trend positivo a causa di un calo del prezzo del metallo prezioso.

  • Le azioni Nexi brillano dopo la “solida” crescita dei ricavi nel trimestre

    Le azioni Nexi brillano dopo la “solida” crescita dei ricavi nel trimestre

    Nexi (BIT:NEXI) ha iniziato la seduta da protagonista, dopo aver comunicato un aggiornamento sui conti del primo trimestre 2025.

    Le azioni di Nexi hanno guadagnato il 4% nella prima ora di contrattazioni, salendo fino a un massimo di 5,24 euro, livello che non si vedeva da circa un mese. Il balzo odierno consente al titolo del gruppo di ridurre la perdita da inizio anno al 4%, anche se il bilancio degli ultimi sei mesi resta fortemente negativo (-14%).

    Ieri, la società ha annunciato che, sulla base dei dati consolidati preliminari, i ricavi hanno mostrato una “solida crescita”, pari a circa il 3,7% su base annua, in linea con la guidance 2025 (crescita a una cifra bassa) comunicata al mercato lo scorso 28 febbraio.

    Il report trimestrale completo sarà presentato giovedì 8 maggio 2025 alle ore 8:00 italiane, come previsto dal calendario finanziario.

    I dati preliminari comunicati da Nexi “sono leggermente migliori delle nostre stime (+3,7% YoY contro +3,5% YoY)”, sottolineano gli analisti di WebSim Intermonte. Dalla pubblicazione dei risultati definitivi, la SIM si aspetta “indicazioni per un EBITDA margin in espansione al 47% (+78bps su base annua)”.

    Per il secondo trimestre, Intermonte prevede “un confronto favorevole con lo scorso anno, quando le festività pasquali avevano invece pesato sul primo trimestre”.

    EQUITA prevede una crescita organica dell’EBITDA di circa il +5% rispetto all’anno precedente e una generazione di free cash flow superiore ai 200 milioni di euro. La casa d’investimento si attende anche la conferma della guidance 2025, che prevede una crescita dei ricavi a una cifra bassa/media, un EBITDA margin in espansione di almeno 50 punti base e un free cash flow oltre gli 800 milioni.

    A maggio è inoltre prevista la distribuzione di un dividendo da 300 milioni (yield del 5%), mentre EQUITA si attende anche l’avvio, nello stesso mese, del programma di buyback per ulteriori 300 milioni, a seguito dell’approvazione in assemblea prevista per il 30 aprile.

  • Stellantis raggiunge il minimo da 1.252 sessioni

    Stellantis raggiunge il minimo da 1.252 sessioni

    Stellantis (BIT:STLAM) ha perso il 24,85% nel mese di aprile, il 38,75% dall’inizio dell’anno e oltre il 70% dai massimi raggiunti il 26 marzo 2024, quando il titolo era a 27,35 euro.

    La crisi nel settore automobilistico, gli impatti delle temute tariffe di Trump e l’attesa per il nuovo CEO hanno sopraffatto l’azienda, che sta rapidamente bruciando liquidità. Tuttavia, va notato che la gestione ha riacquistato azioni in modo aggressivo e, soprattutto, che il titolo sta trattando a livelli di guadagni molto bassi. Secondo i modelli di InvestingPro, l’azione è molto lontana dal Valore Equo fissato a 12,63 euro (61,9% superiore ai livelli attuali).

    Dal punto di vista grafico, il titolo mostra una chiara tendenza ribassista su tutte le scadenze. Va sottolineato che i principali indicatori sono nella zona di ipervenduto, il che potrebbe “chiamare” un tentativo di rimbalzo rapido.

    In ogni caso, per assistere a un’inversione della tendenza, è necessario un cambiamento della serie di massimi decrescenti, e quindi il primo segno di forza si avrebbe con la rottura dell’area degli 8,5 euro.

  • Le borse europee salgono fortemente mentre le tensioni sulla guerra commerciale si allentano; Volvo in difficoltà

    Le borse europee salgono fortemente mentre le tensioni sulla guerra commerciale si allentano; Volvo in difficoltà

    Gli indici azionari europei sono aumentati mercoledì, con gli investitori che hanno accolto positivamente i segnali di una guerra commerciale meno distruttiva tra Cina e Stati Uniti, riducendo la probabilità di una recessione globale.

    Alle 03:05 ET, 07:05 GMT, l’indice DAX in Germania è salito del 2,5%, il CAC 40 in Francia ha guadagnato l’1,5% e il FTSE 100 nel Regno Unito è aumentato dell’1,3%.

    Le tariffe commerciali cinesi scenderanno?

    I mercati azionari europei hanno seguito quelli asiatici in rialzo mercoledì, dopo che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha indicato che le attuali tariffe commerciali contro la Cina erano troppo alte e dovevano essere significativamente inferiori ai livelli attuali del 145%.

    Questo è avvenuto dopo che il segretario al Tesoro Scott Bessent ha affermato che la guerra commerciale in corso tra Stati Uniti e Cina era insostenibile e che si aspettava una de-escalation a breve.

    Questi commenti hanno alimentato le speranze che il presidente possa fare un passo indietro sulla sua agenda tariffaria, riducendo o addirittura annullando l’impatto potenziale delle elevate tariffe commerciali statunitensi sulle principali economie.

    Il sentimento è stato ulteriormente rinvigorito dopo che Trump ha dichiarato di “non avere intenzione di licenziare” Jerome Powell, e che la sua recente durezza nei confronti del presidente della Fed era dovuta solo al tentativo di ottenere un paio di riduzioni dei tassi.

    Trump ha criticato ripetutamente Powell, alimentando i timori che avrebbe cercato di rimuoverlo dalla sua carica alla banca centrale, minando l’indipendenza dell’istituzione critica.

    Dati PMI della zona euro in arrivo

    In Europa, i dati economici includeranno gli ultimi dati sull’indice dei direttori degli acquisti (PMI) sull’attività nei settori dei servizi e manifatturiero della zona euro.

    Inoltre, i dati hanno mostrato che il governo britannico ha preso in prestito 151,9 miliardi di sterline durante l’anno fiscale 2024/25, una cifra notevolmente superiore alle stime dei previsti ufficiali solo un mese fa.

    Nel suo bilancio pubblicato a marzo, l’Ufficio per la Responsabilità di Bilancio aveva previsto un deficit di bilancio per l’anno fiscale che si concluderà a marzo 2025 di 137,3 miliardi di sterline.

    Volvo in difficoltà nel mercato nordamericano

    Guardando al settore corporate europeo, il produttore svedese di camion Volvo (BIT:1VOLVB) ha riportato una caduta degli utili nel primo trimestre maggiore del previsto e ha abbassato le sue previsioni per il mercato dei camion in Nord America, citando l’incertezza crescente riguardo alle tariffe e al loro impatto sul commercio globale.

    Il produttore di vernici olandese Akzo Nobel (EU:AKZA) ha riportato una leggera diminuzione del suo utile operativo nel primo trimestre, battendo le previsioni grazie alla riduzione dei costi e a prezzi più alti.

    BE Semiconductor Industries (EU:BESI) ha registrato un aumento dell’8,2% degli ordini nel primo trimestre del 2025, alimentato dall’aumento della domanda da parte dei subappaltatori asiatici che supportano le applicazioni dei data center focalizzate sull’IA.

    Tesla cresce dopo aver riportato utili sopra le aspettative

    Oltre Oceano, le azioni di Tesla (NASDAQ:TSLA) sono aumentate nelle contrattazioni pre-market dopo che il produttore di veicoli elettrici ha riportato una redditività nel suo core business automobilistico, superando le aspettative minime nel primo trimestre, anche se non ha soddisfatto le previsioni su altre voci come ricavi e utile netto.

    Ad aumentare l’umore, il CEO Elon Musk ha dichiarato che ridurrà significativamente il tempo che dedica all’amministrazione statunitense a partire dal mese prossimo, per concentrarsi di più sulla gestione delle sue numerose aziende.

    Il petrolio sale dopo che gli USA aumentano le sanzioni sull’Iran

    I prezzi del petrolio sono aumentati mercoledì, continuando il tono positivo della sessione precedente dopo che gli Stati Uniti hanno imposto nuove sanzioni sull’Iran nell’ambito dei negoziati nucleari in corso.

    Alle 03:05 ET, i futures sul Brent sono aumentati dell’1,5% a 68,47 dollari al barile, e i futures sul West Texas Intermediate sono saliti dell’1,6% a 64,66 dollari al barile.

    Entrambi i contratti sono saliti di quasi il 2% martedì.

    Gli Stati Uniti hanno emesso nuove sanzioni che colpiscono il magnate della spedizione di gas liquefatto e petrolio iraniano Seyed Asadoollah Emamjomeh martedì.

    Questa azione fa parte della strategia più ampia di Washington per ridurre i ricavi energetici dell’Iran, che si ritiene finanzino attività destabilizzanti in Medio Oriente.

    Entrambe le parti hanno concordato di avviare discussioni a livello di esperti per progettare un quadro per un potenziale accordo nucleare, con il prossimo incontro fissato per sabato in Oman.

    Inoltre, secondo i dati dell’American Petroleum Institute, le scorte di petrolio degli Stati Uniti sono diminuite di circa 4,6 milioni di barili la scorsa settimana.

    I numeri ufficiali sulle scorte di petrolio sono previsti per il resto della sessione.

  • Le azioni di Tesla e Apple guidano il “Magnificent 7” in rialzo nelle contrattazioni pre-market

    Le azioni di Tesla e Apple guidano il “Magnificent 7” in rialzo nelle contrattazioni pre-market

    Tesla (NASDAQ:TSLA), la compagnia di veicoli elettrici, ha visto le sue azioni salire fino al 5,7% nelle contrattazioni pre-market di mercoledì.

    Questo aumento è arrivato dopo che il CEO Elon Musk ha annunciato la sua intenzione di ridurre significativamente il suo coinvolgimento con il governo degli Stati Uniti e concentrarsi su Tesla, affermando che il suo lavoro con la criptovaluta DOGE è “per lo più completato.”

    In altre notizie di contrattazioni pre-market, le azioni di Apple (NASDAQ:AAPL) sono aumentate del 2,7% dopo una dichiarazione del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Il presidente ha indicato che le tariffe sulla Cina “scenderanno in modo sostanziale”, il che potrebbe avere un impatto positivo sulla catena di approvvigionamento dell’azienda.

    Gli investitori sono incoraggiati a monitorare i fornitori di Apple, come Qorvo (NASDAQ:QRVO), Skyworks Solutions (NASDAQ:SWKS), Qualcomm (NASDAQ:QCOM), Broadcom (NASDAQ:AVGO), Cirrus Logic (NASDAQ:CRUS), TSMC e Micron (NASDAQ:MU).

    Oltre a Tesla e Apple, anche altri membri delle cosiddette azioni “Magnificent Seven” hanno visto un movimento positivo nelle contrattazioni pre-market.

    Le azioni di Nvidia (NASDAQ:NVDA) sono aumentate del 4,9%, quelle di Meta (NASDAQ:META) sono cresciute del 4%, Amazon (NASDAQ:AMZN) ha visto un rialzo del 3,9%, le azioni di Alphabet (NASDAQ:GOOGL) sono salite del 2,2%, e Microsoft (NASDAQ:MSFT) ha registrato un aumento dell’1,8%.

  • La crescita del settore aziendale nell’Eurozona si arresta, il settore dei servizi si contrae

    La crescita del settore aziendale nell’Eurozona si arresta, il settore dei servizi si contrae

    La crescita del settore aziendale nell’Eurozona si è fermata questo mese, come rivelato da un sondaggio pubblicato mercoledì.

    Il settore dei servizi, che gioca un ruolo dominante nell’economia dell’area, ha registrato una contrazione, mentre il lungo periodo di rallentamento del settore manifatturiero continua.

    L’indice preliminare composito dei direttori d’acquisto (PMI) dell’Eurozona, compilato da S&P Global per HCOB, ha mostrato una flessione questo mese, scendendo a 50,1 rispetto alla lettura di 50,9 di marzo.

    L’indice, che è appena sopra la soglia dei 50 che distingue la crescita dalla contrazione, è risultato inferiore alla stima media di 50,3 come previsto in un sondaggio.

    Questo rallentamento nella crescita aziendale, segnato dalla contrazione nel settore dei servizi e dal persistente declino nel settore manifatturiero, indica un ambiente economico sfidante all’interno dell’Eurozona.

  • Il dollaro guadagna terreno dopo che Trump ridimensiona le critiche a Powell; l’euro cede terreno

    Il dollaro guadagna terreno dopo che Trump ridimensiona le critiche a Powell; l’euro cede terreno

    Il dollaro USA è salito mercoledì, continuando il forte rimbalzo della sessione precedente dopo che il presidente Donald Trump ha fatto un passo indietro dalle sue critiche al presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, mentre le tensioni commerciali tra gli Stati Uniti e la Cina si sono anche attenuate.

    Alle 04:00 ET (08:00 GMT), l’Indice del Dollaro, che traccia il greenback rispetto a un paniere di altre sei valute, è salito dello 0,3% a 98,960, dopo essere salito dal minimo di tre anni registrato all’inizio delle contrattazioni di martedì.

    Trump fa marcia indietro sulla minaccia di licenziare Powell

    Il dollaro ha ricevuto una spinta dopo che Trump ha ridimensionato alcune delle recenti critiche durissime rivolte al capo della Fed, Powell, accusato di non aver abbassato i tassi di interesse così rapidamente come il presidente avrebbe voluto.

    “Non ho intenzione di licenziarlo,” ha detto Trump ai giornalisti nell’Ufficio Ovale martedì. “Mi piacerebbe vederlo essere un po’ più attivo riguardo alla sua idea di abbassare i tassi di interesse.”

    Trump aveva indicato la settimana scorsa di voler sostituire il capo della Fed, minacciando l’indipendenza della banca centrale statunitense, uno dei pilastri dell’attrattiva del dollaro come valuta di riserva globale.

    Trump ha anche espresso ottimismo riguardo a potenziali negoziati commerciali con la Cina, dicendo che un accordo potrebbe portare a una “riduzione sostanziale” delle tariffe.

    Il segretario al Tesoro Scott Bessent ha aggiunto al clima positivo, dichiarando che l’attuale situazione tariffaria è “insostenibile” e si aspetta una de-escalation nel breve termine.

    “Potremmo assistere a un periodo in cui il dollaro sarà influenzato dalle notizie riguardanti i rischi per l’indipendenza della Fed e dalle notizie favorevoli al mercato sulla politica tariffaria degli Stati Uniti. Quello che è chiaro ormai è che nessun’altra valuta del G10 ha un beta positivo più elevato rispetto alle notizie commerciali del dollaro,” hanno detto gli analisti di ING in una nota.

    L’euro cede alcuni guadagni

    In Europa, EUR/USD ha scambiato in calo dello 0,3% a 1,1394, con la valuta unica che si è ritirata dal massimo di oltre tre anni contro il dollaro registrato all’inizio della settimana.

    A pesare anche i dati che hanno mostrato come l’attività commerciale nel settore privato in Germania sia diminuita questo mese, con l’indice flash composito dei direttori d’acquisto (PMI) tedesco, compilato da S&P Global, sceso a 49,7 ad aprile rispetto a 51,3 a marzo, il suo livello più basso da dicembre, e tornando sotto la soglia dei 50,0 che separa la crescita dalla contrazione.

    “Sappiamo che la BCE guarda ai dazi con maggiore preoccupazione in termini di crescita rispetto all’inflazione,” ha dichiarato ING, “quindi una lettura debole dovrebbe ulteriormente rafforzare la previsione di un approccio più accomodante da parte del mercato (75 punti base di tagli aggiuntivi entro la fine dell’anno).”

    “Detto ciò, EUR/USD rimane quasi interamente una funzione dei movimenti del dollaro. E una nuova spinta al rialzo sopra 1,15 è possibile se i timori sull’indipendenza della Fed tornano a essere il tema centrale.”

    GBP/USD è sceso dello 0,1% a 1,3314, in attesa degli ultimi dati PMI dal Regno Unito.

    “A differenza della BCE, questi sondaggi non sono particolarmente considerati dalla Banca d’Inghilterra, che resta fondamentalmente più preoccupata per l’inflazione. Più tardi questa settimana vedremo i dati sulle vendite al dettaglio del Regno Unito per marzo, che dovrebbero calare dopo l’ottimo dato di marzo,” ha aggiunto ING.

    Yen in calo dopo debolezza nel PMI manifatturiero

    In Asia, USD/JPY è salito dello 0,2% a 141,75, dopo due giorni di forti cali.

    I dati di mercoledì hanno mostrato che l’attività manifatturiera giapponese è diminuita per il decimo mese consecutivo ad aprile, con un forte calo dei nuovi ordini, a causa delle preoccupazioni sui dazi degli Stati Uniti.

    Il PMI manifatturiero au Jibun Bank si è attestato a 48,5 ad aprile, al di sotto della previsione di 48,7.

    Nel frattempo, l’attività dei servizi giapponesi è rimbalzata, con il PMI dei servizi au Jibun Bank salito a 52,2 ad aprile, rispetto alla lettura neutra di 50,0 di marzo.

    Il PMI composito complessivo è salito a 51,1 ad aprile da 48,9 di marzo.

    USD/CNY ha scambiato in calo dello 0,3% a 7,2963, con la valuta cinese supportata dall’ottimismo di Trump riguardo ai potenziali negoziati commerciali con Pechino.

  • DAX, CAC, FTSE100, i titoli europei scendono dopo le dichiarazioni di Trump sul presidente della Fed

    DAX, CAC, FTSE100, i titoli europei scendono dopo le dichiarazioni di Trump sul presidente della Fed

    I titoli europei sugli indici DAX, CAC e FTSE100 sono scesi martedì dopo che le dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti Donald Trump sul presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, hanno riacceso i timori sull’indipendenza della Fed e sull’interferenza politica. Il messaggio di Trump riguardante le barriere non tariffarie ha inoltre alimentato le preoccupazioni legate alla guerra commerciale.

    L’indice paneuropeo STOXX 600 è in calo dello 0,5% con il ritorno degli operatori ai mercati dopo un lungo weekend festivo.

    Anche l’indice DAX tedesco è in calo dello 0,5% e il CAC 40 francese perde lo 0,4%, mentre l’indice FTSE 100 del Regno Unito ha contrastato la tendenza ribassista, salendo dello 0,2%.

    Roche Holding AG ha registrato un calo dopo che il colosso farmaceutico svizzero ha annunciato l’intenzione di investire 50 miliardi di dollari nei settori farmaceutico e diagnostico negli Stati Uniti nei prossimi cinque anni.

    Anche il produttore farmaceutico danese Novo Nordisk ha subito un forte calo dopo che il concorrente statunitense Eli Lilly ha pubblicato risultati promettenti di uno studio clinico sulla sua pillola sperimentale contro l’obesità, orforglipron, condotto su pazienti diabetici.

    Il fornitore di servizi di vendita e marketing DCC è anch’esso crollato dopo l’annuncio della cessione della sua divisione sanitaria a HealthCo Investment Limited per 1.050 milioni di sterline.

    Nel frattempo, le azioni di Biotage AB sono balzate dopo che KKR ha presentato un’offerta in contanti per l’azienda biotecnologica svedese, valutandola circa 11,6 miliardi di corone svedesi (pari a circa 1,22 miliardi di dollari).

    Anche le azioni della tedesca ProSiebenSat.1 sono in rialzo dopo l’estensione del contratto di Bert Habets come CEO del gruppo per altri tre anni.

    Le azioni di J Sainsbury sono salite a Londra. La società di distribuzione ha confermato il lancio di un programma di riacquisto di azioni proprie fino a un valore di 200 milioni di sterline.