Il dollaro scivola in vista della riunione della Fed mentre l’euro trova supporto

Il dollaro statunitense si è leggermente indebolito lunedì all’inizio di una settimana dominata dall’attesa per la riunione della Federal Reserve, con i mercati che prevedono ampiamente un allentamento della politica monetaria.

Alle 04:15 ET (09:15 GMT), il Dollar Index — che misura il biglietto verde rispetto a un paniere di sei valute principali — è sceso dello 0,1% a 98,940, rimanendo vicino ai minimi di cinque settimane.

La riunione della Fed al centro dell’attenzione

Gli operatori si aspettano in larga misura un taglio dei tassi mercoledì, quando terminerà la riunione di due giorni della Fed, soprattutto dopo che il rapporto PCE core pubblicato con ritardo venerdì ha mostrato un’inflazione più debole del previsto. Secondo il FedWatch del CME, ora esiste un’88% di probabilità di una riduzione dei tassi.

Poiché lunedì non sono previsti dati economici rilevanti, l’attenzione si sposta sui dati JOLTS in uscita martedì, che potrebbero assumere importanza extra dato che il rapporto ufficiale sull’occupazione sarà pubblicato solo dopo la riunione della Fed.

Gli analisti di ING hanno dichiarato: “La riunione della Fed potrebbe rappresentare un rischio-evento positivo per il dollaro, poiché sembra difficile che la Fed convalidi i 90 punti base di allentamento incorporati nei future sui Fed Funds entro l’inizio del 2027.”

Hanno poi aggiunto: “Tuttavia, la possibile nomina formale di Kevin Hassett come presidente della Fed nei prossimi mesi e i fattori stagionali che tendono a mantenere debole il dollaro verso fine anno dovrebbero limitarne il potenziale rialzo.”

Euro in rialzo mentre le aspettative sulla BCE cambiano

EUR/USD è salito dello 0,1% a 1,1654, sostenuto da dati migliori del previsto sulla produzione industriale tedesca, aumentata dell’1,8% in ottobre, molto oltre le previsioni dello 0,4%.

L’euro ha ricevuto ulteriore impulso da dichiarazioni del membro del board della BCE Isabel Schnabel, che ha detto a Bloomberg News che la prossima mossa della BCE potrebbe essere un rialzo dei tassi, contrariamente a chi prevede ancora un taglio.

Secondo ING: “Queste osservazioni vanno probabilmente interpretate nel contesto del suo background da falco e forse come contrappeso a coloro che all’interno della BCE sostengono ancora un ultimo taglio dei tassi.”

La banca ha aggiunto che Schnabel ha suggerito che la BCE potrebbe rivedere al rialzo le proprie previsioni di crescita nella prossima tornata di stime.

GBP/USD è sceso dello 0,1% a 1,3325, arretrando dal massimo di sei settimane di 1,3385 in vista della riunione della Bank of England della prossima settimana.

Yen in calo dopo la revisione al ribasso del PIL giapponese

USD/JPY è salito dello 0,1% a 155,44 dopo che i dati rivisti hanno mostrato che l’economia giapponese si è contratta più del previsto nel terzo trimestre, penalizzata da investimenti deboli e scarse esportazioni.

La revisione non ha modificato le aspettative che la Bank of Japan sia ancora orientata verso un rialzo dei tassi la prossima settimana, con i mercati concentrati sulla crescita salariale e sulle comunicazioni dei policymaker.

Surplus commerciale cinese in aumento; AUD in lieve calo

USD/CNY è salito leggermente a 7,0714 nonostante i dati abbiano mostrato un ampliamento del surplus commerciale cinese grazie a un aumento del 5,9% delle esportazioni annue, mentre le importazioni sono cresciute solo modestamente.

AUD/USD è sceso dello 0,1% a 0,6636 dopo il forte rialzo della scorsa settimana favorito da dati economici migliori del previsto.

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