Gli investitori globali si preparano a una giornata cruciale, segnata da tre eventi chiave destinati a influenzare il sentiment dei mercati: un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve, una raffica di trimestrali dei colossi tecnologici e la visita diplomatica di Donald Trump in Asia, che potrebbe culminare in un incontro decisivo con Xi Jinping.
Alle 03:38 ET, i futures sul Dow Jones sono scesi dello 0,1% (–31 punti), mentre quelli sull’S&P 500 sono saliti dello 0,2% (+17 punti) e quelli sul Nasdaq 100 hanno guadagnato lo 0,4% (+113 punti). Il clima resta cauto dopo una serie di massimi storici a Wall Street, sostenuti dall’entusiasmo per l’intelligenza artificiale e dalle attese di una politica monetaria più accomodante.
Wall Street continua la corsa, spinta da Nvidia
La spinta principale arriva da Nvidia (NASDAQ:NVDA), che ha annunciato ordini per 500 miliardi di dollari relativi ai suoi chip di intelligenza artificiale e un accordo per costruire sette supercomputer per il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti. Il titolo è salito di quasi il 5%, portando Nvidia a un passo dal diventare la prima azienda da 5.000 miliardi di dollari, confermando il suo ruolo guida nel rally trainato dall’AI.
I risultati dei big tech sotto i riflettori
Ora l’attenzione si sposta sui conti degli altri giganti tecnologici. Microsoft (NASDAQ:MSFT), Meta Platforms (NASDAQ:META) e Alphabet (NASDAQ:GOOG) pubblicheranno i risultati dopo la chiusura dei mercati, seguiti giovedì da Apple (NASDAQ:AAPL) e Amazon (NASDAQ:AMZN).
Data la loro enorme capitalizzazione, i risultati avranno un impatto significativo sull’andamento dei listini USA negli ultimi mesi del 2025. Gli analisti si concentrano in particolare sugli investimenti in intelligenza artificiale e infrastrutture cloud, fattori chiave per il proseguimento del rally.
Fed pronta al taglio dei tassi – i riflettori su Powell
La Federal Reserve concluderà oggi la sua riunione di due giorni, e i mercati si aspettano quasi unanimemente un taglio di 25 punti base, che porterebbe il tasso dei fondi federali nella fascia 3,75%-4,00%.
L’attenzione sarà tutta rivolta alle parole del presidente Jerome Powell, che potrebbe fornire indicazioni su un nuovo taglio a dicembre. La Fed deve bilanciare la necessità di sostenere la crescita e contenere l’inflazione, in un contesto complicato dal blocco del governo statunitense, che ha limitato la disponibilità dei dati sul mercato del lavoro.
Trump in Corea del Sud: segnali di distensione commerciale
Sul fronte geopolitico, gli investitori seguono da vicino la visita di Donald Trump in Asia, che potrebbe favorire un ammorbidimento delle tensioni commerciali con la Cina.
Trump è arrivato a Gyeongju, in Corea del Sud, dove ha incontrato il presidente Lee Jae Myung e accennato a possibili progressi verso un accordo bilaterale, pur smorzando le aspettative.
Il punto culminante sarà l’incontro di giovedì a Busan con Xi Jinping, durante il quale si discuterà di dazi e controllo delle esportazioni di fentanyl. Trump ha indicato che potrebbe ridurre i dazi sulle merci cinesi in cambio dell’impegno di Pechino a bloccare le esportazioni di precursori del fentanyl.
Il presidente ha aggiunto che discuterà anche dei chip Blackwell di Nvidia, soggetti alle restrizioni sulle esportazioni USA, un tema delicato nei negoziati tra Washington e Pechino.
L’oro torna sopra i 4.000 dollari
Nel comparto delle materie prime, l’oro è risalito sopra la soglia dei 4.000 dollari l’oncia, sostenuto dalle aspettative di un taglio dei tassi.
L’oro spot è salito dell’1,5% a 4.010,15 dollari, mentre i futures USA sull’oro hanno guadagnato l’1,0% a 4.023,84 dollari. Il metallo prezioso aveva toccato i minimi di tre settimane a causa dell’allentamento delle tensioni commerciali, che aveva ridotto la domanda di beni rifugio.
Tuttavia, le aspettative di una politica monetaria più espansiva hanno riportato fiducia sul mercato. Un tono più accomodante di Powell potrebbe rafforzare il metallo giallo, mentre segnali più aggressivi o un dollaro forte potrebbero limitarne i guadagni.

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