I future sugli indici azionari statunitensi sono saliti giovedì dopo che una corte statunitense ha dichiarato invalido il regime tariffario ampio voluto dal presidente Donald Trump, sostenuti anche dai solidi risultati del colosso dei chip Nvidia. Il CEO di Tesla, Elon Musk, ha inoltre annunciato il suo addio all’amministrazione Trump, lasciando il suo incarico di capo del DOGE.
Corte USA blocca la maggior parte dei dazi di Trump
Il pilastro della visione economica di Donald Trump – un’introduzione graduale di dazi universali su tutte le importazioni statunitensi – è stato dichiarato “invalido perché contrario alla legge” dalla Corte del Commercio Internazionale degli Stati Uniti.
La corte ha stabilito che il presidente ha ecceduto i suoi poteri imponendo dazi generalizzati alle importazioni da Paesi che vendono più beni agli Stati Uniti di quanti ne comprino.
L’amministrazione Trump ha annunciato ricorso presso la Corte d’Appello del Circuito Federale di Washington e, se necessario, si spingerà fino alla Corte Suprema.
La corte non è stata chiamata a esprimersi su alcuni dazi specifici per settori (come quelli su auto, acciaio e alluminio) introdotti con un’altra normativa.
Tuttavia, se la sentenza dovesse essere confermata, rappresenterebbe un duro colpo alla strategia commerciale di Trump, privandolo della leva immediata offerta da dazi del 10% al 54% o più.
Nvidia sorprende: l’impatto della Cina meno grave del previsto
Nvidia (NASDAQ:NVDA) ha registrato risultati migliori delle attese nel primo trimestre, grazie anche agli acquisti anticipati di chip AI da parte dei clienti prima dell’entrata in vigore delle nuove restrizioni USA sulle esportazioni verso la Cina.
Per il trimestre chiuso il 27 aprile, la società ha comunicato utili rettificati per azione di 0,96 dollari su ricavi per 44,06 miliardi di dollari, superando le stime di 0,93 dollari e 43,31 miliardi.
“La domanda globale per l’infrastruttura AI di Nvidia è incredibilmente forte,” ha dichiarato il CEO Jensen Huang. “La generazione di token AI per inferenza è aumentata di dieci volte in un anno e la domanda crescerà con la diffusione degli agenti AI.”
Nonostante il divieto statunitense sui chip H20 destinati alla Cina, che ha avuto un impatto da 4,5 miliardi di dollari (meno dei 5,5 miliardi previsti), Nvidia ha riorientato l’uso dei chip per ridurre le perdite.
Per il secondo trimestre fiscale 2026, Nvidia prevede ricavi per 45 miliardi di dollari, ±2%, leggermente sotto le stime di 45,66 miliardi, con un impatto atteso di 8 miliardi dal divieto di vendite in Cina.
Il titolo Nvidia è comunque salito di oltre il 5% nel pre-market, grazie al superamento delle attese nel primo trimestre e all’impatto più contenuto nel secondo.
Future USA in rialzo grazie alla sentenza sui dazi
I future su Wall Street sono balzati giovedì, spinti dalla decisione della corte di bloccare gran parte dei dazi “reciproci” di Trump e dagli ottimi risultati di Nvidia.
Alle 03:30 ET, i future dell’S&P 500 erano in rialzo di 92 punti (+1,6%), quelli del Nasdaq 100 di 415 punti (+2%) e quelli del Dow Jones di 535 punti (+1,3%).
La decisione della corte ha rappresentato un sollievo per gli investitori, mentre i risultati di Nvidia hanno rafforzato l’ottimismo sul potenziale dell’AI nel trainare i mercati.
Attesi oggi altri risultati societari, tra cui quelli di Kohl’s Corp (NYSE:KSS), Foot Locker (NYSE:FL) e Hormel Foods (NYSE:HRL) prima dell’apertura, e Marvell Technology (NASDAQ:MRVL) e Dell (NYSE:DELL) dopo la chiusura.
Tra i dati macro, sono in programma la seconda lettura del PIL USA e le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, mentre tra gli interventi della Fed sono attesi quelli di Thomas Barkin (Richmond), Austan Goolsbee (Chicago) e Lorie Logan (Dallas).
Musk lascia l’amministrazione Trump
Il CEO di Tesla, Elon Musk, ha annunciato il suo addio all’amministrazione Trump, lasciando il suo ruolo di capo del Dipartimento per l’Efficienza del Governo (DOGE), incaricato di ridurre la spesa pubblica inefficiente.
La decisione arriva un giorno dopo le sue critiche a un disegno di legge per tagli fiscali, definito troppo costoso e in contrasto con gli obiettivi di efficienza.
Come capo del DOGE, Musk ha riformato numerose agenzie federali, ma restano dubbi sui risultati ottenuti rispetto all’obiettivo iniziale di risparmiare 2.000 miliardi di dollari. Secondo il DOGE, sono stati risparmiati finora 175 miliardi, cifra oggetto di contestazioni.
Petrolio in rialzo grazie al miglioramento del sentiment
I prezzi del petrolio sono saliti giovedì, sostenuti dalla decisione della corte che ha bloccato i dazi di Trump, che avevano alimentato timori sul rallentamento della domanda.
Alle 03:30 ET, il Brent guadagnava l’1,5% a 65,29 dollari al barile, mentre il WTI statunitense saliva dell’1,7% a 62,88 dollari.
Il verdetto ha aumentato l’appetito per il rischio, allentando le preoccupazioni sull’impatto dei dazi sull’economia e sulla domanda di greggio.
Anche i dati dell’American Petroleum Institute hanno aiutato il sentiment, mostrando un calo delle scorte di petrolio negli USA di 4,24 milioni di barili, contro attese per un aumento di 1 milione.
Segnali di una domanda sostenuta negli USA, nonostante l’incertezza economica, hanno rafforzato l’ottimismo degli investitori, che ora attendono conferme dai dati ufficiali previsti per la giornata.
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