Author: Fiona Craig

  • Il dollaro si stabilizza in attesa dei discorsi della Fed e dei dati sull’inflazione

    Il dollaro si stabilizza in attesa dei discorsi della Fed e dei dati sull’inflazione

    Il dollaro statunitense si è mantenuto stabile lunedì dopo la volatilità della scorsa settimana, con gli investitori concentrati su una serie di interventi dei funzionari della Federal Reserve che potrebbero fornire indicazioni sulla politica monetaria, in attesa dei dati chiave sull’inflazione.

    Alle 04:20 ET (08:20 GMT), il Dollar Index, che misura il valore del dollaro rispetto a sei valute principali, è sceso leggermente a 97,155. La scorsa settimana l’indice aveva toccato i livelli più bassi degli ultimi tre anni dopo il taglio dei tassi della Fed, per poi recuperare durante scambi volatili.

    Attenzione ai funzionari della Fed

    Gli operatori seguono con attenzione i commenti di diversi membri della Fed per capire l’evoluzione dei tassi di interesse dopo l’avvio del ciclo di tagli. John Williams, Thomas Barkin e Stephen Miran parleranno lunedì, mentre Raphael Bostic, Michelle Bowman e il presidente della Fed Jerome Powell interverranno martedì.

    Con altri due incontri della Fed previsti entro fine anno, questi interventi e i dati economici imminenti saranno determinanti per l’orientamento degli investitori. L’indice dei prezzi delle spese per consumi personali (PCE), il principale indicatore di inflazione della Fed, sarà pubblicato venerdì e dovrebbe salire leggermente al 2,8% rispetto al 2,6% di luglio.

    “Plenty of Fed speakers this week will clarify the FOMC’s policy views after Chair Powell’s cautious remarks last week,” hanno osservato gli analisti di ING. “With the Dot Plot signalling two more cuts this year, we don’t expect much support for the dollar, which is looking moderately expensive in the short-term.”

    Valute europee

    EUR/USD è salito dello 0,1% a 1,1762, in attesa del rapporto sulla fiducia dei consumatori dell’eurozona. “This week’s eurozone calendar revolves around tomorrow’s PMIs, which are expected to flatten up after some good August readings. Later this week, the German Ifo will complete the activity survey picture,” ha aggiunto ING. “EUR/USD’s short-term fair value is 1.190 as of this morning, and we see upside risks beyond the 1.180 level this week as the dollar may shed its post-Fed gains.”

    GBP/USD è salito dello 0,2% a 1,3499, recuperando dal minimo delle ultime due settimane, messo sotto pressione dall’aumento del debito pubblico e dalla decisione sui tassi della Bank of England che evidenzia il delicato equilibrio tra crescita e inflazione.

    Valute asiatiche

    USD/CNY è sceso leggermente a 7,1138 dopo che la People’s Bank of China ha lasciato invariati i tassi LPR a 3,0% per un anno e 3,5% per cinque anni, mantenendo livelli storicamente bassi in un contesto economico interno difficile. La banca centrale probabilmente attenderà la Quarta Sessione Plenaria di ottobre per rivedere la politica monetaria.

    USD/JPY è salito dello 0,1% a 148,09, oscillando in un range ristretto dopo che la Bank of Japan ha lasciato invariati i tassi la scorsa settimana. AUD/USD è sceso dello 0,2% a 0,6579 dopo le dichiarazioni del governatore della Reserve Bank of Australia, Michele Bullock, secondo cui i dati economici recenti hanno rispettato le attese, pur rimanendo incerte le prospettive globali.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Dow Jones, S&P, Nasdaq, Wall Street, I futures USA calano leggermente mentre gli investitori attendono gli utili tecnologici e i dati economici

    Dow Jones, S&P, Nasdaq, Wall Street, I futures USA calano leggermente mentre gli investitori attendono gli utili tecnologici e i dati economici

    I futures sulle azioni statunitensi hanno registrato un lieve calo lunedì, mentre gli operatori si preparano a una settimana dominata dai risultati delle aziende tecnologiche e dai principali indicatori economici. Tra le società più osservate c’è Micron, con gli investitori che cercano segnali sull’andamento del settore dell’intelligenza artificiale. Nel frattempo, le azioni delle aziende IT indiane sono scese dopo l’annuncio di una nuova tassa sui visti H-1B negli Stati Uniti, mentre le azioni di BYD hanno perso terreno a seguito delle notizie che Berkshire Hathaway di Warren Buffett ha completamente venduto la sua partecipazione nel produttore di veicoli elettrici.

    Futures in leggero calo

    Nei primi scambi di lunedì, i futures sul Dow sono scesi di 87 punti (-0,2%), quelli sull’S&P 500 di 12 punti (-0,2%) e i futures sul Nasdaq 100 di 46 punti (-0,2%). La scorsa settimana, gli indici principali di Wall Street hanno chiuso per due giorni consecutivi a livelli record, con volumi di scambio ai massimi dal mese di aprile. S&P 500 e Nasdaq Composite hanno registrato la terza settimana consecutiva in rialzo, sostenuti dal taglio dei tassi di 25 punti base della Federal Reserve e dai segnali di ulteriori riduzioni.

    Tra i titoli individuali, FedEx è salito dopo aver pubblicato risultati trimestrali migliori del previsto, mentre Apple ha registrato un leggero aumento dopo che JPMorgan Chase ha alzato il prezzo obiettivo.

    Utili tecnologici da monitorare

    Questa settimana l’attenzione è rivolta agli utili delle aziende tecnologiche, con gli analisti in cerca di indicazioni sui trend di crescita legati all’intelligenza artificiale. Micron (NASDAQ:MU) pubblicherà i risultati dopo la chiusura del mercato di martedì. Il sentiment attorno alla società è positivo, grazie ai risultati di Broadcom (NASDAQ:AVGO) e Oracle (NASDAQ:ORCL) e alle valutazioni favorevoli degli analisti, secondo Vital Knowledge.

    Altre società tecnologiche chiave in uscita questa settimana includono il fornitore di componenti Apple, Jabil, che prevede forte domanda per le infrastrutture AI, e Accenture, di cui gli investitori monitoreranno l’impatto dell’AI sul business.

    Il cambiamento dei visti pesa sulle IT indiane

    A livello internazionale, le mega-cap tecnologiche statunitensi sono rimaste stabili negli scambi di Francoforte dopo l’annuncio della nuova tassa annuale di 100.000 dollari per i visti H-1B. Microsoft, Alphabet e Goldman Sachs hanno avvertito i dipendenti di possibili interruzioni lavorative.

    Le azioni delle aziende IT indiane, tra cui Tech Mahindra, Tata Consultancy e Infosys, sono scese, riflettendo la forte dipendenza dai contratti basati negli Stati Uniti. La nuova tassa, insieme al raddoppio delle tariffe sull’importazione di petrolio dall’India imposto da Trump, potrebbe rappresentare ulteriori sfide per il settore.

    Le azioni BYD scendono dopo l’uscita di Berkshire Hathaway

    BYD (USOTC:BYDDF) è calata sia a Hong Kong sia in Cina continentale dopo la notizia che Berkshire Hathaway ha venduto completamente la sua partecipazione. Le azioni BYD quotate a Hong Kong hanno perso il 3,5% a HK$109,50, mentre le azioni continentali sono scese dell’1%, contribuendo al calo dell’1% dell’indice Hang Seng. Berkshire ha confermato la dismissione, che segue la riduzione graduale della sua partecipazione dal 2022 a meno del 5% delle azioni in circolazione di BYD.

    Oro vicino ai massimi storici

    I prezzi dell’oro hanno continuato a salire lunedì, avvicinandosi ai massimi della settimana scorsa, sostenuti dalle aspettative di ulteriori tagli dei tassi da parte della Fed. L’oro spot è salito dello 0,9% a 3.715,50 dollari l’oncia, mentre i futures hanno guadagnato l’1,2% a 3.750,20$/oz. Gli investitori monitorano i prossimi dati economici statunitensi, compresa la misura dell’inflazione preferita dalla Fed, e le dichiarazioni dei responsabili politici. I tassi più bassi continuano a favorire gli asset senza rendimento come l’oro, mentre anche i prezzi dei metalli più ampi hanno beneficiato della decisione della banca centrale.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • L’oro resta vicino ai massimi grazie alle prospettive di nuovi tagli dei tassi

    L’oro resta vicino ai massimi grazie alle prospettive di nuovi tagli dei tassi

    I prezzi dell’oro sono saliti nei mercati asiatici lunedì, rimanendo vicini ai record della scorsa settimana, sostenuti dall’ottimismo per ulteriori tagli dei tassi d’interesse negli Stati Uniti dopo la recente mossa della Federal Reserve.

    I guadagni del metallo sono stati contenuti da un moderato rimbalzo del dollaro statunitense, tornato dai minimi di oltre tre anni. L’oro spot è salito dello 0,3% a 3.697,70 dollari l’oncia, mentre i futures sull’oro hanno registrato un +0,7% a 3.733,10$/oz alle 01:33 ET (05:33 GMT). La scorsa settimana l’oro spot aveva toccato un picco di 3.707,70$/oz.

    Il taglio dei tassi della Fed sostiene i metalli preziosi

    Il recente rally dell’oro è seguito al taglio dei tassi di 25 punti base della Fed, mirato a contrastare i crescenti rischi sul mercato del lavoro. La banca centrale ha indicato che ulteriori riduzioni dei tassi potrebbero essere attuate se dovessero persistere segnali di debolezza occupazionale, pur mantenendo l’attenzione sui rischi inflazionistici, in particolare legati ai dazi commerciali.

    Secondo i dati CME FedWatch, i mercati prevedono almeno un altro taglio di 50 punti base entro fine anno. I tassi più bassi favoriscono generalmente gli asset privi di rendimento come l’oro, riducendo il costo opportunità di detenere il metallo. Anche altri metalli hanno beneficiato del taglio della Fed: il platino spot è salito dello 0,8% a 1.419,90$/oz, mentre l’argento spot ha guadagnato l’1,3% a 43,6495$/oz. I futures del rame sul London Metal Exchange hanno registrato un +0,1% a 10.001,10$/tonnellata, mentre il rame COMEX ha aumentato dello 0,1% a 4,6315$/lb.

    Focus sui dati economici statunitensi e sui discorsi della Fed

    Gli investitori seguono una serie di importanti dati economici negli Stati Uniti questa settimana che potrebbero influenzare le aspettative sui tassi d’interesse nel breve termine. Il Presidente della Fed, Jerome Powell, parlerà martedì, mentre altri funzionari forniranno ulteriori commenti.

    L’indice dei prezzi PCE, il principale indicatore di inflazione preferito dalla Fed, sarà pubblicato venerdì e si prevede che mostri come l’inflazione core rimanga al di sopra dell’obiettivo annuale del 2%. Altri dati in arrivo includono gli indici preliminari dei responsabili degli acquisti per settembre e la lettura finale della crescita del PIL del secondo trimestre.

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  • Il petrolio sale tra la minaccia di nuove sanzioni UE e gli attacchi ucraini

    Il petrolio sale tra la minaccia di nuove sanzioni UE e gli attacchi ucraini

    I prezzi del petrolio in Asia sono aumentati lunedì, dopo una settimana di cali, mentre i trader valutavano l’impatto potenziale di nuove sanzioni dell’Unione Europea contro la Russia e dei continui attacchi ucraini alle infrastrutture energetiche.

    Alle 21:50 ET (01:50 GMT), i futures sul Brent con consegna a novembre sono saliti dello 0,6% a 67,06 dollari al barile, mentre il WTI ha guadagnato lo 0,5% a 63,02 dollari al barile. La scorsa settimana, il Brent era sceso di quasi lo 0,5%, sotto pressione anche dalle richieste dell’ex presidente Donald Trump di abbassare i prezzi del petrolio.

    L’Unione Europea stringe la morsa sul settore energetico russo

    Venerdì, la Commissione Europea ha annunciato il suo 19° pacchetto di sanzioni contro la Russia, rivolto alle aziende che violano le restrizioni vigenti sulle importazioni di energia russa. Il piano interessa commercianti, raffinerie e società petrolchimiche in paesi terzi, inclusa la Cina, e propone anche l’inserimento di 118 navi della cosiddetta “flotta ombra” russa.

    Inoltre, l’UE sta valutando un’anticipazione del divieto di importazione di gas naturale liquefatto (LNG) russo, potenzialmente al 1° gennaio 2027, sotto pressione degli Stati Uniti. I funzionari statunitensi hanno espresso sostegno, mentre Trump ha esortato l’Europa a imporre tariffe severe ai principali acquirenti di petrolio russo, come Cina e India, accelerando la transizione dalle forniture energetiche russe.

    Gli attacchi ucraini interrompono la raffinazione russa

    L’Ucraina ha intensificato gli attacchi alle infrastrutture energetiche russe. Sabato, i droni ucraini hanno colpito la raffineria Saratov di Rosneft e l’impianto di Novokuibyshevsk nella regione del Volga, provocando esplosioni e grandi incendi. Novokuibyshevsk, nell’Oblast di Samara, tratta oltre 8,8 milioni di tonnellate di petrolio all’anno, mentre Saratov ne gestisce più di 7 milioni.

    I mercati considerano questi interventi un fattore di supporto per i prezzi del petrolio, poiché riducono la capacità operativa e aumentano i rischi per le esportazioni di greggio e prodotti raffinati. Gli analisti osservano che anche chiusure temporanee di terminal o pipeline possono stringere i margini di offerta globale, rafforzando il sostegno ai prezzi.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • DAX, CAC, FTSE100, Le azioni europee calano mentre i funzionari della Fed e i dati sull’inflazione al centro dell’attenzione

    DAX, CAC, FTSE100, Le azioni europee calano mentre i funzionari della Fed e i dati sull’inflazione al centro dell’attenzione

    I mercati azionari europei hanno chiuso leggermente in ribasso lunedì, con gli investitori che hanno adottato un atteggiamento prudente in vista dei dati chiave sull’inflazione negli Stati Uniti, a seguito del recente taglio dei tassi della Federal Reserve.

    Alle 07:05 GMT, il DAX tedesco è sceso dello 0,3%, il CAC 40 francese dello 0,1% e il FTSE 100 del Regno Unito dello 0,1%.

    Funzionari della Fed e dati sull’inflazione sotto i riflettori

    I mercati globali avevano beneficiato dei record di chiusura di Wall Street la scorsa settimana dopo il taglio dei tassi della Fed, ma il momentum si è raffreddato lunedì a causa dell’incertezza sul percorso futuro della politica monetaria della banca centrale. I trader stanno attualmente scontando 44 punti base di allentamento nei due restanti incontri della Fed previsti per quest’anno.

    I funzionari della Fed John Williams, Thomas Barkin e Stephen Miran parleranno in eventi separati lunedì, mentre l’attenzione si concentrerà su Raphael Bostic, Michelle Bowman e sul Presidente della Fed Jerome Powell martedì. I loro commenti, insieme ai dati economici in arrivo, saranno fondamentali per orientare il sentiment degli investitori nel breve termine.

    L’indice dei prezzi delle spese per consumi personali degli Stati Uniti, la misura preferita dalla Fed per l’inflazione, sarà pubblicato venerdì. Si prevede che il dato di agosto salga leggermente al 2,8% dal 2,6% di luglio. In Europa, è attesa più tardi la stima flash del sentimento dei consumatori dell’Eurozona per settembre.

    La Cina mantiene i tassi invariati

    Nel frattempo, la People’s Bank of China ha mantenuto invariato il tasso di riferimento per il quarto mese consecutivo, come previsto. Gli investitori seguono anche i negoziati commerciali in corso tra Stati Uniti e Cina, inclusa l’intesa della scorsa settimana sulle operazioni statunitensi di TikTok.

    Le aziende devono anche fare i conti con la nuova direttiva sull’immigrazione dell’amministrazione Trump, entrata in vigore domenica, che impone un costo di 100.000 dollari per i visti H-1B necessari ai nuovi dipendenti per entrare negli Stati Uniti.

    Aggiornamenti su aziende ed energia

    Nelle notizie aziendali, il produttore svedese di apparecchiature per telecomunicazioni Ericsson (BIT:1ERICB) ha annunciato un contratto di otto anni del valore di circa 1,3 miliardi di dollari per fornire infrastrutture 5G alla rete mobile del Regno Unito VodafoneThree. L’accordo segue la fusione di giugno tra Vodafone (LSE:VOD) e CK Hutchison (USOTC:CKHUY) nel Regno Unito, che ha creato VodafoneThree e prevede investimenti di 11 miliardi di sterline (14,8 miliardi di dollari) nei prossimi dieci anni per costruire una delle reti 5G più avanzate d’Europa.

    I prezzi del petrolio sono saliti lunedì, supportati dalle crescenti tensioni geopolitiche in Medio Oriente e dal possibile impatto di nuove misure dell’UE volte a limitare le entrate energetiche della Russia. Alle 03:05 ET, i future sul Brent hanno guadagnato lo 0,7% a 67,19 dollari al barile, mentre il WTI statunitense è salito dello 0,7% a 62,84 dollari al barile. Entrambi i benchmark avevano chiuso venerdì in ribasso di oltre l’1% per timori legati a un eccesso di offerta e al calo della domanda.

    Gli sviluppi del weekend, tra cui il riconoscimento dello Stato palestinese da parte di quattro nazioni occidentali, hanno aumentato l’incertezza in Medio Oriente, una regione chiave produttrice di petrolio. Inoltre, venerdì la Commissione Europea ha proposto il suo 19° pacchetto di sanzioni contro la Russia, che prevede penalità per commercianti, raffinerie e aziende petrolchimiche in paesi terzi – inclusa la Cina – che violano le regole esistenti sulle importazioni di energia russa.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Dow Jones, S&P, Nasdaq, I futures di Wall Street indicano un’apertura in leggero rialzo

    Dow Jones, S&P, Nasdaq, I futures di Wall Street indicano un’apertura in leggero rialzo

    I futures sui principali indici statunitensi suggeriscono un’apertura leggermente positiva venerdì, mentre gli investitori cercano di continuare il momentum registrato nella forte seduta di giovedì.

    Nonostante settembre sia tradizionalmente uno dei mesi più deboli per le azioni, negli ultimi giorni i principali indici hanno mostrato una tendenza al rialzo. L’ottimismo riguardo i tassi di interesse più bassi ha sostenuto i mercati, a seguito del taglio di 25 punti base deciso dalla Federal Reserve mercoledì e dei segnali di due ulteriori riduzioni nel corso dell’anno.

    Gli operatori monitoreranno anche una chiamata prevista tra il presidente Donald Trump e il presidente cinese Xi Jinping, che dovrebbe concentrarsi su un potenziale accordo per le operazioni di TikTok negli Stati Uniti.

    L’attività di mercato potrebbe rimanere relativamente contenuta, vista la mancanza di dati economici rilevanti e l’incertezza sul prossimo catalizzatore importante dopo la mossa della Fed.

    Giovedì, le azioni hanno costruito sui guadagni iniziali per registrare nuovi massimi di chiusura. Il Nasdaq ha guidato la crescita, salendo di 209,40 punti, pari allo 0,9%, a 22.470,73. L’S&P 500 ha avanzato di 31,61 punti, pari allo 0,5%, a 6.631,96, mentre il Dow è cresciuto di 124,10 punti, pari allo 0,3%, a 46.142,42.

    Le azioni tecnologiche sono state il principale motore del rally. Intel (NASDAQ:INTC) è salita del 22,8% al suo livello di chiusura più alto in oltre un anno dopo aver annunciato una collaborazione con Nvidia (NASDAQ:NVDA) per sviluppare più generazioni di prodotti personalizzati per data center e PC. Nvidia è cresciuta del 3,5% e prevede di investire 5 miliardi di dollari in Intel a 23,28 dollari per azione.

    La società di cybersecurity CrowdStrike (NASDAQ:CRWD) è balzata del 12,8% dopo aver fornito una guidance positiva e annunciato una partnership strategica con Salesforce (NYSE:CRM) durante il suo investor day di mercoledì.

    I dati economici hanno mostrato che le richieste iniziali di sussidio di disoccupazione sono calate più del previsto a 231.000 per la settimana conclusasi il 13 settembre, in calo di 33.000 rispetto ai 264.000 della settimana precedente rivisti. Gli economisti avevano previsto una riduzione a 240.000.

    Nel frattempo, il Conference Board ha riportato che il suo indice anticipatore economico è sceso dello 0,5% ad agosto, più del previsto -0,1%, dopo un aumento rivisto dello 0,1% a luglio.

    Le azioni dei semiconduttori hanno spinto il Philadelphia Semiconductor Index al rialzo del 3,6% a un massimo di chiusura record. Anche altri settori tecnologici, tra cui hardware per computer e biotecnologie, hanno contribuito ai guadagni del Nasdaq.

    Anche le azioni finanziarie hanno registrato un rally, con il KBW Bank Index in aumento dell’1,4% e il NYSE Arca Broker/Dealer Index del 1,3%.

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  • DAX, CAC, FTSE100, Le azioni europee mostrano scambi contenuti mentre si chiude la settimana delle banche centrali

    DAX, CAC, FTSE100, Le azioni europee mostrano scambi contenuti mentre si chiude la settimana delle banche centrali

    Le azioni europee mostrano un’attività contenuta venerdì, mentre la settimana si conclude dopo una serie di decisioni chiave delle banche centrali.

    I dati economici del Regno Unito hanno fornito un leggero supporto, con le vendite al dettaglio in aumento per il terzo mese consecutivo ad agosto. L’Ufficio per le Statistiche Nazionali ha riportato che il volume delle vendite al dettaglio è cresciuto dello 0,5% rispetto a luglio, leggermente sopra le aspettative degli economisti dello 0,4%. I dati di luglio sono stati rivisti al rialzo allo 0,5%.

    Sul fronte dei mercati, il DAX tedesco ha registrato un calo dello 0,1%, mentre il FTSE 100 del Regno Unito si è mantenuto quasi stabile e il CAC 40 francese è salito dello 0,2%.

    Tra le società, Vodafone (LSE:VOD) ha registrato un balzo dopo aver annunciato l’acquisizione di Telekom Romania Mobile Communications S.A., inclusa la sua base di clienti post-pagamento, per 30 milioni di euro.

    IG Group Holdings (LSE:IGG) è scesa dopo aver annunciato l’acquisizione di Independent Reserve, una importante piattaforma australiana di scambi di criptovalute.

    Nel frattempo, Close Brothers (LSE:CBG) ha perso terreno dopo aver posticipato di una settimana la pubblicazione dei risultati preliminari 2025. Anche il fornitore di componenti auto Stabilus (TG:STM) ha registrato un calo dopo aver rivisto al ribasso le previsioni di utile netto rispetto alle stime di mercato.

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  • Le azioni Stellantis ricevono l’upgrade a “Buy” mentre Berenberg evidenzia la ripresa negli USA e i nuovi lanci

    Le azioni Stellantis ricevono l’upgrade a “Buy” mentre Berenberg evidenzia la ripresa negli USA e i nuovi lanci

    Stellantis (BIT:STLAM) ha visto la sua valutazione alzata da “hold” a “buy” da Berenberg, che ha anche incrementato il prezzo obiettivo a 9,50 € da 9 €. L’upgrade arriva mentre il costruttore auto smaltisce l’inventario più vecchio negli Stati Uniti e si prepara a una serie di nuovi lanci di prodotto.

    La società di intermediazione ha sottolineato che Stellantis è pronta per “graduali miglioramenti degli utili” man mano che le operazioni nordamericane si stabilizzano e nuovi modelli arrivano sul mercato.

    “La narrativa sta chiaramente migliorando grazie a una situazione dell’inventario molto migliore negli USA e al momentum dei nuovi prodotti in arrivo,” hanno osservato gli analisti.

    Il percorso di ripresa di Stellantis, tuttavia, resta delicato. Nel primo semestre del 2025, l’utile operativo rettificato si è mantenuto vicino al pareggio prima di 3,3 miliardi di euro di oneri straordinari, mentre il flusso di cassa libero ha mostrato un segno negativo pari a 3 miliardi di euro.

    Le tariffe continuano a pesare sui risultati, costando circa 330 milioni di euro nel periodo, con un impatto previsto di 1,2 miliardi di euro nella seconda metà dell’anno. Gli analisti prevedono un miglioramento sequenziale fino al 2026, supportato dalla leva operativa derivante da volumi più elevati.

    Negli Stati Uniti, Stellantis ha definito il suo stock “molto sano e di buona qualità,” avendo smaltito i veicoli più vecchi. La società sta reintroducendo prodotti in segmenti dai quali era uscita, inclusi SUV di medie dimensioni e pickup di grandi dimensioni come Jeep Cherokee, V8-RAM 1500 e modelli Dodge a combustione interna.

    Negli ultimi quattro anni, Stellantis ha perso circa 400 punti base di quota di mercato negli USA, principalmente per strategie interne. Gli analisti stimano che recuperare metà di questa quota potrebbe aumentare i volumi statunitensi del 20%.

    Berenberg ha inoltre evidenziato la flessibilità di Stellantis nel gestire le pressioni commerciali. I suoi stabilimenti USA operano a circa il 55% della capacità, consentendo di spostare la produzione dal Messico se le tariffe dovessero aumentare.

    L’Europa resta una sfida. Le registrazioni hanno rallentato rispetto ai concorrenti durante l’estate, riflettendo il calo delle vendite di veicoli commerciali leggeri e i costi legati ai nuovi lanci. Un graduale rollout della piattaforma STLA-Smart per i modelli del segmento B ha ulteriormente limitato la crescita, anche se la disponibilità dovrebbe migliorare nel 2026.

    Gli aggiustamenti normativi da Bruxelles, che permettono ai costruttori di mediare la conformità alle emissioni su tre anni invece che annualmente, hanno alleviato le pressioni immediate.

    Le proiezioni finanziarie prevedono vendite in calo a 148,8 miliardi di euro nel 2025, prima di risalire a 153,9 miliardi nel 2026. L’EBIT dovrebbe crescere da 2,9 miliardi a 7,1 miliardi, mentre l’utile netto è previsto tornare positivo a 4,3 miliardi. L’EPS riportato è stimato in calo di 0,31 € nel 2025, per poi risalire a 1,54 € nel 2026.

    Nonostante le sfide a breve termine, Berenberg ha evidenziato i punti di forza strutturali di Stellantis, citando la capacità di produrre grandi volumi su piattaforme modulari mantenendo l’efficienza dei costi.

    Con un rapporto di 5,3 volte gli utili stimati per il 2026, rispetto alla media dei pari di 5,8, Berenberg ha concluso che le azioni Stellantis rimangono interessanti ai livelli attuali.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Banco BPM: Fusione con Crédit Agricole “non l’unica opzione”, secondo Castagna

    Banco BPM: Fusione con Crédit Agricole “non l’unica opzione”, secondo Castagna

    Banco BPM (BIT:BAMI) continua a muoversi in un contesto ad alto rischio, nonostante il fallimento del tentativo di acquisizione da parte di UniCredit (BIT:UCG).

    Kepler Cheuvreux ha recentemente iniziato a seguire le azioni della banca, guidata dall’amministratore delegato Giuseppe Castagna, il quale ha sottolineato che una possibile fusione con Crédit Agricole Italia (EU:ACA) rappresenta “la più chiara opportunità” per Banco BPM, precisando però che questa “non è l’unica”.

    “Ci sono molte opportunità perché hanno una grande banca in Italia, Crédit Agricole Italia, e abbiamo molte sinergie con loro. Abbiamo già un impianto di prodotti con loro nel ramo assicurazioni danni e crediti al consumo. Questo è sicuramente qualcosa che potrebbe essere utile per l’economia italiana,” ha spiegato Castagna.

    Il gruppo francese ha confermato il proprio interesse. “Ci sono diversi scenari che potrebbero svilupparsi nei prossimi mesi, trimestri e persino anni,” ha dichiarato il vice-AD Jérôme Grivet. Data la focalizzazione della banca francese sul credito alle imprese, una partnership potrebbe procedere anche se il governo imponesse condizioni di golden power, simili a quelle affrontate da UniCredit.

    Castagna ha citato un’altra possibile collaborazione con Banca Monte dei Paschi di Siena, di cui Banco BPM detiene circa il 9%.

    “Siena è il secondo distributore più grande dei prodotti Anima, e siamo stati molto interessati a collaborare con loro,” ha affermato Castagna, riferendosi all’acquisto da parte di BPM del 5% di Rocca Salimbeni dal Tesoro (ora ridotto al 4,47% includendo la quota di Anima) prima dell’offerta pubblica di scambio di Andrea Orcel. “Il contratto durerà fino al 2030 e, dato che siamo azionisti significativi, vorremmo avere qualche idea. Se questo potrà portare a ulteriori opportunità di fusione, lo vedremo più avanti. Ma è una buona opportunità,” ha aggiunto.

    L’AD ha sottolineato che tutte le opzioni restano aperte, incluso un rinnovato interesse da parte di UniCredit, sebbene rimanga scettico: “Orcel è così bravo nelle M&A che quando dice che non sta cercando fusioni e acquisizioni ora, potrebbe comunque avere qualcosa in mente. L’unica cosa certa è che quando ha lanciato l’offerta, la nostra banca valeva 10 miliardi di euro; ora vale 19 miliardi.”

    Castagna ha concluso sul precedente tentativo di offerta di UniCredit: “Hanno ritirato la loro offerta per la nostra banca perché non potevano eguagliare il nostro valore. Hanno fatto un’offerta bassa e alla fine hanno ottenuto un’offerta bassa.”

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • La Borsa di Milano ha aperto la seduta leggermente in rialzo venerdì, seguendo l’andamento positivo degli altri mercati europei, sostenuta dai titoli bancari e dalla buona performance di Stellantis

    La Borsa di Milano ha aperto la seduta leggermente in rialzo venerdì, seguendo l’andamento positivo degli altri mercati europei, sostenuta dai titoli bancari e dalla buona performance di Stellantis

    Il costruttore automobilistico è salito del 2,5% dopo che Berenberg ha aggiornato il suo rating a ‘buy’, riflettendo una crescente fiducia nel settore automobilistico europeo.

    Salvatore Ferragamo (BIT:SFER) ha proseguito il suo rally, guadagnando il 4% dopo gli acquisti di ieri spinti da strategie di copertura. Al contrario, Moncler (BIT:MONC) ha perso l’1%.

    Tra le banche, Unicredit (BIT:UCG) e BPER (BIT:BPE) hanno registrato rialzi appena sotto l’1%, Banco BPM (BIT:BAMI) è leggermente sceso, mentre MPS (BIT:BMPS) è rimasto stabile.

    Le azioni di Recordati (BIT:REC) sono calate di oltre l’1% dopo le dimissioni del CFO Luigi La Corte.

    Alle 9:25, l’indice FTSE MIB era scambiato in rialzo dello 0,3%.

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