La seduta odierna si è aperta in territorio negativo per Piazza Affari, con vendite diffuse su quasi tutti i comparti, eccezion fatta per quello energetico. L’escalation del conflitto tra Israele e Iran, con il rischio crescente di un coinvolgimento diretto degli Stati Uniti, continua a influenzare pesantemente il sentiment degli investitori.
Sul fronte macroeconomico, la Federal Reserve ha deciso, come previsto, di mantenere invariato il tasso d’interesse, nonostante le pressioni della Casa Bianca per un allentamento monetario. Il presidente della Fed, Jerome Powell, ha sottolineato che l’attuale politica rimane “moderatamente restrittiva” e che sono necessarie ulteriori misure per contenere l’inflazione, ancora elevata. Poco prima della conferenza stampa, Donald Trump ha attaccato Powell definendolo “stupido” per non aver abbassato i tassi in tempo, aggiungendo di star valutando l’idea di nominarsi direttamente alla guida della banca centrale.
Nel frattempo, la chiusura odierna dei mercati statunitensi per la festività del Juneteenth potrebbe comportare un calo di volumi sugli altri mercati internazionali.
Un trader ha commentato che in uno scenario così incerto, molti investitori preferiscono restare alla finestra, optando per vendite precauzionali.
Intorno alle 9:40, l’indice Ftse Mib segna un calo dello 0,9%.
Il rincaro del Brent, in seguito all’attacco israeliano al sito nucleare di Arak, sostiene i titoli legati al petrolio: Eni guadagna lo 0,7%, Tenaris lo 0,8%, mentre Saipem segna un +0,33% dopo aver ottenuto un contratto di ingegneria preliminare (FEED) da Sonatrach per un impianto di fertilizzanti in Algeria. Secondo Equita, si tratta di un progetto al momento limitato in termini numerici, ma che potrebbe evolversi in un’iniziativa di più ampia portata.
Male il comparto bancario, con l’indice settoriale in calo dell’1%. UniCredit perde l’1,1%, Banco BPM arretra dell’1,8%. Secondo alcune indiscrezioni, oggi l’Antitrust europea dovrebbe autorizzare l’OPA di UniCredit su Banco BPM con condizioni come la cessione di filiali, ma la questione delle restrizioni imposte dal governo italiano tramite il “golden power” resta aperta. Equita evidenzia come l’assenza di chiarezza su questi vincoli renda l’operazione ancora incerta. Attualmente, il titolo Banco BPM scambia con un premio implicito dell’8% rispetto all’offerta.
Giornata difficile per il settore del lusso: Moncler cede il 2,2% dopo il taglio del target price da parte di Morgan Stanley e Barclays. Forti vendite anche su Ferragamo (-2,6%) e Brunello Cucinelli (-2,4%).