Le borse europee, rappresentate dagli indici DAX, CAC e FTSE100, stanno registrando un andamento misto in una giornata di scambi cauti, giovedì, mentre gli investitori continuano a valutare i risultati societari e gli sviluppi sul fronte commerciale dopo l’annuncio degli accordi tra Stati Uniti-Regno Unito e Stati Uniti-Cina.
Gli investitori, in attesa del discorso del presidente della Federal Reserve Jerome Powell previsto per la giornata, stanno anche reagendo agli ultimi dati economici pubblicati nella regione.
Mentre il FTSE 100 del Regno Unito è in rialzo dello 0,3%, il DAX tedesco si trova leggermente sotto la linea di parità e il CAC 40 francese è in calo dello 0,2%.
Sul mercato tedesco, BMW perde oltre il 5,5%. Merck cede il 5,2% dopo aver tagliato le previsioni per l’intero anno. In calo anche Siemens, Allianz, Adidas, Commerzbank, Infineon e Puma, con ribassi tra l’1,2% e il 2,2%.
Le azioni di Thyssenkrupp crollano di oltre l’11% dopo che l’utile operativo del secondo trimestre è diminuito drasticamente, a causa dell’incertezza economica legata all’aumento dei dazi, in particolare nei settori automobilistico e siderurgico.
La società ha registrato un calo del 90% dell’EBIT rettificato trimestrale, sceso a 19 milioni di euro (21 milioni di dollari), molto al di sotto delle previsioni.
In controtendenza Rheinmetall, in rialzo del 4,5%. Salgono anche MTU Aero Engines, Bayer, Hannover Rueck, Fresenius Medical Care, Fresenius, Symrise, E.ON, Deutsche Bank e Siemens Energy, con guadagni compresi tra l’1% e il 2%.
A Parigi, Kering perde il 3,7% e LVMH scende del 2,7%. Giù anche ArcelorMittal, Saint-Gobain e Pernod Ricard, con cali tra l’1,6% e il 2%. TotalEnergies è in calo di circa l’1%.
Engie guadagna il 3,2% grazie a risultati solidi e una guida sugli utili positiva. Thales sale del 2,3%, mentre Vinci, Orange, Danone e Unibail Rodamco sono in rialzo tra l’1% e l’1,3%.
Sul mercato britannico, The Sage Group perde oltre il 4% a causa di ricavi inferiori alle attese. In calo anche 3i, Admiral, Intercontinental Hotels Group, Shell, DCC, Tesco, Antofagasta, Endeavour Mining e Glencore.
Hikma Pharmaceuticals sale di circa il 5,5%. JD Sports Fashion guadagna il 4,7% e National Grid è in rialzo del 3,5%.
Positivi anche Compass Group, Aviva, IAG, Vodafone Group, Fresnillo, Hiscox, Convatec Group, British Land Company, BAE Systems, Beazley, AstraZeneca, Smith & Nephew, Rolls-Royce Holdings, British American Tobacco e Centrica, con rialzi tra l’1,2% e il 3%.
I dati di Eurostat mostrano che la produzione industriale nell’Eurozona è aumentata del 2,6% su base mensile, dopo il +1,1% di febbraio. Gli analisti si attendevano un incremento dell’1,7%.
Su base annua, la produzione industriale è aumentata del 3,6% dopo il +1% di febbraio, superando le previsioni del 2,5%.
Un altro rapporto di Eurostat indica che l’economia dell’area euro è cresciuta a un ritmo più lento rispetto alla stima iniziale nel primo trimestre, secondo una stima flash.
Il prodotto interno lordo è aumentato dello 0,3% su base trimestrale, rivisto al ribasso rispetto allo 0,4% stimato il 30 aprile. Nel trimestre precedente l’espansione era stata dello 0,2%.
Su base annua, la crescita è rimasta invariata all’1,2%, in linea con le stime.
Secondo l’INSEE, l’inflazione dei prezzi al consumo in Francia è rimasta allo 0,8% nel mese di aprile, lo stesso tasso registrato a marzo e febbraio, in linea con la stima pubblicata il 30 aprile.
Su base mensile, l’inflazione è salita allo 0,6% dallo 0,2%. Il dato di aprile è stato rivisto al rialzo dallo 0,5%.
Infine, i dati di Destatis mostrano che i prezzi all’ingrosso in Germania sono aumentati dello 0,8% su base annua ad aprile, rispetto all’incremento dell’1,3% di marzo.
L’aumento è stato trainato dai prezzi più alti per alimentari, minerali e metalli non ferrosi e prodotti semilavorati in metallo non ferroso. Su base mensile, i prezzi all’ingrosso sono diminuiti dello 0,1% ad aprile, contro un incremento atteso dello 0,2%.
L’economia del Regno Unito è cresciuta più del previsto nel primo trimestre, grazie ai servizi e alla produzione industriale, secondo la prima stima dell’Office for National Statistics.
Il PIL è aumentato dello 0,7% su base trimestrale, dopo un incremento dello 0,1% nel trimestre precedente. Le attese erano per una crescita dello 0,6%. Si tratta della crescita più veloce da un anno.
Su base annua, il PIL reale è cresciuto dell’1,3% nel primo trimestre, rispetto alla previsione degli analisti dell’1,2%.
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