Le azioni di BPER Banca SpA (BIT:BPE) sono aumentate del 3,3% dopo che la banca ha riportato solidi risultati economico-finanziari, superando diverse aspettative del consenso.
L’aumento del titolo è arrivato a seguito della pubblicazione dei risultati del primo trimestre, che hanno mostrato un margine di interesse netto leggermente inferiore al consenso di Visible Alpha, a causa principalmente del calo dei tassi di interesse, parzialmente compensato da una crescita dei volumi.
I ricavi da commissioni hanno superato le attese del 3%, con un incremento significativo del 9% su base annua. Questa crescita è stata trainata da un aumento del 14% delle commissioni di mercato e del 2,5% di quelle legate all’attività di banca commerciale. Inoltre, i ricavi della banca hanno beneficiato di un elemento straordinario di circa 40 milioni di euro, che ha contribuito a superare le previsioni di fatturato del 4%.
Le spese operative sono risultate inferiori del 5% rispetto al consenso, grazie a una riduzione del 5% su base annua dei costi per il personale. Questo ha portato a un incremento significativo del risultato operativo ante accantonamenti del 13%, o del 7% escludendo gli elementi straordinari.
L’utile netto ha superato le aspettative del 17%, sostenuto da un costo del rischio inferiore alle attese. Tuttavia, la qualità degli attivi ha registrato un lieve peggioramento: il rapporto di crediti deteriorati (NPL) è salito al 2,6% rispetto al 2,4% di dicembre, con uno stock di NPL aumentato del 9% su base trimestrale. Gli accantonamenti su crediti sono stati migliori del 26% rispetto alle attese, attestandosi intorno ai 70 milioni di euro, con un costo del rischio di 30 punti base nel trimestre, in calo rispetto ai 35 punti base del quarto trimestre 2024.
La posizione patrimoniale della banca si è confermata particolarmente solida, con un CET1 ratio del 15,8%, stabile rispetto al trimestre precedente e superiore sia al consenso del 15,5% sia alla previsione di Jefferies del 15,3%. Il miglioramento di 37 punti base su base trimestrale è stato sostenuto dalla generazione organica di capitale, al netto dei dividendi e della crescita degli attivi ponderati per il rischio. L’impatto negativo delle nuove regole di Basilea IV è stato lievemente migliore rispetto alle attese, contribuendo alla robustezza del capitale.
Guardando al futuro, le previsioni per il 2025 indicano un calo a una cifra media del margine di interesse netto, in linea con il consenso che prevede un calo del 6% su base annua. Le commissioni dovrebbero crescere anch’esse a una cifra media, leggermente al di sopra della previsione del consenso di un aumento del 3%.
Le indicazioni sul cost/income suggeriscono spese operative inferiori del 2% rispetto al consenso, mentre il costo del rischio dovrebbe rimanere sotto i 40 punti base, meglio rispetto alla stima consensuale di 45. Il CET1 ratio è previsto restare sopra il 15%, riflettendo un approccio conservativo alla luce dei risultati attuali.
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