Le principali borse europee sono rimaste pressoché invariate mercoledì, con gli investitori cauti in vista della decisione sui tassi di interesse della Federal Reserve e intenti ad analizzare una nuova ondata di trimestrali da parte di grandi società europee e statunitensi.
Alle 08:05 GMT, il DAX tedesco perdeva lo 0,1%, il CAC 40 francese scendeva dello 0,2%, mentre il FTSE 100 di Londra guadagnava lo 0,4%, sostenuto dai titoli finanziari ed energetici.
La Fed pronta a un taglio di 25 punti base
La banca centrale statunitense concluderà oggi la sua riunione di politica monetaria di due giorni, con i mercati che scontano quasi completamente un taglio dei tassi di 25 punti base, portando il tasso sui fondi federali tra il 3,75% e il 4,00%.
Secondo il CME FedWatch Tool, gli operatori attribuiscono una probabilità del 96% a tale mossa. Con il blocco parziale del governo USA che limita la disponibilità di nuovi dati economici, l’attenzione sarà rivolta alle dichiarazioni del presidente Jerome Powell per valutare la percezione della Fed sull’economia e le prospettive di politica monetaria.
Gli investitori guarderanno anche a eventuali segnali di fine del programma di riduzione del bilancio, noto come quantitative tightening.
Tensioni commerciali in calo
Il clima geopolitico si è disteso dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato l’intenzione di ridurre i dazi sulle importazioni cinesi legate ai precursori del fentanyl, in vista del suo incontro con il presidente cinese Xi Jinping in Corea del Sud previsto per giovedì.
I due leader discuteranno di ulteriori misure di de-escalation commerciale, dopo mesi di tensioni che hanno pesato sui mercati globali. Trump ha inoltre dichiarato che intende affrontare il tema del chip di intelligenza artificiale Blackwell di Nvidia (NASDAQ:NVDA) durante l’incontro.
Trimestrali sotto i riflettori
Oggi l’attenzione si concentrerà anche sui risultati del settore tecnologico USA, con le trimestrali di Alphabet (NASDAQ:GOOGL), Meta Platforms (NASDAQ:META) e Microsoft (NASDAQ:MSFT) attese dopo la chiusura di Wall Street. Le aspettative restano elevate, vista la forte valutazione dei titoli tech.
In Europa, UBS (NYSE:UBS) ha riportato un balzo del 74% dell’utile netto del terzo trimestre, superando ampiamente le previsioni grazie alla volatilità dei mercati e alla ripresa delle attività di M&A.
Deutsche Bank (TG:DBK) ha registrato un aumento dell’8% dell’utile ante imposte, sostenuto da una buona performance del trading e dal contenimento dei costi, mentre Santander (LSE:BNC) ha annunciato una crescita del 7,8% su base annua, con i risultati solidi negli Stati Uniti che hanno compensato la debolezza in Brasile.
Mercedes-Benz (TG:MBG) ha visto invece l’utile operativo crollare di oltre due terzi a causa di costosi esuberi e della forte concorrenza, soprattutto negli USA e in Cina. Adidas (TG:ADS) ha segnalato la crescita più debole nella regione del Nord America.
Nel settore energetico, Equinor (TG:DNQ) ha registrato un calo del 9,9% dei profitti trimestrali, leggermente peggiore del previsto, a causa del ribasso dei prezzi di petrolio e gas, ma ha confermato le stime di crescita della produzione.
GSK (LSE:GSK) ha invece alzato le previsioni di vendita per il 2025, grazie a una crescita a doppia cifra nelle divisioni dedicate ai farmaci specialistici, in particolare HIV e oncologia.
Prezzi del petrolio stabili dopo il calo delle scorte USA
I prezzi del petrolio si sono stabilizzati dopo due sedute di ribassi, sostenuti dai dati che mostrano un calo inatteso delle scorte statunitensi.
I futures sul Brent sono scesi dello 0,1% a 63,76 dollari al barile, mentre il WTI è rimasto quasi invariato a 60,14 dollari.
Secondo l’American Petroleum Institute, le scorte di greggio USA sono diminuite di oltre 4 milioni di barili nella settimana terminata il 24 ottobre, mentre le scorte di benzina sono calate di 6,35 milioni di barili.
Il calo superiore alle attese ha sostenuto il mercato dopo le recenti pressioni legate alle indiscrezioni secondo cui l’OPEC+ potrebbe aumentare la produzione a dicembre.

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