Le azioni europee trattano in modo cauto a causa dell’incertezza economica

Gli indici azionari europei sono tornati a fare trading dopo il lungo weekend di Pasqua, muovendosi con cautela data l’incertezza economica che sta influenzando i mercati internazionali.

Alle 03:05 ET, 07:05 GMT, l’indice DAX in Germania è sceso dello 0,3%, il CAC 40 in Francia ha perso lo 0,2%, mentre l’FTSE 100 nel Regno Unito è rimasto sostanzialmente invariato.

Indipendenza della Fed sotto minaccia

Il sentiment rimane estremamente fragile mentre gli investitori cercano di affrontare l’incertezza economica causata dalle politiche commerciali volatili del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Tuttavia, le azioni europee sembrano essere relativamente richieste, con gli investitori che si allontanano da Wall Street.

Gli investitori hanno acquistato fondi azionari europei per un netto di 11 miliardi di dollari e fondi azionari asiatici per 3,6 miliardi di dollari nella settimana fino al 16 aprile, mentre i fondi azionari statunitensi hanno registrato un deflusso di 10,6 miliardi di dollari, secondo i dati LSEG Lipper.

I principali indici statunitensi hanno chiuso in forte calo lunedì a Wall Street dopo che Trump ha introdotto una nuova grande preoccupazione per il mercato, minacciando l’indipendenza della Federal Reserve chiedendo la testa del presidente, Jerome Powell.

Trump sta cercando tassi di interesse più bassi dalla banca centrale degli Stati Uniti e ha intensificato la pressione lunedì, chiedendo a Powell di avviare “riduzioni preventive” o rischiare un rallentamento economico.

La Fed ha deciso di mantenere i tassi invariati nell’ultima riunione di marzo, cercando una “maggiore chiarezza” prima di considerare eventuali aggiustamenti, mentre Powell ha anche sottolineato la scorsa settimana che “i dazi sono molto probabilmente destinati a generare almeno un aumento temporaneo dell’inflazione.”

La BCE segnala ulteriori tagli in arrivo

Non ci sono dati economici significativi in arrivo in Europa martedì, quindi gli investitori probabilmente presteranno maggiore attenzione ai commenti provenienti dagli incontri primaverili del FMI e della Banca Mondiale a Washington questa settimana.

La Banca Centrale Europea ha ridotto i tassi di interesse per la settima volta in un anno la scorsa settimana per sostenere un’economia della zona euro già in difficoltà, che sta subendo un duro colpo dai dazi statunitensi.

I responsabili politici hanno sottolineato un deterioramento delle prospettive di crescita, consentendo agli investitori di scommettere su tagli dei tassi ancora più significativi in futuro, dato la natura fragile delle prospettive economiche della regione.

Roche investirà 50 miliardi di dollari negli Stati Uniti

Non ci sono grandi utili nel settore aziendale europeo martedì, ma Roche (LSE:0QQ6) ha annunciato che investirà 50 miliardi di dollari negli Stati Uniti nei prossimi cinque anni, in una delle più grandi mosse di investimento interno dalla politica tariffaria di Donald Trump che ha sconvolto il commercio globale.

Il colosso farmaceutico svizzero ha dichiarato che l’investimento creerà più di 12.000 nuovi posti di lavoro, tra cui quasi 6.500 posti di lavoro nella costruzione, nonché 1.000 posti di lavoro in nuove strutture e in quelle ampliate.

Il produttore tedesco di automobili Mercedes Benz (TG:MBG) ha presentato un nuovo segmento di limousine di lusso totalmente elettriche chiamato “Vision V”, che secondo l’azienda segna l’espansione della fascia alta del suo portafoglio di furgoni.

Oltre oceano, Tesla (NASDAQ:TSLA) è prevista per rilasciare i suoi risultati più tardi nella sessione, con le aspettative che rimangono basse dato che le vendite del produttore di veicoli elettrici sono state colpite dalla concorrenza e dalle ritorsioni contro le politiche di destra del CEO Elon Musk.

Il petrolio rimbalza dopo forti perdite

I prezzi del petrolio sono aumentati martedì, rimbalzando dopo le forti perdite della sessione precedente, ma rimane cautela a causa dell’incertezza economica globale alimentata dai dazi commerciali statunitensi.

Alle 03:05 ET, i futures sul Brent sono saliti dell’1,2% a 67,04 dollari al barile, mentre i futures sul West Texas Intermediate degli Stati Uniti sono aumentati dell’1,4% a 63,27 dollari al barile.

Entrambi i benchmark avevano chiuso più di il 2% in ribasso lunedì dopo che Iran e Stati Uniti hanno concordato di avviare discussioni a livello di esperti per progettare un quadro per un potenziale accordo nucleare.

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