Borsa di Milano negativa all’avvio, banche deboli, spiccano Maire e Fincantieri

La seduta è partita debole a Piazza Affari, dopo la chiusura nettamente negativa di Wall Street di ieri e quella di Tokyo questa mattina.

Oggi è una giornata ricca di dati macro che potrebbero influenzare l’andamento dei mercati. Da Germania, Francia e eurozona arrivano le prime indicazioni sullo stato di salute del settore privato nel mese di maggio, che beneficia pienamente della sospensione temporanea dei dazi USA sulle importazioni dall’Unione Europea.

Nel pomeriggio sono attesi i dati sulle nuove richieste di sussidio settimanali negli Stati Uniti, l’indice nazionale di attività di aprile, le stime PMI di maggio per i settori manifatturiero, dei servizi e composito di S&P Global, e infine le vendite di case in corso ad aprile.

Intorno alle 9:35 il FTSE Mib ha segnato una diminuzione dello 0,70%.

Vendite generalizzate in tutti i settori questa mattina, con l’eccezione di Fincantieri (BIT:FCT) che si muove controtrend e cresce del 2,6%, raggiungendo nuovi massimi storici a 14,91 euro. Il titolo è in territorio positivo da sei sedute consecutive e dall’inizio dell’anno ha guadagnato circa il 115%.

Molto forte anche Maire, che avanza del 4,7% e raggiunge nuovi massimi dal luglio 2008 a 10,95 euro.

L’intero settore finanziario è stato venduto, con i grandi Intesa (BIT:ISP) e UniCredit (BIT:UCG) in calo rispettivamente dello 0,6% e dello 0,5%. Banco BPM è sceso dello 0,35%. Consob ha deciso di sospendere per 30 giorni l’offerta pubblica di scambio lanciata da UniCredit su Banco BPM (BIT:BAMI) alla luce dell’incertezza generata dalla decisione governativa sul ‘golden power’, la cui non applicabilità è oggetto di contestazione legale da parte degli avvocati di UniCredit. La banca ha impugnato la decisione dell’ente di vigilanza del mercato.

Generali (BIT:G) ha perso l’1,3% dopo guadagni chiari in seguito ai risultati del primo trimestre che hanno mostrato una forte crescita dell’utile operativo, migliore delle attese, sostenuta in particolare dalla performance del segmento Danni (P&C).

I risultati trimestrali premiano invece MFE-Mediaforeurope, che cresce dell’1,4%.

Bene le utilities, con Terna (BIT:TRN) in testa a +1,1% ed Enel (BIT: ENEL) a +0,7%.

Stellantis (BIT:STLAM) è in forte calo, perdendo l’1,9%.

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