Author: Fiona Craig

  • I mercati europei restano cauti tra trimestrali e tensioni commerciali USA-UE

    I mercati europei restano cauti tra trimestrali e tensioni commerciali USA-UE

    Le borse europee hanno avviato la settimana in modo prudente, mentre gli investitori valutano una nuova ondata di risultati aziendali e gli ultimi sviluppi nei delicati negoziati commerciali tra Stati Uniti e Unione Europea.

    Alle 08:06 GMT di lunedì, lo Stoxx 600 europeo si manteneva stabile, con movimenti limitati anche per il DAX tedesco. Il CAC 40 francese ha perso lo 0,2% (-16 punti), mentre il FTSE 100 di Londra ha registrato un lieve rialzo dello 0,1% (+12 punti).

    Trimestrali contrastanti influenzano il sentiment

    Tra i risultati aziendali, spiccano i numeri positivi di Ryanair (LSE:0RYA): la compagnia low cost ha più che raddoppiato l’utile netto nel trimestre aprile–giugno, grazie all’aumento delle tariffe last-minute e alla coincidenza delle vacanze pasquali. Inoltre, Ryanair ha indicato che le prenotazioni per l’estate sono “robuste”.

    Sul fronte opposto, Stellantis (BIT:STLAM) ha deluso i mercati prevedendo una perdita netta di 2,3 miliardi di euro nel primo semestre 2025. Il titolo, quotato a Milano, ha aperto in calo.

    Tensioni commerciali al centro dell’attenzione

    Al di là delle trimestrali, l’attenzione degli operatori si concentra sulle trattative tra Bruxelles e Washington per evitare un’escalation tariffaria.

    Il Segretario al Commercio USA, Howard Lutnick, ha espresso fiducia nel raggiungimento di un accordo prima dell’entrata in vigore dei dazi “reciproci” voluti da Trump il 1° agosto. Tuttavia, rimangono dubbi concreti.

    L’UE vorrebbe mantenere un’imposta di base del 10%, ma secondo il Wall Street Journal, gli Stati Uniti spingono per un aumento al 15% e ulteriori concessioni.

    Di fronte a queste pressioni, anche la Germania ha adottato un tono più rigido, allineandosi alla Francia in una posizione più assertiva. L’UE sta valutando nuove contromisure contro le aziende statunitensi, oltre a quelle già previste.

    Intanto, i leader europei – tra cui Ursula von der Leyen e Antonio Costa – incontreranno il presidente cinese Xi Jinping giovedì, in un contesto geopolitico sempre più complesso.

    Attesa per la BCE

    Gli investitori guardano anche alla prossima decisione della Banca Centrale Europea, prevista per il 24 luglio. Gli analisti si aspettano che i tassi rimangano fermi al 2%, dopo il taglio di 25 punti base a giugno.

    Quel taglio è stato l’ottavo in un anno, ma la BCE ha lasciato intendere che a luglio adotterà una pausa, soprattutto a causa dell’incertezza derivante dalle tensioni commerciali.

    “Le prossime mosse della BCE dipenderanno molto dall’evoluzione delle dispute tariffarie e dall’impatto sulle prospettive di crescita”, hanno scritto gli analisti di Erste Group.

    Il petrolio scende leggermente

    I prezzi del greggio sono scesi leggermente, condizionati dai timori sul calo della domanda globale e dalle sanzioni europee sul petrolio russo.

    Alle 04:23 ET, il Brent era in calo dello 0,3% a 69,08 dollari al barile, mentre il WTI perdeva anch’esso lo 0,3%, a 65,89 dollari.

    L’ultimo pacchetto di sanzioni dell’UE contro Mosca ha incluso misure contro la società indiana Nayara Energy, che raffina greggio russo. Secondo ING, il mercato ha reagito in modo tiepido, ma la misura più impattante potrebbe essere il divieto d’importazione di prodotti raffinati da greggio russo in paesi terzi.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Deutsche Bank mantiene una visione positiva sull’Euro Stoxx 50 con un potenziale rialzo del 6% entro il 2025

    Deutsche Bank mantiene una visione positiva sull’Euro Stoxx 50 con un potenziale rialzo del 6% entro il 2025

    Deutsche Bank prevede un incremento di circa il 6% per l’indice Euro Stoxx 50 entro la fine del 2025, confermando il proprio obiettivo nonostante le continue tensioni commerciali globali. Le previsioni della banca tengono conto di un dazio di base del 10% e di prelievi settoriali mirati, impatti che secondo l’istituto sono già scontati dal mercato.

    “Buona parte di queste pressioni sembrano già riflesse nei prezzi,” ha affermato Maximilian Uleer, responsabile della strategia azionaria europea e cross-asset di Deutsche Bank. Ha sottolineato che la revisione al ribasso del 10% delle stime sugli utili 2025, registrata da ottobre 2024, dimostra come il mercato abbia già integrato le potenziali conseguenze, anche considerando un indebolimento del dollaro statunitense.

    Secondo Uleer, l’impatto sugli utili derivante dallo scenario base sarebbe leggermente inferiore al 4%, un livello considerato gestibile alla luce dei downgrade già avvenuti. Uno scenario più negativo, con tariffe al 20%, potrebbe invece azzerare la crescita degli utili e ridurre le valutazioni azionarie del 10%, anche se Uleer ritiene questa ipotesi poco probabile a causa dei danni che comporterebbe per l’economia e i mercati finanziari americani.

    I titoli europei hanno mostrato solidità nel 2025, anche grazie a importanti misure fiscali, soprattutto in Germania. L’indice MDAX, favorito da Deutsche Bank, ha sovraperformato lo STOXX 600 del 10% da febbraio, mentre il portafoglio di titoli tedeschi legati alla ripresa ha registrato un +28% dalla sua creazione.

    Nonostante questi risultati, Uleer continua a preferire le small e mid cap rispetto alle large cap. A livello geografico, ha adottato una posizione tattica neutrale tra azioni statunitensi ed europee, dopo aver mostrato una preferenza per gli USA in aprile, quando le tensioni sui dazi si erano temporaneamente attenuate. Tuttavia, mantiene una preferenza strategica per i mercati europei, sostenuta da stimoli fiscali, miglioramento del sentiment e ripresa manifatturiera.

    Guardando avanti, Uleer si aspetta una stabilizzazione delle valutazioni per l’Euro Stoxx 50, con una ripresa della crescita degli utili nella seconda metà del 2025 e nel 2026. Tra i fattori di supporto cita la spesa pubblica anticipata della Germania, il recente pacchetto fiscale degli Stati Uniti e i nuovi obiettivi di finanziamento NATO.

    Per quanto riguarda i settori, Deutsche Bank resta positiva su banche, costruzioni e industriali (esclusa la difesa), mantenendo un atteggiamento prudente verso sanità e beni di consumo primari.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • DAX, CAC, FTSE100, I mercati europei mostrano performance contrastanti mentre le preoccupazioni sui dazi si attenuano grazie a dati USA solidi

    DAX, CAC, FTSE100, I mercati europei mostrano performance contrastanti mentre le preoccupazioni sui dazi si attenuano grazie a dati USA solidi

    Le azioni europee hanno registrato risultati misti venerdì, sostenute in parte da indicatori economici statunitensi incoraggianti e da solidi utili nel settore tecnologico, che hanno temporaneamente alleviato i timori legati ai dazi.

    Il DAX tedesco è sceso dello 0,3%, mentre il CAC 40 francese ha guadagnato lo 0,1% e il FTSE 100 di Londra lo 0,2%.

    Sul fronte economico, i prezzi alla produzione in Germania hanno continuato la loro tendenza al ribasso, calando per il quarto mese consecutivo a giugno, trainati dalla diminuzione dei costi energetici, secondo Destatis. L’indice dei prezzi alla produzione ha registrato un calo dell’1,3% su base annua, accelerando rispetto al -1,2% di maggio.

    Tra le notizie aziendali, l’azienda di ingegneria Senior (LSE:SNR) è salita dopo aver annunciato la vendita della divisione Aerostrutture per un massimo di 200 milioni di sterline e un programma di riacquisto azionario da 40 milioni di sterline.

    Anche Burberry Group (LSE:BRBY), azienda di beni di lusso, ha visto un aumento delle azioni dopo una performance migliore del previsto nelle vendite comparabili del primo trimestre.

    Il gigante chimico BASF SE (TG:BAS) è salito dopo aver siglato un contratto di fornitura di gas naturale di dieci anni con Equinor.

    Il contractor della difesa Saab (BIT:1SAAB) è balzato in avanti dopo aver riportato profitti e vendite del secondo trimestre superiori alle aspettative.

    Al contrario, le azioni di Salzgitter AG (TG:SZG) sono crollate dopo che il produttore tedesco di acciaio ha rivisto al ribasso le previsioni per l’intero anno a causa di un secondo trimestre debole.

    Il colosso farmaceutico GSK (LSE:GSK) ha subito pressioni dopo che un comitato consultivo della FDA statunitense ha sconsigliato l’approvazione del suo trattamento per il cancro del sangue, Blenrep.

    Infine, Electrolux, produttore svedese di elettrodomestici, ha subito un forte calo nonostante abbia riportato utili operativi del secondo trimestre superiori alle previsioni.

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  • Dow Jones, S&P, Nasdaq, Le azioni USA pronte a salire grazie ai dati economici e ai risultati societari

    Dow Jones, S&P, Nasdaq, Le azioni USA pronte a salire grazie ai dati economici e ai risultati societari

    I mercati statunitensi sembrano pronti ad aprire in rialzo venerdì, consolidando i forti guadagni degli ultimi due giorni. Rapporti economici positivi e risultati trimestrali solidi stanno attenuando le preoccupazioni sulle politiche commerciali del Presidente Trump.

    Le azioni di 3M (NYSE:MMM) sono salite del 2,7% nel pre-mercato dopo aver superato le aspettative del secondo trimestre e rivisto al rialzo le previsioni di vendita. Anche American Express (NYSE:AXP) ha impressionato con utili trimestrali migliori del previsto, sostenendo un clima positivo sui mercati.

    Netflix (NASDAQ:NFLX), invece, ha perso il 2,9% nel pre-mercato nonostante abbia superato le previsioni di ricavi, a causa di timori su margini di profitto in calo nel resto dell’anno.

    Le azioni del settore immobiliare potrebbero trovare supporto dopo il rapporto del Dipartimento del Commercio che ha mostrato una ripresa più forte del previsto nelle nuove costruzioni di case a giugno.

    Giovedì, Nasdaq e S&P 500 hanno raggiunto nuovi massimi storici di chiusura, con guadagni rispettivamente dello 0,7% e dello 0,5%, mentre il Dow è salito dello 0,5%.

    Le vendite al dettaglio sono aumentate dello 0,6% a giugno, molto oltre le aspettative, e le richieste di sussidi di disoccupazione sono scese al minimo degli ultimi tre mesi, sottolineando la solidità dell’economia USA. I prezzi delle importazioni sono aumentati moderatamente, meno del previsto.

    I settori tecnologia, servizi petroliferi, finanza, acciaio e software hanno guidato i guadagni, mentre sanità e farmaceutica hanno registrato performance inferiori.

    Chris Zaccarelli, CIO di Northlight Asset Management, ha evidenziato come la spesa dei consumatori e il mercato del lavoro robusto continuino a sostenere il rally azionario, nonostante le tensioni commerciali e valutazioni elevate.

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  • Dow Jones, S&P, Nasdaq, I futures USA salgono mentre Netflix pubblica gli utili; sentiment del Michigan e regolamentazioni crypto al centro dell’attenzione

    Dow Jones, S&P, Nasdaq, I futures USA salgono mentre Netflix pubblica gli utili; sentiment del Michigan e regolamentazioni crypto al centro dell’attenzione

    I futures sulle azioni statunitensi sono saliti moderatamente venerdì mentre gli investitori monitoravano gli aggiornamenti sugli utili e attendevano dati economici chiave. Netflix (NASDAQ:NFLX) ha riportato risultati trimestrali migliori delle attese, ma le azioni sono scese dopo che gli analisti hanno segnalato che i risultati non hanno pienamente soddisfatto le elevate aspettative. L’attenzione si sposta anche sull’indice del sentiment dei consumatori in arrivo, mentre Bitcoin è salito dopo l’approvazione da parte della Camera degli Stati Uniti di tre importanti disegni di legge per stabilire regole chiare sulle valute digitali.

    Futures mostrano guadagni moderati

    I futures a Wall Street erano leggermente in rialzo venerdì, indicando una continuazione dei guadagni della sessione precedente sostenuti da solidi report sugli utili del secondo trimestre e segni di crescita economica costante nonostante le incertezze sui dazi.

    Alle 03:51 ET, i futures sul Dow erano in rialzo di 64 punti (0,1%), quelli sull’S&P 500 erano saliti di 8 punti (0,1%) e quelli sul Nasdaq 100 avevano aggiunto 27 punti (0,1%).

    Gli indici principali hanno registrato guadagni giovedì, supportati da risultati aziendali positivi e commenti incoraggianti dei dirigenti. I dati economici della settimana indicano inoltre che l’economia USA sta accelerando, anche se le pressioni inflazionistiche legate alla politica commerciale aggressiva del Presidente Donald Trump persistono.

    Gli economisti avvertono che i dazi potrebbero far aumentare i prezzi e rallentare la crescita, anche se l’impatto preciso resta incerto.

    “[Il] nostro caso base rimane che i dazi imposti alla fine non causeranno una recessione — anche se prevediamo un rallentamento della crescita,” hanno detto gli analisti di Capital Economics in una nota.

    Aggiornamento sugli utili di Netflix

    Le azioni di Netflix sono leggermente scese nel trading after-hours nonostante utili e previsioni solidi per il secondo trimestre. La società ha registrato un utile per azione diluito di 7,19 $, superando le stime di 7,08 $, trainata dal successo della serie di punta “Squid Game”, secondo dati LSEG citati da Reuters.

    Netflix ha anche alzato la guida sui ricavi annuali a una forchetta tra 44,8 e 45,2 miliardi di dollari, rispetto ai 44,5 miliardi precedenti.

    La società ha sottolineato che la previsione migliorata è stata in parte dovuta al recente indebolimento del dollaro USA, che gli analisti di Vital Knowledge hanno definito una “fonte di bassa qualità.”

    Thomas Monteiro di Investing.com ha commentato che le previsioni “ora sembrano piuttosto conservative,” aggiungendo che ciò è “problematico per un titolo valutato come perfetto.” Le azioni Netflix sono aumentate di oltre il 43% quest’anno, sostenute dalla speranza che la società continui a rafforzare la propria posizione nello streaming.

    Rapporto sul sentiment dei consumatori del Michigan

    Gli investitori attendono il dato mensile sul sentiment dei consumatori dall’Università del Michigan, che dovrebbe mostrare un leggero aumento a luglio con aspettative di inflazione stabili.

    “Vedremo se le aspettative di inflazione a un anno sono continuate a diminuire: attualmente sono al 5%, anche se le opinioni divergono nettamente tra rispondenti democratici (molto alte) e repubblicani (molto basse),” hanno detto gli analisti di ING.

    Questa pubblicazione segue una settimana di solide vendite al dettaglio e richieste di sussidi di disoccupazione inferiori alle previsioni, rafforzando la percezione di un’economia resiliente nonostante le pressioni tariffarie.

    Waller della Fed sostiene un taglio dei tassi

    In questo contesto, la Federal Reserve ha adottato un approccio prevalentemente attendista sulle decisioni sui tassi. Tuttavia, il Governatore della Fed Christopher Waller ha dichiarato giovedì che un taglio dei tassi nella prossima riunione è giustificato, citando rischi crescenti per l’economia.

    Ha suggerito che l’impatto inflazionistico dei dazi è probabilmente temporaneo e non duraturo.

    “Ha senso tagliare” il tasso di politica monetaria di 25 punti base durante la riunione Fed del 29-30 luglio, ha detto Waller a un evento.

    I commenti arrivano mentre il Presidente Trump aumenta la pressione sul Presidente della Fed Jerome Powell per abbassare rapidamente i costi di finanziamento. Powell, sottolineando l’indipendenza della Fed, preferisce una strategia cauta per valutare pienamente gli effetti dei dazi.

    Bitcoin sale dopo l’approvazione di leggi sulla regolamentazione crypto alla Camera USA

    Bitcoin ha superato temporaneamente i 120.000 $ nel trading asiatico di venerdì, dirigendosi verso il quarto guadagno settimanale consecutivo dopo che la Camera degli Stati Uniti ha approvato tre disegni di legge volti a stabilire un quadro regolamentare per le criptovalute.

    Alle 03:52 ET, Bitcoin era scambiato in rialzo dell’1,1% a 119.583,3 $.

    All’inizio della settimana, Bitcoin aveva raggiunto massimi record oltre i 123.000 $, ma la presa di profitto e le preoccupazioni sull’approvazione definitiva delle leggi crypto hanno limitato i guadagni.

    Il “GENIUS Act”, approvato con un voto bipartisan di 308-122, richiede agli emittenti di stablecoin di mantenere riserve equivalenti in dollari di alta qualità e sottoporsi a audit regolari, con supervisione federale e statale.

    Altri due disegni di legge approvati sono il CLARITY Act, che chiarisce la giurisdizione tra SEC e CFTC sulle token digitali, e l’Anti-CBDC Surveillance State Act, che vieta alla Fed di emettere una valuta digitale della banca centrale senza il consenso esplicito del Congresso.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Il dollaro scende leggermente ma punta a guadagni settimanali grazie a solidi dati economici USA

    Il dollaro scende leggermente ma punta a guadagni settimanali grazie a solidi dati economici USA

    Il dollaro statunitense è sceso modestamente venerdì, ma era destinato a segnare un secondo guadagno settimanale consecutivo, poiché dati economici solidi hanno rafforzato le aspettative che la Federal Reserve possa posticipare i tagli ai tassi di interesse.

    Alle 04:15 ET (08:15 GMT), l’Indice del Dollaro, che misura il valore del biglietto verde contro sei valute principali, è sceso dello 0,4% a 98,100. Nonostante il calo, l’indice era in procinto di chiudere la settimana con un guadagno dello 0,7%, dopo un aumento di quasi l’1% la settimana precedente.

    Forza del dollaro supportata dalla resilienza economica

    Gli ultimi dati economici hanno mostrato una solidità continua dell’economia USA, rafforzando l’ipotesi che la Fed possa ritardare l’allentamento della politica monetaria.

    I dati di giovedì hanno mostrato che le vendite al dettaglio di giugno hanno superato le previsioni, mentre le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione sono scese al minimo degli ultimi tre mesi, segnalando una forte attività dei consumatori.

    All’inizio della settimana, un rapporto ha indicato che l’inflazione dei consumatori è aumentata al ritmo più veloce degli ultimi cinque mesi, probabilmente influenzata dai dazi.

    “Una delle nostre principali previsioni per quest’estate è che questo ritorno alla ‘funzionalità’ del dollaro riduce la probabilità di nuove vendite – a meno che Trump non licenzi il presidente della Fed Jay Powell (come ha mostrato il breve crollo del dollaro di mercoledì) o non aumenti il protezionismo oltre la tolleranza attuale dei mercati, soprattutto contro la Cina,” hanno scritto gli analisti di ING in una nota.

    “Non ce lo aspettiamo e vediamo ancora un certo supporto al dollaro nei prossimi mesi mentre si smonta la scommessa sui 14 punti base prezzati nel contratto Fed di settembre.”

    I mercati attualmente prezzano circa 45 punti base di tagli ai tassi Fed per il resto dell’anno, leggermente meno rispetto a inizio settimana, quando erano vicini a 50 punti base.

    Il calendario di venerdì include importanti dati sulle abitazioni e l’indice di fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan.

    Euro si riprende dalle minime, sterlina appesantita dai dati UK deboli

    L’euro è salito dello 0,3% a 1,1623 contro il dollaro, recuperando da un minimo di tre settimane a 1,1556 registrato giovedì. Tuttavia, è destinato a perdere circa lo 0,6% nella settimana.

    I prezzi alla produzione tedeschi sono diminuiti dell’1,3% su base annua a giugno, in linea con le previsioni. Nel frattempo, la lettura finale dell’inflazione dell’Eurozona ha confermato un aumento annuo dei prezzi al consumo del 2,0%, in linea con l’obiettivo della BCE.

    Con pressioni inflazionistiche limitate in Germania, la BCE potrebbe avere margine per ulteriori stimoli. Tuttavia, i dazi del 30% minacciati da Trump sulle importazioni UE potrebbero complicare le decisioni della banca centrale.

    Dopo la riunione di giugno, la BCE ha indicato che probabilmente manterrà i tassi di interesse invariati entro fine mese. ING ha però avvertito che potrebbero esserci sorprese.

    “Detto ciò, la riunione BCE potrebbe rivelarsi meno noiosa del previsto,” ha detto ING. “Un taglio è altamente improbabile vista la comunicazione recente, ma i rischi legati ai dazi e un euro forte potrebbero rivitalizzare un fronte accomodante che sembrava ormai orientato verso una svolta neutrale.”

    Nel frattempo, il GBP/USD è salito dello 0,2% a 1,3432 ma è comunque destinato a perdere circa lo 0,5% nella settimana. I dati recenti mostrano un aumento del tasso di disoccupazione nel Regno Unito e una contrazione del PIL a maggio, suggerendo che la Banca d’Inghilterra dovrà continuare ad abbassare i tassi.

    Yen giù per incertezza politica

    La coppia USD/JPY è salita dello 0,1% a 148,63, con lo yen destinato a perdere circa lo 0,8% nella settimana a causa dei timori che la coalizione di governo in Giappone possa perdere la maggioranza.

    Un governo più debole potrebbe dare maggior peso ai partiti d’opposizione che spingono per tagli alla tassa sui consumi per alleviare l’impatto dell’inflazione sui cittadini.

    I dati di venerdì hanno mostrato che l’inflazione core in Giappone è rallentata leggermente a giugno, ma è rimasta sopra l’obiettivo del 2% della Banca del Giappone.

    Dollaro australiano e yuan in movimento

    Il dollaro australiano è rimbalzato dello 0,5% a 0,6516 dopo essere sceso al livello più basso da oltre tre settimane, a causa di dati sull’occupazione deboli che hanno alimentato le attese per un taglio dei tassi da parte della RBA.

    Lo yuan cinese è leggermente sceso, con il USD/CNY in calo dello 0,1% a 7,1782.

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  • L’oro stabile, il platino brilla con un forte rialzo settimanale

    L’oro stabile, il platino brilla con un forte rialzo settimanale

    I prezzi dell’oro sono rimasti sostanzialmente invariati nelle prime ore della sessione asiatica di venerdì, mentre i solidi dati economici statunitensi hanno sostenuto il dollaro e favorito l’appetito per il rischio, riducendo l’interesse per i beni rifugio.

    Alle 05:16 GMT, l’oro spot si attestava a 3.339,61 dollari l’oncia, mentre i futures sull’oro di settembre erano stabili a 3.344,62 dollari. Nonostante qualche guadagno infrasettimanale, il metallo è destinato a chiudere la settimana con una perdita dello 0,5%, penalizzato dai rendimenti USA in aumento e dai dati macroeconomici solidi.

    Vendite al dettaglio USA forti, scommesse su tagli dei tassi in calo

    I mercati hanno reagito positivamente ai dati sulle vendite al dettaglio di giugno, migliori delle attese, segnalando una continua resilienza dei consumi statunitensi. Questi dati, insieme a un’inflazione persistente, hanno raffreddato le aspettative di un imminente taglio dei tassi da parte della Federal Reserve.

    Con la prospettiva di tassi elevati più a lungo, il dollaro ha guadagnato circa lo 0,7% nella settimana, pesando sull’oro e su altri asset non redditizi.

    A peggiorare il calo della domanda per l’oro, anche gli utili solidi delle aziende USA hanno spostato gli investitori verso asset più rischiosi. Le incertezze legate alle possibili tariffe commerciali annunciate da Donald Trump non hanno avuto per ora un impatto rilevante.

    Il platino supera i 1.400 dollari, tocca i massimi da 11 anni

    Diversamente dall’oro, il platino è salito nettamente questa settimana, superando la soglia tecnica dei 1.400 dollari e toccando i 1.465,43 dollari l’oncia, in aumento del 5,5%.

    A trainare i prezzi sono state le previsioni di offerta limitata, una domanda industriale più forte e una rotazione degli investimenti verso metalli alternativi più economici rispetto all’oro.

    Altri metalli senza direzione chiara

    Il prezzo dell’argento è sceso a 38,1225 dollari l’oncia, in calo dello 0,5% settimanale.

    Il rame ha registrato lievi rialzi: i contratti sulla London Metal Exchange sono saliti dello 0,3% a 9.706,50 dollari a tonnellata, mentre i futures COMEX hanno guadagnato lo 0,6% a 5,5320 dollari per libbra. Entrambi si sono mossi in un range ristretto.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Prezzi del petrolio stabili tra attacchi in Iraq e incertezza geopolitica, ma in calo settimanale

    Prezzi del petrolio stabili tra attacchi in Iraq e incertezza geopolitica, ma in calo settimanale

    I prezzi del petrolio sono rimasti fermi nella sessione asiatica di venerdì, mantenendo i guadagni recenti dovuti all’escalation delle tensioni in Iraq, ma restano comunque destinati a chiudere la settimana in perdita a causa delle incertezze geopolitiche e sul fronte dell’offerta.

    Alle 01:56 GMT, i future sul Brent con scadenza a settembre erano stabili a 69,51 dollari al barile, mentre il WTI si manteneva piatto a 67,51 dollari. I due benchmark erano saliti di oltre l’1,5% giovedì dopo rinnovate preoccupazioni sulle interruzioni dell’offerta nel Medio Oriente.

    Attacchi con droni su giacimenti iracheni fanno scattare l’allarme

    Una serie di attacchi con droni sulle infrastrutture petrolifere del Kurdistan iracheno ha interrotto circa la metà della produzione regionale. Le offensive, presumibilmente portate avanti da milizie legate all’Iran, hanno aumentato il timore di carenze di fornitura da un’area già instabile.

    Nonostante la violenza, il governo centrale iracheno ha annunciato progressi nei colloqui per riprendere le esportazioni verso la Turchia, sospese da quasi due anni.

    Trump ammorbidisce la linea sulla Russia

    Le perdite settimanali del petrolio sono state accentuate da un cambio di tono da parte del presidente USA Donald Trump, che ha rimandato l’imposizione di nuove sanzioni contro la Russia, allentando così le pressioni sui prezzi. Trump ha concesso 50 giorni a Mosca per porre fine al conflitto in Ucraina.

    Calo delle scorte USA rafforza la domanda

    A sostenere i prezzi a metà settimana sono stati anche i dati dell’EIA, che hanno mostrato un calo delle scorte di greggio negli Stati Uniti superiore alle attese: 3,9 milioni di barili contro una stima di 1,8 milioni. La contrazione riflette una crescente tensione sul lato dell’offerta, alimentata dalla domanda stagionale estiva.

    Secondo l’AIE, il mercato resta più teso di quanto sembri, nonostante l’aumento a sorpresa dell’output da parte dell’OPEC+. L’OPEC ha confermato le sue stime sulla domanda fino al 2026, prevedendo un allentamento delle tensioni commerciali globali.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Mercati europei in lieve rialzo grazie alle trimestrali; brillano Burberry e Saab, salgono i prezzi del petrolio

    Mercati europei in lieve rialzo grazie alle trimestrali; brillano Burberry e Saab, salgono i prezzi del petrolio

    Le borse europee hanno aperto in rialzo venerdì, sostenute dal rally di Wall Street e da una serie di risultati aziendali positivi sia in Europa che negli Stati Uniti.

    Alle 07:05 GMT, il DAX tedesco segnava +0,5%, il CAC 40 francese +0,6% e il FTSE 100 britannico +0,2%. Gli investitori hanno reagito con ottimismo ai massimi storici toccati ieri da S&P 500 e Nasdaq Composite, spinti dai conti solidi di colossi americani come Netflix, PepsiCo e United Airlines.

    Focus sulle trimestrali

    In Europa, la stagione degli utili entra nel vivo. La casa di moda britannica Burberry (LSE:BRBY) ha registrato un calo dell’1% delle vendite retail comparabili nel primo trimestre, meglio delle attese e segnale di possibile stabilizzazione dopo trimestri difficili.

    Saab (BIT:1SAAB) ha rivisto al rialzo le sue previsioni di crescita organica per l’intero anno dopo un balzo del 32% nelle vendite del secondo trimestre, trainate dalla forte domanda nel settore della difesa.

    Il gruppo dei beni di consumo Reckitt Benckiser (LSE:RKT) ha confermato la cessione della sua divisione Essential Home al fondo Advent International per un valore fino a 4,8 miliardi di dollari, nell’ambito di una strategia di semplificazione del portafoglio.

    Anche Electrolux è tornata all’utile nel secondo trimestre, ribaltando le perdite dell’anno scorso grazie a una performance migliorata in Nord America.

    Inflazione sotto controllo in Germania, occhi sulla BCE

    Sul fronte macro, i prezzi alla produzione in Germania sono scesi dell’1,3% a giugno rispetto all’anno precedente, in linea con le attese. Anche l’inflazione dell’eurozona è stata confermata al 2% annuo, centrando il target della BCE.

    Con pressioni inflazionistiche contenute, la BCE potrebbe avere margini per un ulteriore allentamento monetario, anche se le tensioni geopolitiche – come la minaccia di dazi del 30% da parte degli Stati Uniti – complicano lo scenario in vista della riunione del 23-24 luglio.

    Prezzi del petrolio in rialzo per timori sull’offerta

    I prezzi del greggio sono saliti venerdì a causa di nuove tensioni sull’offerta. Il Brent è avanzato dello 0,6% a 69,92 dollari al barile, mentre il WTI ha raggiunto 67,96 dollari (+0,6%).

    Attacchi con droni contro impianti petroliferi nel Kurdistan iracheno hanno bloccato circa metà della produzione regionale in quattro giorni. A ciò si aggiunge la forte domanda stagionale: secondo JPMorgan, nelle prime due settimane di luglio il consumo globale di petrolio è salito a 105,2 milioni di barili al giorno, +600.000 rispetto a un anno fa.

    Nonostante l’aumento inatteso della produzione OPEC+, l’Agenzia Internazionale dell’Energia ha avvertito che il mercato rimane più teso del previsto.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • La Borsa di Milano sale grazie ai rialzi negli USA e all’ottimismo sugli utili; Stellantis scende, Tinexta vola

    La Borsa di Milano sale grazie ai rialzi negli USA e all’ottimismo sugli utili; Stellantis scende, Tinexta vola

    La Borsa di Milano segue la tendenza positiva registrata ieri a Wall Street, con record storici, e la forte performance del mercato giapponese, trascinando al rialzo anche gli altri listini europei. L’attenzione degli investitori si sta concentrando sui risultati trimestrali delle principali società quotate.

    Le trattative sui dazi commerciali restano incerte, in attesa di capire come si concluderanno i negoziati tra Stati Uniti e Unione Europea.

    Alle 10:00 il FTSE MIB segnava un rialzo dello 0,55%. Tra i titoli migliori, Leonardo ha guadagnato l’1,9%, mentre il settore energetico ha mostrato forza con Saipem (BIT:SPM) in crescita dell’1,35% ed Eni (BIT:ENI) +1,1%. Anche le utilities hanno registrato progressi, con Enel (BIT:ENEL) sopra l’1% e Italgas (BIT:IG) e SNAM (BIT:SRG) in aumento tra lo 0,6% e lo 0,7%.

    In controtendenza, Stellantis (BIT:STLAM) ha perso terreno, scendendo di oltre il 4% in apertura prima di stabilizzarsi a -2,5%. Il calo è seguito a un report di un trader secondo cui l’automaker avrebbe posticipato la pubblicazione dei dati globali sulle nuove consegne di veicoli al 29 luglio, accorpandoli ai risultati trimestrali: una mossa inaspettata che ha creato incertezza tra gli investitori.

    Il settore del lusso si è ripreso dopo alcune sedute negative, con Ferragamo (BIT:SFER), Safilo (BIT:SFL) e Moncler (BIT:MONC) in crescita tra l’1,4% e l’1,6%.

    Le banche hanno registrato movimenti limitati; UniCredit (BIT:UCG) ha guadagnato lo 0,1% e Banco BPM (BIT:BAMI) lo 0,7%, in un clima di attesa sull’esito dell’offerta di acquisto lanciata da UniCredit su Banco BPM.

    Le azioni di Tinexta (BIT:TNXT) sono balzate oltre il 15% su voci di un possibile cambio di controllo. Secondo Corriere della Sera, le Camere di Commercio e Unioncamere – che detengono il 71,5% della società – stanno trattando la vendita della quota di controllo, con Nextalia che risulterebbe coinvolta in un consorzio insieme ad Advent. L’operazione è valutata intorno a 700 milioni di euro. Banca Akros ha sottolineato che, se confermata, l’offerta rappresenterebbe un premio del 18% sul loro prezzo obiettivo e del 28% rispetto al prezzo di chiusura del giorno precedente.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.