I futures sugli indici principali degli Stati Uniti – Dow Jones, S&P e Nasdaq – indicano attualmente un’apertura nettamente in ribasso per i mercati nella giornata di venerdì, con le azioni che potrebbero registrare un marcato calo dopo aver chiuso la sessione precedente in leggero rialzo.
Le tensioni geopolitiche dovrebbero pesare su Wall Street già dalle prime battute, dopo che Israele ha lanciato una serie di raid aerei contro l’Iran questa mattina.
I bombardamenti israeliani, che hanno colpito impianti nucleari e fabbriche di missili balistici, avrebbero ucciso almeno tre alti ufficiali militari iraniani.
In risposta, l’Iran ha lanciato oltre 100 droni verso il territorio israeliano, che le Forze di Difesa Israeliane hanno dichiarato di essere impegnate a intercettare.
Gli attacchi hanno alimentato i timori di un conflitto più ampio, mentre il prezzo del petrolio greggio è salito bruscamente per via delle preoccupazioni legate a possibili interruzioni dell’offerta.
Reagendo alla notizia su Truth Social, il presidente Donald Trump ha esortato l’Iran a raggiungere un accordo nucleare prima che l’escalation degli attacchi peggiori ulteriormente.
«Ci sono già state grandi perdite e distruzioni, ma c’è ancora tempo per fermare questa carneficina, prima che i prossimi attacchi, già pianificati e ancora più brutali, abbiano luogo», ha dichiarato Trump.
«L’Iran deve fare un accordo, prima che non resti più nulla, e salvare ciò che un tempo era noto come l’Impero Persiano», ha aggiunto. «Niente più morte, niente più distruzione, FATELO, PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI.»
Giovedì, le azioni sono riuscite a recuperare da un calo iniziale, chiudendo la sessione con leggeri rialzi. Questo rimbalzo ha compensato in gran parte le perdite viste mercoledì, con il Dow e lo S&P 500 che hanno toccato nuovi massimi di chiusura su tre mesi.
Lo S&P 500 ha chiuso in aumento di 23,02 punti (+0,4%) a 6.045,26; il Dow Jones è salito di 101,85 punti (+0,2%) a 42.967,62; e il Nasdaq è cresciuto di 46,61 punti (+0,2%) a 19.662,48.
Il rimbalzo di Wall Street è avvenuto mentre gli investitori analizzavano i dati più recenti sull’inflazione negli Stati Uniti. Un rapporto del Dipartimento del Lavoro ha mostrato che i prezzi alla produzione sono aumentati meno del previsto a maggio.
Il Dipartimento ha riferito che l’indice dei prezzi alla produzione per la domanda finale è salito dello 0,1% dopo essere sceso dello 0,2% (dato rivisto) in aprile.
Gli economisti si aspettavano un aumento dello 0,3%, rispetto al calo dello 0,4% inizialmente riportato per il mese precedente.
Il rapporto ha inoltre indicato che il tasso annuale di crescita dei prezzi alla produzione è aumentato al 2,6% a maggio dal 2,5% di aprile, in linea con le stime degli economisti.
«Per il secondo giorno consecutivo, i dati sull’inflazione sono stati inferiori alle attese, e questo dà alla Fed margine per restare in attesa», ha dichiarato Chris Zaccarelli, Chief Investment Officer di Northlight Asset Management.
Ha aggiunto: «Finché l’inflazione non aumenterà – o meglio ancora, diminuirà – la Fed potrà essere paziente e aspettare maggiori informazioni su come i nuovi dazi e le trattative commerciali incideranno sulla stabilità dei prezzi, parte del suo duplice mandato, più avanti quest’anno.»
Le azioni sono scese anche a causa dell’incertezza persistente sugli scambi commerciali, in assenza di dettagli concreti sull’accordo USA-Cina annunciato mercoledì.
Il presidente Trump ha dichiarato ai giornalisti che avrebbe inviato lettere ad altri partner commerciali degli Stati Uniti entro due settimane, delineando nuove tariffe doganali.
Trump ha inoltre affermato che sarebbe disposto a estendere la sospensione di 90 giorni dei dazi, prevista in scadenza all’inizio del mese prossimo, ma ha detto di non ritenere che sarà necessario.
I titoli auriferi hanno registrato un forte rialzo, in scia a un forte aumento del prezzo del metallo prezioso: l’indice NYSE Arca Gold Bugs è salito dell’1,5%.
Un forte guadagno si è visto anche tra i titoli delle utility sensibili ai tassi d’interesse, con l’indice Dow Jones Utility Average in crescita dell’1,4%.
I titoli del settore software, farmaceutico e delle reti informatiche sono anch’essi saliti in modo significativo, mentre i titoli delle compagnie aeree hanno proseguito il calo iniziato mercoledì.