Intesa Sanpaolo conferma l’obiettivo di utile 2025 nonostante i risultati stabili del terzo trimestre

Intesa Sanpaolo SpA (BIT:ISP), il più grande gruppo bancario italiano, ha confermato venerdì il suo obiettivo di utile annuale “ben al di sopra dei 9 miliardi di euro”, nonostante una crescita limitata nel terzo trimestre.

La banca ha registrato un utile netto di 2,37 miliardi di euro nel terzo trimestre, leggermente superiore alle attese degli analisti di 2,3 miliardi di euro, mentre i ricavi totali si sono attestati a 6,64 miliardi di euro, appena sotto il consenso di 6,7 miliardi di euro.

Dopo la pubblicazione dei risultati, le azioni Intesa Sanpaolo sono scese del 2,6%, poiché gli investitori hanno reagito a dati contrastanti. L’aumento delle commissioni e dei ricavi assicurativi ha sostenuto i risultati, ma questi progressi sono stati compensati da una minore attività di trading e da un calo del margine d’interesse netto.

Nei primi nove mesi del 2025, la banca ha riportato un utile netto di 7,59 miliardi di euro, in crescita del 5,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il Common Equity Tier 1 ratio si è mantenuto solido al 13,9%, ben al di sopra dei requisiti regolamentari.

“I risultati dei primi nove mesi del 2025 evidenziano che Intesa Sanpaolo è in grado di generare una redditività solida e sostenibile,” ha dichiarato la banca, aggiungendo che prevede di distribuire 5,3 miliardi di euro di dividendi maturati nei primi nove mesi, di cui 3,2 miliardi verranno pagati a novembre come acconto sui dividendi.

Il margine d’interesse netto è diminuito del 6,8% su base annua a 11,11 miliardi di euro, riflettendo il contesto sfidante dei tassi d’interesse. Tuttavia, ciò è stato parzialmente compensato da un aumento del 5,1% delle commissioni nette a 7,33 miliardi di euro e da una crescita del 4,7% dei ricavi assicurativi a 1,37 miliardi di euro.

L’efficienza operativa è migliorata leggermente, con il rapporto costi/ricavi sceso al 38,9% dal 39,1% dell’anno precedente. La qualità del credito è rimasta solida, con un rapporto NPL pari all’1,1% netto e al 2,3% lordo, mentre il costo del rischio annualizzato si è mantenuto stabile a 25 punti base.

“Intesa Sanpaolo continua a operare come acceleratore di crescita nell’economia reale in Italia,” ha dichiarato la banca, sottolineando che i nuovi prestiti a medio e lungo termine a famiglie e imprese italiane sono aumentati del 40% su base annua, raggiungendo circa 43 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2025.

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