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  • Dow Jones, S&P, Nasdaq, i futures salgono dopo dati sull’inflazione più moderati del previsto

    Dow Jones, S&P, Nasdaq, i futures salgono dopo dati sull’inflazione più moderati del previsto

    I principali futures sugli indici statunitensi — Dow Jones, S&P e Nasdaq — indicano un’apertura leggermente in rialzo per martedì, con le azioni pronte a proseguire i forti guadagni registrati nella sessione precedente.

    I futures sono saliti dopo la pubblicazione di un rapporto del Dipartimento del Lavoro che mostra come i prezzi al consumo negli Stati Uniti siano aumentati ad aprile leggermente meno del previsto.

    Il Dipartimento del Lavoro ha riferito che il suo indice dei prezzi al consumo è salito dello 0,2% ad aprile, dopo un calo dello 0,1% a marzo. Gli economisti si aspettavano un aumento dello 0,3%.

    Escludendo i prezzi di cibo ed energia, anche i prezzi al consumo “core” sono aumentati dello 0,2% ad aprile, dopo un incremento dello 0,1% a marzo. Anche in questo caso, si prevedeva una crescita dello 0,3%.

    Il rapporto ha inoltre evidenziato che il tasso di crescita annuale dei prezzi al consumo è rallentato al 2,3% ad aprile dal 2,4% di marzo, mentre il tasso annuale dei prezzi core è rimasto invariato al 2,8%.

    I dati sull’inflazione, leggermente più contenuti del previsto, potrebbero alleviare i timori che le nuove tariffe imposte dal presidente Donald Trump ai partner commerciali degli Stati Uniti portino a un aumento dei prezzi.

    Lunedì, i mercati azionari sono saliti bruscamente durante le contrattazioni, annullando le modeste perdite della settimana precedente. Con questo forte slancio, il Nasdaq e l’S&P 500 hanno raggiunto i loro migliori livelli di chiusura in oltre due mesi.

    Gli indici principali hanno continuato a salire fino alla chiusura, raggiungendo nuovi massimi nella sessione. Il Nasdaq è balzato di 779,43 punti (+4,4%) a 18.708,34, l’S&P 500 è salito di 184,28 punti (+3,3%) a 5.844,19 e il Dow è aumentato di 1.160,72 punti (+2,8%) a 42.420,10.

    Il rally di Wall Street è seguito alla notizia di un accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina che riduce drasticamente le pesanti tariffe sui beni reciproci.

    La Casa Bianca ha dichiarato che l’accordo prevede una riduzione delle tariffe da parte di entrambi i paesi del 115%, mantenendo comunque un’ulteriore tariffa del 10%.

    Gli Stati Uniti manterranno le tariffe imposte in risposta all’emergenza nazionale legata al fentanyl, determinando un tasso tariffario effettivo del 30% sui beni cinesi.

    Nelle precedenti mosse ritorsive, le tariffe su beni statunitensi e cinesi avevano raggiunto rispettivamente il 125% e il 145%, che il Segretario al Tesoro Scott Bessent aveva definito “l’equivalente di un embargo”.

    La Casa Bianca ha inoltre dichiarato che le tariffe reciproche del 34% su beni statunitensi e cinesi saranno sospese per 90 giorni a partire da mercoledì 14 maggio.

    Entrambi i paesi hanno anche concordato di istituire un meccanismo per proseguire discussioni importanti su commercio ed economia, ha aggiunto la Casa Bianca.

    “Anche se la disputa commerciale è stata solo attenuata per 90 giorni, si tratta di un grande passo avanti secondo gli investitori”, ha dichiarato Russ Mould, direttore degli investimenti presso AJ Bell. “Il fatto che i due paesi stiano dialogando è già una grande vittoria, considerando i toni aspri usati durante il primo e il secondo mandato presidenziale di Trump.”

    “Alcuni pensavano che il miglior risultato possibile dalle discussioni del fine settimana sarebbe stato un semplice accordo a continuare i negoziati,” ha aggiunto. “Pertanto, raggiungere un accordo iniziale così rapidamente, e con una riduzione così ampia delle tariffe, è una piacevole sorpresa.”

    Le azioni del settore dei semiconduttori sono state tra le migliori del mercato nel contesto di un rally generalizzato, con l’indice Philadelphia Semiconductor in aumento del 7,0% al suo miglior livello di chiusura in oltre due mesi.

    Si è osservata anche una notevole forza tra i titoli del settore trasporti, come dimostrato dal balzo del 7,0% del Dow Jones Transportation Average, anch’esso salito al massimo di chiusura degli ultimi due mesi.

    Anche le azioni del settore hardware per computer hanno registrato un forte rialzo, facendo salire l’indice NYSE Arca Computer Hardware del 6,5%.

    Hanno mostrato notevole forza anche i settori del networking, delle biotecnologie e delle banche, mentre i titoli auriferi sono stati tra i pochi a contrapporsi alla tendenza al rialzo, scendendo bruscamente insieme al prezzo dell’oro.

  • La BERD prevede che i dazi USA rallenteranno la crescita in Europa, Asia Centrale e MENA

    La BERD prevede che i dazi USA rallenteranno la crescita in Europa, Asia Centrale e MENA

    La Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERD) ha avvertito che l’aumento dei dazi statunitensi potrebbe rallentare la crescita economica in vari paesi dell’Europa, dell’Asia Centrale, del Medio Oriente e del Nord Africa (MENA).

    Questa previsione arriva nonostante queste regioni non siano forti esportatrici verso gli Stati Uniti, la più grande economia del mondo.

    La banca di sviluppo ha annunciato martedì che gli aumenti tariffari proposti comporterebbero un incremento effettivo del tasso medio sui beni importati negli USA dai più di 30 paesi in cui opera.

    Il tasso è destinato a salire al 10,5%, un balzo significativo rispetto all’attuale 1,5%.

    La BERD ha inoltre sottolineato che l’influenza indiretta sulla domanda di beni e servizi da parte delle grandi economie europee, come la Germania, potrebbe amplificare ulteriormente l’impatto diretto delle tariffe.

    Alla luce di questi cambiamenti, la BERD ha rivisto al ribasso le sue previsioni di crescita per i paesi in cui opera per il 2025.

    La banca prevede ora un tasso di crescita del 3%, in calo rispetto alla precedente stima del 3,2%. Questa revisione riflette le potenziali difficoltà economiche che questi paesi potrebbero affrontare a causa dell’aumento delle tariffe statunitensi.

  • Borse europee stabili dopo l’ottimismo per l’accordo commerciale; rallenta il mercato del lavoro nel Regno Unito

    Borse europee stabili dopo l’ottimismo per l’accordo commerciale; rallenta il mercato del lavoro nel Regno Unito

    Gli indici azionari europei hanno registrato un andamento misto martedì, stabilizzandosi dopo l’ottimismo generato dall’accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina, mentre gli investitori valutano nuovi risultati societari e dati economici.

    Alle 09:02 CET, l’indice DAX in Germania saliva dello 0,2%, mentre il CAC 40 in Francia perdeva lo 0,1% e il FTSE 100 nel Regno Unito scendeva dello 0,2%.

    Rallenta ancora il mercato del lavoro britannico

    La notizia dell’accordo commerciale tra le due maggiori economie mondiali, che prevede la sospensione delle tariffe più pesanti per 90 giorni, aveva aiutato le borse europee ad aprire la settimana in rialzo. Tuttavia, l’attenzione ora si sta spostando nuovamente su questioni più ordinarie, come lo stato dell’economia regionale e i risultati delle aziende.

    I dati pubblicati martedì mattina hanno mostrato un ulteriore rallentamento nel mercato del lavoro del Regno Unito: l’occupazione è calata e la crescita salariale ha rallentato, con il tasso di disoccupazione che è salito al 4,5% nel trimestre fino a marzo, rispetto al 4,4% precedente.

    Potrebbero però arrivare buone notizie dal sondaggio ZEW sulla fiducia degli investitori tedeschi relativo a maggio, che sarà pubblicato nel corso della giornata. L’indice è atteso in ripresa dopo che le preoccupazioni legate alle tariffe avevano spinto il morale ai minimi dall’inizio della guerra in Ucraina.

    Nel corso della settimana verranno inoltre pubblicati i dati sul PIL del primo trimestre per l’intera area euro e i dati sull’inflazione di diversi paesi europei chiave.

    La Banca Centrale Europea ha tagliato i tassi d’interesse sette volte nell’ultimo anno in risposta al rapido calo dell’inflazione, e i policymaker hanno già iniziato a preparare il terreno per un altro taglio a inizio giugno.

    Bayer conferma le previsioni per l’anno

    Nel settore corporate europeo, il colosso farmaceutico tedesco Bayer (TG:BAYN) ha confermato le sue previsioni per l’intero 2025 nonostante un forte calo dell’utile nel primo trimestre, grazie alla crescita delle divisioni farmaceutica e consumer health che ha compensato la debolezza nel comparto agricolo.

    Il settore farmaceutico potrebbe comunque subire pressioni da parte dell’amministrazione Trump, dopo che il presidente statunitense ha criticato duramente i prezzi elevati dei farmaci negli USA in un post sui social domenica.

    Altrove, la società di ingegneria tedesca Duerr (TG:DUE) ha riportato un forte calo negli ordini nel primo trimestre, mentre le vendite sono rimaste stabili e l’utile è migliorato sensibilmente.

    Il greggio si stabilizza dopo i forti rialzi

    I prezzi del petrolio si sono stabilizzati martedì vicino ai massimi delle ultime due settimane, mentre i trader hanno digerito l’annuncio dell’accordo commerciale tra Cina e Stati Uniti.

    Alle 09:02 CET, i future sul Brent guadagnavano lo 0,1% a 65,02 dollari al barile, mentre i future sul West Texas Intermediate (WTI) salivano dello 0,2% a 62,04 dollari al barile.

    Entrambi i contratti avevano registrato un aumento di circa l’1,5% lunedì, aggiungendosi ai guadagni della settimana precedente, raggiungendo i livelli di chiusura più alti dal 28 aprile.

    Gli Stati Uniti e la Cina hanno concordato una riduzione delle tariffe per almeno 90 giorni lunedì, ma restano molte incertezze poiché permangono i fattori che hanno originato la disputa, come il disavanzo commerciale degli USA nei confronti della Cina.

  • Borsa di Milano, partenza lenta in attesa dei dati macro, corre Mps, bene Stellantis

    Borsa di Milano, partenza lenta in attesa dei dati macro, corre Mps, bene Stellantis

    Le azioni italiane hanno aperto la seduta in modo sottotono, con i mercati che si prendono una pausa di riflessione dopo la buona performance di martedì, seguita all’allentamento delle tariffe tra Stati Uniti e Cina in seguito all’accordo raggiunto nel fine settimana a Ginevra.

    Gli investitori sono in attesa di nuovi segnali dal fronte macroeconomico e monitoreranno in mattinata l’indice ZEW sulla fiducia degli investitori tedeschi e, soprattutto, i dati sull’inflazione statunitense nel pomeriggio, che potrebbero fornire le prime indicazioni sull’impatto delle tariffe sull’andamento dei prezzi e sui tempi di eventuali tagli dei tassi da parte della Fed.

    Intorno alle 9:40 l’indice Ftse Mib sale dello 0,2%, frenato anche dalla barriera tecnica e psicologica dei 40.000 punti, livello che non veniva raggiunto dal novembre 2007.

    Continuano gli acquisti nel settore automobilistico, tra i principali beneficiari della de-escalation della guerra commerciale innescata dalle politiche tariffarie di Trump. Stellantis (BIT:STLAM) guadagna un ulteriore +1,9% dopo il +7% di ieri, così come Iveco, che sale dell’1,6% dopo il +6,5% della seduta precedente. Quest’ultima è sostenuta anche dalle varie offerte, secondo indiscrezioni, per la sua controllata nel settore della difesa.

    Tra le banche corre MPS (BIT:BMPS), che balza in testa al Ftse Mib con un rialzo di quasi il 4%, riducendo lo sconto implicito dell’offerta su Mediobanca (BIT:MB) a circa il 9% dopo i picchi dei giorni scorsi. Gli altri titoli del comparto bancario risultano meno attivi.

    In calo le assicurazioni, con Unipol (BIT:UNI) a -1,4% in attesa dei conti trimestrali attesi per venerdì, e Generali (BIT:G) a -0,7%. Giù anche Nexi (BIT:NEXI) (-1,7%) e Campari (BIT:CPR) (-1,2%).

  • DAX, CAC, FTSE100: le Borse europee salgono dopo l’accordo sui dazi tra USA e Cina

    DAX, CAC, FTSE100: le Borse europee salgono dopo l’accordo sui dazi tra USA e Cina

    Le Borse europee, rappresentate dagli indici DAX, CAC e FTSE100, sono salite lunedì dopo che Stati Uniti e Cina hanno raggiunto un accordo per sospendere i dazi per 90 giorni, in seguito a negoziati avvenuti in Svizzera durante il fine settimana.

    Il rappresentante per il commercio degli Stati Uniti, Jamieson Greer, ha annunciato una pausa di 90 giorni sui dazi. I dazi statunitensi sui beni cinesi scenderanno dal 145% al 30%, mentre quelli cinesi sulle importazioni dagli Stati Uniti passeranno dal 125% al 10%, hanno comunicato oggi i due Paesi.

    L’indice francese CAC 40 è in rialzo dell’1,5%, mentre l’indice tedesco DAX e l’indice FTSE 100 del Regno Unito segnano entrambi un +0,7%.

    I titoli del settore dei semiconduttori sono in forte rialzo: ASML Holding guadagna quasi il 5% e Infineon Technologies balza del 6%.

    Anche le azioni di UniCredit sono in aumento. La banca italiana ha alzato le previsioni per il 2025 dopo aver registrato un inatteso aumento dell’utile trimestrale.

    Technip Energies NV, gigante globale della tecnologia e dell’ingegneria, è anch’essa in forte rialzo grazie all’annuncio di un programma di riacquisto di azioni.

    La società britannica di trading online IG Group Holdings è anch’essa salita dopo aver annunciato una riunione straordinaria per discutere un piano di riduzione del capitale.

    Nel frattempo, il produttore tedesco di acciaio Salzgitter AG ha subito un forte calo dopo aver riportato una perdita nel primo trimestre a causa della debolezza dei prezzi.

    Anche i titoli del settore sanitario sono sotto pressione in vista dell’annuncio di una nuova politica statunitense sui prezzi dei farmaci.

    In un contesto economico relativamente tranquillo, l’attività di reclutamento nel Regno Unito è rimasta debole all’inizio del secondo trimestre, poiché la domanda di personale è diminuita a causa dell’aumento dell’inflazione salariale, legata ai recenti incrementi del salario minimo nazionale e del salario di sussistenza, secondo un rapporto redatto da S&P Global.

  • Dow Jones, S&P, Nasdaq: l’accordo commerciale USA-Cina probabilmente innescherà un rally mattutino a Wall Street

    Dow Jones, S&P, Nasdaq: l’accordo commerciale USA-Cina probabilmente innescherà un rally mattutino a Wall Street

    I principali futures sugli indici statunitensi Dow Jones, S&P e Nasdaq indicano attualmente un’apertura in netto rialzo per lunedì, con le azioni pronte a più che compensare le lievi perdite registrate la scorsa settimana.

    Lo slancio rialzista a Wall Street arriva in seguito alla notizia di un accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina che riduce drasticamente i massicci dazi sui beni reciproci.

    La Casa Bianca ha dichiarato che l’accordo prevede che Stati Uniti e Cina riducano ciascuno i dazi del 115%, mantenendo tuttavia un dazio supplementare del 10%.

    Gli Stati Uniti manterranno i dazi imposti in risposta all’emergenza nazionale legata al fentanyl, con un tasso effettivo del 30% sui beni cinesi.

    Nei precedenti scambi di ritorsione, i dazi sui beni statunitensi e cinesi erano saliti rispettivamente fino al 125% e al 145%, percentuali che il Segretario al Tesoro Scott Bessent aveva descritto come “l’equivalente di un embargo.”

    La Casa Bianca ha annunciato che i dazi reciproci del 34% su beni statunitensi e cinesi saranno sospesi per 90 giorni a partire da mercoledì 14 maggio.

    Entrambe le nazioni hanno inoltre concordato di istituire un meccanismo per proseguire importanti discussioni su commercio ed economia, ha dichiarato la Casa Bianca.

    “Sebbene la disputa commerciale sia stata solo attenuata per 90 giorni, si tratta di un grande passo avanti per gli investitori,” ha dichiarato Russ Mould, direttore degli investimenti presso AJ Bell. “Il solo fatto che i due Paesi stiano dialogando rappresenta già una grande vittoria, dato che si sono scontrati duramente durante il primo e secondo mandato di Trump.”

    “Alcuni pensavano che il miglior risultato possibile dai colloqui del fine settimana sarebbe stato semplicemente l’impegno a continuare a parlarsi,” ha aggiunto. “Pertanto, aver raggiunto così rapidamente un accordo iniziale che riduce drasticamente i dazi è una sorpresa positiva.”

    Dopo un iniziale rialzo, le azioni hanno mostrato un andamento incerto durante la sessione di venerdì. I principali indici sono rimasti per gran parte della giornata oscillando attorno alla parità, per poi chiudere con variazioni contenute.

    Il Nasdaq è salito di appena 0,78 punti, meno di un decimo di punto percentuale, a 17.928,92. L’S&P 500 è sceso di 4,03 punti (0,1%) a 5.659,91, mentre il Dow Jones ha perso 119,07 punti (0,3%) chiudendo a 41.249,38.

    Su base settimanale, l’S&P 500 ha registrato un calo dello 0,5%, il Nasdaq dello 0,3% e il Dow dello 0,2%.

    La forza iniziale di Wall Street è stata alimentata dall’ottimismo riguardo a un potenziale accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina, in vista dei colloqui tra il Segretario al Tesoro Scott Bessent e funzionari cinesi in Svizzera durante il fine settimana.

    Un rapporto di Bloomberg, citando fonti informate, ha riferito che gli Stati Uniti sperano di ridurre i dazi verso la Cina a meno del 60% rispetto all’attuale livello di almeno il 145%, durante i colloqui del fine settimana.

    Tuttavia, il presidente Donald Trump ha dichiarato su Truth Social che un dazio dell’“80% sulla Cina sembra giusto”, smorzando parzialmente il sentiment positivo.

    Trump ha anche affermato che molti accordi commerciali sono “in fase di preparazione”, ma i trader restano cauti nonostante l’annuncio del giorno precedente riguardo al quadro di un accordo commerciale tra Stati Uniti e Regno Unito.

    Tra i titoli individuali, le azioni di Lyft (NASDAQ:LYFT) sono balzate dopo che la società di ride-sharing ha registrato un utile nel primo trimestre rispetto a una perdita nello stesso periodo dell’anno scorso e ha aumentato il piano di riacquisto azionario a 750 milioni di dollari.

    Anche le azioni di The Trade Desk (NASDAQ:TTD) sono aumentate dopo che la società di marketing digitale ha riportato risultati del primo trimestre superiori alle attese.

    Al contrario, le azioni di Affirm Holdings (NASDAQ:AFRM) sono crollate dopo che la società “compra ora, paga dopo” ha riportato un utile inatteso nel terzo trimestre fiscale ma ha fornito previsioni di fatturato deludenti per il trimestre in corso.

    La piattaforma di prenotazioni di viaggi Expedia (NASDAQ:EXPE) ha anch’essa registrato un netto calo dopo aver riportato ricavi del primo trimestre inferiori alle stime e aver emesso previsioni deboli.

    Riflettendo l’andamento poco brillante dei mercati in generale, la maggior parte dei principali settori ha chiuso la giornata con variazioni modeste.

    Le azioni aurifere hanno mostrato una forte crescita, con l’indice NYSE Arca Gold Bugs in aumento del 3,3%. La forza del settore è stata sostenuta da un forte aumento del prezzo dell’oro.

    Anche i titoli dei settori reti, telecomunicazioni ed energia hanno registrato una certa forza durante la giornata, mentre i titoli biotecnologici e farmaceutici hanno chiuso in calo.

  • La Borsa di Milano parte con slancio grazie all’ottimismo sui progressi nelle relazioni tra Stati Uniti e Cina

    La Borsa di Milano parte con slancio grazie all’ottimismo sui progressi nelle relazioni tra Stati Uniti e Cina

    Piazza Affari ha iniziato la settimana con slancio, sostenuta, come le altre borse europee, dai progressi nel conflitto commerciale tra Stati Uniti e Cina dopo gli incontri del fine settimana e dai timidi segnali di maggiore apertura sul fronte della guerra tra Russia e Ucraina da un lato e India e Pakistan dall’altro.

    A dare ulteriore slancio sono stati anche i solidi risultati trimestrali di UniCredit (BIT:UCG); il settore bancario sta guidando l’indice Ftse Mib, che intorno alle 9:30 ha registrato un aumento del 2%, raggiungendo nuovi massimi dal 2007.

    Le banche sono in media in rialzo del 2,8%, con UniCredit a +3,8% dopo aver chiuso un trimestre migliore del previsto e rivisto al rialzo le sue previsioni per l’anno in corso.

    Le speranze di un allentamento della guerra dei dazi stanno particolarmente aiutando i titoli del lusso, con Ferragamo (BIT:SFER) in aumento di oltre il 6% e Moncler (BIT:MONC) in crescita di oltre il 5%, insieme a settori come i chip, con STM (BIT:STM) in aumento del 5,5%.

    Iveco (+5,1%) spicca, con voci che suggeriscono che diversi contendenti stiano emergendo per la sua controllata difesa. Tra questi, Leonardo è in calo di quasi il 4%, dopo aver presentato un’offerta non vincolante insieme a Rheinmetall per circa 1,5 miliardi di euro, secondo quanto riportato da Il Fatto di domenica.

    Le azioni di Mfe-MediaForEurope A e B sono aumentate di oltre il 2% dopo che il gruppo ceco Ppf, secondo maggiore azionista di ProSieben, ha lanciato un’offerta pubblica parziale di acquisto sul broadcaster tedesco a 7 euro per azione per raggiungere poco meno del 30% del capitale, proprio mentre è in corso l’offerta totale di Mfe (che detiene il 30,1% del gruppo tedesco) a 4,48 euro in contante e 0,4 azioni Mfe A per ogni azione ProSieben.

  • Le azioni di UniCredit salgono di oltre il 2% dopo un utile netto record nel primo trimestre e una guidance rivista al rialzo

    Le azioni di UniCredit salgono di oltre il 2% dopo un utile netto record nel primo trimestre e una guidance rivista al rialzo

    Le azioni di UniCredit (BIT:UCG) sono aumentate di oltre il 2% lunedì, dopo che la banca ha registrato un utile netto record di 2,8 miliardi di euro nel primo trimestre, superando le aspettative degli analisti del 17%.

    Questo forte risultato, trainato dai solidi ricavi da trading e dal aumento delle commissioni, ha spinto la banca a rivedere al rialzo la guidance per l’intero anno 2025.

    L’utile netto per il primo trimestre è aumentato dell’8,3% su base annua, supportato da ricavi totali di 6,5 miliardi di euro, in crescita del 2,8% rispetto all’anno precedente.

    I ricavi da commissioni sono cresciuti dell’8,2% a 2,3 miliardi di euro, mentre i ricavi da trading sono aumentati del 19,9% a 641 milioni di euro, compensando ampiamente il calo del 2,9% dei ricavi da interessi netti (NII) a 3,5 miliardi di euro, che la banca ha attribuito a un minor numero di giorni lavorativi e a un Euribor medio più basso.

    I costi operativi sono diminuiti dell’1,3% su base omogenea a 2,3 miliardi di euro, migliorando il rapporto costi/entrate al 35,4% rispetto al 36,2% nel primo trimestre del 2024.

    Secondo gli analisti di Jefferies, l’utile ante accantonamenti è stato superiore del 13% rispetto al consenso, sostenuto da una rigorosa disciplina dei costi e da una riduzione dell’1% su base annua del numero di dipendenti.

    In una nota, gli analisti di Jefferies hanno definito i risultati come “un set positivo”, con tendenze solide nel core business. “Il punto saliente è il CET1, che è aumentato di 20 punti base rispetto a dicembre nonostante gli impatti normativi di Basilea”, hanno dichiarato.

    I ricavi sono stati superiori dell’8% rispetto alle attese, grazie a un ricavo da trading migliore del previsto, anche dopo aver considerato l’effetto negativo delle coperture legate a Commerzbank (TG:CBK).

    Le commissioni sono state superiori del 6% rispetto al consenso, sostenute da una forte attività di copertura da parte dei clienti e da una crescita annua del 13% delle commissioni sugli investimenti.

    Gli accantonamenti per perdite su crediti (LLP) sono stati inferiori alle attese a 83 milioni di euro, pari a 8 punti base del costo del rischio, rispetto ai 17 punti base del consenso. Di conseguenza, l’utile netto è stato superiore del 17% rispetto alle stime.

    Il rapporto Common Equity Tier 1 (CET1) è salito al 16,1%, con un aumento di 20 punti base rispetto al quarto trimestre e superiore alla stima di consenso del 15,4%.

    La generazione di capitale organico ha contribuito con 10 punti base all’aumento, mentre l’impatto di Basilea IV (–60 punti base) è stato più che compensato dai movimenti positivi delle riserve in valuta estera (+27 punti base) e dai cambiamenti di perimetro (+10 punti base).

    I rischi ponderati per il capitale sono aumentati del 3,6% su base trimestrale a 287 miliardi di euro, principalmente a causa dei cambiamenti normativi. Le esposizioni non performanti nette sono diminuite dell’8,1% su base annua a 6,1 miliardi di euro, mentre il rapporto di copertura delle NPE è salito al 46,9%. Il rapporto NPL è rimasto stabile al 2,6%.

    Gli utili per azione sono aumentati del 18,2% a 1,79 euro e il ritorno sul patrimonio tangibile (RoTE) ha raggiunto il 22%. Il RoTE con un CET1 normalizzato al 13% è stato del 25,7%.

    A seguito dei forti risultati del primo trimestre, UniCredit ha alzato la propria guidance per l’utile netto del 2025 a oltre 9,3 miliardi di euro, rispetto a “circa 9,3 miliardi” precedentemente.

    La banca ha anche confermato il suo obiettivo di utile netto per il 2027 di circa 10 miliardi di euro, con un RoTE previsto superiore al 17%.

    Si prevede che i dividendi totali per gli azionisti nel 2025 superino i livelli del 2024, soggetti all’approvazione regolamentare.

    Il consenso di Visible Alpha prevede attualmente un utile netto di 9,4 miliardi di euro per il 2025 e 9,8 miliardi di euro per il 2027.

    In un annuncio separato, UniCredit ha annunciato una partnership strategica decennale con Google (NASDAQ:GOOGL) Cloud per accelerare la sua trasformazione digitale.

    La collaborazione include la migrazione delle principali infrastrutture IT al cloud, l’integrazione di strumenti di AI e analytics in 13 mercati principali e la formazione del personale nelle competenze digitali e di IA.

    La banca utilizzerà i modelli Vertex AI e Gemini di Google per migliorare l’efficienza operativa e l’innovazione dei prodotti.

  • Le borse europee volano dopo l’annuncio dell’accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina

    Le borse europee volano dopo l’annuncio dell’accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina

    I principali indici azionari europei hanno registrato forti guadagni lunedì, sostenuti dalle notizie positive emerse dai negoziati commerciali tra Cina e Stati Uniti durante il fine settimana, aumentando le speranze che una lunga guerra commerciale tra le due maggiori economie del mondo possa essere evitata.

    Alle 03:02 ET, l’indice DAX in Germania è salito dell’1,8%, il CAC 40 in Francia ha guadagnato l’1,3% e il FTSE 100 nel Regno Unito è aumentato dell’1%.

    Accordo commerciale Cina/Stati Uniti migliora il sentiment

    Domenica, la Casa Bianca ha annunciato che è stato raggiunto un accordo commerciale con la Cina, dopo che i funzionari statunitensi hanno trascorso il fine settimana a negoziare con i loro omologhi cinesi.

    Anche i funzionari cinesi hanno segnalato progressi positivi nei colloqui e hanno dichiarato che faranno un annuncio congiunto con gli Stati Uniti più tardi lunedì.

    Un accordo potenziale rappresenterebbe una significativa de-escalation di una guerra commerciale amara tra le due economie più grandi del mondo, dopo che a aprile si sono imposte tariffe doganali reciproche superiori al 100%.

    Sono stati annunciati pochi dettagli di questo accordo e si è notato che nessuno dei due team ha menzionato effettivamente i livelli delle tariffe durante il fine settimana. Ciò detto, il fatto che il fine settimana sia passato senza parole accese suggerisce almeno alcuni progressi.

    A favore del sentiment ha contribuito anche il fragile cessate il fuoco tra India e Pakistan, mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato di essere pronto a incontrare Vladimir Putin in Turchia giovedì per colloqui.

    Taglio dei tassi da parte della BCE a giugno?

    Il calendario dei dati economici in Europa è quasi vuoto lunedì, ma la settimana prevede i dati sulla crescita per il primo trimestre dell’Eurozona nel suo complesso, nonché i dati sull’inflazione per i principali paesi europei.

    La Banca Centrale Europea ha tagliato i tassi d’interesse sette volte nell’ultimo anno, poiché l’inflazione è diminuita rapidamente, e i responsabili politici hanno già iniziato a preparare il terreno per un altro taglio a inizio giugno.

    I mercati finanziari vedono una probabilità del 90% di un taglio dei tassi a giugno e si aspettano un altro taglio o due nei mesi successivi.

    UniCredit riporta un utile netto record

    Ci sono meno risultati trimestrali previsti per questa settimana, dopo la forte emissione degli ultimi due settimane.

    Tuttavia, la banca italiana UniCredit (BIT:UCG) ha registrato un utile netto record di 2,8 miliardi di euro nel primo trimestre del 2025, in aumento dell’8,3% rispetto allo scorso anno, poiché le commissioni più alte e i ricavi da trading hanno compensato il calo dei ricavi da interessi netti.

    Il produttore tedesco di acciaio Salzgitter (TG:SZG) ha registrato risultati del primo trimestre più deboli del previsto lunedì, poiché le condizioni economiche deboli in tutta Europa—particolarmente in Germania—hanno rallentato le performance delle sue divisioni di produzione e lavorazione dell’acciaio.

    Il petrolio sale sull’ottimismo commerciale

    I prezzi del petrolio sono aumentati lunedì, costruendo sui forti guadagni della settimana scorsa, poiché l’annuncio di un accordo commerciale tra Cina e Stati Uniti ha alimentato le speranze che i due maggiori consumatori di petrolio al mondo possano avvicinarsi a una risoluzione della loro disputa.

    Alle 03:02 ET, i future sul Brent sono aumentati del 2,1% a $65,27 al barile, mentre i future sul West Texas Intermediate degli Stati Uniti sono saliti del 2,1% a $62,29 al barile.

    Entrambi i contratti sono aumentati di oltre il 4% la settimana scorsa grazie all’ottimismo per una possibile de-escalation nell’agenda tariffaria di Trump.

  • DAX, CAC, FTSE100, Azioni Europee Prevalentemente in Rialzo in Attesa dei Colloqui USA-Cina

    DAX, CAC, FTSE100, Azioni Europee Prevalentemente in Rialzo in Attesa dei Colloqui USA-Cina

    Le borse europee, in particolare il DAX, il CAC e il FTSE100, sono perlopiù in rialzo venerdì, mentre gli investitori guardano con attenzione ai colloqui previsti per questo fine settimana tra Stati Uniti e Cina.

    Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha dichiarato giovedì che gli incontri con la Cina su questioni commerciali ed economiche potrebbero essere “molto sostanziali” e portare a una riduzione delle tariffe.

    Altrove, il Segretario al Commercio degli Stati Uniti, Howard Lutnick, ha detto alla CNBC che decine di accordi commerciali verranno annunciati nel prossimo mese, anche se la tariffa del 10 percento imposta alla maggior parte dei paesi probabilmente rimarrà.

    Nel frattempo, il giorno dopo l’annuncio da parte del Regno Unito di uno storico accordo con gli Stati Uniti, il governatore della Banca d’Inghilterra, Andrew Bailey, ha dichiarato alla BBC che la Gran Bretagna deve ricostruire la propria relazione commerciale con l’Unione Europea.

    L’indice francese CAC 40 è in rialzo dello 0,7 percento, l’indice tedesco DAX guadagna lo 0,6 percento, mentre il FTSE 100 del Regno Unito sale dello 0,3 percento.

    Il titolo della compagnia IAG, proprietaria di British Airways, è salito bruscamente dopo l’annuncio dell’ordine fino a 76 nuovi aerei Boeing e Airbus.

    Anche la società norvegese di investimenti industriali Aker ASA è balzata dopo aver comunicato che il valore netto degli attivi (NAV) è salito a 61,9 miliardi di corone norvegesi al 31 marzo, rispetto ai 58,2 miliardi alla fine del 2024.

    La banca tedesca Commerzbank ha registrato un notevole rialzo dopo aver riportato utili trimestrali da record.

    Anche il produttore tedesco di imballaggi Krones AG è aumentato sensibilmente dopo aver annunciato un incremento del 15 percento nei profitti del primo trimestre.

    Il produttore svizzero di apparecchi acustici Sonova ha registrato un forte rialzo dopo aver previsto un aumento delle vendite e della redditività per l’anno fiscale 2025/26.