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  • Dow Jones, S&P, Nasdaq, Futures, Alphabet guida i guadagni pre-market mentre Wall Street punta al rimbalzo

    Dow Jones, S&P, Nasdaq, Futures, Alphabet guida i guadagni pre-market mentre Wall Street punta al rimbalzo

    I futures sulle azioni statunitensi indicano un’apertura positiva mercoledì, mentre gli investitori cercano di recuperare le perdite delle ultime due sessioni.

    Alphabet (NASDAQ:GOOGL) è in testa all’attività pre-market, con un rialzo del 6,9%, dopo una sentenza favorevole nel caso antitrust.

    Un giudice federale ha stabilito che Google eviterà le sanzioni più severe in un caso storico. Il Giudice Distrettuale degli Stati Uniti Amit Mehta ha deciso che l’azienda non è tenuta a cedere il browser Chrome né a effettuare una cessione condizionale del sistema operativo Android.

    “I querelanti hanno esagerato nel richiedere la cessione forzata di questi asset chiave, che Google non ha usato per imporre restrizioni illegali,” ha dichiarato Mehta.

    Apple (NASDAQ:AAPL) ha registrato un aumento del 3,7% in pre-market, beneficiando della decisione che consente all’azienda di continuare a preinstallare Google Search sui suoi iPhone.

    Nonostante la forza pre-market, l’attività complessiva potrebbe rimanere contenuta, in attesa dei dati sull’occupazione previsti per la settimana.

    Martedì, le azioni hanno parzialmente recuperato dopo un crollo iniziale, ma hanno chiuso in calo. I principali indici hanno esteso le perdite iniziate venerdì.

    Il Nasdaq ha perso 175,92 punti, ovvero lo 0,8%, a 21.279,63, sebbene in apertura avesse perso fino all’1,5%. L’S&P 500 è sceso di 44,72 punti, ovvero lo 0,7%, a 6.415,54, mentre il Dow è calato di 249,07 punti, ovvero lo 0,6%, a 42.295,81.

    Il calo iniziale è stato provocato dall’incertezza commerciale dopo che la Corte d’Appello degli Stati Uniti ha stabilito che la maggior parte delle tariffe globali dell’ex presidente Trump è incostituzionale.

    Con una decisione 7-4, la corte ha affermato che solo il Congresso ha l’autorità di imporre tariffe. L’implementazione è stata rinviata a ottobre, consentendo un ricorso alla Corte Suprema.

    “Tutte le tariffe sono ancora in vigore! Se queste tariffe venissero rimosse, sarebbe un disastro totale per il nostro Paese,” ha scritto Trump su Truth Social.

    I rendimenti dei Treasury sono aumentati notevolmente, riflettendo preoccupazioni che il governo possa dover rimborsare miliardi raccolti dalle tariffe.

    Altri dati economici mostrano che l’Institute for Supply Management (ISM) ha riportato un lieve aumento dell’attività manifatturiera ad agosto, anche se il settore resta in contrazione.

    L’ISM manufacturing PMI è salito a 48,7 da 48,0 di luglio, ancora sotto la soglia di 50 che indica espansione. L’aumento è stato in linea con le aspettative.

    Le azioni dell’acciaio hanno registrato forti cali, trascinando l’NYSE Arca Steel Index giù dell’1,7%, mentre anche il settore immobiliare commerciale ha mostrato debolezza, con l’indice Dow Jones U.S. Real Estate in calo dell’1,7%.

    Altri settori in difficoltà includevano telecomunicazioni, semiconduttori e banche, mentre le azioni di oro e biotecnologia hanno registrato forti guadagni.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Bitcoin supera i 111.000 dollari mentre la tendenza ribassista si interrompe, sostenuto dagli afflussi negli ETF e dagli acquisti istituzionali

    Bitcoin supera i 111.000 dollari mentre la tendenza ribassista si interrompe, sostenuto dagli afflussi negli ETF e dagli acquisti istituzionali

    Il Bitcoin (COIN:BTCUSD) ha continuato a salire mercoledì 3 settembre 2025, rompendo la sua recente tendenza ribassista e recuperando livelli tecnici chiave. La principale criptovaluta mondiale era scambiata a 111.486 dollari alle 8:30 ora di Brasília, in rialzo dell’1,4% nelle ultime 24 ore, dopo aver oscillato tra 108.538 e 111.653 dollari.

    Sul grafico orario, BTC ha riconquistato il supporto psicologico a 110.000 dollari e sta ora consolidando in modo laterale. La prossima resistenza si trova a 112.000 dollari, con un obiettivo potenziale a 115.500 dollari in caso di ulteriore slancio.

    Gli indicatori tecnici segnalano spazio per ulteriori rialzi: l’indice RSI a 57 rimane sotto la zona di ipercomprato. Tuttavia, i volumi in calo suggeriscono che i compratori potrebbero aver bisogno di catalizzatori più forti per confermare un breakout. Una discesa sotto i 110.000 dollari potrebbe riportare la moneta verso i 108.500, testando la banda superiore del canale precedente.

    Gli analisti sottolineano che la chiusura di martedì sopra la linea di tendenza principale — la prima dal 13 agosto — rafforza lo scenario di inversione, suggerendo che la fase correttiva potrebbe essere al termine e che si stiano formando segnali di accumulazione.

    L’interesse istituzionale continua a sostenere il rally. MicroStrategy (NASDAQ:MSTR), guidata da Michael Saylor, ha annunciato l’acquisto di 4.048 BTC per 449,3 milioni di dollari a un prezzo medio di 110.981 dollari. Le riserve totali della società ammontano ora a 636.505 BTC per un valore di circa 46,95 miliardi di dollari.

    Nel frattempo, gli ETF spot su Bitcoin hanno registrato afflussi netti per 332,7 milioni di dollari martedì. Il fondo di Fidelity (AMEX:FBTC) è stato il migliore con 132,7 milioni, seguito da quello di BlackRock (NASDAQ:IBIT) con 72,8 milioni. I prodotti su Ethereum, al contrario, hanno registrato deflussi netti per 135,3 milioni.

    Il rinnovato slancio rafforza la narrativa del Bitcoin come “oro digitale”. Con l’oro tradizionale che ha superato i 3.500 dollari l’oncia, sempre più investitori istituzionali vedono nel BTC un rifugio contro l’incertezza macroeconomica.

    Dall’inizio dell’anno, i prodotti di investimento in criptovalute hanno attirato 35,5 miliardi di dollari in afflussi, il 58% in più rispetto al 2024.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • L’oro tocca nuovi massimi storici tra incertezze politiche e attese di tagli dei tassi Fed

    L’oro tocca nuovi massimi storici tra incertezze politiche e attese di tagli dei tassi Fed

    L’oro ha prolungato il rally mercoledì 3 settembre 2025, superando temporaneamente i 3.546,99 dollari l’oncia prima di stabilizzarsi intorno a 3.537,29 dollari alle 5:21 ora di Brasilia. I futures sul dicembre negli Stati Uniti sono saliti dello 0,4% a 3.604,90 dollari. Il metallo ha guadagnato oltre un terzo quest’anno, risultando tra i migliori asset del 2025, sostenuto dal calo del dollaro e dalla forte domanda di investimenti rifugio.

    Il sentiment del mercato è stato influenzato dalle pressioni politiche del presidente americano Donald Trump sulla Federal Reserve, che hanno sollevato preoccupazioni sull’indipendenza della banca centrale. Trump ha spinto per tagli aggressivi dei tassi, aumentando ulteriormente l’appeal dell’oro.

    Gli investitori attribuiscono ora una probabilità del 92% a un taglio di 25 punti base nella riunione della Fed del 17 settembre, secondo il CME FedWatch. Tassi più bassi favoriscono l’oro, che non offre rendimento ma trae vantaggio in contesti di indebolimento del dollaro e abbondante liquidità globale.

    Altri metalli preziosi hanno mostrato volatilità. L’argento è sceso dello 0,2% a 40,83 dollari l’oncia dopo aver raggiunto livelli mai visti dal 2011. Il platino è calato dello 0,8% a 1.391,80 dollari, mentre il palladio ha perso lo 0,4% a 1.138,78 dollari.

    Il rally dell’oro è stato inoltre sostenuto dai cali nei mercati azionari e obbligazionari, con gli investitori che si sono rifugiati negli ETF garantiti dal metallo. La stretta offerta fisica a Londra, unita all’aumento dei tassi di leasing, alimenta la percezione di un mercato strutturalmente ristretto.

    Gli operatori attendono con attenzione il rapporto sull’occupazione negli Stati Uniti previsto per venerdì. Eventuali segnali di rallentamento del mercato del lavoro potrebbero aumentare le aspettative di tagli dei tassi Fed, sostenendo l’oro a livelli storicamente elevati.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Il dollaro si stabilizza dopo un parziale recupero, mentre i mercati obbligazionari si allentano e le scommesse sui tagli dei tassi persistono

    Il dollaro si stabilizza dopo un parziale recupero, mentre i mercati obbligazionari si allentano e le scommesse sui tagli dei tassi persistono

    Il dollaro statunitense si è mantenuto stabile mercoledì, recuperando parte del terreno perso dopo un sell-off nei bond a lungo termine globali che aveva penalizzato le altre principali valute.

    Le crescenti preoccupazioni fiscali negli Stati Uniti, in Giappone e in altre economie hanno spinto verso l’alto i rendimenti dei titoli di stato a lunga scadenza, una tendenza che solitamente si muove inversamente ai prezzi.

    I rendimenti sembrano stabilizzarsi, in particolare in Europa, sebbene i titoli di stato tedeschi e francesi rimangano vicini ai massimi pluriennali. Anche i rendimenti dei bond giapponesi hanno toccato livelli record questa settimana.

    Alle 04:52 ET (08:52 GMT), l’indice del dollaro USA, che monitora il biglietto verde rispetto a un paniere di valute, si attestava intorno a 98,36.

    La sterlina britannica è rimasta sostanzialmente stabile a $1,3392 dopo essere scesa al minimo di tre settimane e mezzo nella sessione precedente, mentre l’euro è salito dello 0,1% a $1,1656. Il dollaro ha registrato un leggero aumento a 148,65 yen, nonostante i dati giapponesi mostrassero una crescita accelerata di produzione e servizi ad agosto. All’inizio della settimana, il biglietto verde aveva raggiunto il massimo contro lo yen dal 1° agosto.

    Gli investitori rimangono cauti in Asia, monitorando una sfida legale contro le ampie tariffe del presidente statunitense Donald Trump, che potrebbe costringere Washington a rivedere gli accordi commerciali recenti.

    “Il rally del dollaro di ieri non aveva un catalizzatore chiaro oltre al sell-off nei bond globali a lungo termine,” hanno affermato gli analisti di ING in una nota ai clienti. “Tuttavia, dubitiamo che ciò fornisca un supporto sostenibile al dollaro prima dei principali dati in uscita e dell’imminente allentamento della Fed.”

    I mercati sono concentrati sui prossimi indicatori economici statunitensi di questa settimana, in particolare sul rapporto sull’occupazione non agricola di agosto, previsto per venerdì. Ulteriori dati sulle offerte di lavoro e sull’occupazione nel settore privato forniranno alla Fed importanti indicazioni prima della riunione di politica monetaria del 16-17 settembre.

    Gli analisti osservano che il presidente della Fed, Jerome Powell, sembra dare priorità al sostegno del mercato del lavoro rispetto alle preoccupazioni sull’inflazione, alimentando le aspettative di un possibile taglio dei tassi durante il prossimo incontro.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Il settore dei servizi in Italia rallenta la crescita, toccando il minimo da sette mesi ad agosto

    Il settore dei servizi in Italia rallenta la crescita, toccando il minimo da sette mesi ad agosto

    L’industria dei servizi in Italia ha continuato a espandersi ad agosto, ma al ritmo più lento da gennaio, secondo i dati pubblicati mercoledì.

    L’indice HCOB dei direttori degli acquisti (PMI) del settore servizi è sceso a 51,5 ad agosto, rispetto a 52,3 a luglio.

    Sebbene l’indice rimanga sopra la soglia di 50 punti che separa espansione e contrazione, il rallentamento della crescita solleva dubbi sulla solidità della ripresa economica italiana.

    Si tratta del nono mese consecutivo di espansione per il settore dei servizi, sebbene il ritmo abbia subito un notevole rallentamento.

    L’ultima rilevazione porta il PMI più vicino al limite tra crescita e contrazione, suggerendo possibili ostacoli per le prospettive economiche del Paese.

    La minore espansione dei servizi attenua le aspettative di una ripresa robusta, evidenziando le sfide ancora presenti nella performance economica complessiva dell’Italia.

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  • DAX, CAC, FTSE100, Le azioni europee rimbalzano mentre la vendita di obbligazioni a lungo termine mostra segni di attenuazione

    DAX, CAC, FTSE100, Le azioni europee rimbalzano mentre la vendita di obbligazioni a lungo termine mostra segni di attenuazione

    Le azioni europee sono salite mercoledì, recuperando dalle perdite della sessione precedente, mentre la vendita di obbligazioni regionali a lungo termine sembrava attenuarsi.

    Alle 08:10 GMT, il pan-europeo Stoxx 600 era in rialzo dello 0,4%, il DAX tedesco guadagnava lo 0,5% e il CAC 40 francese aggiungeva lo 0,7%.

    Martedì, lo Stoxx 600 aveva registrato la sua maggiore perdita giornaliera in oltre un mese, appesantito dalle preoccupazioni sulla stabilità fiscale europea, che hanno spinto al rialzo i rendimenti obbligazionari, normalmente inversamente correlati ai prezzi. Tuttavia, i rendimenti dei titoli di Stato francesi e tedeschi a lungo termine rimanevano vicini ai massimi pluriennali.

    «A livello globale, le scadenze più lunghe delle curve dei rendimenti rimangono sotto pressione al rialzo a causa di una combinazione di preoccupazioni fiscali e timori riguardo all’indipendenza delle banche centrali», hanno osservato gli analisti di ING in una nota ai clienti.

    Gli investitori hanno anche esaminato un insieme di dati economici dell’Eurozona. L’indice composito dei direttori degli acquisti (PMI) HCOB Eurozone di agosto, elaborato da S&P Global, è salito a 51,0 da 50,9 di luglio.

    Sebbene questo rappresenti un massimo di 12 mesi e sia al di sopra della soglia di 50 punti che separa espansione e contrazione, il dato indica solo una crescita moderata, con i guadagni del settore manifatturiero compensati da un settore dei servizi più debole del previsto.

    La Germania, tradizionalmente motore economico della regione, ha visto rallentare la crescita, mentre la Francia è rimasta in territorio di contrazione. La Spagna è stata il Paese con la performance più forte tra le principali economie, ma anche lì la crescita ha rallentato.

    Tra i singoli titoli, le azioni Adidas (BIT:1ADS) sono salite dopo che la società di intermediazione Jefferies ha migliorato la valutazione dell’azienda di abbigliamento sportivo da «hold» a «buy», osservando che ora l’azienda dispone di un maggior numero di potenziali fonti di crescita.

    Nel frattempo, il titolo di Swiss Life (TG:SLW) è sceso dopo che costi fiscali più elevati hanno contribuito a un calo dell’utile netto del primo semestre dell’assicuratore.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Crescita economica dell’Eurozona moderata ad agosto, indica il PMI

    Crescita economica dell’Eurozona moderata ad agosto, indica il PMI

    L’economia dell’Eurozona ha continuato a espandersi a un ritmo contenuto ad agosto, con l’HCOB Eurozone Composite Purchasing Managers’ Index (PMI) salito leggermente a 51,0 rispetto al 50,9 di luglio, secondo quanto riportato mercoledì.

    Sebbene il dato rappresenti un massimo degli ultimi 12 mesi, indica comunque una crescita graduale nell’intera regione. Il PMI, elaborato da S&P Global, rimane appena sopra il livello di 50,0 che separa espansione e contrazione.

    Il lieve incremento dell’indice complessivo è avvenuto nonostante un rallentamento del settore dei servizi, compensato da una maggiore produzione industriale. Inoltre, il sondaggio ha evidenziato il primo aumento degli ordini complessivi da maggio 2024, suggerendo una prospettiva cautamente ottimistica per l’attività economica nell’area dell’euro composta da 20 paesi.

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  • Dow Jones, S&P, Nasdaq, Wall Street, Futures USA Misti mentre Google Evita Gravi Sanzioni Antitrust

    Dow Jones, S&P, Nasdaq, Wall Street, Futures USA Misti mentre Google Evita Gravi Sanzioni Antitrust

    I futures statunitensi indicano un’apertura mista a Wall Street dopo che le azioni sono scese nella sessione precedente. Alphabet ha evitato minacce di severe sanzioni in un caso antitrust di alto profilo, con un giudice federale che ha stabilito che Google non deve cedere il suo popolare browser Chrome. Nel frattempo, gli investitori attendono l’ultimo rapporto economico della Federal Reserve, Salesforce si prepara a pubblicare i risultati trimestrali dopo la chiusura e l’oro ha raggiunto brevemente un nuovo massimo storico.

    Futures Mostrano Segnali Misti

    Mercoledì i futures statunitensi oscillavano intorno alla parità dopo i cali registrati a Wall Street all’inizio della settimana, segnando un avvio prudente in una settimana di trading accorciata dalle festività.

    Alle 02:58 ET, i futures sul Dow erano scesi di 122 punti (-0,3%), i futures sull’S&P 500 erano aumentati di 10 punti (+0,2%) e i futures sul Nasdaq 100 avevano guadagnato 78 punti (+0,3%). I mercati hanno riaperto dopo il Labor Day con incertezze persistenti sul percorso dei dazi statunitensi.

    Il sentimento degli investitori è stato influenzato da una recente sentenza della Corte d’Appello statunitense che ha dichiarato illegali la maggior parte dei dazi all’importazione del presidente Donald Trump. L’amministrazione Trump intende appellarsi alla Corte Suprema, lasciando incertezza su come i dazi possano essere utilizzati come strumento nella politica economica internazionale.

    Sebbene gli indici abbiano chiuso sopra i minimi della sessione, il Cboe Volatility Index, principale indicatore della paura del mercato, è aumentato.

    Tra le azioni individuali, Kraft Heinz (NASDAQ:KHC) è scesa del 7% dopo aver annunciato la scissione in due società separate. Al contrario, PepsiCo (NASDAQ:PEP) è salita dell’1,1% dopo che l’investitore attivista Elliott Management ha comunicato una partecipazione da 4 miliardi di dollari.

    Il Dow Jones Industrial Average ha perso lo 0,6%, l’S&P 500 lo 0,7% e il Nasdaq Composite lo 0,8%, segnando un avvio lento di settembre, mese storicamente difficile per le azioni statunitensi.

    Alphabet Sale Dopo Sentenza Antitrust

    Le azioni Alphabet (NASDAQ:GOOGL) sono aumentate di oltre il 5% nel trading after-hours dopo che il giudice Amit Mehta ha stabilito che Google non dovrà vendere il browser Chrome come parte delle misure del Dipartimento di Giustizia.

    La decisione del giudice consente a Google di evitare una delle sanzioni più severe dopo la precedente constatazione della corte che l’azienda deteneva un monopolio illegale nel mercato delle ricerche. Sebbene Google sarà limitata nei contratti esclusivi per le ricerche, non dovrà cedere asset chiave.

    Il giudice ha anche confermato che Google non deve vendere il sistema operativo Android, un’altra vittoria significativa per l’azienda. Inoltre, i pagamenti a Apple (NASDAQ:AAPL) e ad altri partner per il pre-caricamento dei prodotti Google continueranno, facendo salire anche le azioni Apple nel trading after-hours.

    Il giudizio, valido per sei anni, richiede a Google di condividere alcune informazioni con i concorrenti per affrontare il suo monopolio nelle ricerche online. “[Questo esito meno severo di quanto richiesto dai procuratori governativi sembra aver rassicurato gli investitori.]”

    Beige Book della Fed in Arrivo

    Mercoledì la Federal Reserve pubblicherà il suo ultimo “Beige Book”, fornendo uno degli ultimi snapshot economici prima della riunione politica di settembre.

    Il Beige Book di luglio aveva indicato che i contatti in vari settori prevedevano che le pressioni sui costi “rimarranno elevate nei prossimi mesi”, aumentando “la probabilità che i prezzi al consumo inizino a salire più rapidamente entro la fine dell’estate.” Tutti e 12 i distretti della Fed hanno evidenziato l’impatto delle politiche commerciali di Trump.

    Il rapporto ha anche evidenziato preoccupazioni per un possibile rallentamento dell’attività economica. L’incertezza sui dazi ha spinto alcune aziende a posticipare assunzioni e licenziamenti. Maggiori dettagli sul mercato del lavoro saranno pubblicati questa settimana, tra cui l’indagine sulle offerte di lavoro, i payroll privati e le richieste di disoccupazione settimanali, in preparazione del rapporto sull’occupazione di agosto previsto per venerdì.

    Focus Sugli Utili: Salesforce e Retailer

    Salesforce pubblicherà i risultati dopo la chiusura dei mercati. Gli analisti di Vital Knowledge hanno osservato: “[Il sentiment è stato cauto a causa dei rischi legati alla sostituzione da parte dell’IA, anche se la narrativa ha iniziato a spostarsi a favore del software aziendale nelle ultime settimane grazie ad alcuni solidi rapporti sugli utili del settore.]”

    Dollar Tree presenterà anch’essa i risultati oggi, con gli investitori attenti alla strategia di rilancio. Concorrenti come Dollar General, Target e Walmart hanno registrato “vendite decenti,” hanno aggiunto gli analisti. Hewlett Packard, Campbell’s e Macy’s pubblicheranno anche i risultati.

    Oro tocca Breve Massimo Storico

    I prezzi dell’oro si sono stabilizzati, raggiungendo brevemente un nuovo massimo storico mentre le preoccupazioni per la salute fiscale globale e i dazi USA mantenevano gli investitori orientati verso beni rifugio. L’oro spot è leggermente sceso a 3.530,23$/oz, mentre i futures di dicembre sono saliti dello 0,1% a 3.596,30$/oz. Durante la sessione, l’oro spot aveva raggiunto i 3.547,09$/oz.

    Il rimbalzo del dollaro ha limitato ulteriori guadagni, recuperando gran parte delle perdite della settimana in seguito a una vendita globale di titoli di Stato. Metalli preziosi e industriali hanno mantenuto forti guadagni settimanali.

    Rame Supportato dall’Ottimismo Cinese

    I futures sul rame a Londra hanno superato brevemente i 10.000$/ton, per la prima volta da marzo, sostenuti dalle speranze di una ripresa della domanda cinese, il maggior importatore di rame al mondo.

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  • L’oro supera brevemente i 3.500$/oz tra rischi fiscali e tensioni commerciali

    L’oro supera brevemente i 3.500$/oz tra rischi fiscali e tensioni commerciali

    I prezzi dell’oro nei mercati asiatici hanno superato brevemente i 3.500 dollari l’oncia mercoledì, toccando livelli record mentre gli investitori cercavano rifugio a causa delle persistenti preoccupazioni sulla salute fiscale globale e l’incertezza legata ai dazi statunitensi. Tuttavia, il recupero del dollaro, alimentato dal sell-off dei mercati obbligazionari globali, ha limitato ulteriori guadagni del metallo giallo.

    L’oro spot è stato scambiato a 3.534,61$/oz, mentre i future di dicembre sono saliti dello 0,3% a 3.601,15$/oz. Nella sessione precedente, l’oro spot aveva raggiunto un picco intraday di 3.547,09$/oz. I metalli preziosi hanno mantenuto una performance robusta nel corso della settimana.

    La recente impennata è stata inizialmente scatenata da una sentenza di un tribunale d’appello statunitense che ha dichiarato illegali la maggior parte dei dazi imposti dall’ex presidente Donald Trump, limitandoli fino a metà ottobre. Trump ha annunciato l’intenzione di fare appello alla Corte Suprema; ulteriori sentenze potrebbero costringere Washington a rinegoziare accordi commerciali, aumentando la volatilità dei mercati globali.

    L’aumento dei rendimenti obbligazionari nelle economie sviluppate martedì ha rafforzato l’atteggiamento “risk-off”, sostenendo l’oro, mentre il rafforzamento del dollaro ha contenuto i guadagni. L’attenzione del mercato ora si concentra sul rapporto sull’occupazione non agricola di agosto negli Stati Uniti, che potrebbe influenzare la politica della Federal Reserve. I futures indicano attualmente oltre il 90% di probabilità di un taglio dei tassi di 25 punti base entro fine mese, fattore che ha contribuito alla recente forza dei metalli.

    Altri metalli mostrano performance miste

    Il platino spot è sceso dello 0,6% a 1.402,46$/oz, restando vicino a un massimo di un mese, mentre l’argento è calato dello 0,3% a 40,75$/oz dopo aver raggiunto un picco storico di 14 anni all’inizio della settimana.

    Rame sostenuto dalle speranze di domanda cinese

    Tra i metalli industriali, i future sul rame a Londra hanno perso lo 0,2% a 9.978$/tonnellata, dopo aver superato brevemente i 10.000$/tonnellata, primo livello da marzo. Il rame COMEX è sceso dello 0,3% a 4,6285$/libbra, partendo da un massimo mensile.

    I guadagni recenti del rame sono stati supportati dalle speranze di una domanda più forte dalla Cina, il maggiore consumatore mondiale di rame. Secondo alcuni media, Pechino starebbe pianificando ulteriori misure di stimolo. I dati PMI di agosto hanno mostrato una moderata resilienza dell’economia cinese, anche se potrebbe essere necessario ulteriore supporto per sostenere la crescita.

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  • Il petrolio si mantiene vicino al massimo di un mese mentre aumentano le tensioni USA-Iran e si avvicina l’OPEC+

    Il petrolio si mantiene vicino al massimo di un mese mentre aumentano le tensioni USA-Iran e si avvicina l’OPEC+

    I prezzi del petrolio sono rimasti vicino a un picco di un mese nei primi scambi asiatici di mercoledì, a seguito delle nuove sanzioni statunitensi sul settore petrolifero iraniano, che hanno alimentato preoccupazioni su un possibile restringimento dell’offerta. Ora l’attenzione del mercato è rivolta al prossimo incontro dell’OPEC+, dove ci si aspetta che il cartello mantenga i livelli di produzione attuali dopo una serie di aumenti avvenuti all’inizio di quest’anno.

    Il Brent è quotato a 69,12 dollari al barile, mentre il West Texas Intermediate (WTI) si mantiene a 65,09 dollari al barile. Entrambi i benchmark avevano registrato un picco di un mese martedì e hanno mostrato poche variazioni mercoledì.

    Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha imposto restrizioni a una rete di aziende e navi coinvolte nel trasporto di petrolio iraniano camuffato da greggio iracheno, segnando l’ultimo round di sanzioni dopo lo stallo dei negoziati nucleari con Teheran. Parallelamente, sono sotto osservazione possibili colloqui commerciali USA-India, dopo i dazi del 50% imposti da Washington sugli acquisti indiani di petrolio russo. Disagi nell’offerta emergono anche a causa dell’interruzione delle spedizioni a una raffineria indiana da parte di Arabia Saudita e Iraq.

    Guardando avanti, gli investitori attendono la riunione dell’OPEC+ del 7 settembre per indicazioni sulla produzione. Sebbene sia probabile che la produzione rimanga stabile, il cartello potrebbe adottare misure per limitare ulteriori aumenti, poiché i prezzi sono rimasti generalmente deboli durante l’anno. I dati sulle scorte statunitensi, pubblicati questa settimana dall’American Petroleum Institute e dall’Energy Information Administration, forniranno ulteriori informazioni sulla domanda di carburante dopo la fine del periodo estivo di forte traffico.

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