DAX, CAC, FTSE100, Le borse europee chiudono miste mentre gli investitori valutano il taglio dei tassi della Fed e i risultati di Oracle

I mercati azionari europei hanno oscillato in intervalli ristretti giovedì, mentre gli operatori analizzavano l’ultimo taglio dei tassi della Federal Reserve statunitense e le rinnovate incertezze legate al commercio sull’intelligenza artificiale.

Alle 03:05 ET, il DAX tedesco perdeva lo 0,3%, il FTSE 100 britannico era in calo dello 0,1% e il CAC 40 francese avanzava dello 0,1%.

La Fed taglia i tassi ma segnala prudenza per eventuali ulteriori mosse

La banca centrale americana ha ridotto il tasso di riferimento di 25 punti base portandolo a un intervallo compreso tra il 3,5% e il 3,75%, come ampiamente previsto. Tuttavia, ha lasciato intendere che ulteriori riduzioni potrebbero essere sospese nell’attesa di segnali più chiari su inflazione e mercato del lavoro.

Durante la conferenza stampa, il presidente Jerome Powell ha affermato che i tagli già effettuati hanno portato i tassi in “una gamma di stime plausibili del tasso neutrale e li lasciano ben posizionati per determinare l’entità di ulteriori cambiamenti ai tassi sulla base dei dati economici in arrivo.”

La decisione ha messo in evidenza crescenti divisioni interne: tre membri hanno votato contro, due favorevoli a una pausa e uno che preferiva un taglio di 50 punti base.

Gli analisti di Vital Knowledge hanno osservato che “due delle maggiori forze trainanti del mercato nel 2025 (l’allentamento della politica monetaria globale e un’unica grande spinta sull’AI) non saranno presenti nel 2026, creando uno scenario molto più incerto per i titoli azionari.”

I risultati di Oracle pesano sul sentiment

La nuova ondata di dubbi sulla redditività dell’AI è stata alimentata dai risultati trimestrali di Oracle (NYSE:ORCL), diffusi dopo la chiusura di Wall Street. L’azienda ha pubblicato stime deludenti su utili e ricavi e ha annunciato che gli investimenti aumenteranno di ulteriori 15 miliardi di dollari rispetto alle precedenti previsioni, evidenziando come le ingenti spese per conquistare clienti cloud-AI non stiano ancora producendo profitti all’altezza delle aspettative.

Secondo gli analisti di Jefferies, “nonostante l’impegno del management a mantenere il rating di credito investment grade, le preoccupazioni sul finanziamento del debito legato all’AI non sono state risolte.”

Scarsi risultati societari in Europa; focus su Munich Re e Drax

In Europa le pubblicazioni sui risultati societari sono state poche, ma Munich Re (TG:A289EQ) ha previsto ricavi assicurativi per 64 miliardi di euro nel 2026, superando i 62 miliardi attesi dal mercato. Il gruppo ha inoltre presentato un nuovo piano quinquennale valido fino al 2030, superando il precedente orizzonte triennale.

Nel Regno Unito, Drax Group (LSE:DRX) ha dichiarato che gli utili del 2025 dovrebbero attestarsi nella parte alta delle stime degli analisti grazie alla resilienza delle sue attività.

SNB pronta a lasciare i tassi invariati

L’agenda dei dati macro europei è scarna, ma l’attenzione si concentra sulla riunione di politica monetaria della Banca nazionale svizzera. I mercati prevedono che la SNB manterrà i tassi allo 0,0%, nonostante gli ultimi dati su inflazione e crescita del PIL siano risultati inferiori alle attese.

Gli analisti di Nomura hanno osservato che “la soglia per un tasso di politica negativo è elevata,” suggerendo che l’istituto potrebbe mantenere l’attuale posizione ancora a lungo.

Petrolio in calo dopo il sequestro di una petroliera

I prezzi del greggio sono scesi, restituendo parte dei guadagni precedenti, dopo il sequestro da parte degli Stati Uniti di una petroliera sanzionata al largo del Venezuela.

Il Brent è arretrato dello 0,7% a 61,78 dollari al barile, mentre il WTI è sceso dello 0,7% a 58,05 dollari.

Il sequestro aveva inizialmente spinto i prezzi al rialzo, facendo emergere timori legati all’export venezuelano e introducendo un nuovo premio di rischio nell’offerta. Nel frattempo, gli investitori seguono da vicino sia i negoziati di pace in Ucraina sia le previsioni della Fed, poiché tassi più bassi possono stimolare la crescita economica e, di conseguenza, aumentare la domanda di petrolio.

Comments

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *