I futures statunitensi erano per lo più deboli martedì, mentre gli operatori monitoravano il brusco calo di Bitcoin e attendevano la riunione della Federal Reserve della prossima settimana, dove si rafforzano le aspettative di un taglio dei tassi. Bitcoin restava quasi invariato dopo il forte scivolone, penalizzato dal calo dell’appetito per il rischio. L’oro arretrava sotto la pressione dei rendimenti dei Treasury USA in rialzo, mentre il petrolio oscillava. Nel frattempo, Marvell Technology (NASDAQ:MRVL) pubblicherà i risultati dopo la chiusura, offrendo potenzialmente nuove indicazioni sul boom dell’intelligenza artificiale.
Futures sottotono
I futures USA si muovevano con cautela dopo una prima seduta di dicembre contrastata, caratterizzata da un forte calo di Bitcoin, un balzo dei rendimenti obbligazionari e dati macroeconomici deboli.
Alle 03:17 ET (08:17 GMT):
- Dow futures: -71 punti (-0,2%)
- S&P 500 futures: -0,2%
- Nasdaq 100 futures: -0,2%
Wall Street aveva chiuso lunedì in ribasso dopo i dati dell’Institute for Supply Management che hanno mostrato un calo dell’attività manifatturiera per il nono mese consecutivo a novembre, segnalando pressioni continue legate ai dazi.
Le aspettative di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve questo mese restano solide. Secondo CME FedWatch, i mercati attribuiscono una probabilità dell’85% a un taglio di 25 punti base alla riunione del 9–10 dicembre.
I rendimenti dei Treasury sono saliti dopo che il governatore della Bank of Japan, Kazuo Ueda, ha indicato che le condizioni economiche del Giappone potrebbero consentire un aumento dei costi di finanziamento. Deboli anche i titoli di Stato europei e giapponesi.
Nel frattempo, il forte crollo di Bitcoin ha pesato sui titoli esposti alla criptovaluta. Strategy — il maggiore detentore aziendale di asset digitali — ha tagliato le previsioni sugli utili 2025 citando la debolezza di Bitcoin, spingendo al ribasso il titolo.
Bitcoin stabile dopo la forte correzione
Bitcoin si muoveva vicino alla parità martedì dopo il tonfo della sessione precedente che aveva portato la criptovaluta sotto gli 84.000 $, colpita da un ritorno di avversione al rischio.
Nonostante un lieve recupero dai minimi vicini agli 80.000 $ registrati la scorsa settimana, il sentiment rimane prudente.
Alle 03:32 ET, Bitcoin perdeva lo 0,4% a 86.480,3 $. Nel solo novembre, la criptovaluta ha bruciato oltre 18.000 $, registrando il peggior mese dal 2021. Ora è circa 30% sotto il massimo storico toccato a ottobre.
L’oro arretra
I prezzi dell’oro erano in lieve calo a causa dell’aumento dei rendimenti dei Treasury USA, mentre gli investitori restavano cauti in vista dei prossimi dati macro e della decisione della Fed molto attesa.
- Oro spot: -0,4% a 4.213,95 $ (03:40 ET)
- Oro futures USA: -0,7% a 4.245,25 $
Il calo è arrivato mentre i rendimenti dei Treasury a 10 anni si mantenevano sui massimi di due settimane, riducendo l’attrattiva del metallo non remunerativo. Nonostante ciò, il sentiment di fondo verso l’oro rimane costruttivo, con i mercati che continuano a prevedere un nuovo taglio dei tassi la prossima settimana grazie all’inflazione in raffreddamento e ai segnali di un rallentamento del mercato del lavoro.
Il petrolio oscilla
I prezzi del petrolio si muovevano senza direzione definita, sostenuti da tensioni geopolitiche ma appesantiti dai timori di una maggiore offerta.
- Brent: -0,2% a 63,04 $
- WTI: -0,1% a 59,27 $ (03:45 ET)
Entrambi i benchmark avevano guadagnato oltre l’1% lunedì, con il WTI vicino ai massimi di due settimane.
Commentando la crisi in Ucraina, il presidente Volodymyr Zelenskiy ha ribadito che le priorità di Kiev sono proteggere la sovranità e “garantire solide garanzie di sicurezza”, aggiungendo che le dispute territoriali restano “il punto più complicato”.
L’inviato USA Steve Witkoff aggiornerà le autorità russe martedì, anche se una fine immediata del conflitto — ormai vicino al quarto anno — sembra improbabile.
Le tensioni tra Washington e Caracas sono aumentate dopo che gli Stati Uniti hanno segnalato possibili restrizioni più severe verso il Venezuela, incluso un potenziale blocco dello spazio aereo.
Nel weekend, l’OPEC+ ha confermato un piccolo aumento della produzione per dicembre ma ha sospeso ulteriori incrementi per l’inizio del 2026 a causa dei timori di un eccesso di offerta.
Marvell attesa ai risultati
In una giornata povera di trimestrali, Marvell Technology (NASDAQ:MRVL) è destinata a essere la protagonista.
Il produttore di semiconduttori è un forte concorrente di Broadcom (NASDAQ:AVGO) nel segmento dei chip custom e di rete. Lunedì, indiscrezioni di stampa hanno indicato che Marvell sarebbe in trattative avanzate per acquisire la startup Celestial AI in un accordo da miliardi di dollari.
Secondo The Information, l’operazione — potenzialmente superiore ai 5 miliardi di dollari — potrebbe essere annunciata già oggi. L’acquisizione rafforzerebbe il portafoglio tecnologico di Marvell in un momento in cui il boom dell’intelligenza artificiale sta alimentando una forte domanda di potenza di calcolo. Marvell pubblicherà i conti dopo la chiusura: il consenso Bloomberg stima un EPS di 0,74 $. Le azioni sono in ribasso del 18% da inizio anno dopo la guidance debole per il settore data center annunciata in agosto.