I future azionari statunitensi estendono le perdite con l’entrata in vigore dei dazi; 104% sulla Cina

I future delle azioni statunitensi hanno esteso le perdite nella mattinata di mercoledì, dopo l’entrata in vigore dei dazi reciproci imposti dal presidente Donald Trump, intensificando la guerra commerciale globale e alimentando i timori di una recessione globale.

I future sull’S&P 500 sono scesi del 2,7% a 4.885,0 punti, mentre i future sul Nasdaq 100 hanno perso anch’essi il 2,7% a 16.781,50 punti alle 07:57. I future sul Dow Jones sono calati del 2,4% a 36.965,0 punti.

Entrano in vigore i dazi di Trump, incluso un 104% sulla Cina

I dazi reciproci generalizzati imposti dal presidente Donald Trump sono ufficialmente entrati in vigore alla mezzanotte di mercoledì, segnando un’escalation drammatica nelle tensioni commerciali globali. La misura più significativa prevede un dazio cumulativo del 104% sulle importazioni cinesi—una combinazione di dazi precedenti e di un nuovo aumento del 50% annunciato martedì.

La mossa fa seguito ai dazi di ritorsione del 34% imposti dalla Cina e ha di fatto riacceso una guerra commerciale tra le due maggiori economie mondiali.

Altri dazi significativi includono un’imposta del 20% sull’Unione Europea, del 24% sul Giappone, del 46% sul Vietnam, del 25% sulla Corea del Sud e del 32% su Taiwan.

I dazi fanno parte di una più ampia strategia commerciale degli Stati Uniti, che impone forti tasse ai paesi considerati in possesso di vantaggi commerciali sleali.

Il cambiamento di politica ha scosso i mercati globali, ha spinto i principali partner commerciali degli Stati Uniti a introdurre dazi di ritorsione, e ha alimentato i timori di un rallentamento economico più ampio.

Gli analisti di Goldman Sachs (NYSE: GS) hanno affermato che i rischi di una recessione globale non sono ancora completamente scontati nei mercati, nonostante la continua ondata di vendite iniziata dopo il 2 aprile, segnalando ulteriori ribassi in arrivo.

L’S&P 500 ha chiuso martedì in calo dell’1,6% a 4.982,77 punti, registrando la sua prima chiusura sotto la soglia dei 5.000 punti da quasi un anno.

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