Borsa di Milano in lieve rialzo, continua il rally con l’allentamento delle tensioni tariffarie; bene Tim e Iveco

Gli indici sono saliti con cautela a Piazza Affari, con il mercato che prosegue il suo rally, raggiungendo la settima seduta positiva consecutiva.

A spingere i prezzi è stato un clima più tranquillo tra Cina e Stati Uniti nella guerra commerciale che li contrappone, con gli investitori ancora in attesa di progressi nelle trattative in corso.

Sul fronte macroeconomico, gli aggiornamenti — dopo i dati sull’inflazione dei prezzi al consumo di mercoledì, inferiori alle attese — mantengono aperta la possibilità di un allentamento da parte della Fed entro quest’anno. La prima mossa è già completamente scontata per il FOMC di settembre.

Il calendario odierno è scarso di dati rilevanti, sia nell’area euro sia negli Stati Uniti.

Intorno alle 9:40, l’indice Ftse Mib ha guadagnato lo 0,22%, posizionandosi al livello di resistenza di 40.500 punti, il massimo da ottobre 2007.

Focus su TIM (BIT:TIT), in rialzo dell’1% dopo che Moody’s ha alzato il rating a “Ba2” con outlook stabile.

Anche oggi alcuni risultati trimestrali influenzano la performance dei titoli. Unipol (BIT:US) sale dello 0,40% dopo i risultati, avendo toccato a inizio seduta nuovi massimi da dicembre 2009 a 17,5 euro.

Pirelli (BIT:PIRC) rimbalza dell’1,3% dopo il calo post-risultati di ieri.

Iren (BIT:IRE) (+1,8%) cresce grazie a risultati migliori delle attese e alla conferma degli obiettivi per l’anno in corso. Banca Akros ha aumentato il target price sul titolo a 2,7 euro da 2,5 euro, confermando la raccomandazione di acquisto.

Il settore utilities è ben comprato oggi, con Enel (BIT:ENEL) +0,95% e A2A (BIT:A2A) +1%.

Le banche invece sono state trascurate, con UniCredit (BIT:UCG) e Intesa Sanpaolo (BIT:ISP) in calo. Mediobanca (BIT:MB) ha continuato a mostrare debolezza (-0,3%). Bper (BIT:BPE), MPS (BIT:BMPS) e Banco BPM sono rimaste stabili.

Segnali positivi anche per i titoli dei consumi, come Campari (LSE:CPR) che è salita dell’1,5%, e Iveco (+1,5%) dopo che Kepler Cheuvreux ha alzato il prezzo obiettivo da 16,50 a 17 euro.

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