Author: Fiona Craig

  • Dow Jones, S&P, Nasdaq: il blocco dei dazi di Trump da parte di un tribunale federale potrebbe generare un interesse di acquisto iniziale

    Dow Jones, S&P, Nasdaq: il blocco dei dazi di Trump da parte di un tribunale federale potrebbe generare un interesse di acquisto iniziale

    I futures sui principali indici statunitensi Dow Jones, S&P e Nasdaq indicano attualmente un’apertura in rialzo per giovedì, con le azioni destinate probabilmente a riprendere terreno dopo aver chiuso ieri una seduta volatile per lo più in calo.

    L’interesse di acquisto iniziale dovrebbe essere stimolato dalla notizia che un tribunale federale ha bloccato l’entrata in vigore dei “dazi reciproci” del presidente Donald Trump sulle importazioni dai partner commerciali degli Stati Uniti.

    La Corte del Commercio Internazionale ha stabilito che Trump ha superato la sua autorità imponendo i dazi invocando poteri economici d’emergenza.

    “I Decreti sui Dazi Mondiali e Ritorsivi superano qualsiasi autorità concessa al Presidente dall’IEEPA per regolamentare l’importazione tramite dazi,” ha scritto il collegio di tre giudici.

    I giudici hanno inoltre affermato che i dazi su Canada, Messico e Cina legati al traffico di droga “falliscono perché non affrontano le minacce indicate in tali decreti.”

    L’amministrazione Trump ha immediatamente presentato ricorso contro la sentenza, che potrebbe finire per essere decisa dalla Corte Suprema degli Stati Uniti.

    Una reazione positiva ai risultati trimestrali di Nvidia (NASDAQ:NVDA) potrebbe inoltre contribuire alla forza iniziale di Wall Street, con il titolo della società AI che è balzato del 5,3% nel pre-market.

    Il rialzo delle azioni Nvidia arriva dopo che l’azienda ha riportato risultati fiscali del primo trimestre superiori alle stime degli analisti sia sui ricavi che sugli utili.

    Dopo una giornata caratterizzata da mancanza di direzione per gran parte della sessione, le azioni sono scese nella seconda parte della giornata di mercoledì.

    I principali indici hanno tutti registrato cali a fine seduta, compensando in parte i forti guadagni della sessione precedente.

    Il Dow ha perso 244,95 punti, ovvero lo 0,6%, chiudendo a 42.098,70; il Nasdaq è sceso di 98,23 punti, lo 0,5%, a 19.100,94; mentre l’S&P 500 ha perso 32,99 punti, lo 0,6%, chiudendo a 5.888,55.

    La volatilità vista per gran parte della giornata è stata dovuta alla riluttanza dei trader a fare mosse significative in attesa dei risultati di Nvidia.

    L’incertezza persistente sulle politiche commerciali di Trump potrebbe aver tenuto alcuni operatori a guardare dalla finestra dopo la recente volatilità.

    La minaccia di Trump di imporre dazi del 50% sulle importazioni dall’Unione Europea ha provocato un forte calo delle azioni lo scorso venerdì, mentre la decisione di posticipare i dazi ha fatto scattare il rally martedì.

    I titoli del settore immobiliare hanno registrato alcune delle peggiori performance del mercato nella giornata, trascinando l’indice del settore abitativo di Philadelphia al -2,4%.

    Una notevole debolezza si è manifestata anche tra i titoli delle utilities, come evidenziato dalla perdita dell’1,6% del Dow Jones Utility Average.

    I titoli dell’acciaio, degli energetici e dei trasporti sono scesi, mentre quelli dell’oro sono saliti nonostante un modesto calo del prezzo del metallo prezioso.

  • DAX, CAC, FTSE100 e le azioni europee salgono dopo che la corte ha annullato i dazi di Trump

    DAX, CAC, FTSE100 e le azioni europee salgono dopo che la corte ha annullato i dazi di Trump

    Le azioni europee sui listini DAX, CAC e FTSE100 sono aumentate giovedì dopo che un tribunale federale statunitense ha stabilito che il presidente Donald Trump aveva superato la sua autorità imponendo dazi generalizzati sulle importazioni dai partner commerciali degli Stati Uniti.

    La sentenza ha inoltre annullato i dazi che Trump aveva imposto separatamente a Canada, Messico e Cina utilizzando poteri d’emergenza.

    L’amministrazione Trump ha successivamente presentato ricorso contro la sentenza. La Cina ha invitato gli Stati Uniti a “cancellare completamente le misure tariffarie unilaterali sbagliate.”

    Mentre il CAC 40 francese è salito dello 0,5%, il DAX tedesco e il FTSE 100 del Regno Unito sono aumentati entrambi dello 0,1%.

    Le azioni esposte all’intelligenza artificiale come ASML e Schneider Electric sono aumentate del 2-3%, mentre i titoli del settore lusso come LVMH, Kering e Burberry sono cresciuti dell’1-2%.

    La società di brokeraggio londinese Braemar è invece scesa di quasi l’8% dopo aver presentato un nuovo piano di crescita e annunciato l’avvio di un programma di riacquisto di azioni proprie.

  • Nvidia, risultati trimestrali oltre le aspettative e balzo nel dopo mercato

    Nvidia, risultati trimestrali oltre le aspettative e balzo nel dopo mercato

    Nvidia (NASDAQ:NVDA) non delude nel trimestre e supera le previsioni degli analisti. La società statunitense ha registrato ricavi per 44,1 miliardi di dollari nei tre mesi conclusi il 27 aprile, superando i 43,31 miliardi attesi dal consenso, con un aumento del 12% rispetto al trimestre precedente e del 69% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Anche gli utili per azione hanno superato le attese, attestandosi a 96 centesimi per azione contro i 93 centesimi stimati.

    I ricavi del segmento data center sono stati pari a 39,1 miliardi di dollari, in crescita del 10% su base trimestrale e del 73% su base annua, ma leggermente sotto le stime degli analisti di 39,3 miliardi, secondo i dati di LSEG.

    Record per il settore Gaming: ricavi pari a 3,8 miliardi di dollari, in aumento del 48% rispetto al trimestre precedente e del 42% rispetto al 2024. Alcune difficoltà, invece, per il settore Automotive, che ha registrato ricavi per 567 milioni di dollari, in calo dell’1% rispetto al trimestre precedente, nonostante un aumento del 72% rispetto al 2024.

    Nvidia pagherà il prossimo dividendo trimestrale in contanti, pari a 0,01 dollari per azione, il 3 luglio 2025, a tutti gli azionisti registrati alla data dell’11 giugno 2025.

    La società segnala che il 9 aprile è stata informata dal governo statunitense della necessità di una licenza per esportare i propri prodotti H2O sul mercato cinese, il che ha comportato una perdita di 4,5 miliardi di dollari nel primo trimestre legata a scorte in eccesso e obblighi di acquisto per H2O, a causa della diminuzione della domanda.

    Le vendite di H2O sono state pari a 4,6 miliardi di dollari prima dell’introduzione dei nuovi requisiti di licenza, e Nvidia non è riuscita a distribuire altri 2,5 miliardi di dollari di ricavi da H2O nel primo trimestre.

    I margini lordi, riportati e rettificati, sono stati rispettivamente del 60,5% e del 61,0%; escludendo l’onere da 4,5 miliardi, il margine lordo rettificato del primo trimestre sarebbe stato del 71,3%.

    La società prevede ora ricavi per il secondo trimestre pari a 45 miliardi di dollari, con una tolleranza del 2%, riflettendo una perdita di circa 8 miliardi nel primo trimestre dovuta alle restrizioni sulle esportazioni ancora in vigore.

    I margini lordi attesi sono del 71,8% (riportato) e del 72% (rettificato), con una tolleranza di 50 punti base. Nvidia continua a puntare a margini lordi nella fascia del 75% entro la fine dell’anno.

    “La domanda globale per l’infrastruttura AI di NVIDIA è incredibilmente forte,” ha dichiarato Jensen Huang, fondatore e CEO di NVIDIA, aggiungendo: “La generazione di token per l’inferenza AI è aumentata di dieci volte in un solo anno e, man mano che gli agenti AI diventano più diffusi, la domanda di calcolo AI accelererà. I Paesi di tutto il mondo stanno riconoscendo l’AI come un’infrastruttura essenziale, come l’elettricità e Internet, e NVIDIA è al centro di questa profonda trasformazione.”

    L’analista di CFRA Angelo Zino ha definito “pessimistiche” le previsioni di Nvidia, affermando che riflettono le attese dell’azienda di una perdita di 8 miliardi di dollari nel trimestre di luglio a causa delle restrizioni alle esportazioni verso la Cina.

    Tuttavia, Zino e il suo team ritengono che “le attività di Nvidia al di fuori della Cina stiano andando significativamente meglio del previsto, spinte da un aumento degli investimenti dei grandi provider cloud statunitensi e da una maggiore domanda di modelli di ragionamento per agenti AI.”

    Dopo la pubblicazione dei risultati, le azioni Nvidia hanno chiuso il dopo mercato in rialzo del 5,65%, a 142,42 dollari.

    I dati di Nvidia sono “un segnale molto importante per il mondo tecnologico nel suo complesso e dimostrano che la rivoluzione AI sta entrando nella sua prossima fase di crescita, nonostante la guerra commerciale in corso di Trump,” secondo l’analista di Wedbush Daniel Ives.

    “Questo trimestre rafforza la nostra fiducia a lungo termine nell’AI e Nvidia resta probabilmente la società meglio posizionata per trarre vantaggio da questo trend, ma riteniamo che il titolo rifletta già il nostro ottimismo,” ha affermato Logan Purk, analista di Edward Jones.

    “Le preoccupazioni riguardano le tensioni commerciali e il potenziale impatto dei dazi sull’espansione dei data center, che potrebbero creare ostacoli alla domanda di chip AI nei prossimi trimestri,” prevede Jacob Bourne, analista di Emarketer. “Questo non segna la fine del dominio di Nvidia, ma evidenzia che per mantenerlo sarà necessario affrontare un panorama sempre più complesso fatto di sfide geopolitiche, concorrenza ed economia,” conclude l’analista.

  • Borsa di Milano in rialzo con l’Europa dopo lo stop ai dazi di Trump da parte del tribunale USA; bene lusso, Stm, auto

    Borsa di Milano in rialzo con l’Europa dopo lo stop ai dazi di Trump da parte del tribunale USA; bene lusso, Stm, auto

    Piazza Affari e le altre Borse europee hanno aperto in rialzo dopo un nuovo colpo di scena sulla questione dei dazi statunitensi, bloccati da un tribunale americano.

    La Corte del Commercio Internazionale ha infatti stabilito a sorpresa che la lunga lista di tasse sulle importazioni annunciata il 2 aprile dal presidente Donald Trump — definita “Liberation Day” — è illegittima e quindi invalida.

    In attesa dell’esito del ricorso già annunciato dalla Casa Bianca, i mercati globali hanno ripreso a salire, in particolare i settori più esposti al commercio internazionale e al mercato statunitense. Anche se l’incertezza costante continua a frenare i guadagni.

    Intorno alle 9:30 il Ftse Mib segnava un +0,5%, trainato soprattutto dai settori auto, lusso e tecnologia.

    Ferragamo (BIT:SFER) guadagna il 4,3%, Moncler (BIT:MONC) il 2,8%. Il produttore di chip Stm (BIT:STM) sale del 3,9%. Stellantis (BIT:STLAM), dopo una giornata debole ieri in scia alla nomina del nuovo CEO, segna un +3,3%.

    Più stabili le banche, mentre le utility sono in calo: Italgas (BIT:IG) perde il 2% dopo i dettagli sull’aumento di capitale che partirà il 2 giugno per finanziare l’acquisizione di 2i Rete Gas.

  • Italgas, via libera Consob all’aumento di capitale fino a 1,02 miliardi di euro: al via il 2 giugno

    Italgas, via libera Consob all’aumento di capitale fino a 1,02 miliardi di euro: al via il 2 giugno

    Consob ha approvato il prospetto informativo relativo all’aumento di capitale di Italgas (BIT:IG) per un importo massimo complessivo pari a 1,02 miliardi di euro.

    I diritti di opzione per la sottoscrizione delle nuove azioni saranno esercitabili dal 2 al 19 giugno e negoziabili su Euronext Milano fino al 13 giugno, secondo quanto riportato in una nota.

    Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di fissare il prezzo di emissione delle nuove azioni Italgas a 5,026 euro ciascuna, stabilendo l’emissione di un massimo di 202.938.478 nuove azioni da offrire in opzione agli azionisti, nel rapporto di 1 nuova azione ogni 4 diritti di opzione posseduti.

    JP Morgan, BofA Securities Europe, Citigroup Global Markets Europe, Morgan Stanley (NYSE:MS) International e Société Générale (EU:GLE), in qualità di joint global coordinator e joint bookrunner, insieme a Banca Akros come co-global coordinator e joint bookrunner, hanno sottoscritto l’accordo di garanzia relativo all’aumento e si sono impegnati a sottoscrivere eventuali azioni rimaste inoptate al termine dell’offerta in Borsa, fino a un importo massimo complessivo di poco superiore ai 755 milioni di euro.

    La parte restante sarà sottoscritta per intero dall’azionista di maggioranza Cdp Reti.

  • Sentenza sui dazi, future USA, Nvidia: cosa muove i mercati

    Sentenza sui dazi, future USA, Nvidia: cosa muove i mercati

    I future sugli indici azionari statunitensi sono saliti giovedì dopo che una corte statunitense ha dichiarato invalido il regime tariffario ampio voluto dal presidente Donald Trump, sostenuti anche dai solidi risultati del colosso dei chip Nvidia. Il CEO di Tesla, Elon Musk, ha inoltre annunciato il suo addio all’amministrazione Trump, lasciando il suo incarico di capo del DOGE.

    Corte USA blocca la maggior parte dei dazi di Trump

    Il pilastro della visione economica di Donald Trump – un’introduzione graduale di dazi universali su tutte le importazioni statunitensi – è stato dichiarato “invalido perché contrario alla legge” dalla Corte del Commercio Internazionale degli Stati Uniti.

    La corte ha stabilito che il presidente ha ecceduto i suoi poteri imponendo dazi generalizzati alle importazioni da Paesi che vendono più beni agli Stati Uniti di quanti ne comprino.

    L’amministrazione Trump ha annunciato ricorso presso la Corte d’Appello del Circuito Federale di Washington e, se necessario, si spingerà fino alla Corte Suprema.

    La corte non è stata chiamata a esprimersi su alcuni dazi specifici per settori (come quelli su auto, acciaio e alluminio) introdotti con un’altra normativa.

    Tuttavia, se la sentenza dovesse essere confermata, rappresenterebbe un duro colpo alla strategia commerciale di Trump, privandolo della leva immediata offerta da dazi del 10% al 54% o più.

    Nvidia sorprende: l’impatto della Cina meno grave del previsto

    Nvidia (NASDAQ:NVDA) ha registrato risultati migliori delle attese nel primo trimestre, grazie anche agli acquisti anticipati di chip AI da parte dei clienti prima dell’entrata in vigore delle nuove restrizioni USA sulle esportazioni verso la Cina.

    Per il trimestre chiuso il 27 aprile, la società ha comunicato utili rettificati per azione di 0,96 dollari su ricavi per 44,06 miliardi di dollari, superando le stime di 0,93 dollari e 43,31 miliardi.

    “La domanda globale per l’infrastruttura AI di Nvidia è incredibilmente forte,” ha dichiarato il CEO Jensen Huang. “La generazione di token AI per inferenza è aumentata di dieci volte in un anno e la domanda crescerà con la diffusione degli agenti AI.”

    Nonostante il divieto statunitense sui chip H20 destinati alla Cina, che ha avuto un impatto da 4,5 miliardi di dollari (meno dei 5,5 miliardi previsti), Nvidia ha riorientato l’uso dei chip per ridurre le perdite.

    Per il secondo trimestre fiscale 2026, Nvidia prevede ricavi per 45 miliardi di dollari, ±2%, leggermente sotto le stime di 45,66 miliardi, con un impatto atteso di 8 miliardi dal divieto di vendite in Cina.

    Il titolo Nvidia è comunque salito di oltre il 5% nel pre-market, grazie al superamento delle attese nel primo trimestre e all’impatto più contenuto nel secondo.

    Future USA in rialzo grazie alla sentenza sui dazi

    I future su Wall Street sono balzati giovedì, spinti dalla decisione della corte di bloccare gran parte dei dazi “reciproci” di Trump e dagli ottimi risultati di Nvidia.

    Alle 03:30 ET, i future dell’S&P 500 erano in rialzo di 92 punti (+1,6%), quelli del Nasdaq 100 di 415 punti (+2%) e quelli del Dow Jones di 535 punti (+1,3%).

    La decisione della corte ha rappresentato un sollievo per gli investitori, mentre i risultati di Nvidia hanno rafforzato l’ottimismo sul potenziale dell’AI nel trainare i mercati.

    Attesi oggi altri risultati societari, tra cui quelli di Kohl’s Corp (NYSE:KSS), Foot Locker (NYSE:FL) e Hormel Foods (NYSE:HRL) prima dell’apertura, e Marvell Technology (NASDAQ:MRVL) e Dell (NYSE:DELL) dopo la chiusura.

    Tra i dati macro, sono in programma la seconda lettura del PIL USA e le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, mentre tra gli interventi della Fed sono attesi quelli di Thomas Barkin (Richmond), Austan Goolsbee (Chicago) e Lorie Logan (Dallas).

    Musk lascia l’amministrazione Trump

    Il CEO di Tesla, Elon Musk, ha annunciato il suo addio all’amministrazione Trump, lasciando il suo ruolo di capo del Dipartimento per l’Efficienza del Governo (DOGE), incaricato di ridurre la spesa pubblica inefficiente.

    La decisione arriva un giorno dopo le sue critiche a un disegno di legge per tagli fiscali, definito troppo costoso e in contrasto con gli obiettivi di efficienza.

    Come capo del DOGE, Musk ha riformato numerose agenzie federali, ma restano dubbi sui risultati ottenuti rispetto all’obiettivo iniziale di risparmiare 2.000 miliardi di dollari. Secondo il DOGE, sono stati risparmiati finora 175 miliardi, cifra oggetto di contestazioni.

    Petrolio in rialzo grazie al miglioramento del sentiment

    I prezzi del petrolio sono saliti giovedì, sostenuti dalla decisione della corte che ha bloccato i dazi di Trump, che avevano alimentato timori sul rallentamento della domanda.

    Alle 03:30 ET, il Brent guadagnava l’1,5% a 65,29 dollari al barile, mentre il WTI statunitense saliva dell’1,7% a 62,88 dollari.

    Il verdetto ha aumentato l’appetito per il rischio, allentando le preoccupazioni sull’impatto dei dazi sull’economia e sulla domanda di greggio.

    Anche i dati dell’American Petroleum Institute hanno aiutato il sentiment, mostrando un calo delle scorte di petrolio negli USA di 4,24 milioni di barili, contro attese per un aumento di 1 milione.

    Segnali di una domanda sostenuta negli USA, nonostante l’incertezza economica, hanno rafforzato l’ottimismo degli investitori, che ora attendono conferme dai dati ufficiali previsti per la giornata.

  • La fiducia di imprese e consumatori italiani rimbalza a maggio

    La fiducia di imprese e consumatori italiani rimbalza a maggio

    La fiducia tra le imprese e i consumatori italiani ha mostrato segnali di miglioramento nel mese di maggio, dopo recenti cali, secondo i dati diffusi giovedì.

    L’indice è salito a 93,1 a maggio, rispetto a 91,6 di aprile. La cifra di aprile era stata inizialmente riportata come 91,5.

    Oltre all’aumento della fiducia delle imprese, anche la fiducia dei consumatori ha registrato un incremento nel mese di maggio.

    L’ISTAT ha riferito che l’indice di fiducia dei consumatori è salito a 96,5 questo mese, rispetto a 92,7 di aprile.

    Questo valore ha superato nettamente la previsione mediana di 93,0, secondo un sondaggio condotto tra otto analisti.

  • I dazi del “giorno della liberazione” di Trump bloccati dalla corte commerciale USA, ma Trump potrebbe riproporli con altri strumenti – Goldman Sachs

    I dazi del “giorno della liberazione” di Trump bloccati dalla corte commerciale USA, ma Trump potrebbe riproporli con altri strumenti – Goldman Sachs

    Un tribunale statunitense ha bloccato la maggior parte degli aumenti tariffari imposti all’inizio dell’anno dall’amministrazione Trump in base all’International Emergency Economic Powers Act (IEEPA), sospendendo dazi per un valore di 200 miliardi di dollari sulle importazioni da Canada, Cina e Messico.

    La Corte del Commercio Internazionale ha stabilito che l’uso dell’IEEPA da parte dell’amministrazione per giustificare gli estesi aumenti tariffari — tra cui un dazio base del 10% e imposte più alte per le importazioni non conformi all’accordo USMCA — ha superato i limiti costituzionali.

    La decisione rappresenta un colpo significativo alla strategia tariffaria della Casa Bianca. Gli analisti di Goldman Sachs hanno affermato che la sentenza blocca 6,7 punti percentuali di aumenti tariffari effettivi, ma hanno sottolineato che “questa decisione rappresenta un ostacolo ai piani tariffari dell’amministrazione e aumenta l’incertezza, ma potrebbe non cambiare l’esito finale per la maggior parte dei principali partner commerciali degli Stati Uniti”.

    Il collegio di tre giudici ha concluso che l’IEEPA non concede al presidente un potere tariffario ampio in assenza di un’emergenza chiara direttamente legata al commercio. Ha respinto in particolare l’uso da parte dell’amministrazione della crisi del fentanil e dei deficit commerciali cronici come giustificazioni, sostenendo che non soddisfacevano la soglia legale di una “minaccia insolita ed eccezionale”.

    La corte ha anche respinto l’argomentazione secondo cui la questione fosse di natura politica e quindi non soggetta a revisione giudiziaria.

    Sebbene la decisione imponga all’amministrazione di smettere di riscuotere i dazi coinvolti entro 10 giorni, non richiede il rimborso dei dazi già pagati.

    L’amministrazione Trump ha fatto appello alla Corte d’Appello del Circuito Federale, ma secondo Goldman Sachs è improbabile che una decisione arrivi entro la scadenza imposta dalla corte.

    Tuttavia, la Casa Bianca mantiene diversi strumenti alternativi per reintrodurre dazi simili. Questi includono:

    • la Sezione 122 del Trade Act del 1974, che consente dazi fino al 15% per 150 giorni;
    • la Sezione 301, che non impone limiti al livello o alla durata dei dazi.

    Gli analisti prevedono una risposta a breve termine: “Ci aspettiamo che la Casa Bianca annunci un nuovo dazio generalizzato usando la Sezione 122,” ha scritto il team di Goldman guidato da Jan Hatzius.

    “Questo darebbe all’amministrazione il tempo necessario per avviare una serie di indagini ai sensi della Sezione 301 contro i principali partner commerciali, aprendo potenzialmente la strada all’imposizione di dazi superiori al 10% in alcuni casi,” hanno aggiunto, pur riconoscendo che non sarà possibile concludere le indagini su tutti i partner entro pochi mesi.

    Guardando più avanti, l’amministrazione potrebbe anche puntare su dazi settoriali ai sensi della Sezione 232, specialmente su prodotti come farmaci ed elettronica, dove i rischi legali sono più contenuti.

    Nonostante l’intervento della corte, Goldman Sachs non prevede un cambiamento sostanziale nelle ambizioni tariffarie dell’amministrazione: “Ci aspettiamo ancora che la maggior parte di queste entrate si materializzi,” hanno scritto gli analisti, anche se potrebbero cambiare i percorsi legali per la loro attuazione.

  • Elon Musk annuncia che la Tesla Model Y inizierà a “consegnarsi da sola” a giugno

    Elon Musk annuncia che la Tesla Model Y inizierà a “consegnarsi da sola” a giugno

    Elon Musk ha dichiarato mercoledì che Tesla Inc (NASDAQ: TSLA) ha testato per diversi giorni le auto Model Y a guida autonoma ad Austin, Texas, e che il modello inizierà a consegnarsi autonomamente ai clienti a partire da giugno.

    “Negli ultimi giorni, Tesla ha testato auto Model Y a guida autonoma (senza nessuno al posto di guida) sulle strade pubbliche di Austin senza incidenti”, ha scritto Musk in un post sui social media.

    “Il mese prossimo, la prima consegna autonoma dalla fabbrica al cliente”, ha aggiunto Musk, specificando che questa novità arriva con un mese di anticipo rispetto al previsto.

    Musk ha più volte promosso la tecnologia di guida autonoma come il prossimo grande motore di crescita per Tesla, soprattutto mentre l’azienda affronta un rallentamento prolungato nelle vendite di veicoli.

    Il CEO di Tesla aveva precedentemente dichiarato che il produttore di veicoli elettrici avrebbe anche iniziato a testare ad Austin il suo tanto atteso servizio di robotaxi a partire dalla fine di giugno.

    Tuttavia, l’azienda è oggetto di un crescente controllo da parte delle autorità di regolamentazione per le sue affermazioni sulla guida autonoma.

    La tecnologia di guida completamente autonoma di Tesla sarebbe infatti coinvolta in diversi incidenti avvenuti in condizioni di scarsa visibilità dall’anno scorso, ed è attualmente sotto indagine da parte della National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) per verificarne la sicurezza.

  • DAX, CAC, FTSE100 e Azioni Europee Leggermente in Calo sulle Trattative Commerciali

    DAX, CAC, FTSE100 e Azioni Europee Leggermente in Calo sulle Trattative Commerciali

    Le azioni europee sui listini DAX, CAC e FTSE100 sono leggermente scese nella giornata di mercoledì, con l’attenzione rivolta alle trattative commerciali in corso e alle prossime emissioni di obbligazioni in Germania e Spagna.

    Il DAX tedesco è in calo dello 0,5% dopo aver raggiunto un nuovo massimo storico il giorno precedente, in seguito alla notizia che il governo tedesco aumenterà gli investimenti pubblici a 110 miliardi di euro (125 miliardi di dollari) quest’anno per rilanciare un’economia stagnante.

    L’indice CAC 40 francese ha perso lo 0,2%, mentre i dati sul PIL hanno mostrato una leggera crescita nel primo trimestre, in linea con le aspettative. L’indice FTSE 100 del Regno Unito è sceso dello 0,1%.

    Remy Cointreau, produttore francese di cognac, ha perso il 2% dopo aver nominato Franck Marilly come nuovo CEO.

    Nokia è salita di circa l’1% dopo aver lanciato una nuova scheda linea PON 25G ad alta densità, progettata per offrire servizi a banda larga multi-gigabit residenziali di massa.

    Airbus è cresciuta del 2% dopo che Air Niugini, compagnia aerea di bandiera della Papua Nuova Guinea con sede a Port Moresby, ha firmato un ordine fermo per due ulteriori aerei regionali A220-100 di ultima generazione.

    Rentokil Initial è salita di oltre l’1% dopo aver raggiunto un accordo per la vendita della divisione abbigliamento da lavoro francese a H.I.G. Capital per un ricavo lordo di 410 milioni di euro.

    Il rivenditore di prodotti per il miglioramento della casa Kingfisher è invece crollato del 3%, nonostante abbia riportato vendite in crescita nel primo trimestre e abbia confermato le previsioni.