I future di Wall Street hanno registrato un leggero calo giovedì, con gli investitori cauti dopo una seduta volatile e una serie di risultati misti provenienti dai giganti tecnologici statunitensi. Le dichiarazioni del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, hanno inoltre smorzato le aspettative di un nuovo taglio dei tassi entro fine anno.
Il settore tecnologico pesa sull’apertura
I principali indici statunitensi preannunciano un avvio debole: Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq 100 erano tutti in territorio negativo nelle contrattazioni pre-market. Gli investitori hanno reagito a una serie di trimestrali contrastanti da parte dei grandi nomi del comparto tecnologico.
Meta Platforms (NASDAQ:META) è crollata di quasi 10% nel pre-market, nonostante risultati del terzo trimestre superiori alle attese, dopo aver avvertito di un aumento della spesa legata all’intelligenza artificiale (AI).
Anche Microsoft (NASDAQ:MSFT) ha perso terreno, pur avendo superato le stime sugli utili del primo trimestre fiscale, segnalando però che le spese in conto capitale accelereranno nel corso dell’anno.
Al contrario, Alphabet (NASDAQ:GOOGL) è balzata del 7,9% dopo che la casa madre Google ha pubblicato risultati che hanno superato le previsioni sia sui ricavi che sui profitti.
Tra gli altri titoli in evidenza, Eli Lilly (NYSE:LLY) ha aperto in rialzo grazie a utili trimestrali migliori delle attese e all’innalzamento delle previsioni sui ricavi annuali.
I colloqui Trump-Xi limitano le perdite
Un po’ di ottimismo geopolitico ha limitato le vendite dopo l’atteso incontro tra il presidente statunitense Donald Trump e il presidente cinese Xi Jinping, che si è concluso con progressi moderati.
Trump ha definito i colloqui “produttivi”, confermando che Washington ridurrà i dazi legati al fentanyl sui beni cinesi dal 20% al 10%, mentre Pechino riprenderà gli acquisti di soia statunitense e sospenderà temporaneamente le nuove restrizioni all’esportazione di terre rare.
In cambio, gli Stati Uniti sospenderanno la regola di penetrazione del 50% sulle esportazioni controllate.
La Fed taglia i tassi, ma Powell resta prudente
La Federal Reserve ha annunciato un taglio dei tassi di 25 punti base, portando il tasso dei fondi federali nella fascia 3,75%-4,00%, come ampiamente previsto.
Tuttavia, i commenti di Powell dopo la riunione hanno ridimensionato le aspettative di ulteriori interventi a dicembre.
Ha affermato che un ulteriore taglio “non è una conclusione scontata”, sottolineando che i funzionari della banca centrale avevano “opinioni fortemente divergenti su come procedere” e citando la mancanza di dati economici dovuta alla chiusura del governo come fattore di incertezza.
Secondo lo strumento FedWatch del CME Group, la probabilità che i tassi restino invariati a dicembre è salita al 34,1%, rispetto al 9,1% del giorno precedente.
Riepilogo: una seduta volatile mercoledì
Mercoledì, l’indice Nasdaq Composite ha guadagnato 0,6%, chiudendo a un nuovo record di 23.958,47, grazie alla forza dei titoli tecnologici e dei semiconduttori.
L’S&P 500 è rimasto invariato a 6.890,59, mentre il Dow Jones Industrial Average ha perso 0,2% a 47.632,00.
Panoramica settoriale: tecnologia in rialzo, immobili in calo
Il comparto tecnologico ha continuato a guidare il mercato, con l’indice NYSE Arca Computer Hardware in crescita del 6,3%, trainato dal rally del 19% di Seagate Technology (NASDAQ:STX) dopo risultati superiori alle attese.
I titoli energetici hanno beneficiato del rimbalzo del petrolio, mentre i settori sensibili ai tassi — come immobiliare e edilizia — hanno subito cali significativi. L’indice immobiliare Dow Jones U.S. è sceso del 2,6%, l’indice edilizio di Filadelfia ha perso 2,3%, e il comparto aereo ha ceduto 1,4%.

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