Blog

  • Bitcoin supera i 122.000 dollari mentre gli investitori guardano alla ‘Settimana Crypto’ a Washington

    Bitcoin supera i 122.000 dollari mentre gli investitori guardano alla ‘Settimana Crypto’ a Washington

    Bitcoin (COIN:BTCUSD) ha raggiunto un nuovo massimo storico sopra i 122.000 dollari nelle prime contrattazioni asiatiche di lunedì, spinto da un forte interesse istituzionale e in attesa di una settimana cruciale per la regolamentazione delle criptovalute negli Stati Uniti.

    Alle 05:48 GMT, Bitcoin era in rialzo del 3,9% a 122.467,8 dollari, dopo aver toccato un picco intraday di 122.562,4 dollari.

    Acquisti istituzionali spingono la corsa oltre i 121.000 dollari

    L’ultima ondata di acquisti è stata alimentata da Metaplanet Inc. (USOTC:MTPLF), un operatore alberghiero giapponese diventato sostenitore del Bitcoin, che ha acquistato 797 BTC, portando le sue partecipazioni totali a 16.352 monete. L’azienda è ora il quinto detentore aziendale di Bitcoin al mondo.

    La criptovaluta ha mostrato un trend positivo nelle ultime settimane, sostenuta da flussi consistenti verso gli ETF spot americani e dall’ottimismo su un possibile quadro normativo favorevole. Le aspettative per nuove leggi pro-crypto a Washington hanno rafforzato il sentiment degli investitori.

    “Nonostante una leggera correzione dopo i massimi di fine maggio, l’azione dei prezzi della scorsa settimana suggerisce che la fase di ribasso sia terminata”, hanno scritto gli analisti di IG. “Gli indicatori tecnici stanno migliorando e i volumi di scambio di luglio sono in linea con quelli di maggio, dopo un giugno più tranquillo.”

    Il rally ha coinvolto anche le azioni legate al mondo crypto, come Riot Platforms (NASDAQ:RIOT), Marathon Digital Holdings (NASDAQ:MARA) e MicroStrategy (NASDAQ:MSTR), che hanno registrato significativi guadagni.

    Tutti gli occhi su Washington per l’inizio della ‘Settimana Crypto’

    L’attenzione dei mercati è ora rivolta a Washington, dove la Camera dei Rappresentanti statunitense discuterà questa settimana una serie di proposte legislative fondamentali, tra cui la Clarity for Digital Tokens Act, il Genius Act e l’Anti-CBDC Surveillance State Act.

    Se approvate, queste leggi potrebbero finalmente fornire un quadro normativo completo per stablecoin, custodia di asset digitali e più in generale l’intero ecosistema finanziario digitale.

    A sostenere ulteriormente il rally è stata anche una riunione strategica organizzata giovedì scorso dal regolatore statale degli asset a Shanghai, che ha coinvolto funzionari locali per discutere di stablecoin e politiche su valute digitali. Sebbene il trading di criptovalute rimanga vietato in Cina, l’incontro è stato interpretato da alcuni come un possibile allentamento della linea dura di Pechino.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Prezzi del petrolio in rialzo in attesa di possibili nuove sanzioni USA contro la Russia

    Prezzi del petrolio in rialzo in attesa di possibili nuove sanzioni USA contro la Russia

    I prezzi del petrolio hanno esteso i guadagni nelle prime contrattazioni asiatiche di lunedì, proseguendo la tendenza positiva della scorsa settimana a fronte di crescenti speculazioni su nuove sanzioni da parte degli Stati Uniti contro la Russia. Il sentiment degli investitori resta cauto anche a causa delle crescenti tensioni commerciali globali dopo che il Presidente Donald Trump ha annunciato nuovi dazi contro l’Unione Europea e il Messico.

    Alle 21:22 ET (01:22 GMT), i future sul Brent con scadenza a settembre hanno registrato un aumento dello 0,2% a 70,48 dollari al barile, mentre i contratti sul West Texas Intermediate (WTI) sono saliti dello 0,2% a 68,55 dollari.

    Entrambi gli indici di riferimento sono cresciuti di quasi il 3% la scorsa settimana, con un’impennata venerdì in seguito alle dichiarazioni dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA), che ha evidenziato un mercato a breve termine più ristretto. L’IEA ha osservato che, nonostante l’incremento della produzione da parte dell’OPEC+, le forniture restano limitate, dato l’aumento della lavorazione da parte delle raffinerie per soddisfare la domanda estiva.

    Trump annuncia “dichiarazione importante” sulla Russia

    Ora l’attenzione dei mercati si concentra sull’annuncio che Trump ha promesso per lunedì riguardo la Russia. Durante il fine settimana, il Presidente ha confermato l’invio di sistemi missilistici Patriot in Ucraina, segnale di un’escalation nelle tensioni con Mosca.

    Trump si sarebbe detto frustrato dal Presidente russo Vladimir Putin per il mancato avanzamento dei colloqui di pace, e questo alimenta l’ipotesi di ulteriori sanzioni statunitensi contro le esportazioni energetiche russe.

    Intanto al Congresso USA avanza una proposta bipartisan che imporrebbe dazi del 500% ai paesi, come Cina e India, che continuano ad acquistare petrolio e gas russi. Tuttavia, il provvedimento è ancora in attesa dell’approvazione della Casa Bianca.

    I dazi limitano il potenziale rialzo del greggio

    Nonostante le preoccupazioni sull’offerta stiano sostenendo i prezzi, i timori legati al commercio globale potrebbero limitarne la crescita. Nel fine settimana, Trump ha annunciato l’introduzione di un dazio del 30% sulla maggior parte delle importazioni da UE e Messico, in vigore dal 1° agosto. Si aggiungono a precedenti misure annunciate contro Giappone, Corea del Sud, Canada, Brasile e un dazio del 50% sul rame.

    Queste tensioni commerciali rischiano di rallentare la crescita globale, ostacolando la produzione industriale e il traffico internazionale—due pilastri fondamentali della domanda petrolifera.

    Con meno di tre settimane per negoziare accordi commerciali, gli investitori restano in allerta mentre rischi geopolitici e macroeconomici si intrecciano.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Borsa di Milano in calo dopo l’annuncio dei dazi di Trump; giù lusso e banche

    Borsa di Milano in calo dopo l’annuncio dei dazi di Trump; giù lusso e banche

    La Borsa di Milano ha aperto in territorio negativo lunedì, penalizzata da un’ondata di vendite generalizzate dopo che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato nuovi dazi del 30% sulle importazioni provenienti dall’Unione Europea, con entrata in vigore prevista per il 1° agosto. La notizia ha innescato un aumento dell’avversione al rischio, colpendo in particolare i settori più esposti all’export.

    I titoli ciclici e orientati all’export sono stati tra i più colpiti, con gli operatori di mercato che parlano di prese di profitto in un contesto di crescente incertezza sulle politiche commerciali globali. “In momenti come questo, gli investitori preferiscono incassare i guadagni piuttosto che affrontare la volatilità”, ha commentato un trader.

    Alle 9:40 locali, l’indice FTSE MIB segnava un ribasso dello 0,70%.

    Il comparto del lusso ha guidato i cali, con Brunello Cucinelli (BIT:BC), Salvatore Ferragamo (BIT:SFER) e Moncler (BIT:MONC) tutte in calo di oltre il 2%, a causa dei timori che le tensioni commerciali USA-UE possano ridurre la domanda dei consumatori internazionali.

    Vendite anche sull’automotive: Stellantis (BIT:STLAM) ha ceduto lo 0,9%, estendendo le perdite già registrate venerdì, mentre Iveco (BIT:IVG) è scesa dello 0,4%, nonostante Deutsche Bank abbia alzato il target price da 13 a 16 euro per azione.

    Il settore bancario resta sotto pressione, complice il timore che le misure protezionistiche statunitensi possano avere un impatto sull’economia globale. L’indice di settore ha perso lo 0,9%, con UniCredit (BIT:UCG) in calo dell’1,3%. Nel weekend, il TAR ha confermato alcune delle condizioni imposte dal governo per approvare l’offerta di UniCredit su Banco BPM (BIT:BAMI), ritenendo legittima la richiesta di un’uscita completa dal mercato russo entro gennaio 2026. Il titolo Banco BPM ha guadagnato l’1,1%, sostenuto anche dalla notizia che Crédit Agricole (EU:ACA) ha chiesto alla BCE di poter salire oltre il 20% nel capitale della banca italiana. Secondo gli analisti di Equita, questa mossa – sebbene forse dettata da motivazioni tecniche – “apre diversi scenari strategici”.

    Male anche Intesa Sanpaolo (BIT:ISP), in calo dello 0,7%, mentre Monte dei Paschi di Siena (BIT:BMPS) ha perso l’1,6% e Mediobanca (BIT:MB) lo 0,8%, nel giorno in cui MPS ha avviato l’offerta pubblica volontaria di scambio su Piazzetta Cuccia.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Costruire Fiducia in un Futuro Cripto Regolamentato in Europa

    Costruire Fiducia in un Futuro Cripto Regolamentato in Europa

    Vienna, Austria, 10 luglio 2025, Chainwire – La conferenza stampa odierna segna la presentazione ufficiale di Bybit EU ai media austriaci ed europei. Con la sede centrale per l’UE ora operativa a Vienna e una licenza completa MiCAR rilasciata dall’Autorità austriaca per i mercati finanziari (FMA), Bybit EU entra nel mercato europeo con una missione chiara: offrire servizi cripto rapidi, sicuri e intuitivi, basati su trasparenza regolamentare, chiarezza normativa e un forte coinvolgimento locale.

    «Sei anni fa abbiamo iniziato con zero utenti e una visione ambiziosa. Oggi serviamo oltre 72 milioni di utenti in tutto il mondo, e la nostra missione continua. Con Bybit EU, uniamo innovazione e regolamentazione per costruire un ecosistema cripto sicuro e centrato sull’utente proprio nel cuore dell’Europa», ha dichiarato Ben Zhou, cofondatore e CEO di Bybit.

    Bybit EU è ora pienamente operativa e regolamentata ai sensi del Regolamento sui Mercati delle Cripto-Attività (MiCAR), diventando così uno dei primi exchange cripto attivi a livello globale ad aver ottenuto l’autorizzazione completa per operare in tutti i 29 Paesi dello Spazio Economico Europeo. La licenza è stata concessa all’inizio dell’anno dalla FMA, riconosciuta per il suo approccio bilanciato e professionale alla regolamentazione della finanza digitale. Grazie a questa licenza, Bybit EU diventa un’entità regolamentata e passaportata, pronta a operare oltre i confini nazionali con certezza giuridica e conformità uniforme.

    Vienna come Base Strategica per la Crescita Europea

    La fondazione di Bybit EU rappresenta più di un traguardo regolamentare: è un impegno strutturale a lungo termine verso l’ecosistema finanziario e normativo europeo.

    «Vienna è stata scelta deliberatamente come sede della nostra headquarters europea per la sua posizione geografica centrale, la solida infrastruttura legale e finanziaria, e la disponibilità di una forza lavoro altamente istruita e multilingue. L’approccio progressista dell’Austria all’innovazione finanziaria, insieme al suo modello sandbox in evoluzione per gli asset digitali, ne fanno il trampolino di lancio ideale per servizi cripto paneuropei», afferma Mazurka Zeng, CEO e Managing Director di Bybit EU, sottolineando la scelta strategica dell’Austria.

    Bybit EU sta anche investendo attivamente nell’economia locale. Attualmente sta ampliando il proprio organico con l’obiettivo di assumere oltre 100 professionisti a Vienna. Parallelamente, sta costruendo partnership con università e istituzioni accademiche austriache per sostenere la ricerca, la formazione e l’innovazione nella tecnologia blockchain e nella finanza digitale. Queste iniziative riflettono l’impegno di Bybit a essere non solo una piattaforma globale con utenti europei, ma una vera azienda europea con radici e rilevanza locali.

    In linea con la sua filosofia community-first, Bybit sta introducendo un concetto di open-office nella sede di Vienna — creando uno spazio aperto a builder, sviluppatori, imprenditori e partner dell’ecosistema cripto, per connettersi, scambiare idee e collaborare. L’ufficio è concepito non solo come un luogo di lavoro, ma come un hub dinamico per il dialogo, la condivisione della conoscenza e l’innovazione intersettoriale in un ambiente regolamentato.

    Un Ecosistema Regolamentato

    La piattaforma di Bybit EU è progettata per offrire molto più del semplice trading. Mira a creare un ecosistema cripto reale che soddisfi le esigenze in evoluzione degli utenti dell’Unione Europea. L’infrastruttura dell’azienda riflette i più alti standard di protezione degli utenti, inclusa la certificazione ISO/IEC 27001, tecnologia wallet con calcolo multiparte (MPC) e un rigido framework interno di conformità in linea con il MiCAR e i requisiti normativi austriaci.

    In ultima analisi, Bybit considera il MiCAR come un catalizzatore per una crescita responsabile. L’azienda vede la regolamentazione come un vantaggio competitivo in un’industria sempre più definita da trasparenza e fiducia. La presenza di Bybit EU a Vienna è una dichiarazione d’intenti a lungo termine: contribuire a un ecosistema cripto maturo e ben governato, pienamente integrato con i valori, le tutele e le ambizioni europee.

    «MiCAR è molto più di un quadro normativo — è un punto di svolta per il nostro settore. Porta chiarezza, responsabilità e soprattutto fiducia. In Bybit EU, consideriamo la conformità non come un peso, ma come un motore di valore a lungo termine. La nostra presenza a Vienna riflette il nostro impegno nella costruzione di un ecosistema cripto europeo trasparente, resiliente e radicato nella certezza legale, allineato con i valori e le aspettative dell’Unione Europea», afferma Georg Harer, Managing Director e Head of Legal & Compliance di Bybit EU.

    Pictured from left to right: Dmitrij Uskov (COO & Managing Director, Bybit EU), Ben Zhou (Co-Founder & CEO, Bybit), Mazurka Zeng (CEO & Managing Director, Bybit EU), and Georg Harer (Head of Legal & Compliance & Managing Director, Bybit EU) presented the company’s latest developments during a press conference held at Bybit EU headquarters in Vienna, Austria.

    #Bybit / #BybitEU / #MiCAR

    About Bybit EU

    Bybit EU GmbH is a new European entity created to serve customers in the European Economic Area (EEA* excluding Malta) via the Bybit.eu platform. Operated by Bybit EU GmbH, a cryptoasset service provider (CASP) licensed under the Markets in Cryptoassets Regulation (MiCAR), Bybit EU offers fully regulated services—including crypto custody, exchanges, rewards products, and more—in full compliance with European investor protection and market integrity regulations.

    Bybit EU GmbH is authorized to offer the following services to residents of the European Economic Area (excluding Malta):

    • custody and administration of crypto-assets on behalf of clients;
    • exchange of crypto-assets for fiat currency;
    • exchange of crypto-assets for other crypto-assets;
    • placement of crypto-assets;
    • crypto-asset transfer services on behalf of clients.

    Bybit EU GmbH does not operate a trading platform for cryptoassets nor does it provide financial or investment advice.

    Media Contacts: [email protected]

    www.bybit.eu

    Press Contact:

  • I mercati europei scivolano dopo i dazi di Trump sul Canada che scuotono il sentiment commerciale globale

    I mercati europei scivolano dopo i dazi di Trump sul Canada che scuotono il sentiment commerciale globale

    I mercati azionari europei sono calati venerdì dopo l’ultima mossa del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ha annunciato un dazio del 35% sulle importazioni canadesi a partire dal 1° agosto, intensificando le tensioni con un alleato storico riguardo al presunto coinvolgimento del Paese nel traffico di fentanyl verso gli Stati Uniti.

    Trump ha inoltre ipotizzato l’introduzione di dazi generali – tra il 15% e il 20% – sulla maggior parte dei partner commerciali americani, e ha anticipato una “dichiarazione importante” sulla Russia, destabilizzando ulteriormente gli investitori globali e inducendo un clima di avversione al rischio.

    Gli operatori di mercato si preparano anche a eventuali nuovi dazi sulle merci dell’Unione Europea. Gli Stati Uniti mantengono già dazi severi sulle esportazioni UE, inclusi il 50% su acciaio e alluminio, il 25% su automobili e il 10% sulle altre importazioni.

    Durante la seduta di venerdì, il FTSE 100 di Londra è sceso dello 0,6%, mentre il DAX tedesco e il CAC 40 francese hanno registrato perdite dell’1,0%, riflettendo le preoccupazioni diffuse riguardo alle politiche commerciali e alle difficoltà economiche globali.

    Sul fronte aziendale, BP Plc (LSE:BP.) ha visto le sue azioni salire dopo aver annunciato aspettative di maggior produzione petrolifera e una forte performance commerciale nel secondo trimestre.

    Al contrario, Carclo (LSE:CAR) ha subito un forte calo in seguito all’annuncio del ritardo nella pubblicazione dei risultati finanziari revisionati, suscitando dubbi sulla trasparenza del gruppo di componenti di precisione.

    Nel frattempo, le azioni di Norwegian Air Shuttle sono schizzate in alto dopo che la compagnia aerea low-cost ha riportato un solido risultato nel secondo trimestre, rafforzando la fiducia degli investitori nella sua ripresa operativa.

    Passando agli indicatori macroeconomici, l’economia britannica ha registrato un calo inatteso a maggio, causato da una marcata flessione dell’attività industriale. Secondo l’Office for National Statistics, il PIL è diminuito dello 0,1% a maggio, dopo un calo dello 0,3% ad aprile.

    In Francia, l’inflazione dei prezzi al consumo è salita all’1,0% a giugno, rispetto allo 0,7% del mese precedente, secondo i dati rivisti dell’agenzia statistica INSEE. La cifra è stata inoltre aggiornata al rialzo rispetto alla stima preliminare dello 0,9%.

    In Germania, i prezzi all’ingrosso hanno accelerato su base annua, salendo dello 0,9% a giugno, secondo Destatis. Si tratta della crescita più rapida in tre mesi, dopo l’aumento dello 0,4% registrato in aprile.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Dow Jones, S&P, Nasdaq, Wall Street scivola tra nuove tensioni commerciali e minacce di dazi da parte di Trump

    Dow Jones, S&P, Nasdaq, Wall Street scivola tra nuove tensioni commerciali e minacce di dazi da parte di Trump

    I futures degli indici statunitensi sono in calo questa mattina di venerdì, segnalando un’apertura debole per i mercati mentre gli investitori reagiscono a una nuova ondata di minacce tariffarie da parte del Presidente Donald Trump che potrebbe riaccendere le tensioni commerciali globali.

    Il ribasso segue due giornate consecutive di rialzi per i principali indici, ma il sentiment è peggiorato dopo che Trump ha svelato nuovi piani tariffari contro importanti partner commerciali.

    In un messaggio pubblico al Primo Ministro canadese Mark Carney, condiviso su Truth Social, Trump ha annunciato che gli Stati Uniti imporranno un dazio del 35% sulle importazioni dal Canada a partire dal 1° agosto. La decisione, ha affermato, è legata in parte al fallimento del Canada nel fermare l’afflusso di fentanyl negli Stati Uniti.

    “If Canada works with me to stop the flow of Fentanyl, we will, perhaps, consider an adjustment to this letter,” ha scritto Trump.

    Parlando a “Meet the Press” su NBC, Trump ha inoltre rivelato l’intenzione di introdurre dazi generalizzati tra il 15% e il 20% contro la maggior parte degli alleati commerciali americani, inclusi i paesi europei. Sono previste ulteriori lettere di notifica nei prossimi giorni.

    Le recenti dichiarazioni hanno riacceso i timori di una guerra commerciale proprio mentre si avvicina la stagione degli utili societari.

    “The corporate reporting season begins in earnest next week with the big US banks…”, ha affermato Dan Coatsworth, analista finanziario di AJ Bell. “Any corporate optimism is likely to prompt a tickertape parade on the markets…”

    Anche se i dati macroeconomici pubblicati sono pochi, gli operatori restano in attesa di nuovi segnali su inflazione e consumi, in un contesto dominato dall’incertezza globale.

    Giovedì gli indici hanno chiuso in positivo, con il Nasdaq e lo S&P 500 che hanno toccato nuovi massimi storici, mentre il Dow Jones ha guadagnato 192,34 punti, chiudendo a 44.650,64. Il Nasdaq è salito di 19,33 punti a 20.630,66 e lo S&P 500 è cresciuto di 17,20 punti a 6.280,46.

    Tuttavia, l’instabilità politica pesa ancora. Mercoledì Trump ha annunciato su Truth Social un nuovo dazio del 50% sulle importazioni di rame a partire dal 1° agosto. Ha inoltre pubblicato lettere inviate a numerosi leader mondiali con ulteriori minacce tariffarie.

    “Trump is throwing out numbers left, right and centre…”, ha commentato Coatsworth. “For investors, that means a shift in focus back to economic data and corporate news flow…”

    Nel frattempo, i dati del Dipartimento del Lavoro mostrano che le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione sono scese a 227.000, meglio delle attese.

    Il settore aereo ha trainato i guadagni con l’indice NYSE Arca Airline in rialzo del 7,8%, grazie a Delta Air Lines (NYSE:DAL) che ha pubblicato risultati sopra le attese e ripristinato le previsioni per l’intero anno.

    Anche l’acciaio, l’energia e la finanza hanno mostrato forza, mentre i titoli software e networking hanno registrato perdite.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Il dollaro guadagna terreno con le nuove tariffe di Trump; la sterlina è sotto pressione per i dati deboli sulla crescita nel Regno Unito

    Il dollaro guadagna terreno con le nuove tariffe di Trump; la sterlina è sotto pressione per i dati deboli sulla crescita nel Regno Unito

    Il dollaro statunitense è salito venerdì dopo che le ultime misure tariffarie del presidente Donald Trump hanno spinto la domanda per il dollaro come bene rifugio. Nel frattempo, la sterlina ha perso terreno in seguito ai deludenti dati economici del Regno Unito.

    Alle 04:55 ET (08:55 GMT), il Dollar Index, che misura la valuta rispetto a un paniere di sei altre monete, è salito dello 0,2% a 97,500, in procinto di segnare un guadagno settimanale di circa lo 0,6%.

    Le preoccupazioni sulle tariffe sostengono il dollaro

    Giovedì sera Trump ha annunciato una nuova tariffa del 35% sulle importazioni canadesi, in vigore dal 1° agosto, oltre a piani per tariffe generali dal 15% al 20% su altri partner commerciali. Questa mossa segue lettere inviate a più Paesi con le nuove tariffe.

    Nonostante gli annunci, la crescita del dollaro è più contenuta rispetto alla reazione osservata ad aprile dopo una forte escalation tariffaria, anche se i trader restano cauti.

    La coppia USD/CAD è risalita dello 0,3% a 1,3699 dopo un calo iniziale di oltre lo 0,5% durante la notte.

    In mezzo alle tensioni commerciali, il dollaro continua a reagire fortemente ai dati economici USA mentre gli investitori cercano di prevedere le prossime mosse della Federal Reserve.

    Gli analisti di ING hanno osservato: «Il calo costante delle nuove richieste di sussidi di disoccupazione indica che il mercato del lavoro non si sta deteriorando abbastanza per spingere la Fed a un taglio immediato dei tassi a settembre, aumentando così l’attenzione sui dati sull’inflazione in arrivo.»

    Sterlina sotto pressione per la crescita debole

    In Europa, l’euro è sceso dello 0,2% a 1,1685 contro il dollaro, dirigendosi verso una perdita settimanale intorno allo 0,8%.

    Le tariffe sulle merci canadesi hanno sollevato dubbi sul fatto che anche l’UE possa presto affrontare misure simili, mettendo in dubbio i negoziati commerciali con Washington.

    I dati hanno mostrato un’inflazione francese in aumento allo 0,9% a giugno, leggermente superiore alle stime preliminari, mentre in Germania l’inflazione è scesa al 2,0%, segnalando che la BCE ha spazio per allentare ulteriormente la politica monetaria, probabilmente a settembre, per stimolare la crescita.

    Gli analisti di ING hanno commentato: «L’EUR/USD è sceso brevemente a 1,1670 ieri. In assenza di nuovi dati, la coppia probabilmente rimarrà intorno a 1,170, con rischi leggermente orientati al ribasso.»

    La sterlina è scesa dello 0,3% a 1,3532, con una perdita settimanale intorno all’1%, dopo che i dati sul PIL britannico hanno mostrato una seconda contrazione mensile inattesa a maggio.

    L’Ufficio per le statistiche nazionali ha riportato un calo dello 0,1% del PIL su base mensile a maggio, dopo una contrazione dello 0,3% in aprile, la più grande dal ottobre 2023.

    ING ha detto: «Il rapporto sull’occupazione della prossima settimana sarà cruciale. Un dato negativo potrebbe aumentare la pressione sulla Banca d’Inghilterra per accelerare i tagli ai tassi.»

    Lo yen verso una perdita settimanale a causa delle tensioni commerciali

    USD/JPY è salito dello 0,4% a 146,90, con lo yen in calo del 1,7% circa per la settimana mentre i mercati hanno reagito a una serie di annunci tariffari e si preparano ad altre mosse.

    La coppia USD/CNY è scesa dello 0,1% a 7,1709, mentre AUD/USD è salita dello 0,1% a 0,6577, probabilmente concludendo la settimana in rialzo dopo la decisione a sorpresa della Reserve Bank of Australia di mantenere i tassi invariati.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • I mercati reagiscono ai dazi canadesi, al balzo di Nvidia e al rally record di Bitcoin

    I mercati reagiscono ai dazi canadesi, al balzo di Nvidia e al rally record di Bitcoin

    I futures azionari statunitensi sono calati venerdì dopo l’annuncio del presidente Donald Trump di nuovi dazi sulle importazioni canadesi, alimentando i timori che anche altri partner commerciali possano presto essere interessati da misure simili, aumentando la pressione sul commercio globale. Nel frattempo, Nvidia (NASDAQ:NVDA) ha raggiunto una valutazione storica superiore ai 4.000 miliardi di dollari, mentre Bitcoin ha toccato livelli mai visti prima.

    Trump annuncia dazio del 35% sui beni canadesi

    In un’azione che intensifica le tensioni commerciali in corso, Trump ha dichiarato giovedì sera che gli Stati Uniti imporranno un dazio del 35% sulle importazioni dal Canada a partire dal 1° agosto. Ha inoltre indicato l’intenzione di applicare dazi tra il 15% e il 20% su molti altri Paesi.

    Trump ha condiviso la decisione in una lettera al primo ministro canadese Mark Carney, diffusa sui social media. Questo nuovo dazio rappresenta un aumento significativo rispetto al 25% attuale, sebbene rimangano esenzioni per i prodotti coperti dall’accordo commerciale USA-Messico-Canada. Le importazioni di energia e fertilizzanti manterranno i dazi attuali al 10%.

    Recentemente, Trump ha esteso la sua azione commerciale, imponendo dazi su Paesi come Giappone e Corea del Sud e applicando un dazio del 50% sul rame.

    Futures USA in calo per le preoccupazioni sui dazi

    Dopo l’annuncio dei nuovi dazi, i futures dei principali indici USA sono scesi venerdì, ritirandosi dai massimi storici a causa delle preoccupazioni sull’impatto sulla crescita economica globale. Alle 03:20 ET (07:20 GMT), i futures sull’S&P 500 sono calati dello 0,4%, quelli sul Nasdaq 100 dello 0,2%, e quelli sul Dow dello 0,5%.

    Nonostante i forti guadagni e i nuovi record chiusi giovedì, il sentiment di mercato si è raffreddato mentre gli investitori hanno digerito il possibile impatto dei nuovi dazi canadesi in vigore dal mese prossimo.

    Ora l’attenzione è puntata anche sull’Unione Europea, che sta lavorando per finalizzare accordi commerciali prima della scadenza del 1° agosto.

    Nvidia supera la soglia dei 4.000 miliardi di dollari

    Nvidia ha fatto storia giovedì diventando la prima società a raggiungere una capitalizzazione di mercato superiore ai 4.000 miliardi di dollari. Le azioni hanno chiuso a 4,004 trilioni di dollari, in rialzo di quasi il 90% dai minimi di aprile.

    Questo traguardo riflette la crescita della domanda per la tecnologia dell’intelligenza artificiale, che è centrale per il business di Nvidia. Il CEO Jensen Huang ha dichiarato a MSNBC Morning Joe: “Stiamo reinventando il computing in modo fondamentale come quando negli anni ’60 sono stati sviluppati i computer moderni. Negli ultimi anni questa rivoluzione è davvero decollata.”

    Bitcoin raggiunge nuovi massimi storici

    Bitcoin ha superato i 118.000 dollari venerdì, spinto dalla forte domanda istituzionale e da politiche regolatorie favorevoli negli Stati Uniti. Alle 03:20 ET, la criptovaluta è salita del 5,6% a 117.670 dollari, dopo aver toccato i 118.320 dollari nel corso della giornata.

    Gli investitori istituzionali stanno aumentando le allocazioni di bitcoin nei portafogli di tesoreria e negli ETF, con i fondi bitcoin spot USA che hanno registrato flussi netti in entrata per 1,18 miliardi di dollari fino a giovedì. I volumi di scambio complessivi per 12 ETF bitcoin hanno raggiunto i 6,3 miliardi di dollari, il livello più alto dal maggio scorso.

    All’inizio dell’anno, l’amministrazione Trump ha approvato una riserva strategica di Bitcoin, aumentando la fiducia normativa. Inoltre, un recente incontro regolatorio in Cina ha indicato un possibile allentamento della posizione verso le valute digitali.

    Prezzi del petrolio in rialzo tra speculazioni sulle sanzioni alla Russia

    I prezzi del petrolio sono saliti venerdì sulle aspettative di ulteriori sanzioni USA contro la Russia, anche se i guadagni sono stati limitati dalle preoccupazioni sui dazi e dall’aumento della produzione OPEC+.

    Alle 03:20 ET, i futures sul Brent sono aumentati dello 0,4% a 68,94 dollari al barile, mentre quelli sul WTI USA sono saliti dello 0,6% a 66,96 dollari al barile.

    Giovedì i prezzi del petrolio avevano perso più del 2% a causa delle preoccupazioni legate ai dazi. Tuttavia, il sentiment è migliorato dopo che Trump ha espresso frustrazione verso il presidente russo Vladimir Putin per la mancanza di progressi nel processo di pace con l’Ucraina, aumentando le probabilità di nuove sanzioni al terzo maggior produttore di petrolio al mondo.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • L’amministratore delegato di UniCredit conferma che la banca andrà avanti con l’offerta su Commerzbank nonostante l’opposizione delle autorità tedesche-

    L’amministratore delegato di UniCredit conferma che la banca andrà avanti con l’offerta su Commerzbank nonostante l’opposizione delle autorità tedesche-

    UniCredit (BIT:UCG) resta determinata a proseguire con l’acquisizione di Commerzbank (TG:CBK), nonostante l’opposizione del governo tedesco, secondo quanto dichiarato dall’amministratore delegato della banca italiana, Andrea Orcel.-

    Parlando durante una riunione del consiglio di amministrazione di UniCredit giovedì, Orcel ha sottolineato l’intenzione della banca di portare avanti l’operazione. “Per quanto riguarda Commerzbank, andremo avanti indipendentemente dalla posizione del governo tedesco. A settembre ci è stato proposto di acquisire una quota del 4,5% — non è chiaro perché dovremmo fare un passo indietro ora”, ha detto, come riportato dal quotidiano italiano Il Messaggero venerdì.-

    La dichiarazione arriva poco dopo che il ministro delle finanze tedesco Lars Klingbeil ha espresso all’agenzia di stampa DPA l’aspettativa che UniCredit fermi i suoi tentativi di acquisizione.-

    Nonostante la forte opposizione da parte delle autorità tedesche, UniCredit sembra decisa a portare avanti i suoi piani, aprendo la strada a un possibile scontro con il governo di Berlino.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • I mercati europei calano mentre Trump amplia la guerra commerciale; economia UK in contrazione a maggio

    I mercati europei calano mentre Trump amplia la guerra commerciale; economia UK in contrazione a maggio

    Le azioni europee sono diminuite venerdì dopo l’annuncio di nuove tariffe da parte del presidente USA Donald Trump contro il Canada, suscitando timori che anche l’Unione Europea possa essere la prossima a subire restrizioni commerciali.

    Alle 08:05 GMT, l’indice DAX in Germania è sceso dello 0,8%, il CAC 40 in Francia dello 0,6%, mentre il FTSE 100 nel Regno Unito è calato dello 0,2%.

    Trump intensifica le tensioni commerciali

    Giovedì sera Trump ha annunciato una tariffa del 35% sulle importazioni canadesi, con effetto dal 1° agosto, oltre a piani per imporre tariffe generalizzate dal 15% al 20% su vari altri partner commerciali.

    Queste mosse hanno aumentato i timori che l’UE possa ricevere presto simili avvisi tariffari, mettendo a rischio i negoziati commerciali tra Washington e Bruxelles.

    Il Commissario UE al commercio Maros Sefcovic ha recentemente riconosciuto progressi verso un accordo quadro commerciale, ma ha avvertito che non è ancora stato raggiunto un accordo finale e la pazienza di Trump potrebbe esaurirsi.

    L’economia britannica si contrae di nuovo a maggio

    Sul fronte economico, l’inflazione al consumo in Francia è stata rivista al rialzo allo 0,9% per giugno, leggermente sopra le previsioni, mentre in Germania l’inflazione è scesa al 2,0%. Questi dati suggeriscono che la Banca Centrale Europea ha ampio margine per ulteriori allentamenti monetari, probabilmente a settembre, per sostenere la crescita.

    A giugno la BCE ha ridotto i costi di finanziamento per l’ottava volta in un anno, abbassando il tasso sui depositi di 25 punti base al 2,0%.

    Intanto, anche la Banca d’Inghilterra potrebbe presto valutare un taglio dei tassi dopo che il PIL britannico si è contratto inaspettatamente per il secondo mese consecutivo a maggio.

    I dati ufficiali dell’Ufficio Nazionale di Statistica hanno mostrato un calo mensile dello 0,1% del PIL UK a maggio, dopo una contrazione dello 0,3% in aprile — la più grande dal ottobre 2023.

    Le prospettive di produzione di BP impressionano gli investitori

    Nel settore corporate, le azioni di BP (NYSE:BP) sono salite dopo che il colosso petrolifero ha previsto una produzione upstream per il secondo trimestre superiore alle attese, nonostante la pressione dei prezzi più bassi di gas e petrolio.

    Altri aggiornamenti corporate

    L’operatore alberghiero svedese Pandox (USOTC:PNDXF) ha riportato un aumento del 2% dei ricavi nel secondo trimestre su base annua, supportato da acquisizioni recenti.

    UniCredit (BIT:UCG) ha confermato i piani di acquisizione di Commerzbank (TG:CBK) nonostante l’opposizione del governo tedesco. L’amministratore delegato Andrea Orcel ha dichiarato al consiglio che la banca proseguirà la sua offerta, sottolineando l’aumento della partecipazione azionaria oltre il 9%.

    Prezzi del petrolio in rialzo tra timori sanzionatori

    I prezzi del petrolio sono saliti leggermente venerdì, sostenuti dalle crescenti aspettative di nuove sanzioni contro la Russia, anche se i guadagni sono stati limitati da preoccupazioni sulle tariffe e dall’aumento della produzione OPEC+.

    Alle 04:05 ET, i futures sul Brent sono aumentati dello 0,2% a 68,80 dollari al barile, mentre il West Texas Intermediate è salito dello 0,3% a 66,79 dollari al barile.

    Entrambi i contratti erano calati di oltre il 2% il giorno precedente, mentre gli investitori temevano l’impatto economico dell’escalation tariffaria di Trump.

    Il sentiment è migliorato dopo che Trump ha espresso frustrazione nei confronti del presidente russo Vladimir Putin per la mancanza di progressi nei negoziati di pace in Ucraina, segnalando la possibilità di sanzioni più severe contro il grande produttore di petrolio.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.