DAX, CAC, FTSE100, le Borse europee per lo più in rialzo nonostante le sentenze sui dazi

Le principali Borse europee, tra cui il DAX, il CAC e il FTSE 100, hanno registrato per lo più rialzi nella giornata di venerdì, nonostante le recenti decisioni dei tribunali statunitensi sui dazi “Liberation Day” imposti dall’ex presidente Trump, che aggiungono un ulteriore elemento di incertezza.

“Stiamo già negoziando in un contesto piuttosto incerto, con cambiamenti molto rapidi,” ha dichiarato Valdis Dombrovskis, commissario europeo per l’economia, a Karen Tso di CNBC.
Ha definito la situazione legata ai dazi come “urgente” e ha ribadito l’impegno dell’Unione Europea a raggiungere un accordo negoziato con gli Stati Uniti.

Nel frattempo, gli investitori hanno in gran parte ignorato i dati pubblicati da Destatis che mostrano un calo delle vendite al dettaglio in Germania dell’1,1% su base mensile ad aprile, rispetto a un aumento dello 0,9% registrato a marzo. Gli analisti si aspettavano una crescita dello 0,3%.
Su base annua, la crescita delle vendite al dettaglio è rallentata al 2,3% rispetto al 3,3% del mese precedente.

Altrove, l’inflazione in Spagna è scesa al di sotto dell’obiettivo del 2% fissato dalla Banca Centrale Europea per il mese di maggio, mentre i dati sull’inflazione provenienti da diversi Länder tedeschi hanno segnalato un indebolimento delle pressioni inflazionistiche, aumentando le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi da parte della BCE nella riunione del 5 giugno.

L’indice tedesco DAX è in rialzo dello 0,6%, il FTSE 100 del Regno Unito guadagna lo 0,4% e il CAC 40 francese si mantiene appena sopra la linea di parità.

Tra i titoli in evidenza, Drax Group è balzato in avanti dopo che l’azienda di energie rinnovabili ha annunciato la scadenza della propria offerta in contanti per l’intero capitale azionario emesso di HEIT.
Anche Sirius Real Estate ha mostrato un forte rialzo dopo aver venduto il suo parco immobiliare di Pfungstadt per 30 milioni di euro.

Di contro, la casa farmaceutica Sanofi SA è scivolata in seguito alla pubblicazione di risultati contrastanti provenienti da due studi clinici di fase 3 sul suo trattamento sperimentale per la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), Itepekimab.

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