Gli indici azionari europei hanno aperto la settimana in leggero calo lunedì, con un avvio prudente in vista di eventi geopolitici che potrebbero influenzare la regione.
Alle 03:05 ET, il DAX in Germania è sceso dello 0,1%, il CAC 40 in Francia dello 0,4% e il FTSE 100 nel Regno Unito dello 0,3%.
Relazioni Regno Unito/UE e pace in Ucraina al centro dell’attenzione
Il Regno Unito e l’Unione Europea terranno un summit a Londra lunedì, durante il quale il Primo Ministro britannico Keir Starmer e la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen dovrebbero annunciare un nuovo patto di difesa e sicurezza, oltre a possibili semplificazioni della mobilità nella regione e alla riduzione della burocrazia legata al commercio.
Inoltre, il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump avrà una telefonata con il Presidente russo Vladimir Putin nel corso della giornata, dopo che i negoziati di pace tenuti la settimana scorsa in Turchia sono falliti in loro assenza.
I leader europei, in vista del summit di oggi, hanno discusso domenica la necessità di un cessate il fuoco incondizionato e l’eventuale uso di sanzioni qualora la Russia non partecipi seriamente ai negoziati di pace.
“Il Presidente Putin deve dimostrare di voler la pace accettando il cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni proposto dal Presidente Trump e sostenuto da Ucraina ed Europa,” ha dichiarato domenica il Presidente francese Emmanuel Macron su X.
Attesa per il dato finale sull’inflazione UE di aprile
Il dato economico principale in Europa lunedì è l’indice finale dei prezzi al consumo per aprile nell’area euro.
Si prevede che l’inflazione mensile sia aumentata dello 0,6% ad aprile, con una crescita annua del 2,2%, un livello che probabilmente non impedirà alla Banca Centrale Europea di tagliare i tassi d’interesse a giugno, alla prossima riunione del consiglio direttivo.
La BCE ha già tagliato i tassi sette volte nell’ultimo anno, cercando di stimolare un’economia in difficoltà.
Negli USA, approvata proposta fiscale di Trump
Oltreoceano, una commissione del Congresso americano ha approvato domenica la vasta riforma fiscale proposta dal Presidente Trump, preparandola per il voto alla Camera questa settimana, nonostante la resistenza di un gruppo di repubblicani.
Si stima che questa legge possa aumentare il debito nazionale tra i 3 e i 5 trilioni di dollari in un decennio, contribuendo al declassamento degli Stati Uniti da parte di Moody’s, che ha portato il rating a ‘Aa1’ da ‘AAA’, sottolineando che le amministrazioni successive non sono riuscite a invertire l’aumento del deficit e dei costi di interesse.
Previsioni positive per Ryanair
In Europa, Ryanair (LSE:0RYA) ha segnalato una domanda robusta in tutto il continente e prevede che le tariffe si riprenderanno, recuperando gran parte del calo dello scorso anno che ha ridotto i profitti a causa delle difficoltà dei consumatori.
La più grande compagnia low-cost europea ha registrato un calo del 16% dell’utile annuale al 31 marzo, con una domanda più debole e una disputa con agenti di viaggio online che hanno ridotto le tariffe del 7%.
Diageo (LSE:DGE), produttore di whisky Johnnie Walker e birra Guinness, ha riportato una crescita organica delle vendite del 5,9% nel terzo trimestre, confermando le previsioni per l’intero anno.
Tuttavia, il più grande produttore mondiale di alcolici prevede un impatto annuale di 150 milioni di dollari dalle tariffe imposte dall’amministrazione Trump e ha avviato un programma di risparmio costi da 500 milioni di dollari.
Il petrolio perde parte dei guadagni recenti
I prezzi del petrolio lunedì sono scesi, restituendo parte dei guadagni della settimana precedente mentre i trader analizzavano dati economici cinesi contrastanti.
Alle 03:05 ET, i futures sul Brent sono calati dello 0,8% a 64,89 dollari al barile, mentre i futures sul WTI statunitense sono scesi dello 0,8% a 61,46 dollari al barile.
La produzione industriale cinese è cresciuta più del previsto ad aprile, con l’attività delle fabbriche che si è mantenuta stabile nonostante la pressione dei maggiori dazi commerciali statunitensi sulle esportazioni.
Tuttavia, la domanda interna ha mostrato segnali di debolezza, con le vendite al dettaglio inferiori alle aspettative.
I trader sono rimasti cauti anche dopo che l’agenzia di rating Moody’s ha declassato il rating d’investimento degli USA.
Entrambi gli indici hanno guadagnato più dell’1% la scorsa settimana, spinti da un rally all’inizio della settimana quando USA e Cina hanno concordato una temporanea riduzione dei dazi reciproci.