I mercati europei sono rimasti per lo più invariati mercoledì, mentre gli investitori hanno adottato un atteggiamento prudente in vista dei molto attesi risultati di Nvidia (NASDAQ:NVDA), che dovrebbero influenzare il sentiment nei prossimi giorni.
Alle 08:05 GMT, il DAX tedesco era in lieve rialzo dello 0,1%, mentre il CAC 40 francese perdeva lo 0,1% e il FTSE 100 inglese si muoveva senza variazioni significative.
Risultati di Nvidia al centro dell’attenzione
I timori legati alle valutazioni elevate delle società tecnologiche esposte all’AI hanno mantenuto i mercati globali in allerta questa settimana.
Nvidia, considerata il simbolo del boom dell’intelligenza artificiale, ha visto le sue azioni salire di circa il 1.000% dalla fine del 2022, quando OpenAI ha lanciato ChatGPT — superando la soglia dei 5 trilioni di dollari di capitalizzazione.
La società pubblicherà i risultati trimestrali dopo la chiusura dei mercati, e gli investitori attendono di capire se le prospettive saranno all’altezza delle aspettative elevatissime.
In Europa, Smiths Group (LSE:SMIN) ha registrato una crescita costante nel primo trimestre e ha annunciato un nuovo buyback da 1 miliardo di sterline, che partirà al termine del programma attuale da 500 milioni.
Jet2 (LSE:JET2) ha riportato un altro semestre da record, con numeri in aumento per passeggeri, ricavi e profitti, nonostante la volatilità delle prenotazioni tardive.
Sage Group (LSE:SGE) ha presentato risultati annuali solidi fino a settembre 2025, sostenuti dalla strategia basata su soluzioni cloud e sull’integrazione dell’AI.
CPI britannico in calo a ottobre
L’inflazione al consumo nel Regno Unito è scesa al 3,6% in ottobre, dal 3,8% del mese precedente, aumentando le probabilità che la Bank of England possa tagliare i tassi a dicembre.
La BoE aveva mantenuto i tassi invariati con un voto risicato di 5-4 all’inizio del mese, segno di divisioni interne che il nuovo calo dell’inflazione potrebbe aiutare a superare.
Più tardi nella seduta arriveranno anche i dati sull’inflazione dell’Eurozona, attesi in linea con l’obiettivo del 2% della BCE.
Petrolio in calo con l’aumento delle scorte USA
I prezzi del greggio sono scesi dopo nuovi dati che segnalano un aumento delle scorte negli Stati Uniti.
Il Brent è arretrato dello 0,6% a 64,48 dollari al barile, mentre il WTI ha perso lo 0,6% a 60,30 dollari.
Secondo l’American Petroleum Institute, le scorte di greggio sono aumentate di 4,45 milioni di barili nella settimana al 14 novembre, insieme a incrementi per benzina (1,55 milioni) e distillati (577.000 barili).
I dati ufficiali del governo USA saranno pubblicati più tardi oggi.

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