Author: Fiona Craig

  • Mps, l’utile del primo trimestre vola

    Mps, l’utile del primo trimestre vola

    Banca Monte dei Paschi di Siena (BIT:BMPS) ha registrato una forte crescita dei profitti nel primo trimestre, mentre prosegue l’Offerta Pubblica di Acquisto su Mediobanca (BIT:MB).

    A marzo 2025, l’utile netto dell’istituto senese per il periodo (413 milioni di euro) è cresciuto del 24,2% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente (333 milioni di euro) ed è superiore anche rispetto al trimestre precedente (385 milioni di euro).

    Record per il Cet1 fully loaded post-Basilea 4, che ha raggiunto il 19,6%, portando il buffer di capitale a circa 890 punti base rispetto al requisito del ratio Tier 1.

    I ricavi totali sono stati pari a 1.007 milioni di euro, in linea con lo stesso periodo dell’anno precedente (-0,5%), ma in crescita dell’1,1% rispetto al trimestre precedente, “grazie all’andamento positivo registrato dalle commissioni nette, dai ricavi della gestione finanziaria e da altre voci di gestione e spese”.

    Il margine di interesse è diminuito di 44 milioni, scendendo a 543 milioni di euro (-7,5%), influenzato dalla dinamica dei tassi di interesse, che ha portato a minori ricavi da interessi, solo parzialmente compensati dal minore costo della raccolta.

    Le commissioni nette (398 milioni di euro) hanno mostrato una significativa crescita rispetto a quelle registrate nello stesso periodo dell’anno precedente (+8,9%, pari a +32,6 milioni di euro).

    I volumi complessivi di raccolta sono aumentati di 1 miliardo rispetto al 31 dicembre 2024, raggiungendo i 198,2 miliardi di euro, sia nella raccolta diretta (+0,6 miliardi) che in quella indiretta (+0,4 miliardi).

    La percentuale di copertura dei crediti deteriorati è aumentata al 49,5%, rispetto al 31 dicembre 2024, quando era al 48,5%.

    MPS ha ribadito la volontà di proseguire con l’Offerta Pubblica di Acquisto di circa 13 miliardi lanciata su Mediobanca, nonostante l’offerta fatta da Piazzetta Cuccia su Banca Generali (BIT:GASI), offrendo la sua partecipazione del 13,1% nel capitale della banca.

    “Con il forte sostegno degli azionisti all’ultima assemblea”, spiega la nota di Siena, “Mps continua in linea con i tempi previsti nell’esecuzione del percorso verso l’Offerta Pubblica di Acquisto su Mediobanca, la cui razionalità industriale è potenzialmente anche coerente con l’operazione annunciata su Banca Generali”.

    Il CEO di MPS, Luigi Lovaglio, presenterà i risultati in una conference call alle 11:30 di oggi.

    Questa mattina, nel frattempo, le azioni MPS hanno aperto la sessione post-conti intorno alla parità, scambiando a 7,70 euro, il livello più alto da metà marzo 2025.

    Dopo la pubblicazione del rapporto trimestrale, EQUITA conferma il giudizio “hold” e il target price di 7,2 euro sul titolo. “I risultati per il primo trimestre del 2025 sono leggermente migliori” delle aspettative “a livello operativo grazie alle commissioni e al trading superiori, ma i ricavi da interessi netti sono inferiori alle previsioni. I numeri sono in linea a livello ante imposte”, riassumono gli analisti della sim.

  • Mediobanca registra un utile di 1 miliardo di euro, conferma le previsioni grazie ai forti risultati dei primi nove mesi

    Mediobanca registra un utile di 1 miliardo di euro, conferma le previsioni grazie ai forti risultati dei primi nove mesi

    Mediobanca (BIT:MB) ha registrato un utile netto di 1 miliardo di euro nei primi nove mesi del suo anno fiscale, grazie alla crescita dei ricavi su ampia base e a una forte generazione di capitale.

    I ricavi del gruppo sono aumentati del 5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, raggiungendo i 2,8 miliardi di euro, con tutti i settori principali che hanno contribuito.
    I ricavi dalla gestione patrimoniale sono aumentati del 5%, arrivando a 727 milioni di euro, l’attività di corporate e investment banking è cresciuta del 26% a 677 milioni di euro, mentre i ricavi dalla finanza al consumo sono saliti del 7% a 954 milioni di euro.
    I ricavi dall’assicurazione sono rimasti invariati a 349 milioni di euro. Il rapporto costi/entrate della banca è rimasto sotto il 43%, e il costo del rischio è diminuito a 47 punti base.

    L’utile per azione ha raggiunto 1,19 euro, con un aumento del 7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il ritorno sul capitale tangibile è migliorato al 14%, con un aumento di 60 punti base rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
    L’utile netto per il solo terzo trimestre è stato di 334 milioni di euro, invariato rispetto al trimestre precedente. I ricavi per il trimestre sono stati pari a 920 milioni di euro, con un incremento del 3% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
    La crescita trimestrale è stata riscontrata in quasi tutte le divisioni. I ricavi dalla gestione patrimoniale sono aumentati del 6%, raggiungendo 247 milioni di euro, il corporate e investment banking ha guadagnato il 17%, arrivando a 226 milioni di euro, e la finanza al consumo è salita del 7% a 326 milioni di euro.
    I ricavi dall’assicurazione sono diminuiti del 16%, raggiungendo 106 milioni di euro. Il margine di interesse netto è rimasto stabile a 497 milioni di euro, con un aumento dell’1% rispetto al trimestre precedente.
    I ricavi da commissioni sono stati pari a 273 milioni di euro, con un aumento del 15% su base annua, grazie a una forte performance nella consulenza nel secondo trimestre.

    Il costo del rischio ha continuato a scendere nel terzo trimestre, raggiungendo i 39 punti base. Sono stati riportati miglioramenti sia nel portafoglio corporate che in quello dei consumatori.

    Mediobanca ha confermato le previsioni per l’intero anno fiscale che si concluderà a giugno 2025. Si prevede un flusso di denaro netto da 9 a 10 miliardi di euro, un forte margine di interesse netto, una crescita delle commissioni a due cifre basse e una crescita dell’utile per azione tra il 6% e l’8%.
    Il gruppo punta a mantenere un alto pagamento agli azionisti, con un obiettivo di distribuzione in contante del 70%, insieme a un programma di riacquisto di azioni in corso.

    Il CET1 della banca si è attestato al 15,6%, supportato dalle modifiche introdotte da Basilea IV. Un programma di riacquisto di azioni da 385 milioni di euro, approvato lo scorso anno, è già completato al 71%.
    Mediobanca distribuirà un dividendo intermedio di 0,56 euro per azione a maggio, con il saldo da pagare a novembre.

    I risultati seguono l’annuncio di una fusione proposta con Banca Generali (BIT:BGN). L’accordo mira a formare un nuovo leader europeo nella gestione patrimoniale, con un totale di attivi finanziari superiori ai 210 miliardi di euro e un flusso di denaro netto superiore ai 15 miliardi di euro.
    A livello combinato, il gruppo registrerebbe ricavi per 4,4 miliardi di euro e un utile netto di 1,5 miliardi di euro, con metà di ciascuno derivante dalla gestione patrimoniale. Il ritorno sul capitale tangibile sarebbe pari al 20%. La guida sulla distribuzione per l’anno fiscale 2026 rimane invariata a 4 miliardi di euro.

  • DAX, CAC, FTSE100: le borse europee salgono grazie al primo accordo commerciale annunciato da Trump

    DAX, CAC, FTSE100: le borse europee salgono grazie al primo accordo commerciale annunciato da Trump

    Le borse europee — in particolare il DAX, il CAC 40 e il FTSE 100 — registrano un andamento positivo giovedì, dopo che il presidente statunitense Donald Trump ha segnalato progressi verso un primo accordo commerciale nella sua disputa globale sui dazi, pur senza fornire ulteriori dettagli.

    Una conferenza stampa nello Studio Ovale è prevista per le 10 del mattino, ora di Washington, e secondo alcune indiscrezioni Trump annuncerà una bozza di accordo commerciale con il Regno Unito.

    Notizie economiche

    La produzione industriale tedesca è aumentata del 3,0% su base mensile a marzo, in netto contrasto con il calo dell’1,3% registrato a febbraio, secondo i dati pubblicati da Destatis. Le aspettative degli analisti erano per una crescita dello 0,9%.

    Le esportazioni tedesche sono cresciute dell’1,1% a marzo rispetto al mese precedente, ma il dato è inferiore all’aumento dell’1,8% registrato a febbraio. Le previsioni indicavano un incremento dell’1,0%.

    Nel Regno Unito, i prezzi delle case sono saliti dello 0,3% su base mensile ad aprile, dopo due mesi consecutivi di calo, secondo i dati pubblicati dal creditore ipotecario Halifax. Le attese erano per un aumento dello 0,2%, dopo un calo dello 0,5% a marzo e dello 0,2% a febbraio.

    Andamento degli indici

    L’indice FTSE 100 del Regno Unito segna un aumento dello 0,3%, mentre il DAX tedesco guadagna l’1,1% e il CAC 40 francese l’1,2%.

    Titoli in evidenza

    • SGL Carbon SE (produttore tedesco di prodotti in carbonio e grafite) è salito di circa l’1% dopo aver confermato le previsioni per l’anno fiscale 2025.
    • Puma è balzata del 4% dopo aver confermato le previsioni per l’intero anno nonostante vendite stabili nel primo trimestre.
    • Infineon è cresciuta del 2,8% dopo aver ricevuto l’approvazione definitiva dal governo tedesco per i finanziamenti del suo nuovo laboratorio di produzione di semiconduttori a Dresda.
    • Siemens Energy ha guadagnato il 3,2% dopo aver riportato utili trimestrali superiori alle attese e alzato le previsioni per il 2025.
    • AB InBev, il più grande produttore di birra al mondo, è salito del 3,4% grazie a utili trimestrali superiori alle aspettative.
    • Adecco SA (società di selezione del personale) ha guadagnato il 6,2% dopo aver pubblicato risultati positivi per il primo trimestre.
    • Mondi, azienda di imballaggi, è salita del 3,3% dopo aver registrato un aumento sequenziale degli utili nel primo trimestre.

  • Dow Jones, S&P, Nasdaq, le azioni statunitensi potrebbero aprire in rialzo grazie alla notizia di un accordo commerciale tra Stati Uniti e Regno Unito

    Dow Jones, S&P, Nasdaq, le azioni statunitensi potrebbero aprire in rialzo grazie alla notizia di un accordo commerciale tra Stati Uniti e Regno Unito

    I principali futures sugli indici statunitensi — Dow Jones, S&P e Nasdaq — attualmente indicano un’apertura in rialzo per la giornata di giovedì, con le azioni che potrebbero continuare la tendenza positiva dopo aver chiuso in aumento la sessione volatile di ieri.

    Il nuovo slancio positivo a Wall Street arriva dopo che il presidente Donald Trump ha annunciato che questa mattina, durante una conferenza stampa nello Studio Ovale, renderà noto un accordo commerciale tra Stati Uniti e Regno Unito.

    “L’accordo con il Regno Unito è completo e di ampio respiro e rafforzerà la relazione tra gli Stati Uniti e il Regno Unito per molti anni a venire,” ha scritto Trump in un post su Truth Social.

    “Grazie alla nostra lunga storia e alla lealtà reciproca, è un grande onore avere il Regno Unito come nostro PRIMO annuncio,” ha aggiunto. “Molti altri accordi, attualmente in fase avanzata di negoziazione, seguiranno!”

    L’annuncio potrebbe contribuire a ridurre ulteriormente l’incertezza sul fronte commerciale, dopo la notizia di ieri secondo cui il Segretario al Tesoro Scott Bessent incontrerà il rappresentante cinese per le questioni economiche durante un viaggio in Svizzera.

    Dopo due sedute prevalentemente negative, mercoledì i mercati hanno vissuto una giornata di forte volatilità. I principali indici hanno oscillato più volte tra guadagni e perdite, soprattutto nella seconda metà della sessione.

    Alla fine, i principali indici hanno chiuso in territorio positivo. Il Dow Jones è salito di 284,97 punti, pari allo 0,7%, a quota 41.113,79; l’S&P 500 ha guadagnato 24,37 punti, o lo 0,4%, attestandosi a 5.631,28; mentre il Nasdaq è avanzato di 48,50 punti, pari allo 0,3%, chiudendo a 17.738,16.

    Il rialzo è stato in parte favorito da un’impennata del settore dei semiconduttori nelle ultime ore della giornata, con l’indice Philadelphia Semiconductor che ha registrato un incremento dell’1,7%.

    La forza del settore è arrivata dopo un rapporto di Bloomberg secondo cui l’amministrazione Trump intende revocare le restrizioni sui chip AI introdotte durante l’era Biden, nell’ambito di una revisione più ampia delle normative sull’export dei semiconduttori.

    Secondo fonti vicine alla questione, Bloomberg riferisce che l’abrogazione mira a riformulare una politica che suddivideva i Paesi in tre grandi categorie per regolare l’esportazione di chip prodotti da Nvidia (NASDAQ:NVDA) e da altri operatori.

    Anche i titoli delle compagnie aeree hanno chiuso in forte rialzo dopo un rally mattutino, portando l’indice NYSE Arca Airline a guadagnare l’1,2%.

    La volatilità della giornata è stata inoltre alimentata dalle reazioni degli investitori all’ultima comunicazione della Federal Reserve in materia di politica monetaria.

    Pur mantenendo invariati i tassi d’interesse, come ampiamente previsto, la banca centrale ha anche avvertito del crescente rischio di un aumento della disoccupazione e dell’inflazione.

  • Piazza Affari in rialzo con il supporto delle trimestrali bancarie, crolla TIM

    Piazza Affari in rialzo con il supporto delle trimestrali bancarie, crolla TIM

    La Borsa di Milano ha aperto in territorio positivo in una seduta ancora fortemente influenzata dalla stagione delle trimestrali, entrata nel vivo soprattutto per il settore bancario.

    A livello macroeconomico, la Federal Reserve ha confermato nella notte il tasso d’interesse tra il 4,25% e il 4,5% negli Stati Uniti, ma ha sottolineato un aumento dei rischi legati a inflazione e disoccupazione.

    Sul fronte dei dazi, è atteso per oggi un annuncio del presidente statunitense Donald Trump su un accordo commerciale tra Stati Uniti e Regno Unito, secondo quanto riportato dal New York Times.

    Banche protagoniste, vola BPER

    Alle 9:40 il Ftse Mib saliva dello 0,60%. A trainare il listino sono i titoli bancari, sulla scia di risultati trimestrali solidi:

    BPER Banca (BIT:BPE) guadagna circa il 5% dopo aver registrato un utile netto in aumento del 43,2% su base annua, il miglior trimestre di sempre per l’istituto.

    UniCredit (BIT:UCG) in crescita dell’1,8%, in recupero dopo il calo di ieri.

    Intesa Sanpaolo (BIT:ISP) sale dell’1,7%.

    Crolla TIM, vittima di prese di profitto

    In netto contrasto con l’andamento del mercato, Telecom Italia (BIT:TIT) cede il 4,6%, mentre le azioni di risparmio scendono del 3,45%. Questo nonostante i risultati trimestrali siano stati in linea con le attese e la guidance 2025 sia stata confermata. Intermonte ha ribadito la raccomandazione “buy”, alzando il target price a 0,45 euro per le ordinarie e a 0,53 euro per le risparmio, evidenziando una valutazione di mercato migliorata per la controllata Tim Brasil.

    Il calo odierno è attribuito a una rotazione settoriale che favorisce oggi le banche, e al fatto che il titolo era salito di oltre il 37% da inizio anno, rendendolo vulnerabile a prese di profitto.

    Altri titoli: forti Safilo, deboli le utility

    Safilo (BIT:SFL) vola dell’8,7% dopo risultati con margini in miglioramento e vendite in lieve crescita.

    Male il comparto utility: Enel (BIT:ENEL) cede l’1,8% in attesa del CdA odierno sui conti. Vendite anche su Maire (-1,5%), A2A (BIT:A2A) (-0,9%) e Italgas (BIT:IG), debole dopo il rally di ieri seguito alla trimestrale e alla guidance 2025.

  • Utile record per Banco BPM e guidance 2025 rivista al rialzo

    Utile record per Banco BPM e guidance 2025 rivista al rialzo

    Un nuovo record storico per l’utile netto e previsioni riviste al rialzo per l’anno in corso: sono questi i punti salienti della trimestrale di Banco BPM (BIT:BAMI), diffusa ieri sera a mercati chiusi.

    L’utile netto è salito a 511 milioni di euro nel primo trimestre del 2025, superando le attese, grazie a un modello di business del gruppo diventato “più forte e diversificato anche in seguito all’ingresso di Anima Holding (BIT:ANIM)”, in linea con il piano strategico al 2027.

    La “solidità dei risultati e la loro resilienza, nonostante un contesto di tassi più bassi del previsto”, ha spinto la banca ad aumentare la previsione di utile netto per il 2025 a 1,95 miliardi di euro, rispetto alla precedente stima di 1,7 miliardi.

    Il margine operativo è cresciuto del 2,9% su base annua, attestandosi a 1.476 milioni di euro, mentre il risultato operativo è salito dell’8,6%, raggiungendo 831 milioni (da 765 milioni), nonostante un calo del margine d’interesse del 5,5% (816,9 milioni), in un contesto di tassi d’interesse più bassi, compensato da una crescita del 6,2% delle commissioni nette (554 milioni). Le spese operative sono diminuite del 3,5%, a 645 milioni, e il cost/income ratio è migliorato, passando dal 47% al 44%.

    Per quanto riguarda la qualità del portafoglio crediti, nel trimestre l’incidenza dei crediti deteriorati sul totale dei crediti lordi è scesa dal 2,8% al 2,7%. La banca ha confermato l’obiettivo di derisking pari a 1,02 miliardi di euro, di cui 820 milioni completati nel 2024 e circa 200 milioni previsti per il 2025.

    Sul fronte patrimoniale, il CET1 fully phased è al 14,76%, mentre il buffer MDA fully phased è pari a 559 punti base al 31 marzo 2025. Riguardo all’acquisizione di Anima Holding, la banca conferma un CET1 ratio al 13% in uno scenario senza applicazione del “Danish Compromise”.

    Secondo il management, l’ingresso di Anima rafforzerà le sinergie commerciali e di prodotto, elemento di “forte supporto” alla dinamica della raccolta gestita e amministrata, inclusa la componente assicurativa che beneficerà dell’entrata in vigore della nuova struttura interna per il ramo vita e della partnership a lungo termine con Crédit Agricole per il ramo danni.

    L’acquisizione di Anima aggiunge un tassello al modello di business diversificato: al 31 marzo 2025, gli asset finanziari totali della clientela ammontano a 377 miliardi di euro. Il processo di integrazione è già iniziato e dal secondo trimestre Anima sarà completamente consolidata nel perimetro del gruppo.

    A seguito dei risultati, Barclays ha alzato il target price sul titolo Banco BPM a 11 euro (da 10,6), confermando la raccomandazione “overweight” sul titolo, dato il potenziale rialzo del 13%. Questa mattina BAMI è scambiato a 9,80 euro (+0,50%).

    Secondo gli analisti, il primo trimestre 2025 è stato più forte del previsto in tutte le principali voci di conto economico, portando a un aumento del 6% delle stime di EPS adjusted 2025-2027, riflettendo il contributo di Anima, i risultati superiori alle attese e la nuova guidance.

    Websim Intermonte definisce i risultati di Banco BPM “sopra le attese”: “i ricavi sono superiori del 5% grazie a un margine di interesse resiliente, commissioni record sui prodotti di risparmio, proventi da trading sostenuti da mercati vivaci e un contributo assicurativo in crescita che sarà pienamente operativo entro il 2026”.

    Anche Deutsche Bank ha alzato il prezzo obiettivo del titolo da 10 a 10,6 euro, confermando il rating “buy” dopo la trimestrale. Gli analisti parlano di un “inizio d’anno solido”, con “outlook forte e CET1 più robusto”.

    Jefferies conferma la raccomandazione di acquisto e il target price a 9,6 euro, definendo i risultati “solidi, con un utile netto ben sopra il consenso, trainato dalla forza delle commissioni, dal controllo dei costi e da accantonamenti inferiori. Anche il capitale ha sorpreso positivamente. La guidance sull’utile netto 2025 è stata rivista al rialzo del 15%”.

    Secondo Barclays, il prossimo catalizzatore per il titolo sarà l’evoluzione dell’offerta di scambio di UniCredit (BIT:UCG): la banca milanese potrebbe valutare il ritiro dell’offerta, considerando le complessità delle condizioni richieste dal governo italiano nel contesto del Golden Power (come l’uscita dalla Russia e il mantenimento degli asset di Anima presso entità italiane).

    UniCredit potrebbe commentare la questione la prossima settimana, in occasione della presentazione dei risultati del primo trimestre il 12 maggio.

    “Ci aspettiamo una reazione negativa del titolo Banco BPM in caso di ritiro dell’offerta da parte di UniCredit, ma vediamo un potenziale rialzo nel medio termine in ottica standalone, poiché riteniamo che la valutazione di mercato non rifletta pienamente il contributo di Anima e l’impatto di altre iniziative (es. internalizzazione dei servizi di pagamento e assicurativi) avviate da Banco BPM per rafforzare la propria base commissionale”, si legge nella nota.

  • Le azioni di BPER Banca salgono grazie a solidi trend sottostanti

    Le azioni di BPER Banca salgono grazie a solidi trend sottostanti

    Le azioni di BPER Banca SpA (BIT:BPE) sono aumentate del 3,3% dopo che la banca ha riportato solidi risultati economico-finanziari, superando diverse aspettative del consenso.

    L’aumento del titolo è arrivato a seguito della pubblicazione dei risultati del primo trimestre, che hanno mostrato un margine di interesse netto leggermente inferiore al consenso di Visible Alpha, a causa principalmente del calo dei tassi di interesse, parzialmente compensato da una crescita dei volumi.

    I ricavi da commissioni hanno superato le attese del 3%, con un incremento significativo del 9% su base annua. Questa crescita è stata trainata da un aumento del 14% delle commissioni di mercato e del 2,5% di quelle legate all’attività di banca commerciale. Inoltre, i ricavi della banca hanno beneficiato di un elemento straordinario di circa 40 milioni di euro, che ha contribuito a superare le previsioni di fatturato del 4%.

    Le spese operative sono risultate inferiori del 5% rispetto al consenso, grazie a una riduzione del 5% su base annua dei costi per il personale. Questo ha portato a un incremento significativo del risultato operativo ante accantonamenti del 13%, o del 7% escludendo gli elementi straordinari.

    L’utile netto ha superato le aspettative del 17%, sostenuto da un costo del rischio inferiore alle attese. Tuttavia, la qualità degli attivi ha registrato un lieve peggioramento: il rapporto di crediti deteriorati (NPL) è salito al 2,6% rispetto al 2,4% di dicembre, con uno stock di NPL aumentato del 9% su base trimestrale. Gli accantonamenti su crediti sono stati migliori del 26% rispetto alle attese, attestandosi intorno ai 70 milioni di euro, con un costo del rischio di 30 punti base nel trimestre, in calo rispetto ai 35 punti base del quarto trimestre 2024.

    La posizione patrimoniale della banca si è confermata particolarmente solida, con un CET1 ratio del 15,8%, stabile rispetto al trimestre precedente e superiore sia al consenso del 15,5% sia alla previsione di Jefferies del 15,3%. Il miglioramento di 37 punti base su base trimestrale è stato sostenuto dalla generazione organica di capitale, al netto dei dividendi e della crescita degli attivi ponderati per il rischio. L’impatto negativo delle nuove regole di Basilea IV è stato lievemente migliore rispetto alle attese, contribuendo alla robustezza del capitale.

    Guardando al futuro, le previsioni per il 2025 indicano un calo a una cifra media del margine di interesse netto, in linea con il consenso che prevede un calo del 6% su base annua. Le commissioni dovrebbero crescere anch’esse a una cifra media, leggermente al di sopra della previsione del consenso di un aumento del 3%.

    Le indicazioni sul cost/income suggeriscono spese operative inferiori del 2% rispetto al consenso, mentre il costo del rischio dovrebbe rimanere sotto i 40 punti base, meglio rispetto alla stima consensuale di 45. Il CET1 ratio è previsto restare sopra il 15%, riflettendo un approccio conservativo alla luce dei risultati attuali.

  • Le borse europee salgono in attesa delle riunioni delle banche centrali; AB InBev sorprende positivamente

    Le borse europee salgono in attesa delle riunioni delle banche centrali; AB InBev sorprende positivamente

    Gli indici azionari europei sono saliti giovedì, mentre gli investitori hanno analizzato una vasta serie di risultati trimestrali aziendali in vista delle imminenti decisioni sui tassi d’interesse da parte di diverse banche centrali, tra cui la Banca d’Inghilterra.

    Alle 09:15 (ora italiana), il DAX in Germania è salito dello 0,8%, il CAC 40 in Francia ha guadagnato lo 0,5% e il FTSE 100 nel Regno Unito ha registrato un +0,1%.

    Nuovi accordi commerciali in arrivo?

    Il sentiment di mercato ha ricevuto una spinta giovedì dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato una conferenza stampa prevista per oggi riguardo un accordo commerciale con un importante partner – che, secondo il New York Times, sarebbe il Regno Unito.

    Sarebbe il primo di una lunga serie di accordi commerciali che Trump sostiene di aver concluso, ma che finora non sono stati resi pubblici. La settimana scorsa il presidente aveva accennato a “potenziali accordi” con Corea del Sud, Giappone e India.

    Ciò ha aumentato le speranze che l’agenda tariffaria di Trump possa essere attenuata, soprattutto in vista dei colloqui tra Washington e Pechino previsti per il fine settimana.

    In attesa delle banche centrali

    Sono attesi oggi gli annunci di politica monetaria da parte di Riksbank (Svezia), Norges Bank (Norvegia) e Banca d’Inghilterra, con quest’ultima ampiamente prevista al taglio dei tassi di interesse.

    La Federal Reserve statunitense ha invece mantenuto invariati i tassi d’interesse mercoledì, come ampiamente previsto, lasciandoli fermi ai livelli di dicembre. Tuttavia, il presidente Jerome Powell ha avvertito che i forti aumenti tariffari già annunciati potrebbero rallentare la crescita economica e portare a un aumento dell’inflazione nel lungo periodo.

    AB InBev registra forte crescita dell’utile nel primo trimestre

    Gli investitori europei hanno oggi altri risultati trimestrali da valutare.

    Anheuser-Busch InBev (EU:ABI) ha riportato un aumento del 7,9% dell’utile operativo nel primo trimestre, superando di oltre il doppio le stime degli analisti, grazie a un miglioramento del margine operativo nonostante un calo nei volumi di vendita.

    Siemens Energy (TG:SIE) ha rivisto al rialzo le sue previsioni per l’intero anno dopo aver registrato uno dei migliori trimestri di sempre, spinto da una domanda record di energia elettrica, ordini senza precedenti e una crescita a doppia cifra dei ricavi.

    Il gruppo danese di spedizioni AP Moeller-Maersk (USOTC:AMKAF) ha superato le aspettative sull’utile operativo del primo trimestre e ha confermato le sue previsioni annuali.

    Il marchio tedesco di abbigliamento sportivo Puma (TG:PUM) ha invece registrato un calo del margine di profitto e vendite stabili nel primo trimestre, riducendo i costi nel tentativo di migliorare le proprie performance.

    InterContinental Hotels (LSE:IHG) ha dichiarato di essere in linea per raggiungere le stime di profitto annuali, sfidando le previsioni negative di altri operatori del settore sull’economia e la fiducia dei consumatori negli Stati Uniti.

    Il petrolio sale in attesa dei colloqui commerciali

    I prezzi del petrolio sono aumentati giovedì, sostenuti dalle speranze che i prossimi colloqui tra Stati Uniti e Cina possano portare a un accordo tra i due maggiori consumatori mondiali di greggio.

    Alle 09:15 (ora italiana), i future sul Brent sono saliti dello 0,3% a 61,30 dollari al barile, mentre quelli sul West Texas Intermediate (WTI) sono aumentati dello 0,4% a 58,30 dollari.

    Il Segretario al Tesoro USA, Scott Bessent, incontrerà nel fine settimana il principale responsabile economico cinese in Svizzera per negoziare una tregua nella guerra commerciale che sta destabilizzando l’economia globale.

  • Laboratorios Farmaceuticos guadagna il 4% dopo solidi risultati del primo trimestre

    Laboratorios Farmaceuticos guadagna il 4% dopo solidi risultati del primo trimestre

    Le azioni di Laboratorios Farmaceuticos (BIT:ERFO) sono salite del 3,5% dopo la pubblicazione dei risultati del primo trimestre, che hanno superato le aspettative del consenso sia in termini di ricavi che di utili. La società farmaceutica ha registrato ricavi operativi pari a 154,9 milioni di euro nel primo trimestre del 2025, con un aumento del 2% rispetto all’anno precedente e superiori alla stima del consenso di 151,5 milioni di euro.

    La crescita è stata attribuita alla performance del settore Specialty Pharma, che ha registrato un aumento delle vendite del 18%, raggiungendo i 119,1 milioni di euro rispetto ai 101,1 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. Questo incremento ha contribuito a compensare il calo del 29% dei ricavi del segmento CDMO, scesi a 35,8 milioni di euro rispetto ai 50,1 milioni dell’anno precedente.

    Anche il margine lordo di Laboratorios Farmaceuticos è migliorato, raggiungendo il 58,5% nel primo trimestre del 2025 rispetto al 56,6% del primo trimestre del 2024, superando la stima del consenso del 58,2%. L’aumento del margine lordo è stato trainato da un maggiore contributo dei prodotti ad alto margine, come Okedi, e da una diminuzione dei prezzi delle materie prime dell’eparina a basso peso molecolare (LMWH).

    Nonostante un contesto sfidante, l’azienda ha confermato le sue previsioni per l’esercizio fiscale 2025, prevedendo un calo percentuale medio a una cifra dei ricavi operativi rispetto al 2024, in linea con il consenso. La società ha citato le incertezze legate alla domanda e alla produzione delle prossime campagne vaccinali e all’ampiezza delle nuove commesse per i suoi servizi CDMO come fattori che rendono difficili previsioni più precise.

    Inoltre, Laboratorios Farmaceuticos prevede che le vendite del biosimilare dell’enoxaparina diminuiranno di una percentuale bassa a una cifra rispetto all’anno fiscale 2024, mentre si stima che il prodotto Bemiparin crescerà a un tasso anch’esso basso a una cifra. Il business CDMO dell’azienda rimane un punto focale per la crescita futura, con l’obiettivo di aumentare la crescita operativa da 1,5 a 1,8 volte entro il 2030, spinta da un raddoppio atteso delle vendite fino a circa 700 milioni di euro.

    L’EBITDA del primo trimestre è aumentato del 17% a 30,3 milioni di euro, superando il consenso di 26,5 milioni di euro, e il margine EBITDA è salito al 19,6%. L’utile netto ha registrato un aumento significativo del 21%, raggiungendo i 18,1 milioni di euro, superando ancora una volta le stime del consenso, fissate a 14,7 milioni di euro.

  • DAX, CAC, FTSE100: Le borse europee scendono

    DAX, CAC, FTSE100: Le borse europee scendono

    Le azioni europee sugli indici DAX, CAC e FTSE 100 sono scese mercoledì, mentre gli investitori valutano una serie di risultati aziendali e attendono l’annuncio della politica monetaria della Federal Reserve previsto per la giornata, in cerca di indicazioni sulla direzione del mercato.

    Il ribasso, tuttavia, è stato limitato da dati positivi provenienti dalla Germania e dall’ottimismo riguardo ai prossimi colloqui commerciali tra Stati Uniti e Cina.

    Gli ordini alle fabbriche tedesche sono aumentati più del previsto a marzo grazie a una solida domanda sia interna che estera, secondo i dati pubblicati da Destatis.

    Gli ordini alle fabbriche sono aumentati del 3,6% su base mensile a marzo, dopo essere rimasti stabili a febbraio. Le previsioni indicavano un aumento dell’1,4%.

    Su base annua, gli ordini alle fabbriche sono cresciuti del 3,8%, in netto contrasto con il calo dello 0,2% registrato a febbraio.

    L’indice tedesco DAX è in calo dello 0,1%, il FTSE 100 del Regno Unito perde lo 0,4% e il CAC 40 francese è in ribasso dello 0,6%.

    Vonovia SE, il più grande proprietario immobiliare della Germania, è scesa dopo aver annunciato che Luka Mucic succederà a Rolf Buch come CEO entro la fine del 2025.

    Anche Veolia è in calo. L’azienda francese di servizi pubblici e gestione delle risorse ha concordato l’acquisto della partecipazione di minoranza detenuta dalla Caisse de dépôt et placement du Québec nella sua controllata Water Technologies and Solutions per 1,75 miliardi di dollari.

    Anche la società svedese di costruzioni Skanska ha mostrato un calo significativo dopo aver riportato utili del primo trimestre inferiori alle aspettative.

    Al contrario, la casa automobilistica tedesca BMW è salita bruscamente dopo aver confermato le sue previsioni per l’intero anno.

    Anche il colosso farmaceutico danese Novo Nordisk è balzato in avanti dopo aver riportato un aumento dell’utile netto del primo trimestre superiore alle attese.