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  • Il petrolio scende di nuovo tra timori di eccesso di offerta e tensioni commerciali

    Il petrolio scende di nuovo tra timori di eccesso di offerta e tensioni commerciali

    I prezzi del petrolio sono calati per la seconda sessione consecutiva martedì, appesantiti dalle crescenti preoccupazioni per un eccesso di offerta e dalle tensioni commerciali ancora irrisolte tra Stati Uniti e Cina, i due maggiori consumatori di greggio al mondo.

    I futures sul Brent Crude sono scesi di 30 centesimi, ovvero dello 0,49%, a 60,71 dollari al barile alle 07:46 GMT. Il contratto per novembre sul West Texas Intermediate (WTI), in scadenza oggi, ha perso 29 centesimi (–0,5%) a 57,23 dollari, mentre il contratto più attivo per dicembre è sceso di 31 centesimi (–0,54%) a 56,71 dollari.

    La contango segnala abbondanza di offerta

    Lunedì i prezzi avevano già toccato i livelli più bassi da inizio maggio, poiché l’inasprimento delle tensioni commerciali ha alimentato i timori di un rallentamento della crescita globale e di una domanda di petrolio più debole.

    Sia il WTI che il Brent sono ora passati a una struttura di mercato in contango, in cui i prezzi a breve termine sono inferiori a quelli a lunga scadenza — segnale tipico di un’offerta abbondante e di un calo della domanda.

    L’Organization of the Petroleum Exporting Countries (OPEC) e i suoi alleati, tra cui la Russia, stanno proseguendo con l’aumento della produzione, intensificando i timori di un surplus. Gli analisti prevedono che lo squilibrio continuerà anche l’anno prossimo, mentre l’International Energy Agency ha recentemente stimato un eccesso globale di quasi 4 milioni di barili al giorno entro il 2026.

    “La continua debolezza della struttura mensile degli spread del Brent indica che la pressione derivante dall’eccesso di offerta nel mercato del greggio si sta gradualmente materializzando”, hanno scritto martedì in una nota gli analisti di Haitong Securities. “Ciò smorzerà le aspettative di mercato e limiterà la propensione degli investitori a inseguire rialzi, riducendo il potenziale di rimbalzo dei prezzi del petrolio”.

    Le previsioni diventano più pessimistiche

    Il sentiment ribassista ha spinto diverse banche a rivedere al ribasso le stime sui prezzi. Gli analisti di Goldman Sachs hanno dichiarato martedì di aspettarsi che il Brent scenda a 52 dollari al barile entro il quarto trimestre del 2026, citando prove crescenti di un eccesso di offerta globale.

    Secondo la banca, “il surplus globale atteso da tempo ha iniziato a manifestarsi” nei dati satellitari sulle scorte mondiali e nei rapporti ufficiali dell’U.S. Energy Information Administration e dell’IEA.

    Nonostante il contesto negativo, gli investitori vedono margini di sostegno ai prezzi se i negoziati commerciali dovessero migliorare. L’incontro della prossima settimana in Corea del Sud tra Donald Trump e Xi Jinping potrebbe offrire un po’ di sollievo, anche se rimangono nodi irrisolti su dazi, tecnologia e accesso ai mercati.

    “Finché non ci saranno nuove notizie negative, i prezzi del petrolio hanno un bisogno naturale di rimbalzare da livelli ipervenduti. Al momento, se ci sono aspettative di miglioramento nei colloqui economici e commerciali tra Cina e Stati Uniti, aumenta la probabilità di un rimbalzo”, ha dichiarato Yang An, analista di Haitong Securities.

    L’attenzione si sposta sulle scorte USA

    Gli operatori osservano attentamente i dati sulle scorte per capire la direzione dei prezzi nel breve termine. Un sondaggio preliminare di Reuters suggerisce che le scorte di greggio statunitensi siano probabilmente aumentate la scorsa settimana, in attesa dei rapporti ufficiali dell’American Petroleum Institute e della EIA.

  • Il dollaro USA si rafforza grazie all’ottimismo commerciale; la sterlina scende per l’aumento del debito

    Il dollaro USA si rafforza grazie all’ottimismo commerciale; la sterlina scende per l’aumento del debito

    Il dollaro statunitense è salito leggermente martedì, recuperando parte delle perdite registrate la scorsa settimana a causa delle preoccupazioni sul settore bancario. L’ottimismo su possibili progressi nei prossimi colloqui commerciali tra Stati Uniti e Cina ha ulteriormente sostenuto la valuta.

    Alle 04:25 ET (08:25 GMT), il U.S. Dollar Index — che misura la performance del biglietto verde rispetto a sei principali valute — era in rialzo dello 0,2% a 98,570, dopo aver segnato il calo più marcato in cinque giorni dalla fine di luglio.

    Il dollaro si stabilizza mentre le tensioni finanziarie si attenuano

    Con i mercati azionari statunitensi in ripresa, le preoccupazioni per la salute del settore bancario si sono ridotte, consentendo ai mercati valutari di concentrarsi su altri fattori.

    “Il rapporto sugli utili di Zions Bank è stato solido al di fuori delle perdite legate alle frodi, anche se l’attenzione rimane alta su eventuali altri segnali di stress creditizio nel sistema,” ha dichiarato Francesco Pesole, analista di ING.

    Il dollaro ha beneficiato anche dell’indebolimento dello yen e dell’ottimismo sul fatto che Donald Trump e Xi Jinping possano fare progressi nei negoziati commerciali durante il loro incontro previsto per la prossima settimana in Corea del Sud.

    Le tensioni su dazi, tecnologia e accesso al mercato pesano da mesi sulla fiducia globale, ma il tono più conciliante di Trump ha alimentato le speranze di un’intesa. Nel frattempo, Kevin Hassett, consigliere economico della Casa Bianca, ha affermato che la chiusura del governo federale USA di 20 giorni potrebbe terminare questa settimana.

    “Non si registrano grandi movimenti sulle tensioni commerciali USA-Cina in vista dell’incontro di fine mese tra Trump e Xi,” ha aggiunto Pesole, “con un approccio che sembra essere attendista, accompagnato da un cauto ottimismo sul fatto che Trump otterrà un accordo dalla Cina.”

    La sterlina cala nonostante la minore incertezza politica

    Nel mercato valutario, EUR/USD è sceso dello 0,2% a 1,1622, reagendo poco alla riduzione dei rischi politici in Francia.

    “EUR/USD è ancora quasi interamente guidato dal sentiment sul credito/azionario USA: un’ulteriore stabilizzazione potrebbe portare EUR/USD fino a 1,160. Livelli inferiori sarebbero difficili da giustificare, a meno che l’indice CPI USA di venerdì non risulti più alto del previsto,” ha spiegato Pesole.

    GBP/USD è calato dello 0,2% a 1,3383 dopo che i dati hanno mostrato che il debito pubblico britannico nella prima metà dell’anno fiscale ha raggiunto 99,8 miliardi di sterline, il livello più alto mai registrato al di fuori del periodo pandemico. La ministra delle Finanze Rachel Reeves dovrebbe annunciare nuovi aumenti fiscali a novembre per stabilizzare i conti pubblici.

    Yen sotto pressione dopo la vittoria di Takaichi

    USD/JPY è salito dello 0,3% a 151,14 dopo che Sanae Takaichi, leader della Liberal Democratic Party (Japan), ha ottenuto i voti necessari per diventare il nuovo primo ministro del Giappone.

    Takaichi è nota per la sua posizione accomodante in materia fiscale e dovrebbe aumentare la spesa pubblica, spingendo verso una politica fiscale più espansiva. È inoltre probabile che si opponga a ulteriori rialzi dei tassi della Bank of Japan, che si riunirà la prossima settimana.

    Yuan stabile; dollaro australiano in calo

    USD/CNY è sceso leggermente a 7,1178, sostenuto da fixing giornalieri più forti da parte della People’s Bank of China. L’attenzione resta sui prossimi colloqui tra Pechino e Washington, dopo che Trump ha adottato un tono più conciliante sul commercio.

    L’AUD/USD è sceso dello 0,4% a 0,6489, con la valuta australiana in calo nonostante l’accordo sulle materie prime critiche firmato da Canberra con Washington.

  • DAX, CAC, FTSE100, I mercati europei restano stabili mentre l’attenzione si concentra sulla stagione degli utili

    DAX, CAC, FTSE100, I mercati europei restano stabili mentre l’attenzione si concentra sulla stagione degli utili

    Le borse europee hanno chiuso sostanzialmente invariate lunedì, mantenendo il tono positivo di inizio settimana, mentre gli investitori hanno accolto con favore l’allentamento delle tensioni geopolitiche e si sono concentrati su una fitta stagione di risultati trimestrali.

    Alle 07:10 GMT, il DAX tedesco era in calo dello 0,1%, il CAC 40 francese scendeva dello 0,1%, mentre il FTSE 100 britannico guadagnava lo 0,3%.

    Ottimismo sulle relazioni USA–Cina

    Il sentiment globale si è rafforzato negli ultimi giorni grazie alle speranze di un allentamento delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina. Lunedì, Donald Trump ha espresso ottimismo sulla possibilità di raggiungere un accordo commerciale equo con Xi Jinping in occasione del loro incontro a margine di una conferenza economica in Corea del Sud la prossima settimana.

    Le tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali hanno pesato a lungo sui mercati globali, con questioni irrisolte su dazi, tecnologia e accesso al mercato.

    Takaichi diventerà la prima donna primo ministro del Giappone

    In Asia, Sanae Takaichi, leader della Liberal Democratic Party (Japan), sarà ufficialmente nominata oggi 104° primo ministro del Giappone, diventando la prima donna a ricoprire questo incarico.

    Subentra a Shigeru Ishiba, che si è dimesso a settembre dopo la sconfitta elettorale del partito. Considerata una colomba fiscale, Takaichi dovrebbe aumentare la spesa pubblica per infrastrutture, industria e difesa.

    I riflettori puntano sui risultati societari

    Con un calendario macroeconomico europeo relativamente scarno, l’attenzione degli investitori si concentra sugli utili trimestrali.

    • Assa Abloy (BIT:1ASSA) ha registrato un utile operativo trimestrale leggermente superiore alle attese, nonostante la debolezza del mercato residenziale nordamericano.
    • Husqvarna (BIT:1HUSQ) ha deluso le previsioni a causa della domanda disomogenea e delle vendite deboli in Nord America.
    • Unilever (LSE:ULVR) ha annunciato la revisione della tempistica per lo spin-off di The Magnum Ice Cream Company N.V. a causa della chiusura del governo federale USA.
    • L’Oréal (EU:OR) pubblicherà i suoi risultati più tardi nella giornata, dopo aver annunciato l’acquisizione della divisione beauty di Kering per 4 miliardi di euro.

    Negli Stati Uniti, gli investitori attendono anche le trimestrali di Netflix (NASDAQ:NFLX) e The Coca-Cola Company (NYSE:KO), previste per martedì.

    Prezzi del petrolio in ulteriore calo

    I prezzi del greggio sono scesi ancora martedì, rimanendo vicini ai minimi di cinque mesi a causa dei timori per un eccesso di offerta e una domanda debole.

    I future sul Brent Crude hanno perso lo 0,5% a 60,72 dollari al barile, mentre quelli sul West Texas Intermediate sono calati dello 0,5% a 56,73 dollari. I prezzi sono scesi ai minimi da inizio maggio nella seduta di lunedì a causa delle preoccupazioni per l’impatto della disputa commerciale USA–Cina sulla crescita economica e per le previsioni della International Energy Agency di un surplus di offerta nel 2026.

    Questa contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.
    Alcune parti di questo contenuto potrebbero essere state generate o supportate da strumenti di intelligenza artificiale (IA) e sono state revisionate per accuratezza e qualità dal nostro team editoriale.

  • La BCE avverte: le banche dell’Eurozona vulnerabili a possibili tensioni sui finanziamenti in dollari USA

    La BCE avverte: le banche dell’Eurozona vulnerabili a possibili tensioni sui finanziamenti in dollari USA

    Le banche dell’Eurozona potrebbero subire pressioni se l’accesso ai finanziamenti in dollari USA dovesse restringersi, con il rischio di ridurre i prestiti a imprese e famiglie, ha avvertito martedì Philip Lane, capo economista della Banca centrale europea.

    Lane ha sottolineato che la combinazione tra ingenti esposizioni fuori bilancio denominate in dollari statunitensi e fonti di finanziamento instabili espone le banche a variazioni improvvise delle condizioni di mercato.

    «La presenza combinata di consistenti esposizioni fuori bilancio denominate in USD e di fonti di finanziamento volatili significa che non si possono escludere cambiamenti improvvisi in queste esposizioni nette», ha dichiarato Lane.

    Ha inoltre aggiunto che, se uno scenario di rischio di questo tipo diventasse più probabile, «genererebbe pressioni su entrambi i lati dei bilanci delle banche e potenzialmente pressioni al ribasso sulle esposizioni in bilancio, come i prestiti all’economia reale».

    Queste dichiarazioni evidenziano crescenti preoccupazioni sulla stabilità finanziaria nell’area euro in caso di una stretta sui finanziamenti in dollari USA, che potrebbe propagarsi ai mercati del credito e pesare sull’attività economica.

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  • Le azioni di BPER Banca salgono dopo l’operazione di esposizione sintetica del 9,99%

    Le azioni di BPER Banca salgono dopo l’operazione di esposizione sintetica del 9,99%

    Le azioni di BPER Banca SpA (BIT:BPE) sono aumentate dell’8% martedì, dopo che l’istituto di credito italiano ha annunciato di aver stipulato contratti derivati che gli conferiscono un’esposizione sintetica pari al 9,99% del proprio capitale sociale, con effetto immediato.

    La banca con sede a Modena ha spiegato che l’operazione risponde a obiettivi sia strategici sia finanziari. Dal punto di vista strategico, l’operazione evidenzia una forte fiducia nel percorso di crescita della banca, in vista dell’integrazione di Banca Popolare di Sondrio SpA (BIT:BPSO) prevista per la prima metà del 2026. Dal punto di vista finanziario, offre una maggiore flessibilità per gestire potenziali futuri programmi di riacquisto di azioni proprie, soggetti alle necessarie approvazioni regolamentari e societarie.

    Secondo il comunicato, gli strumenti finanziari utilizzati forniscono un’adeguata copertura del rischio e flessibilità per gestire gli impatti economici e patrimoniali. La banca ha sottolineato che l’accordo esclude qualsiasi regolamento fisico, il che significa che non acquisterà effettivamente le proprie azioni attraverso questa operazione.

    I contratti derivati sono stati stipulati con quella che la banca ha definito una “controparte leader di mercato”, anche se non sono stati forniti ulteriori dettagli.

    Questa mossa si inserisce nella più ampia strategia di espansione di BPER nel settore bancario italiano: l’integrazione di Banca Popolare di Sondrio rappresenta un passaggio fondamentale nei piani di crescita a lungo termine. La banca prevede di realizzare pienamente le sinergie derivanti da questa integrazione una volta completata l’operazione il prossimo anno.

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  • Dow Jones, S&P, Nasdaq, Wall Street, Futures USA in rialzo grazie alle esenzioni tariffarie

    Dow Jones, S&P, Nasdaq, Wall Street, Futures USA in rialzo grazie alle esenzioni tariffarie

    I futures sugli indici azionari statunitensi segnalano un’apertura positiva lunedì, con Wall Street pronta a proseguire il rimbalzo di fine settimana, spinta da sviluppi favorevoli sul fronte commerciale.

    Secondo The Wall Street Journal, l’amministrazione Trump ha iniziato a modificare in modo discreto la propria politica tariffaria, concedendo esenzioni su alcuni prodotti precedentemente colpiti.

    Il quotidiano riporta che il presidente Donald Trump ha “esonerato dozzine di prodotti dalle sue ‘tariffe reciproche’ nelle ultime settimane e offerto di escludere centinaia di altri beni quando i Paesi concludono accordi commerciali con gli Stati Uniti.”

    La notizia ha sostenuto il sentiment degli investitori in avvio di settimana, anche se la cautela resta elevata in vista della pubblicazione dell’indice dei prezzi al consumo prevista per venerdì, un indicatore chiave per valutare le prossime mosse della politica monetaria.

    Nonostante la chiusura parziale del governo, il Bureau of Labor Statistics ha confermato che i dati sull’inflazione saranno pubblicati per permettere all’Amministrazione della Sicurezza Sociale di rispettare le scadenze di pagamento previste per legge.

    La stagione degli utili accelera, con risultati attesi da giganti come The Coca-Cola Company (NYSE:KO), General Motors (NYSE:GM), Netflix (NASDAQ:NFLX), AT&T (NYSE:T), IBM (NYSE:IBM), Tesla (NASDAQ:TSLA) e Intel (NASDAQ:INTC).

    Venerdì gli indici hanno chiuso in rialzo: il Dow Jones Industrial Average è avanzato di 238,37 punti (+0,5%) a 46.190,61; il Nasdaq Composite ha guadagnato 117,44 punti (+0,5%) a 22.679,97; e l’S&P 500 è salito di 34,94 punti (+0,5%) a 6.664,01.

    Su base settimanale, il Nasdaq è cresciuto del 2,1%, mentre S&P 500 e Dow hanno guadagnato rispettivamente l’1,7% e l’1,6%.

    Il recupero è stato trainato dal rimbalzo dei titoli bancari come Jefferies Financial Group (NYSE:JEF) e Zions Bancorporation (NASDAQ:ZION), che avevano trascinato i listini al ribasso giovedì. Buoni risultati trimestrali hanno sostenuto anche Truist Financial (NYSE:TFC), Fifth Third Bancorp (NASDAQ:FITB) e Huntington Bancshares (NASDAQ:HBAN).

    Anche le parole di Trump hanno contribuito a migliorare il clima. In un’intervista a Fox Business, il presidente ha dichiarato che i dazi elevati minacciati contro le importazioni cinesi sono “probabilmente non sostenibili”, ma ha aggiunto che “sono stato costretto a farlo.”

    Ha inoltre confermato che incontrerà il presidente cinese Xi Jinping entro la fine del mese in Corea del Sud, dissipando i dubbi su un possibile rinvio del vertice.

    A livello settoriale, i movimenti sono stati contenuti, ma i titoli auriferi hanno registrato un forte calo: l’NYSE Arca Gold Bugs Index è sceso del 7,4%, seguendo la correzione dei prezzi dell’oro dopo i recenti record.

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  • DAX, CAC, FTSE100, Le Borse Europee in Rialzo, il Settore Difesa guida i guadagni tra le tensioni geopolitiche

    DAX, CAC, FTSE100, Le Borse Europee in Rialzo, il Settore Difesa guida i guadagni tra le tensioni geopolitiche

    Le borse europee sono in rialzo lunedì, spinte soprattutto dal settore della difesa in un contesto di crescenti tensioni geopolitiche. La guerra in Ucraina prosegue senza segnali di pace, mentre Israele e Hamas continuano ad accusarsi reciprocamente di violare il cessate il fuoco a Gaza.

    Il sentiment degli investitori è sostenuto anche dal calo delle preoccupazioni per la salute del sistema bancario statunitense e dall’ottimismo per un possibile miglioramento delle relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina. Il presidente americano Donald Trump ha contribuito a calmare i mercati, affermando che i dazi elevati minacciati sulle importazioni cinesi non sarebbero “sostenibili”. Un nuovo round di negoziati tra Washington e Pechino è previsto per questa settimana.

    Gli indici principali della regione sono in territorio positivo: il DAX tedesco guadagna l’1,2%, il FTSE 100 britannico avanza dello 0,4%, mentre il CAC 40 francese resta pressoché invariato.

    Azioni Difesa e Industriali in Rialzo a Londra

    A Londra, Babcock International (LSE:BAB) è il titolo con la miglior performance, in aumento del 3%. Seguono Prudential (LSE:PRU), Airtel Africa (LSE:AAF), St. James’s Place (LSE:STJ) e Rolls-Royce Holdings (LSE:RR.), tutti in rialzo tra il 2% e il 2,5%. Anche Melrose Industries (LSE:MRO), Weir Group (LSE:WEIR), Endeavour Mining (LSE:EDV), BAE Systems (LSE:BA.) e Smiths Group (LSE:SMIN) registrano aumenti tra l’1,5% e l’1,8%.

    Tra i titoli in calo, Pearson (LSE:PSON) perde il 2,7%, mentre WPP (LSE:WPP), Persimmon (LSE:PSN), Barratt Redrow (LSE:BTRW), EasyJet (LSE:EZJ), Metlen Energy & Metals (LSE:MTLN), Mondi (LSE:MNDI), Berkeley Group Holdings (LSE:BKG) e Marks & Spencer (LSE:MKS) cedono tra l’1% e il 2%.

    Rheinmetall in forte rialzo in Germania, BNP Paribas crolla in Francia

    In Germania, Rheinmetall (TG:RHM) vola del 5,7%. Bene anche Infineon Technologies, Heidelberg Materials, Siemens Energy, SAP, Siemens, Daimler Truck Holding e Deutsche Bank, con rialzi tra l’1,3% e il 2,5%. Più deboli Merck Group, Volkswagen Group, Zalando, Symrise, Vonovia e Mercedes-Benz Group.

    In Francia, Kering (EU:KER) balza del 3,75% dopo aver annunciato la vendita della sua divisione beauty a L’Oréal (EU:OR) per 4 miliardi di euro. Anche L’Oréal è in lieve rialzo. Thales Group guadagna il 3,6%, Safran quasi il 3% e Airbus oltre l’1% grazie a un ordine di 30 aerei da IndiGo.

    All’opposto, BNP Paribas crolla del 9% dopo che una giuria statunitense ha ritenuto la banca responsabile di aver sostenuto il regime sudanese di Omar al-Bashir, assegnando oltre 20 milioni di dollari di risarcimenti a tre querelanti. Teleperformance scende del 2,5%, Credit Agricole e Societe Generale perdono rispettivamente l’1,4% e l’1,3%.

    Dati macroeconomici

    Secondo Destatis, i prezzi alla produzione in Germania sono diminuiti dell’1,7% su base annua a settembre, dopo un calo del 2,2% in agosto. Su base mensile, i prezzi sono scesi dello 0,1%, contro attese di un aumento dello 0,1%. Si tratta del settimo calo mensile consecutivo.

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  • Dow Jones, Nasdaq e S&P 500: Settimana chiave con le trimestrali di Tesla e Netflix prima dei dati CPI

    Dow Jones, Nasdaq e S&P 500: Settimana chiave con le trimestrali di Tesla e Netflix prima dei dati CPI

    Le principali borse statunitensi hanno chiuso la scorsa settimana in rialzo, sostenute dal rinnovato ottimismo sui colloqui commerciali tra Stati Uniti e Cina e dal ridimensionamento delle preoccupazioni sul recente sell-off delle banche regionali.

    Il è salito di 238,37 punti (+0,52%) a 46.190,61, mentre lo ha guadagnato lo 0,53% chiudendo a 6.664,01. Il ha registrato un rialzo dello 0,52% a 22.679,98.

    Lo slancio è aumentato nel pomeriggio di venerdì, dopo che il Segretario al Tesoro Scott Bessent ha annunciato l’intenzione di parlare con il suo omologo cinese. Il Presidente Trump ha confermato che l’incontro con il Presidente cinese Xi Jinping si terrà alla fine del mese, attenuando i timori legati all’introduzione di una tariffa del 100% sulle merci cinesi prevista per il 1° novembre.

    Nonostante la volatilità di metà settimana, gli indici hanno chiuso con risultati solidi: l’S&P 500 è salito dell’1,7%, il Dow dell’1,6% e il Nasdaq del 2,1%.

    Inflazione e trimestrali al centro dell’attenzione

    Con la pubblicazione dei dati ufficiali sospesa a causa dello shutdown governativo, gli investitori guardano alle trimestrali e alle dichiarazioni dei dirigenti per valutare lo stato dell’economia.

    “I report e ciò che le aziende dicono sono davvero la nostra migliore possibilità di valutare la salute economica complessiva”, ha dichiarato Kevin Gordon, senior investment strategist di , secondo Reuters.

    Il pubblicherà venerdì i dati sull’indice dei prezzi al consumo (CPI) di settembre, pochi giorni prima della prossima riunione della del 28-29 ottobre. I mercati si aspettano un nuovo taglio dei tassi di 25 punti base dopo quello del mese scorso, avvenuto in risposta ai dati deboli sul mercato del lavoro.

    Tesla e Netflix guidano la stagione degli utili

    Circa il 14% delle società dell’S&P 500 presenterà i risultati questa settimana. Oltre agli utili, gli investitori seguiranno da vicino come le aziende intendono allocare la liquidità.

    prevede che la spesa in contanti dell’S&P 500 aumenterà dell’11% nel 2026 fino a circa 4.000 miliardi di dollari, sostenuta da una “crescita degli investimenti in AI superiore alle attese”. Circa la metà sarà destinata a spese in conto capitale e R&S, il 43% a dividendi e buyback, e il resto a operazioni di M&A.

    “I grandi attori dell’AI ora rappresentano il 27% della spesa in conto capitale dell’S&P 500, e ci aspettiamo che superino la crescita prevista del 20% l’anno prossimo”, hanno dichiarato gli strategist di Goldman guidati da David Kostin. “Queste aziende stanno crescendo la loro spesa a un ritmo del 75% e continuano a dire che l’offerta non riesce a tenere il passo con la domanda di AI”, hanno aggiunto.

    Le cosiddette Magnifiche 7 dovrebbero registrare una crescita degli utili del 15% nel terzo trimestre, mentre le altre 493 società dell’indice si attestano intorno al 4%.

    Tra le aziende che pubblicheranno i risultati ci sono (NASDAQ:TSLA), (NASDAQ:NFLX), (NYSE:KO), (NYSE:GE), (NYSE:GM), (NYSE:IBM), (NYSE:F) e (NASDAQ:INTC).

    Le opinioni degli analisti

    Morgan Stanley: “La nostra tesi di ripresa in corso rimane valida nei prossimi 6-12 mesi. Tuttavia, è importante vedere una de-escalation commerciale più chiara, stabilità nelle revisioni degli utili e maggiore liquidità prima di escludere il rischio di una correzione a breve termine.”

    Evercore ISI: “La volatilità di ottobre 2025 si rivelerà un’accelerazione del mercato rialzista dell’AI – grazie alla forza degli utili, a una Fed più accomodante, agli stimoli OBBB e alla ripresa dei mercati dei capitali – non la fine di esso.”

    RBC Capital Markets: “Il deterioramento del sentiment sugli utili, passato dai minimi tipici di aprile ai picchi di metà agosto, è uno dei motivi per cui restiamo cauti su un possibile calo del 5-10% nelle azioni USA questo autunno, insieme a valutazioni elevate, stagionalità debole e flussi azionari ridotti.”

    Goldman Sachs: “Un contesto di crescita solida degli utili, condizioni finanziarie favorevoli e minore incertezza politica dovrebbe sostenere una forte crescita della spesa in contanti l’anno prossimo.”

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  • Dollaro in rialzo prima del CPI; l’euro si rafforza con il calo delle tensioni politiche in Francia

    Dollaro in rialzo prima del CPI; l’euro si rafforza con il calo delle tensioni politiche in Francia

    Il dollaro statunitense è salito leggermente lunedì, recuperando parte delle perdite della scorsa settimana mentre gli operatori restano cauti in vista della pubblicazione dei dati sull’inflazione e delle preoccupazioni persistenti sullo stato di salute delle banche regionali americane.

    Alle 04:15 ET, l’Indice del Dollaro — che misura la performance del biglietto verde rispetto a un paniere di sei principali valute — è salito dello 0,1% a 98,270, dopo aver registrato il calo settimanale più marcato dalla fine di luglio.

    Dollaro stabile in attesa dei dati CPI

    La valuta statunitense ha trovato sostegno grazie al rimbalzo di Wall Street, anche se le tensioni sul settore bancario regionale USA hanno riacceso l’attenzione dei mercati. Le preoccupazioni sono riemerse dopo che due istituti — Zions (NASDAQ:ZION) e Western Alliance Bancorp (NYSE:WAL) — hanno segnalato problemi legati a prestiti associati a frodi.

    Gli analisti di ING hanno dichiarato: “Le preoccupazioni sulla salute delle banche regionali e sulla qualità complessiva del credito negli Stati Uniti restano molto centrali per i mercati valutari.”

    Hanno aggiunto: “Indicazioni secondo cui i problemi di prestito non si estendono oltre Zions Bancorp e Western Alliance potrebbero offrire un ulteriore sollievo al dollaro, ma potrebbero non bastare per eliminare completamente le preoccupazioni sulla solidità del mercato del credito e consentire al biglietto verde di recuperare tutte le perdite.”

    L’attenzione si concentra ora sulla pubblicazione dell’indice dei prezzi al consumo di settembre, attesa per venerdì nonostante la chiusura parziale del governo statunitense.

    ING ha affermato: “Siamo allineati al consenso nell’attenderci un dato core MoM dello 0,3% – il che dovrebbe ulteriormente supportare un taglio dei tassi di 25 punti base da parte della Fed la prossima settimana.” E ha aggiunto: “A meno di grandi deviazioni rispetto alle attese, la pubblicazione dell’inflazione non dovrebbe avere grandi implicazioni sui cambi, con il mercato del lavoro che giocherà un ruolo più importante per le aspettative sui tassi.”

    Euro stabile grazie alla calma politica in Francia

    EUR/USD è salito dello 0,1% a 1,1659, con l’euro che si è stabilizzato dopo un parziale allentamento delle tensioni politiche in Francia. Il Primo Ministro Sébastien Lecornu è sopravvissuto a due mozioni di sfiducia la scorsa settimana dopo aver accettato di rinviare la riforma delle pensioni.

    ING ha commentato: “La calma sul fronte politico francese ha permesso all’euro di recuperare un po’, ma è difficile sentirsi troppo tranquilli con la Francia. S&P ha declassato il paese da AA- ad A+ in una mossa non programmata venerdì.”

    Nel frattempo, i prezzi alla produzione in Germania sono scesi dello 0,1% a settembre rispetto al mese precedente, registrando un calo annuo dell’1,7%, segnalando pressioni inflazionistiche deboli nella più grande economia europea.

    Sterlina in lieve calo in vista della legge di bilancio

    GBP/USD è sceso dello 0,1% a 1,3421, con la sterlina poco mossa in attesa di ulteriori dettagli sulla legge di bilancio di novembre.

    ING ha dichiarato: “Ci aspettiamo un flusso costante di informazioni sul contenuto della legge di bilancio di novembre nelle prossime settimane. Questo rappresenta un’arma a doppio taglio per la sterlina. Eventuali timori sulla sostenibilità fiscale colpiranno i gilt a lunga scadenza e si riverseranno sulla valuta, mentre una maggiore tassazione potrebbe frenare la crescita e aumentare le probabilità di un allentamento anticipato della BoE.”

    Yen più debole con l’ascesa di Takaichi

    USD/JPY è salito dello 0,1% a 150,81, con lo yen in leggero indebolimento mentre crescono le aspettative che Sanae Takaichi, leader del Partito Liberal Democratico, diventi la prossima primo ministro del Giappone.

    Takaichi è considerata una colomba fiscale, segnalando maggiori spese pubbliche e condizioni finanziarie più accomodanti nei prossimi mesi. È inoltre attesa la sua opposizione a ulteriori rialzi dei tassi da parte della Banca del Giappone, che si riunirà la prossima settimana.

    Yuan in lieve calo dopo i dati sul PIL

    USD/CNY è sceso marginalmente a 7,1242 dopo che i dati sul PIL hanno mostrato una crescita leggermente superiore alle attese per il terzo trimestre.

    Il PIL è aumentato del 4,8% su base annua, sopra le previsioni del 4,7% ma in calo rispetto al 5,2% del secondo trimestre — il ritmo più lento dal terzo trimestre del 2024.

    Dollaro australiano in rialzo

    AUD/USD è salito dello 0,1% a 0,6501, con la valuta australiana che ha beneficiato di un miglioramento del sentiment nei mercati asiatici.

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  • Dow Jones, S&P, Nasdaq, Wall Street, Futures in rialzo, boom di vendite per iPhone 17 e accordo Kering-L’Oréal: ecco cosa muove i mercati

    Dow Jones, S&P, Nasdaq, Wall Street, Futures in rialzo, boom di vendite per iPhone 17 e accordo Kering-L’Oréal: ecco cosa muove i mercati

    I futures azionari statunitensi registrano un leggero rialzo lunedì, sostenuti dall’ottimismo per un possibile allentamento delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina. Nel frattempo, nuovi dati mostrano che le vendite di iPhone 17 di Apple (NASDAQ:AAPL) hanno superato quelle del modello precedente del 14% nei primi dieci giorni di disponibilità in USA e Cina. Inoltre, Kering (EU:KER) ha annunciato un accordo da 4 miliardi di euro per la cessione della sua divisione beauty a L’Oréal (EU:OR).

    Futures in rialzo

    I futures indicano un’apertura positiva per Wall Street, mentre gli operatori valutano segnali di distensione tra Washington e Pechino e si preparano a una settimana intensa di trimestrali.

    Alle 03:28 ET, i futures sul Dow Jones guadagnavano 176 punti (+0,4%), quelli sull’S&P 500 salivano di 30 punti (+0,5%) e i futures sul Nasdaq 100 avanzavano di 139 punti (+0,6%).

    Tutti i principali indici avevano chiuso la scorsa settimana in rialzo. Il presidente Donald Trump ha dichiarato che i dazi a tre cifre proposti contro la Cina “non sono sostenibili”, pur criticando Pechino per aver intensificato la guerra commerciale con nuove restrizioni sulle esportazioni di terre rare.

    Trump ha confermato che l’incontro con il presidente cinese Xi Jinping in Corea del Sud si terrà entro fine mese, aggiungendo in un’intervista televisiva che gli Stati Uniti “andranno bene con la Cina”.

    Il segretario al Tesoro Scott Bessent ha affermato di aspettarsi un incontro con il vicepremier cinese He Lifeng questa settimana per evitare un’escalation dei dazi. I media statali cinesi hanno riportato che He e Bessent hanno avuto “discussioni costruttive” e hanno concordato di avviare nuove trattative commerciali “il prima possibile”.

    Le minacce tariffarie restano comunque uno strumento chiave per la Casa Bianca. Trump ha promesso di mantenere “dazi massicci” sull’India finché non smetterà di importare petrolio russo e ha segnalato aumenti dei dazi alla Colombia per una lunga disputa sul traffico di droga.

    Gli investitori guarderanno anche ai risultati di Tesla (NASDAQ:TSLA) e Netflix (NASDAQ:NFLX), oltre al rapporto sull’inflazione USA rinviato a causa della chiusura del governo federale.

    iPhone 17 supera le vendite del predecessore

    Secondo i dati diffusi lunedì da Counterpoint Research, la gamma iPhone 17 ha superato le vendite della iPhone 16 del 14% nei primi dieci giorni di disponibilità negli Stati Uniti e in Cina.

    Il modello base è stato il principale motore di questa crescita, con un aumento delle vendite di quasi un terzo rispetto al modello di ingresso dello scorso anno. In Cina, le vendite del dispositivo base sono quasi raddoppiate.

    Mengmeng Zhang, Senior Analyst di Counterpoint, ha spiegato: “Il modello base di iPhone 17 è estremamente attraente per i consumatori, offrendo un ottimo rapporto qualità-prezzo”, aggiungendo che offre “un chip migliore, un display migliorato, più memoria di base e una fotocamera frontale potenziata — tutto allo stesso prezzo dell’iPhone 16 dell’anno scorso”.

    Negli Stati Uniti, il modello Pro Max è stato il protagonista, grazie a un aumento del 10% dei sussidi da parte degli operatori telefonici, segnalando un cambio strategico verso clienti ultra-premium.

    Kering e L’Oréal siglano un accordo da 4 miliardi di euro

    Kering (EU:KER) ha annunciato la vendita della sua maison di profumi Creed a L’Oréal (EU:OR) per un valore complessivo di 4 miliardi di euro in contanti.

    L’accordo prevede anche la concessione in licenza dei diritti per i profumi di marchi come Gucci, Balenciaga e Bottega Veneta. A partire dalla prima metà del 2026, e previa approvazione regolamentare, L’Oréal avrà i diritti esclusivi per creare, sviluppare e distribuire prodotti beauty per questi marchi per 50 anni.

    Le due aziende hanno inoltre annunciato la creazione di una joint venture al 50% per esplorare “nuove opportunità di business all’intersezione tra lusso, benessere e longevità”.

    La decisione arriva mentre il nuovo CEO Luca de Meo punta a rilanciare Kering. “Questa partnership ci consente di concentrarci su ciò che ci definisce meglio: la potenza creativa e la desiderabilità delle nostre Maison”, ha dichiarato de Meo.

    Il titolo Kering guadagnava oltre il 4% nelle prime contrattazioni europee, mentre L’Oréal saliva dello 0,9%.

    Crescita cinese ai minimi da un anno

    L’economia cinese è cresciuta leggermente più del previsto nel terzo trimestre 2025, ma al ritmo più lento da un anno, frenata dalla disinflazione e dalle tensioni commerciali con gli Stati Uniti.

    Il PIL è aumentato del 4,8% su base annua, leggermente sopra le attese del 4,7%, ma in calo rispetto al +5,2% del trimestre precedente. Su base trimestrale, la crescita è stata dell’1,1%, sopra lo 0,8% previsto.

    Dall’inizio dell’anno, il PIL ha raggiunto il 5,2%, leggermente inferiore al 5,3% del trimestre precedente ma ancora sopra l’obiettivo annuale di Pechino.

    Oro stabile dopo le perdite

    I prezzi dell’oro si sono stabilizzati lunedì, recuperando parte delle perdite della scorsa settimana e rimanendo vicini ai massimi storici, mentre i mercati hanno assorbito i toni più concilianti degli Stati Uniti nella disputa commerciale con la Cina.

    L’oro spot è salito dello 0,2% a 4.257,09 dollari l’oncia, mentre i future di dicembre sono aumentati dell’1,4% a 4.270,69 $/oz alle 03:54 ET.

    Il metallo era scivolato dai massimi la settimana scorsa dopo che Trump aveva messo in dubbio la durata della guerra commerciale con Pechino, pur confermando che i colloqui restano in programma. Questo ha ridotto in parte l’appeal dell’oro come bene rifugio.

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