Le borse europee salgono fortemente mentre le tensioni sulla guerra commerciale si allentano; Volvo in difficoltà

Gli indici azionari europei sono aumentati mercoledì, con gli investitori che hanno accolto positivamente i segnali di una guerra commerciale meno distruttiva tra Cina e Stati Uniti, riducendo la probabilità di una recessione globale.

Alle 03:05 ET, 07:05 GMT, l’indice DAX in Germania è salito del 2,5%, il CAC 40 in Francia ha guadagnato l’1,5% e il FTSE 100 nel Regno Unito è aumentato dell’1,3%.

Le tariffe commerciali cinesi scenderanno?

I mercati azionari europei hanno seguito quelli asiatici in rialzo mercoledì, dopo che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha indicato che le attuali tariffe commerciali contro la Cina erano troppo alte e dovevano essere significativamente inferiori ai livelli attuali del 145%.

Questo è avvenuto dopo che il segretario al Tesoro Scott Bessent ha affermato che la guerra commerciale in corso tra Stati Uniti e Cina era insostenibile e che si aspettava una de-escalation a breve.

Questi commenti hanno alimentato le speranze che il presidente possa fare un passo indietro sulla sua agenda tariffaria, riducendo o addirittura annullando l’impatto potenziale delle elevate tariffe commerciali statunitensi sulle principali economie.

Il sentimento è stato ulteriormente rinvigorito dopo che Trump ha dichiarato di “non avere intenzione di licenziare” Jerome Powell, e che la sua recente durezza nei confronti del presidente della Fed era dovuta solo al tentativo di ottenere un paio di riduzioni dei tassi.

Trump ha criticato ripetutamente Powell, alimentando i timori che avrebbe cercato di rimuoverlo dalla sua carica alla banca centrale, minando l’indipendenza dell’istituzione critica.

Dati PMI della zona euro in arrivo

In Europa, i dati economici includeranno gli ultimi dati sull’indice dei direttori degli acquisti (PMI) sull’attività nei settori dei servizi e manifatturiero della zona euro.

Inoltre, i dati hanno mostrato che il governo britannico ha preso in prestito 151,9 miliardi di sterline durante l’anno fiscale 2024/25, una cifra notevolmente superiore alle stime dei previsti ufficiali solo un mese fa.

Nel suo bilancio pubblicato a marzo, l’Ufficio per la Responsabilità di Bilancio aveva previsto un deficit di bilancio per l’anno fiscale che si concluderà a marzo 2025 di 137,3 miliardi di sterline.

Volvo in difficoltà nel mercato nordamericano

Guardando al settore corporate europeo, il produttore svedese di camion Volvo (BIT:1VOLVB) ha riportato una caduta degli utili nel primo trimestre maggiore del previsto e ha abbassato le sue previsioni per il mercato dei camion in Nord America, citando l’incertezza crescente riguardo alle tariffe e al loro impatto sul commercio globale.

Il produttore di vernici olandese Akzo Nobel (EU:AKZA) ha riportato una leggera diminuzione del suo utile operativo nel primo trimestre, battendo le previsioni grazie alla riduzione dei costi e a prezzi più alti.

BE Semiconductor Industries (EU:BESI) ha registrato un aumento dell’8,2% degli ordini nel primo trimestre del 2025, alimentato dall’aumento della domanda da parte dei subappaltatori asiatici che supportano le applicazioni dei data center focalizzate sull’IA.

Tesla cresce dopo aver riportato utili sopra le aspettative

Oltre Oceano, le azioni di Tesla (NASDAQ:TSLA) sono aumentate nelle contrattazioni pre-market dopo che il produttore di veicoli elettrici ha riportato una redditività nel suo core business automobilistico, superando le aspettative minime nel primo trimestre, anche se non ha soddisfatto le previsioni su altre voci come ricavi e utile netto.

Ad aumentare l’umore, il CEO Elon Musk ha dichiarato che ridurrà significativamente il tempo che dedica all’amministrazione statunitense a partire dal mese prossimo, per concentrarsi di più sulla gestione delle sue numerose aziende.

Il petrolio sale dopo che gli USA aumentano le sanzioni sull’Iran

I prezzi del petrolio sono aumentati mercoledì, continuando il tono positivo della sessione precedente dopo che gli Stati Uniti hanno imposto nuove sanzioni sull’Iran nell’ambito dei negoziati nucleari in corso.

Alle 03:05 ET, i futures sul Brent sono aumentati dell’1,5% a 68,47 dollari al barile, e i futures sul West Texas Intermediate sono saliti dell’1,6% a 64,66 dollari al barile.

Entrambi i contratti sono saliti di quasi il 2% martedì.

Gli Stati Uniti hanno emesso nuove sanzioni che colpiscono il magnate della spedizione di gas liquefatto e petrolio iraniano Seyed Asadoollah Emamjomeh martedì.

Questa azione fa parte della strategia più ampia di Washington per ridurre i ricavi energetici dell’Iran, che si ritiene finanzino attività destabilizzanti in Medio Oriente.

Entrambe le parti hanno concordato di avviare discussioni a livello di esperti per progettare un quadro per un potenziale accordo nucleare, con il prossimo incontro fissato per sabato in Oman.

Inoltre, secondo i dati dell’American Petroleum Institute, le scorte di petrolio degli Stati Uniti sono diminuite di circa 4,6 milioni di barili la scorsa settimana.

I numeri ufficiali sulle scorte di petrolio sono previsti per il resto della sessione.

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