Category: Uncategorised

  • Oro in calo mentre i trader incassano i profitti in vista della decisione della Fed; attesi i dati PCE sull’inflazione

    Oro in calo mentre i trader incassano i profitti in vista della decisione della Fed; attesi i dati PCE sull’inflazione

    I prezzi dell’oro sono scesi nelle contrattazioni asiatiche di giovedì, penalizzati dalle prese di profitto, anche se continua a crescere la fiducia in un imminente taglio dei tassi da parte della Federal Reserve la prossima settimana.

    Alle 02:28 ET (07:28 GMT), l’oro spot perdeva lo 0,3% a 4.191,55 dollari l’oncia, mentre i future sull’oro USA con consegna a febbraio arretravano anch’essi dello 0,3% a 4.219,46 dollari.

    Segnali dagli Stati Uniti rafforzano le aspettative di un allentamento della Fed

    Il calo dei prezzi del metallo giallo è arrivato nonostante i mercati continuino ad attribuire un’alta probabilità — quasi il 90% — a un taglio dei tassi di 25 punti base nella riunione della Fed del 9–10 dicembre, secondo il CME FedWatch.

    Gli ultimi dati statunitensi hanno rafforzato questa percezione. Il report ADP ha mostrato un calo di 32.000 posti di lavoro nel settore privato a novembre, un’inversione marcata rispetto al rialzo rivisto di 47.000 posti di ottobre e ben al di sotto delle attese.

    L’indice ISM dei servizi ha segnalato un’espansione modesta, ma diversi sottoindici hanno indicato un raffreddamento dell’attività.

    Gli operatori attendono ora la pubblicazione, prevista per venerdì, dell’indice PCE di settembre — la misura d’inflazione preferita dalla Fed — per avere indicazioni più precise sull’entità del taglio dei tassi.

    A complicare ulteriormente il quadro ci sono le notizie secondo cui l’amministrazione Trump avrebbe annullato improvvisamente i colloqui con vari candidati alla successione di Jerome Powell, alimentando l’ipotesi che Kevin Hassett possa diventare il nuovo presidente della Fed. Una leadership potenzialmente più accomodante aumenterebbe l’attrattiva dell’oro come asset privo di rendimento.

    Metalli in ribasso

    Il calo ha colpito anche altri metalli preziosi e industriali, con gli investitori che hanno ridotto le posizioni in vista della decisione della Fed.

    I future sull’argento sono scesi dell’1% a 58,00 dollari l’oncia, mentre quelli sul platino hanno perso l’1,3% a 1.661,60 dollari.

    Sul fronte dei metalli di base, il rame benchmark al London Metal Exchange ha ceduto lo 0,2% a 11.455,260 dollari a tonnellata, mentre i future sul rame USA sono rimasti fermi a 5,39 dollari la libbra.

  • Dow Jones, S&P, Nasdaq, Wall Street, Futures, Richieste di sussidi al centro dell’attenzione; Salesforce alza la guidance: i fattori che muovono i mercati oggi

    Dow Jones, S&P, Nasdaq, Wall Street, Futures, Richieste di sussidi al centro dell’attenzione; Salesforce alza la guidance: i fattori che muovono i mercati oggi

    I futures sugli indici statunitensi sono rimasti poco mossi giovedì mattina, mentre gli investitori si preparavano a nuovi dati sul mercato del lavoro e valutavano le crescenti aspettative di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve entro la fine del mese. Intanto, Salesforce (NYSE:CRM) ha rivisto al rialzo le previsioni di ricavi e utili rettificati per l’intero esercizio, sostenuta dalla forte domanda per i suoi agenti di intelligenza artificiale. I prezzi del greggio sono saliti dopo nuovi attacchi ucraini contro infrastrutture petrolifere russe.

    Futures in lieve calo dopo i primi rialzi

    I futures USA si sono mossi vicino alla parità, restituendo parte dei guadagni precedenti, mentre i trader attendevano dati economici chiave che potrebbero influenzare la direzione della politica monetaria.

    Alle 03:31 ET, i futures sul Dow erano invariati, quelli sull’S&P 500 in calo di 5 punti (0,1%) e quelli sul Nasdaq 100 in flessione di 38 punti (0,2%).

    Gli indici principali avevano chiuso in rialzo nella seduta precedente, sostenuti da dati più deboli del previsto sull’occupazione privata e da un report ISM che segnalava una contrazione dell’occupazione nei servizi e una diminuzione dei prezzi pagati. L’insieme delle indicazioni ha rafforzato le aspettative di un taglio dei tassi di 25 punti base da parte della Fed nella riunione del 9–10 dicembre, con probabilità ora vicine all’89%, secondo il CME FedWatch.

    I mercati hanno inoltre ignorato un report secondo cui varie divisioni di Microsoft avrebbero ridotto gli obiettivi di crescita per alcuni prodotti legati all’IA. Microsoft ha smentito, ma il titolo ha comunque perso il 2,5%.

    In arrivo i dati sulle richieste iniziali di sussidi

    Giovedì il Dipartimento del Lavoro pubblicherà il dato settimanale sulle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione. Gli economisti prevedono un aumento a 219.000 da 216.000.

    Il dato precedente aveva toccato un minimo di sette mesi, indicando licenziamenti ancora modesti ma domanda di lavoro in indebolimento.

    Nonostante la mancanza di dati occupazionali più completi dovuta al lungo shutdown federale, la Fed ha affermato nelle riunioni di settembre e ottobre che ci sono prove sufficienti di un raffreddamento del mercato del lavoro per giustificare un allentamento dei costi di finanziamento.

    Salesforce aumenta le previsioni

    Il titolo Salesforce è salito di oltre il 2% nelle contrattazioni after-hours dopo che la società ha alzato le previsioni sui ricavi e sugli utili rettificati per il 2026 fiscale.

    L’azienda prevede una forte domanda per le sue soluzioni di agenti IA, soprattutto tra i clienti corporate. Le imprese che adottano strumenti di automazione e IA si stanno rivolgendo sempre più a Salesforce, cuigli agenti sono in grado di automatizzare attività e supportare decisioni.

    In una dichiarazione, l’amministratore delegato Marc Benioff ha affermato che i prodotti Agentforce e Data 360 sono stati “i motori del momentum”, registrando ricavi ricorrenti annuali per quasi 1,4 miliardi di dollari, rappresentando una crescita “esplosiva” del 114% su base annua.

    Oro in leggero calo

    L’oro è sceso, complice qualche presa di profitto, nonostante la crescente convinzione che la Fed taglierà i tassi la prossima settimana.

    L’oro spot ha perso lo 0,3% a 4.191,39 dollari l’oncia, mentre i future USA di febbraio sono scesi dello 0,3% a 4.219,40 dollari.

    Tassi più bassi tendono a favorire asset privi di rendimento come il metallo prezioso. Il mercato attende anche il dato PCE di settembre, ritardato, in uscita venerdì.

    Petrolio in rialzo

    I prezzi del petrolio sono aumentati dopo nuovi attacchi ucraini a infrastrutture russe, che hanno alimentato timori per l’offerta globale, in un contesto di scarsi progressi diplomatici.

    Il Brent è salito dello 0,6% a 63,04 dollari al barile, mentre il WTI ha guadagnato lo 0,8% a 59,42 dollari.

    Secondo un report Reuters, le forze ucraine hanno colpito l’oleodotto Druzhba nella regione russa di Tambov, riaccendendo i timori di interruzioni nelle esportazioni di petrolio. I colloqui tra funzionari USA e russi si sono conclusi senza progressi.

  • DAX, CAC, FTSE100, Le borse europee proseguono il rialzo grazie alle aspettative di un taglio dei tassi della Fed; in arrivo i dati sulle vendite al dettaglio dell’eurozona

    DAX, CAC, FTSE100, Le borse europee proseguono il rialzo grazie alle aspettative di un taglio dei tassi della Fed; in arrivo i dati sulle vendite al dettaglio dell’eurozona

    Le piazze europee hanno chiuso in rialzo giovedì, proseguendo il recente slancio mentre gli investitori attendono un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve previsto per la prossima settimana. L’attenzione nella regione è ora puntata anche sui dati delle vendite al dettaglio dell’eurozona.

    Alle 08:05 GMT, il DAX tedesco avanzava dello 0,8%, il CAC 40 francese guadagnava lo 0,4% e il FTSE 100 di Londra saliva dello 0,1%.

    Mercati sostenuti dalle attese di allentamento della Fed

    Le borse europee hanno registrato un andamento positivo, sostenute dalla crescente fiducia che la banca centrale statunitense avvierà un allentamento monetario la prossima settimana, complice una serie di dati USA più deboli del previsto.

    Il rapporto ADP ha mostrato un rallentamento delle assunzioni, mentre l’indice ISM dei servizi ha indicato condizioni più morbide nel settore. Ora l’attenzione si sposta sui dati PCE di venerdì — il dato macro più importante della settimana — che potrebbe influenzare ulteriormente le aspettative sul fronte Fed.

    Secondo il CME FedWatch, i mercati attribuiscono circa il 90% di probabilità a un taglio di 25 punti base il 10 dicembre.

    In arrivo i dati sulle vendite al dettaglio dell’eurozona

    In Europa, nel corso della giornata verranno pubblicati anche i dati sull’attività edilizia, ma il focus principale sarà sulle vendite al dettaglio di ottobre, utili per valutare la tenuta dei consumi.

    Gli analisti prevedono un dato mensile invariato, un lieve miglioramento rispetto al calo dello 0,1% registrato a settembre.

    La Banca Centrale Europea si riunirà più avanti nel mese e dovrebbe lasciare i tassi invariati nell’ultimo meeting dell’anno. La presidente Christine Lagarde ha affermato mercoledì che gli indicatori dell’inflazione core sono in linea con l’obiettivo dell’istituto e che l’inflazione dovrebbe restare vicina al 2% nei prossimi mesi. Ha aggiunto che le nuove proiezioni dello staff, attese per il 18 dicembre, offriranno maggiore chiarezza su crescita e inflazione.

    Società in evidenza: Rio Tinto, SSP Group, Frasers, Aurubis

    Rio Tinto (LSE:RIO) ha alzato le sue previsioni di produzione di rame per il 2025 e abbassato la guidance sui costi, presentando la nuova struttura operativa al Capital Markets Day 2025.

    SSP Group (LSE:SSPG), operatore globale di punti ristoro in aeroporti e stazioni, ha riportato risultati solidi: ricavi in aumento del 6% e utile operativo sottostante in crescita dell’8,4%.

    Frasers Group (LSE:FRAS) ha confermato la sua guidance annuale di 550–600 milioni di sterline, nonostante un calo del 2,8% dell’utile semestrale rettificato. L’amministratore delegato Michael Murray ha avvertito che “L’eccesso di scorte continua a gravare sul settore, portando a un aumento dell’attività promozionale.”

    Aurubis (TG:NDA) ha dichiarato che il flusso di cassa netto è aumentato di quasi il 30% nel 2024–25, toccando il livello più alto degli ultimi tre anni, e ha proposto un aumento del dividendo.

    Il petrolio sale su nuovi timori per l’offerta russa

    I prezzi del greggio sono aumentati giovedì dopo nuovi attacchi ucraini contro infrastrutture energetiche russe, che hanno riacceso le preoccupazioni sull’offerta globale, mentre i negoziati diplomatici per porre fine al conflitto non hanno prodotto progressi.

    Il Brent è salito dello 0,4% a 62,92 dollari al barile, mentre il WTI statunitense è avanzato dello 0,6% a 59,29 dollari.

    Un report Reuters di mercoledì ha riferito che le forze ucraine hanno colpito l’oleodotto Druzhba nella regione russa di Tambov, alimentando i timori di possibili interruzioni delle esportazioni di petrolio. Nel frattempo, i colloqui ad alto livello tra Stati Uniti e Russia si sono conclusi senza passi avanti.

  • Stellantis richiama oltre 72.000 camion Ram per un malfunzionamento del display del cruscotto

    Stellantis richiama oltre 72.000 camion Ram per un malfunzionamento del display del cruscotto

    Stellantis (BIT:STLAM) sta richiamando 72.509 veicoli Ram negli Stati Uniti dopo aver individuato un problema software che può causare lo spegnimento improvviso del display del quadro strumenti.

    La National Highway Traffic Safety Administration statunitense ha reso noto il richiamo lunedì, sulla base della documentazione fornita dal costruttore.

    Secondo quanto riportato, un malfunzionamento del software può far diventare nero il display del cruscotto in alcuni modelli Ram, impedendo ai conducenti di visualizzare informazioni essenziali sullo stato del veicolo.

    La casa automobilistica, proprietaria dei marchi Chrysler e Ram, non ha ancora chiarito quali modelli siano coinvolti né fornito una tempistica per l’avvio degli interventi di riparazione.

  • Borsa di Milano in lieve rialzo all’avvio; STM vola, Fincantieri tra i migliori titoli

    Borsa di Milano in lieve rialzo all’avvio; STM vola, Fincantieri tra i migliori titoli

    Le contrattazioni a Milano sono partite con un tono leggermente positivo giovedì, in linea con l’andamento delle principali borse europee dopo il buon finale di Wall Street e il rally registrato a Tokyo.

    Intorno alle 9:40, il FTSE MIB segnava un progresso dello 0,15%.

    STM (BIT:STM) guidava il listino principale con un balzo del 3,6%. L’intero comparto europeo dei semiconduttori ha beneficiato di un report di Bloomberg secondo cui la cinese Cambricon Technologies prevede di più che triplicare la propria produzione di chip entro il 2026, nel tentativo di sfidare Nvidia (NASDAQ:NVDA) nel mercato domestico.

    Fincantieri (BIT:FCT) seguiva con un rialzo del 2,9% dopo aver annunciato un accordo di cooperazione industriale con Asry in Bahrain. Il titolo ha inoltre beneficiato della notizia del suo ingresso nel FTSE MIB nella prossima revisione trimestrale. Interpump (BIT:IP), che verrà sostituita, è comunque salita di oltre il 3%.

    Debole l’andamento dei bancari, con MPS (BIT:BMPS) in calo dell’1,3% e sia Banco BPM (BIT:BAMI) sia Popolare di Sondrio in flessione di circa l’1%. Meglio gli industriali, in particolare Prysmian (BIT:PRY) e Stellantis (BIT:STLAM), entrambe in aumento di circa l’1,5%.

  • Meta dovrebbe affrontare un nuovo esame dell’UE per l’integrazione dell’IA in WhatsApp

    Meta dovrebbe affrontare un nuovo esame dell’UE per l’integrazione dell’IA in WhatsApp

    Bruxelles si sta preparando ad avviare una nuova indagine antitrust su Meta Platforms Inc (NASDAQ:META) legata all’introduzione degli strumenti di intelligenza artificiale all’interno di WhatsApp, ha riferito giovedì il Financial Times.

    Secondo il rapporto, che cita due funzionari informati sulla questione, la Commissione Europea intende esaminare come Meta abbia integrato il suo assistente Meta AI nella popolare piattaforma di messaggistica all’inizio di quest’anno.

    L’annuncio potrebbe arrivare nei prossimi giorni, anche se i tempi potrebbero cambiare, ha aggiunto il quotidiano.

    Se confermata, l’indagine si aggiungerebbe alla crescente serie di sfide normative per Meta in Europa, dove le autorità hanno progressivamente intensificato il controllo sulle attività dell’azienda e sulle sue app.

  • Dow Jones, S&P, Nasdaq, Futures, Wall Street si prepara ad aprire in rialzo grazie all’ottimismo sui tagli dei tassi

    Dow Jones, S&P, Nasdaq, Futures, Wall Street si prepara ad aprire in rialzo grazie all’ottimismo sui tagli dei tassi

    I future sugli indici statunitensi indicano un avvio positivo mercoledì, suggerendo che le azioni potrebbero estendere i guadagni registrati nella sessione precedente.

    I future sono rimasti in territorio positivo dopo che nuovi dati di ADP hanno mostrato un inatteso calo dell’occupazione nel settore privato per novembre. Secondo il rapporto, i salariati privati sono diminuiti di 32.000 unità lo scorso mese, dopo un aumento rivisto al rialzo di 47.000 in ottobre. Gli economisti si aspettavano un modesto incremento di circa 10.000 posti di lavoro, rispetto ai 42.000 inizialmente riportati per ottobre.

    Il calo sorprendente dell’occupazione ha rafforzato le aspettative di un nuovo taglio dei tassi da parte della Federal Reserve durante la riunione di politica monetaria della prossima settimana. Il CME FedWatch Tool ora indica una probabilità dell’88,8% di una riduzione di 25 punti base.

    Il sentiment di rischio potrebbe essere ulteriormente sostenuto dal continuo rimbalzo del Bitcoin, in aumento di oltre il 2% nelle prime ore di mercoledì dopo un forte balzo martedì.

    Martedì, i mercati statunitensi hanno oscillato dopo un avvio in rialzo, ma hanno mantenuto un tono positivo. Tutti e tre i principali indici hanno chiuso in progresso, recuperando parte delle perdite di lunedì.

    Il Nasdaq è salito di 137,75 punti (+0,6%) a 23.413,67. Il Dow Jones ha guadagnato 185,13 punti (+0,4%) a 47.474,46, mentre l’S&P 500 è avanzato di 16,74 punti (+0,3%) a 6.829,37.

    La forza di Wall Street è coincisa con il robusto rimbalzo del Bitcoin (COIN:BTCUSD), balzato di oltre il 6% dopo il forte scivolone di lunedì. Anche Nvidia (NASDAQ:NVDA), spesso considerata un indicatore del sentiment di rischio, ha contribuito al miglioramento dell’umore di mercato.

    I titoli dei semiconduttori hanno guidato il rialzo, con il Philadelphia Semiconductor Index in crescita dell’1,8%. Anche le società dell’hardware informatico hanno mostrato progressi, con l’indice NYSE Arca Computer Hardware in aumento dell’1,7%.

    Buone performance anche per i titoli delle compagnie aeree e delle telecomunicazioni, mentre le società legate all’oro, al gas naturale e al petrolio hanno mostrato debolezza.

    Nonostante la performance positiva, l’interesse all’acquisto è rimasto contenuto poiché gli operatori attendono dati economici statunitensi cruciali nei prossimi giorni, che potrebbero influenzare le aspettative in vista dell’annuncio della Fed della prossima settimana.

  • DAX, CAC, FTSE100, Borse europee contrastate mentre gli investitori valutano i nuovi dati macro

    DAX, CAC, FTSE100, Borse europee contrastate mentre gli investitori valutano i nuovi dati macro

    Le borse europee hanno registrato un andamento misto mercoledì, mentre gli operatori hanno esaminato una nuova serie di dati economici della regione.

    Il FTSE 100 del Regno Unito è sceso dello 0,1%, mentre il CAC 40 francese è salito dello 0,1% e il DAX tedesco ha guadagnato lo 0,3%.

    Nuove rilevazioni di S&P Global hanno mostrato che il settore privato dell’Eurozona è cresciuto al ritmo più rapido da maggio 2023, con servizi e manifattura entrambi in espansione. L’indice composito finale HCOB è salito a 52,8 a novembre da 52,5 in ottobre, superando la stima preliminare di 52,4.

    L’indagine ha indicato un miglioramento dell’attività nei servizi durante il mese, mentre la crescita della produzione manifatturiera si è moderata, toccando il livello più basso degli ultimi nove mesi.

    In un’altra comunicazione, Eurostat ha riferito che i prezzi alla produzione dell’Eurozona sono aumentati dello 0,1% in ottobre, invertendo il calo dello 0,1% registrato a settembre. Escludendo l’energia, i prezzi alla produzione sono rimasti invariati per il quarto mese consecutivo.

    Tra i singoli titoli, Inditex è balzata dopo aver riportato un aumento delle vendite del 10,6% all’inizio del quarto trimestre, sostenuto dalla forte domanda per le collezioni autunno-inverno.

    Airbus (EU:AIR) ha inoltre registrato un buon rialzo a Parigi dopo aver confermato le sue previsioni di EBIT rettificato per l’intero anno.

    In terreno negativo, Hugo Boss (TG:BOSS) è crollata dopo che il gruppo di moda tedesco ha avvertito che vendite e utili diminuiranno nel 2026 prima di tornare a crescere nel 2027.

    Anche Sainsbury’s (LSE:SBRY) ha subito un calo dopo che il fondo sovrano del Qatar ha venduto circa 266 milioni di sterline ($352 milioni) di azioni del supermercato britannico.

  • Il petrolio sale mentre crescono i timori che i negoziati Russia-Ucraina possano fallire, mantenendo le forniture sotto sanzioni

    Il petrolio sale mentre crescono i timori che i negoziati Russia-Ucraina possano fallire, mantenendo le forniture sotto sanzioni

    I prezzi del petrolio sono saliti mercoledì, invertendo le perdite iniziali, poiché gli operatori ritengono sempre più improbabile che i colloqui di pace tra Russia e Ucraina portino alla rimozione delle sanzioni sul greggio russo. Tuttavia, i guadagni sono rimasti contenuti a causa delle preoccupazioni persistenti su un eccesso di offerta globale.

    Alle 08:16 GMT, il Brent era in rialzo di 26 centesimi, o dello 0,4%, a 62,71 dollari al barile, mentre il West Texas Intermediate statunitense avanzava di 29 centesimi, o dello 0,53%, a 58,95 dollari. Entrambi i contratti avevano perso oltre l’1% nella sessione precedente.

    Gli analisti di Goldman Sachs hanno osservato in un report che “i mercati petroliferi e quelli delle previsioni non sembrano attribuire una grande probabilità a un accordo di pace a breve termine e alla rimozione delle sanzioni sul petrolio russo.”

    Secondo il governo russo, un incontro di cinque ore tra il presidente Vladimir Putin e gli inviati più alti livello del presidente statunitense Donald Trump non ha portato a un compromesso su un possibile piano di pace per l’Ucraina. I mercati seguono da vicino i colloqui per capire se le sanzioni contro aziende russe — tra cui Rosneft e Lukoil — potrebbero essere revocate, liberando così forniture attualmente bloccate.

    Le preoccupazioni sono aumentate dopo che ieri Putin ha accusato i governi europei di ostacolare i tentativi degli Stati Uniti di porre fine al conflitto, sostenendo che avessero presentato proposte “assolutamente inaccettabili” per Mosca. Le sue dichiarazioni hanno alimentato l’idea che il greggio russo continuerà a essere venduto principalmente a Paesi come Cina e India, poiché i colloqui potrebbero non portare a un accordo.

    Tony Sycamore, analista di IG, ha scritto in una nota che, nonostante lo scetticismo sui colloqui, “le preoccupazioni riguardo a un eccesso di offerta e a una domanda debole continuano a pesare sul prezzo del petrolio, che deve restare sopra il supporto nella fascia dei 50 dollari per evitare un calo più profondo.”

    La guerra, iniziata con l’invasione russa dell’Ucraina nel 2022, si è intensificata, con Kyiv che colpisce sempre più spesso infrastrutture petrolifere russe tramite droni. I recenti attacchi a siti di esportazione sulla costa russa del Mar Nero evidenziano i rischi geopolitici ancora presenti nei mercati energetici.

    Intanto, l’aumento delle scorte di petrolio negli Stati Uniti ha aggiunto ulteriore pressione. Secondo fonti di mercato che citano i dati dell’American Petroleum Institute, pubblicati martedì, le scorte di greggio USA sono aumentate di 2,48 milioni di barili nella settimana terminata il 28 novembre. Le scorte di benzina sono salite di 3,14 milioni di barili e quelle di distillati di 2,88 milioni.

    I dati ufficiali dell’Energy Information Administration statunitense sono attesi più tardi nella giornata di mercoledì.

  • L’oro resta stabile mentre i mercati attendono i dati USA e la decisione della Fed

    L’oro resta stabile mentre i mercati attendono i dati USA e la decisione della Fed

    Il prezzo dell’oro è rimasto perlopiù invariato nelle contrattazioni asiatiche di mercoledì, con gli investitori in attesa di una serie di importanti dati economici statunitensi e della riunione della Federal Reserve della prossima settimana, dove è ampiamente previsto un taglio dei tassi.

    Alle 02:45 ET (07:45 GMT), l’oro spot era quasi invariato a 4.204,55 dollari l’oncia, mentre i futures sull’oro USA salivano dello 0,4% a 4.235,75 dollari. All’inizio della settimana il metallo prezioso aveva toccato un massimo di sei settimane a 4.264,29 dollari l’oncia.

    Aspettative di una Fed più accomodante e debolezza del dollaro sostengono l’oro

    Secondo il FedWatch del CME, i mercati attribuiscono ormai una probabilità vicina al 90% a un taglio dei tassi nella riunione del 9–10 dicembre.
    Questo orientamento più dovish ha indebolito il dollaro USA verso i livelli minimi da metà novembre, rendendo l’oro più conveniente per gli acquirenti esteri.

    Anche segnali di rallentamento nell’economia statunitense hanno aumentato le speculazioni su un allentamento monetario imminente. Gli operatori attendono il rapporto ADP sull’occupazione privata di mercoledì e l’indice PCE di settembre, atteso venerdì dopo il rinvio — due indicatori monitorati attentamente dalla Fed.

    Le ipotesi su un cambio ai vertici della Fed rafforzano il clima di attese accomodanti

    A contribuire al tono più morbido è anche la possibilità di un cambiamento nella leadership della banca centrale. Secondo vari report, Kevin Hassett — consigliere economico della Casa Bianca noto per la sua posizione favorevole ai tassi più bassi — sarebbe tra i candidati principali a succedere a Jerome Powell.

    Tale prospettiva ha ulteriormente sostenuto l’attrattiva dell’oro come bene rifugio.

    Metalli in tono dimesso in attesa della Fed

    Il resto del comparto dei metalli è rimasto cauto, con molti investitori in stand-by in vista della decisione della prossima settimana.

    I futures dell’argento sono rimasti fermi a 58,67 dollari l’oncia, poco sotto il record di 59,65 dollari.
    I futures del platino sono scesi dell’1,2% a 1.663,60 dollari l’oncia.

    I metalli industriali hanno registrato lievi rialzi: il rame benchmark alla London Metal Exchange è salito dello 0,5% a 11.255,20 dollari a tonnellata, mentre i futures sul rame USA sono avanzati dello 0,7% a 5,29 dollari la libbra.