DAX, CAC, FTSE100, Le Borse europee senza direzione in attesa delle decisioni delle banche centrali

Le borse europee hanno mostrato pochi spunti giovedì, con gli investitori rimasti cauti in vista di una serie di decisioni di politica monetaria molto attese a livello regionale.

Alle 08:35 GMT, il DAX di Francoforte si muoveva poco sopra la parità, mentre il FTSE100 di Londra era sostanzialmente invariato. Il CAC40 di Parigi registrava un lieve progresso, in rialzo di circa lo 0,2%.

Attenzione alle politiche monetarie

Gli operatori di mercato hanno evitato prese di posizione marcate in attesa delle indicazioni delle principali banche centrali, che potrebbero influenzare il sentiment verso l’inizio del nuovo anno. La Banca Centrale Europea dovrebbe mantenere i tassi invariati al 2% nel corso della giornata, con l’inflazione vicina all’obiettivo di medio termine e l’economia dell’area euro che mostra una certa tenuta nonostante le tensioni commerciali legate alle politiche del presidente statunitense Donald Trump.

Anche la Riksbank svedese e la Norges Bank norvegese sono attese confermare l’attuale orientamento monetario nelle ultime riunioni del 2025. Diverso lo scenario nel Regno Unito, dove la Bank of England dovrebbe ridurre i tassi di 25 punti base al 3,75%, dal 4,0%, portando il costo del denaro ai livelli più bassi da gennaio 2023.

Il rallentamento dell’inflazione britannica rafforza le aspettative di allentamento: a novembre l’indice dei prezzi al consumo su base annua è salito del 3,2%, in netto calo rispetto al 3,6% del mese precedente e al minimo degli ultimi otto mesi.

BP in rialzo dopo il cambio al vertice

Sul fronte societario, le azioni BP (LSE:BP.) sono salite dopo che il gruppo energetico ha annunciato la nomina di Meg O’Neill, attuale CEO di Woodside Energy, come nuova amministratrice delegata. O’Neill subentrerà a Murray Auchincloss, in carica da meno di due anni.

L’ingresso in carica è previsto per aprile e segnerà una svolta storica per BP, che per la prima volta affida la guida a una manager proveniente dall’esterno e a una donna alla guida di una delle cinque maggiori compagnie petrolifere mondiali.

Petrolio in rialzo dopo le decisioni su Caracas

I prezzi del petrolio sono risaliti dopo che il presidente USA Donald Trump ha ordinato un blocco delle petroliere sanzionate in entrata e in uscita dal Venezuela, alimentando i timori di nuove interruzioni dell’offerta.

Il Brent è salito dello 0,7% a 60,11 dollari al barile, mentre il WTI statunitense ha guadagnato lo 0,8% a 56,27 dollari. L’annuncio di martedì ha esteso il blocco alle navi già soggette a sanzioni USA, aumentando la pressione sul governo di Nicolás Maduro.

Nonostante il rimbalzo, i prezzi del greggio restano avviati verso una perdita settimanale di circa il 2%, penalizzati dalle prospettive di eccesso di offerta e dalle ipotesi di un possibile accordo di pace in Ucraina.

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