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  • Oro stabile grazie al calo del dollaro e alla tregua tra Israele e Iran

    Oro stabile grazie al calo del dollaro e alla tregua tra Israele e Iran

    I prezzi dell’oro sono rimasti stabili nelle prime ore di scambio in Asia giovedì, sostenuti dall’indebolimento del dollaro statunitense dopo nuove tensioni politiche tra l’ex presidente Donald Trump e il presidente della Federal Reserve Jerome Powell. Anche l’allentamento delle tensioni geopolitiche, grazie a una tregua tra Israele e Iran, ha contribuito alla stabilità del metallo prezioso.

    L’oro spot è rimasto fermo a $3.336,65 l’oncia, mentre i future con scadenza ad agosto sono saliti dello 0,1% a $3.347,45 alle 01:08 ET (05:08 GMT). I prezzi del metallo avevano subito un calo nei giorni precedenti, quando l’annuncio della tregua aveva ridotto la domanda di beni rifugio.

    Trump attacca la Fed durante le audizioni al Congresso

    Il dollaro ha perso terreno dopo che Trump ha criticato duramente Powell, definendolo “terribile” e lasciando intendere che potrebbe essere sostituito. Powell, durante la sua seconda giornata di audizioni al Congresso, ha ribadito la necessità di non affrettare i tagli ai tassi, avvertendo che l’inflazione legata ai dazi potrebbe durare più del previsto.

    Le dichiarazioni di Trump hanno sollevato nuove preoccupazioni sull’indipendenza della Fed, spingendo al ribasso il dollaro e sostenendo i prezzi dell’oro. L’indice del dollaro USA è sceso dello 0,3% nelle ore asiatiche.

    Domanda di beni rifugio ridotta grazie alla tregua

    Nonostante il calo del dollaro, i guadagni dell’oro sono rimasti contenuti. La tregua tra Israele e Iran ha ridotto i premi di rischio geopolitico, indebolendo l’interesse degli investitori per i beni rifugio.

    Il platino guida i rialzi grazie a domanda forte e offerta limitata

    Sul fronte degli altri metalli, il platino ha registrato i maggiori rialzi. I future sono saliti dell’1,6% a $1.372,60 l’oncia, toccando i livelli più alti dal settembre 2014. Il metallo ha guadagnato quasi il 9% questa settimana e il 30% nel mese di giugno, spinto dalla domanda industriale e da scorte limitate.

    Argento e rame beneficiano del dollaro debole e dei segnali dalla Cina

    I future sull’argento sono saliti dello 0,7% a $36,355 l’oncia, sostenuti dal calo del dollaro e da una prospettiva positiva sulla domanda industriale.

    Anche i prezzi del rame hanno registrato rialzi. I future sul rame alla Borsa dei Metalli di Londra sono saliti dello 0,5% a $9.770,35 per tonnellata, mentre quelli statunitensi sono cresciuti dello 0,3% a $4,94 per libbra. A spingere il mercato sono stati anche i segnali da Pechino, che ha promesso misure più forti per stimolare i consumi interni.

  • Le vendite di Tesla calano in Europa a causa della crescente concorrenza dei marchi cinesi di auto elettriche

    Le vendite di Tesla calano in Europa a causa della crescente concorrenza dei marchi cinesi di auto elettriche

    Tesla (NASDAQ:TSLA) ha registrato un forte calo del 27,9% nelle vendite di veicoli nuovi in Europa nel mese di maggio rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, nonostante le vendite di veicoli completamente elettrici nella regione siano aumentate del 27,2%.

    La quota di mercato del produttore statunitense di auto elettriche in Europa è scesa all’1,2% a maggio, rispetto all’1,8% di un anno fa, segnando il quinto mese consecutivo di calo nelle vendite. Questo declino coincide con il crescente interesse dei consumatori per i veicoli elettrici cinesi più economici e con il malcontento di alcuni acquirenti per le dichiarazioni politiche del CEO Elon Musk.

    Secondo l’Associazione dei Costruttori Europei di Automobili, le vendite complessive di veicoli in Europa sono aumentate dell’1,9% a maggio, raggiungendo 1,11 milioni di unità, dopo una leggera flessione dello 0,3% in aprile.

    Nonostante i dazi imposti dall’Unione Europea sui veicoli elettrici prodotti in Cina, i produttori cinesi continuano a rafforzare la loro presenza, vendendo 65.808 auto a maggio e raddoppiando la loro quota di mercato al 5,9%, secondo i dati di Jato Dynamics. In particolare, BYD (USOTC:BYDDY) ha quasi eguagliato le immatricolazioni di Tesla a maggio, dopo aver già superato Tesla in aprile.

    Il restyling della Model Y di Tesla non è ancora riuscito a invertire la tendenza negativa, mentre i marchi europei consolidati e i concorrenti cinesi lanciano rapidamente nuovi modelli elettrici, in un contesto di crescenti tensioni commerciali.

    Tra i principali costruttori, SAIC Motor, di proprietà statale cinese, ha visto un aumento delle immatricolazioni del 22,5%, BMW (TG:BMW) della Germania è cresciuta del 5,6%, mentre Mazda del Giappone ha registrato un calo del 23%.

    Nel complesso, le vendite di auto nell’Unione Europea sono diminuite dello 0,6% da inizio anno. Tuttavia, la domanda di veicoli elettrificati continua a crescere: le immatricolazioni di veicoli elettrici a batteria sono aumentate del 26,1%, quelle ibride plug-in del 15% e quelle ibride tradizionali del 19,8%.

    A maggio, i veicoli elettrificati hanno rappresentato il 58,9% del totale delle immatricolazioni di auto passeggeri nell’UE, in netto aumento rispetto al 48,9% dello stesso mese dell’anno precedente.

    Guardando ai singoli mercati, la Spagna e la Germania hanno registrato un aumento delle nuove immatricolazioni rispettivamente del 18,6% e dell’1,2%, mentre la Francia e l’Italia hanno registrato cali del 12,3% e dello 0,1%. Il Regno Unito ha registrato un modesto aumento dell’1,6%.

  • Dow Jones, S&P, Nasdaq, Wall Street si prende una pausa dopo il rally; gli investitori osservano il cessate il fuoco in Medio Oriente e le dichiarazioni di Powell

    Dow Jones, S&P, Nasdaq, Wall Street si prende una pausa dopo il rally; gli investitori osservano il cessate il fuoco in Medio Oriente e le dichiarazioni di Powell

    I future sugli indici statunitensi sono rimasti per lo più invariati nella mattinata di mercoledì, mentre gli operatori di mercato mostrano cautela dopo due giornate di forte rialzo che hanno portato gli indici principali ai massimi da quattro mesi.

    Dopo i guadagni consecutivi di inizio settimana, gli investitori sembrano restii ad assumere nuove posizioni. I future su Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq si sono mossi poco nel pre-market, con S&P e Nasdaq che si avvicinano ai rispettivi record storici.

    L’attenzione si concentra anche sul cessate il fuoco tra Israele e Iran, annunciato martedì e mediato dal Presidente Donald Trump.

    “Partendo dal presupposto che tutto funzioni come dovrebbe, e funzionerà, desidero congratularmi con entrambi i Paesi, Israele e Iran, per aver avuto la resistenza, il coraggio e l’intelligenza necessari a porre fine a quella che dovrebbe essere chiamata ‘LA GUERRA DEI 12 GIORNI’”, ha scritto Trump su Truth Social.

    Nonostante le reciproche accuse di violazione dell’accordo, i mercati sembrano confidare in una possibile distensione duratura.

    Riepilogo di mercato: rally ai massimi di quattro mesi

    La sessione di martedì ha proseguito il forte slancio di lunedì. Sebbene gli indici abbiano perso parte dei guadagni verso la chiusura, sono comunque rimasti in territorio positivo: il Nasdaq è salito di 281,56 punti (1,4%) a 19.912,53, il Dow Jones ha guadagnato 507,24 punti (1,2%) a 43.089,02 e lo S&P 500 è cresciuto di 67,01 punti (1,1%) a 6.092,18.

    Powell conferma un approccio prudente sui tassi

    Il Presidente della Fed Jerome Powell ha ribadito l’intenzione della banca centrale di mantenere un approccio attendista, senza rispondere alle pressioni dell’amministrazione Trump per un taglio dei tassi.

    “Per il momento, siamo ben posizionati per aspettare e apprendere di più sull’andamento probabile dell’economia prima di considerare qualsiasi aggiustamento della nostra politica monetaria”, ha dichiarato Powell durante l’audizione alla Commissione Servizi Finanziari della Camera.

    La fiducia dei consumatori cala inaspettatamente

    Sul fronte macroeconomico, la Conference Board ha riportato un calo dell’indice di fiducia dei consumatori, sceso a 93,0 a giugno da 98,4 a maggio. Le previsioni indicavano un aumento a 99,0.

    Tecnologia e viaggi trainano il mercato

    Tra i settori in evidenza, i semiconduttori hanno brillato con l’Indice Philadelphia Semiconductor in aumento del 3,8%, toccando i massimi da cinque mesi. Anche le compagnie aeree sono salite, con l’Indice NYSE Arca Airline a +3,6%.

    Hanno chiuso in positivo anche hardware, networking e biotech, mentre oro e petrolio sono rimasti indietro in una giornata dominata dalla propensione al rischio.

  • DAX, CAC, FTSE100, I mercati europei scendono leggermente mentre il cessate il fuoco tra Israele e Iran tiene e gli investitori guardano agli eventi chiave

    DAX, CAC, FTSE100, I mercati europei scendono leggermente mentre il cessate il fuoco tra Israele e Iran tiene e gli investitori guardano agli eventi chiave

    Le borse europee sono scese leggermente mercoledì, interrompendo il rally della sessione precedente, mentre il fragile cessate il fuoco tra Israele e Iran sembrava reggere.

    Martedì sera, l’inviato speciale del presidente statunitense Donald Trump per il Medio Oriente ha definito “incoraggianti” i colloqui con l’Iran, alimentando le speranze di un possibile accordo di pace a lungo termine da parte di Washington.

    La fiducia dei consumatori francesi rimane stabile

    Secondo i dati diffusi dall’agenzia statistica nazionale INSEE, la fiducia dei consumatori francesi è rimasta invariata a giugno. L’indice si è attestato a 88,0, deludendo le aspettative degli economisti che prevedevano un aumento a 89,0 e restando ben al di sotto della media storica.

    Attesa per il vertice NATO e la testimonianza di Powell

    L’attenzione degli investitori si concentra ora sul vertice NATO in programma nella giornata, dove i leader dovrebbero finalizzare gli impegni in materia di spesa per la difesa. Nel frattempo, il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, è atteso per la seconda giornata della sua audizione al Senato, dopo aver sottolineato martedì un approccio prudente alla politica dei tassi d’interesse.

    Andamento degli indici principali

    • Il FTSE 100 britannico è rimasto leggermente sotto la parità
    • Il CAC 40 francese ha perso lo 0,3%
    • Il DAX tedesco è sceso dello 0,4%

    Titoli in evidenza

    • Nordex ha guadagnato l’1,6% dopo aver ottenuto un contratto con lo sviluppatore di energie rinnovabili Umweltgerechte Kraftanlagen GmbH & Co KG.
    • Il rivenditore automobilistico Vertu Motors è salito del 2,3% dopo aver registrato un aumento del 7% nelle vendite di auto nuove nel trimestre conclusosi il 31 maggio.
    • Il gruppo della difesa Babcock International ha registrato un’impennata del 13% grazie a risultati annuali preliminari solidi e all’aumento delle previsioni su dividendi e ricavi.
    • Il fornitore di tecnologie avanzate Oxford Instruments ha guadagnato l’1,1% dopo aver annunciato l’avvio di un programma di riacquisto di azioni entro il 24 giugno 2026.
  • I prezzi dell’oro salgono leggermente dopo un forte calo, la tregua Israele-Iran riduce la domanda di beni rifugio

    I prezzi dell’oro salgono leggermente dopo un forte calo, la tregua Israele-Iran riduce la domanda di beni rifugio

    I prezzi dell’oro sono leggermente aumentati durante la sessione asiatica di mercoledì, recuperando parzialmente dalle forti perdite del giorno precedente. Il calo del dollaro USA ha fornito supporto, sebbene il ritorno dell’appetito per il rischio sia legato alla fragile tregua tra Israele e Iran che sembra reggere.

    • L’oro spot è salito dello 0,2%, a 3.329,93 $/oncia
    • I futures sull’oro (agosto) hanno guadagnato lo 0,3%, a 3.344,70 $/oncia (ore 06:16 GMT)

    Martedì l’oro era crollato di oltre l’1% dopo l’annuncio del presidente Donald Trump di una tregua a più fasi tra i due rivali mediorientali. Nonostante Trump abbia poi criticato entrambe le parti per aver violato l’accordo, i mercati restano cautamente ottimisti che la fase più acuta del conflitto possa essere alle spalle.

    Pressione sulla domanda di oro per la tregua, ma il deprezzamento del dollaro sostiene i prezzi

    Sebbene l’appeal tradizionale dell’oro come bene rifugio sia stato ridotto dalla tregua, l’incertezza ancora presente e un dollaro più debole hanno aiutato a stabilizzare i prezzi. L’indice del dollaro è sceso dello 0,1% durante la sessione asiatica, rimanendo vicino a un minimo settimanale.

    A sostenere ulteriormente l’oro vi è la speculazione che i recenti attacchi USA non siano riusciti a neutralizzare le capacità nucleari dell’Iran, aumentando il rischio di tensioni future.

    Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha aggiunto cautela ai mercati, dichiarando al Congresso che la Fed resta dipendente dai dati mentre monitora gli effetti inflazionistici dei dazi statunitensi.

    Altri metalli guadagnano terreno grazie al dollaro più debole

    Anche altri metalli hanno registrato modesti rialzi:

    • I futures sull’argento sono saliti dello 0,5%, a 35,93 $/oncia
    • I futures sul platino sono rimasti stabili a 1.318,15 $/oncia
    • Il rame LME è aumentato dello 0,5%, a 9.723,35 $/tonnellata
    • I futures sul rame USA sono rimasti invariati a 4,9015 $/libbra

    Un dollaro più debole ha reso le materie prime più attraenti per gli acquirenti internazionali, ma il clima generale di maggiore propensione al rischio ha limitato i guadagni per i metalli preziosi.

  • Le azioni Worldline calano del 20% a seguito di accuse di occultamento di frodi da parte dei clienti

    Le azioni Worldline calano del 20% a seguito di accuse di occultamento di frodi da parte dei clienti

    Le azioni di Worldline (EU:WLN) sono crollate di oltre il 20% mercoledì dopo le accuse mosse da un gruppo di 21 testate europee, secondo cui la società francese di servizi di pagamento avrebbe nascosto attività fraudolente di alcuni clienti per proteggere i propri ricavi.

    L’inchiesta mediatica, denominata “Dirty Payments”, si basa su documenti interni e dati relativi alle operazioni di Worldline. Si sostiene che l’azienda abbia consapevolmente mantenuto rapporti commerciali con clienti operanti in settori controversi come l’intrattenimento per adulti, il gioco d’azzardo online e i servizi di incontri.

    In risposta, Worldline ha dichiarato di aver rafforzato le procedure di gestione del rischio dal 2023 e di aver interrotto i rapporti con clienti non conformi agli standard normativi. La società ha evidenziato una revisione approfondita condotta nell’ultimo anno, focalizzata sui commercianti ad alto rischio, inclusi casinò online, piattaforme di trading e siti di incontri per adulti, coprendo clienti responsabili di circa 130 milioni di euro di ricavi previsti per il 2024.

    Worldline ha sottolineato che il suo tasso di frode rimane al di sotto della media del settore, secondo gli ultimi rapporti delle reti di pagamento internazionali. Ha inoltre ribadito una politica di tolleranza zero verso le violazioni normative e ha evidenziato la continua collaborazione con le autorità per garantire la conformità.

  • Il dollaro fatica mentre migliora il sentiment sul rischio; Powell pronto a testimoniare di nuovo

    Il dollaro fatica mentre migliora il sentiment sul rischio; Powell pronto a testimoniare di nuovo

    Il dollaro statunitense ha registrato un leggero rialzo mercoledì mattina, ma è rimasto vicino ai minimi delle ultime settimane, mentre l’allentamento delle tensioni geopolitiche in Medio Oriente ha ridotto la domanda per la valuta rifugio. Alle 08:20 GMT, l’Indice del Dollaro è salito dello 0,2% a 97,665.

    Mercati in attesa della seconda testimonianza di Powell

    La recente forza del dollaro si è affievolita dopo l’annuncio del presidente Donald Trump di una tregua tra Israele e Iran. Sebbene entrambe le parti abbiano inizialmente violato la tregua, le ostilità sembravano attenuarsi entro mercoledì mattina, aumentando l’appetito globale per il rischio.

    Ora i mercati volgono l’attenzione al presidente della Federal Reserve Jerome Powell, che è previsto testimoniare davanti al Senato per la seconda volta questa settimana. Martedì Powell aveva minimizzato l’urgenza di tagli ai tassi di interesse, citando i rischi inflazionistici legati ai dazi commerciali di Trump. Tuttavia, ha riconosciuto che un mercato del lavoro più debole e un’inflazione in rallentamento potrebbero giustificare tagli più avanti nell’anno.

    Gli analisti di ING hanno avvertito di uno “scenario fortemente negativo per il dollaro” nel caso in cui la Fed adottasse un atteggiamento più accomodante o se aumentassero i timori sull’indipendenza della Fed.

    Euro e sterlina in lieve calo

    • EUR/USD è sceso dello 0,1% a 1,1599, appena sotto un massimo pluriennale. L’economista capo della BCE, Philip Lane, ha sottolineato che la banca centrale reagirà solo a cambiamenti “significativi” dell’inflazione, segnalando stabilità nella politica dopo l’ultimo taglio dei tassi.
    • GBP/USD è calato dello 0,1% a 1,3613, vicino al massimo di martedì di 1,3648, il livello più alto da gennaio 2022.

    Gli analisti ING ritengono che il rally dell’euro potrebbe arrestarsi a meno che non emergano nuovi catalizzatori macroeconomici, in particolare dagli Stati Uniti.

    Lo yen si indebolisce, pressione sull’aussie per i dati sull’inflazione

    • USD/JPY è salito dello 0,3% a 145,31, con lo yen che si è indebolito mentre le tensioni in Medio Oriente si sono allentate. I funzionari della Banca del Giappone hanno inoltre suggerito di mantenere i tassi stabili in un contesto di incertezza sugli effetti dei dazi statunitensi.
    • USD/CNY è sceso leggermente a 7,1708.
    • AUD/USD è calato dello 0,1% a 0,6495 dopo che l’indice dei prezzi al consumo australiano ha registrato un minimo da sette mesi, mentre l’inflazione media è scesa al minimo da tre anni, aumentando la pressione sulla valuta australiana.
  • Le borse europee salgono leggermente mentre la tregua in Medio Oriente regge; Powell al centro dell’attenzione

    Le borse europee salgono leggermente mentre la tregua in Medio Oriente regge; Powell al centro dell’attenzione

    I mercati europei hanno aperto in lieve rialzo mercoledì, mentre gli investitori hanno accolto con favore i segnali di stabilità in Medio Oriente e attendono ulteriori indicazioni dal presidente della Federal Reserve, Jerome Powell. Alle 07:05 GMT, il DAX tedesco, il CAC 40 francese e il FTSE 100 britannico sono saliti ciascuno dello 0,2%.

    La tregua in Medio Oriente offre sollievo

    I mercati hanno trovato sostegno grazie a una fragile tregua tra Israele e Iran, annunciata lunedì sera dal presidente statunitense Donald Trump, che sembra reggere nonostante alcune violazioni iniziali da entrambe le parti. Crescono le speranze che il conflitto durato 12 giorni possa avvicinarsi alla fine.

    L’attenzione si sposta ora sul vertice NATO all’Aia, dove gli alleati dovrebbero approvare un nuovo obiettivo di spesa per la difesa pari al 5% del PIL. L’aumento è visto come una mossa strategica per assicurare un rinnovato impegno degli Stati Uniti nell’alleanza.

    Powell torna al Congresso

    Il presidente della Fed, Jerome Powell, testimonierà oggi al Senato, dopo la sessione di martedì con la Commissione per i Servizi Finanziari della Camera. Powell ha ribadito l’atteggiamento prudente della Fed riguardo ai tagli dei tassi, segnalando aspettative di un aumento dell’inflazione, ma ha riconosciuto che dati economici più deboli potrebbero accelerare un possibile taglio entro la fine dell’anno.

    Notizie economiche e aziendali

    • I dati sul PIL spagnolo del primo trimestre sono attesi per oggi, ma il calendario europeo rimane scarso di appuntamenti.
    • Babcock International (LSE:BAB) ha registrato un aumento del 51% dell’utile operativo statutario per l’esercizio 2025 e ha annunciato un programma di buyback di azioni per 200 milioni di sterline nel 2026, trainato dalla crescita delle divisioni Nucleare e Marina.
    • Tesla (NASDAQ:TSLA) ha visto un calo del 27,9% delle immatricolazioni di veicoli a maggio in UE, EFTA e Regno Unito, nonostante una forte domanda regionale di veicoli elettrici. Complessivamente, le immatricolazioni di auto in Europa sono aumentate dell’1,9% su base annua, con i veicoli elettrici in crescita e le vendite di auto a benzina e diesel in calo rispettivamente del 19,5% e 27,6%.

    Prezzi del petrolio in ripresa

    I prezzi del greggio sono risaliti mercoledì dopo forti perdite, grazie all’allentamento delle tensioni geopolitiche che ha ridotto le preoccupazioni per possibili interruzioni delle forniture. Il Brent è salito dell’1,6% a 67,25 dollari, mentre il WTI ha guadagnato l’1,7% a 65,47 dollari.

    Le scorte di petrolio degli Stati Uniti sono diminuite di 4,3 milioni di barili la scorsa settimana, secondo i dati dell’API, continuando una tendenza che alimenta l’ottimismo sulla domanda di carburante in crescita con l’avvicinarsi dell’estate. I dati ufficiali dell’EIA sono attesi più tardi oggi.

  • Borsa di Milano in rialzo grazie alla tregua tra Iran e Israele; Stellantis e Ferrari guidano i guadagni

    Borsa di Milano in rialzo grazie alla tregua tra Iran e Israele; Stellantis e Ferrari guidano i guadagni

    La Borsa di Milano ha aperto la seduta in rialzo, seguendo l’andamento positivo del resto dei mercati europei, sostenuta da un clima di cauto ottimismo dopo la recente tregua tra Iran e Israele. Sebbene gli investitori riconoscano che la tregua potrebbe essere fragile, la sua stabilità attuale ha migliorato il sentiment sui mercati del continente.

    Alle 9:40, l’indice FTSE MIB segnava un progresso dello 0,24%, confermando lo slancio di una forte seduta di Wall Street e della salita del mercato di Tokyo a livelli massimi da quattro mesi registrata in mattinata.

    In apertura spiccano i titoli del settore automotive. Stellantis (BIT:STLAM) ha guadagnato il 3,7% dopo che Jefferies ha promosso il titolo a “buy”, segnalando una rinnovata fiducia nei piani di rilancio del gruppo. Ferrari (BIT:RACE) ha seguito un andamento simile, sostenuta dai commenti positivi durante la call con gli analisti in vista dei risultati del secondo trimestre.

    I titoli industriali hanno registrato un modesto acquisto, mentre il settore bancario ha mostrato un leggero arretramento dopo i forti guadagni di ieri. Monte dei Paschi (MPS) (BIT:BMPS) è sceso dello 0,5% dopo aver guadagnato il 7% il giorno precedente, nonostante l’approvazione da parte della Banca Centrale Europea all’offerta per l’acquisizione di una quota di controllo in Mediobanca (BIT: MB), che si è mantenuta stabile nelle prime fasi di contrattazione.

    Nel comparto bancario, UniCredit (BIT:UCG), Banco BPM (BIT:BAMI) e BPER (BIT:EMI) hanno perso circa l’1%, influenzate dalle speculazioni sulle operazioni di M&A. Al contrario, Illimity è salita del 4,6% dopo l’annuncio di Banca Ifis di una maggiorazione in contanti del 5% nell’offerta per rilevare la totalità delle azioni Illimity, subordinata al raggiungimento di oltre il 90% del capitale.

    Tra le società a minore capitalizzazione, Multiply ha ceduto oltre il 6%, adeguandosi al prezzo di collocamento delle azioni proprie che la società deteneva nel portafoglio, pari al 2,5% del capitale.

  • Le azioni Ferrari volano dopo l’ottimismo degli analisti in vista dei risultati del secondo trimestre

    Le azioni Ferrari volano dopo l’ottimismo degli analisti in vista dei risultati del secondo trimestre

    Le azioni di Ferrari (LSE:RACE) sono salite di oltre il 4% mercoledì a Milano, spinte da una conference call pre-trimestrale con gli analisti in cui il produttore di auto di lusso ha confermato la previsione di una prima metà del 2025 più forte rispetto alla seconda metà dell’anno. Anche il titolo quotato a Wall Street ha registrato un rialzo di circa il 2% nel pre-market.

    La performance positiva della prima metà dell’anno è in gran parte dovuta al contributo del modello ad alta marginalità Daytona SP3, le cui consegne si concentrano nei primi due trimestri. Dopo aver spedito 77 unità nel primo trimestre, Ferrari prevede di distribuire le restanti 100 tra il secondo e il terzo trimestre, lasciando intravedere un calo nei ricavi nella seconda metà dell’anno.

    Nel frattempo, la produzione di nuovi modelli come SF90XX e 12Cilindri è in fase di accelerazione e dovrebbe compensare in parte il calo del Daytona.

    Margini e prospettive strategiche

    Ferrari prevede che i margini del secondo trimestre saranno sostanzialmente in linea con quelli del primo, con EBIT ed EBITDA su livelli percentuali simili. Gli analisti di RBC Capital Markets ritengono che il primo trimestre resterà il più forte dell’anno in termini di EBITDA, confermando un andamento favorevole concentrato nella prima parte dell’anno.

    Guardando avanti, l’Investor Day del 9 ottobre viene visto come un momento chiave, in cui si attendono aggiornamenti sulla strategia di elettrificazione. Sebbene l’obiettivo iniziale fosse un mix 40/40/20 tra ibrido, elettrico e motore a combustione entro il 2030, alcuni analisti prevedono un riequilibrio a favore dei motori tradizionali.

    Inoltre, RBC si aspetta che Ferrari presenti un nuovo piano strategico a 3–5 anni, con un focus sull’ottimizzazione dei prezzi e del mix di prodotto, piuttosto che sulla crescita dei volumi.

    Previsioni invariate nonostante la forza del primo semestre

    Nonostante le indicazioni positive per il secondo trimestre, Ferrari ha deciso di non rivedere al rialzo la guidance annuale, che resta fissata su un obiettivo di EBITDA superiore a €2,68 miliardi. Secondo gli analisti di RBC, i numeri impliciti per la seconda metà dell’anno sarebbero circa il 10% inferiori rispetto alla prima metà, segnalando un approccio prudente.

    Tuttavia, Tom Narayan e Piral Dadhania di RBC suggeriscono che tale previsione potrebbe rappresentare una base conservativa, lasciando spazio a un eventuale rialzo nei prossimi mesi.

    Focus su flussi di cassa e valore residuo dei modelli

    I flussi di cassa liberi (FCF) sono attesi in calo su base trimestrale, a causa degli acconti elevati per il modello F80 nel primo trimestre e dei maggiori pagamenti fiscali previsti nel secondo. Secondo Visible Alpha, il FCF del secondo trimestre dovrebbe attestarsi a €226 milioni, in netto calo rispetto ai €623 milioni del primo trimestre.

    Per quanto riguarda i valori residui delle vetture, Ferrari ha riferito che la domanda rimane solida a livello globale. In particolare, ha segnalato una stabilizzazione nel Regno Unito grazie a una riduzione delle allocazioni e a interventi commerciali mirati. Gli analisti di Bernstein hanno osservato che, mentre i modelli di gamma tendono a svalutarsi normalmente, le serie limitate continuano a crescere di valore, riflettendo un mercato sano.

    Incertezze sulla roadmap elettrica in attesa della trimestrale

    Non è stato commentato ufficialmente il possibile ritardo del secondo modello completamente elettrico di Ferrari, inizialmente previsto per il 2026. Tuttavia, si prevede che l’argomento venga affrontato durante la presentazione dei risultati del secondo trimestre il 31 luglio.