I futures sugli indici statunitensi registravano lievi rialzi mercoledì mattina, suggerendo una modesta ripresa dopo il calo generalizzato della seduta precedente. I contratti futures legati al Dow Jones Industrial Average, all’S&P 500 e al Nasdaq 100 indicavano un’apertura positiva, mentre gli investitori tentano di superare le recenti preoccupazioni di mercato.
L’ottimismo cauto arriva nonostante il clima geopolitico resti teso, in particolare a causa dell’escalation del conflitto tra Israele e Iran. Le tensioni si sono intensificate dopo che la Guida Suprema dell’Iran, l’Ayatollah Ali Khamenei, ha minacciato gravi conseguenze nel caso di un intervento militare statunitense, rispondendo alla richiesta di “resa incondizionata” avanzata dall’ex presidente Donald Trump.
Nonostante queste incertezze, l’attività di mercato dovrebbe rimanere contenuta in attesa dell’annuncio di politica monetaria della Federal Reserve, previsto per il pomeriggio. Sebbene si preveda ampiamente che la Fed mantenga invariati i tassi d’interesse, gli investitori presteranno particolare attenzione ai commenti del Presidente Jerome Powell e alle nuove previsioni economiche per capire meglio la direzione futura della politica monetaria.
Martedì i mercati hanno subito un forte ribasso, cancellando i guadagni di lunedì. Il Nasdaq Composite è sceso dello 0,9% (−180,12 punti) chiudendo a 19.521,09, l’S&P 500 ha perso lo 0,8% (−50,39 punti) attestandosi a 5.982,72, mentre il Dow Jones è calato dello 0,7% (−299,29 punti), terminando a 42.215,80.
Le vendite sono state in parte attribuite a prese di profitto dopo il rally di lunedì, alimentato da speranze di una possibile de-escalation in Medio Oriente. Tuttavia, la partenza anticipata di Trump dal vertice del G7 e i suoi commenti sui social hanno riacceso i timori di un maggiore coinvolgimento degli Stati Uniti nel conflitto.
In risposta a notizie secondo cui il presidente francese Emmanuel Macron avrebbe affermato che Trump aveva lasciato il G7 per lavorare a un cessate il fuoco, Trump ha replicato su Truth Social: “Non ha idea del perché io stia tornando a Washington, ma certamente non riguarda un cessate il fuoco. È qualcosa di molto più grande.” In un post successivo, ha rinnovato la richiesta di resa totale da parte dell’Iran, aumentando le pressioni sui mercati.
Anche i dati economici hanno contribuito al calo. Il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha riferito un calo delle vendite al dettaglio del 0,9% a maggio, dopo una leggera flessione dello 0,1% ad aprile (rivista al ribasso). Gli analisti avevano previsto una diminuzione più contenuta dello 0,6%. Escludendo il settore auto, le vendite sono diminuite dello 0,3%, disattendendo le attese di una lieve crescita.
Le azioni delle compagnie aeree, reduci da una giornata positiva lunedì, sono crollate, con l’Indice NYSE Arca Airline in calo del 3,8%. Il settore immobiliare ha mostrato debolezza, come evidenziato dalla flessione del 2,5% dell’Indice del Settore Immobiliare di Filadelfia.
Debolezza generalizzata anche nei comparti farmaceutico, delle telecomunicazioni e sanitario. In controtendenza, il settore energetico ha chiuso in rialzo, sostenuto dall’aumento dei prezzi del petrolio, in risposta all’instabilità nella regione mediorientale.
Con l’incertezza geopolitica e monetaria ancora in primo piano, è probabile che i mercati rimangano volatili nel breve termine.