Il settore privato dell’Eurozona registra la crescita più rapida degli ultimi due anni e mezzo

L’economia del settore privato dell’Eurozona ha continuato a rafforzarsi a novembre, raggiungendo il ritmo di espansione più elevato dal metà 2023, secondo i più recenti dati PMI pubblicati da HCOB mercoledì.

L’HCOB Eurozone Composite PMI Output Index è salito a 52,8 in novembre da 52,5 del mese precedente, segnando il sesto aumento consecutivo e raggiungendo il valore più alto da maggio 2023. L’indice ha inoltre superato la media di lungo periodo pari a 52,4.

Entrambi i principali comparti hanno contribuito al miglioramento, anche se i servizi hanno nettamente sovraperformato la manifattura. L’indice dei servizi è aumentato a 53,6 da 53,0 in ottobre, raggiungendo un massimo di 30 mesi. La produzione manifatturiera, invece, ha rallentato al ritmo più debole degli ultimi nove mesi.

Tutti e cinque i Paesi con dati compositi disponibili hanno registrato espansione. L’Irlanda ha messo a segno la crescita più forte degli ultimi tre anni e mezzo, mentre la Spagna ha registrato la seconda espansione più rapida nonostante un rallentamento rispetto al picco di ottobre 2025. L’Italia ha riportato la crescita più elevata dell’attività da aprile 2023, mentre la Francia è tornata in territorio di espansione per la prima volta in 15 mesi. La Germania ha continuato a crescere, sebbene con un ritmo più moderato rispetto al picco di 29 mesi di ottobre.

I nuovi ordini sono aumentati per il quarto mese consecutivo, eguagliando il massimo di due anni e mezzo di ottobre. L’incremento è stato interamente trainato dalla domanda di servizi, mentre gli ordini manifatturieri hanno mostrato un lieve calo.

L’occupazione è aumentata per l’ottava volta in nove mesi, anche se il ritmo è rimasto minimo. Le assunzioni sono state guidate esclusivamente dalle aziende dei servizi, mentre i produttori hanno tagliato posti di lavoro al ritmo più rapido da aprile.

La fiducia delle imprese è migliorata in entrambi i settori, pur restando al di sotto dei livelli di lungo periodo. Le pressioni sui costi di input si sono intensificate, raggiungendo un massimo di otto mesi, spinte dall’aumento delle spese nel settore dei servizi e da una ripresa dei costi di acquisto per i produttori. Al contrario, l’inflazione dei prezzi di vendita è scesa ai minimi di sei mesi.

Il capo economista di Hamburg Commercial Bank, Dr. Cyrus de la Rubia, ha commentato:
«Il settore dei servizi nell’Eurozona mostra segnali chiari di ripresa. La solida performance del comparto è stata persino sufficiente a compensare la debolezza della manifattura, il che significa che la produzione economica nell’Eurozona è cresciuta leggermente più rapidamente a novembre rispetto al mese precedente.»

Ha aggiunto che il settore dei servizi è ora in espansione da sei mesi consecutivi e che l’ampiezza geografica della ripresa sostiene una performance complessivamente robusta. Per il prossimo anno, si attende un sostegno proveniente dalla politica fiscale espansiva della Germania e dalla forte crescita economica continua della Spagna.

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