Le principali Borse europee hanno chiuso miste martedì, con gli investitori che valutano una serie di risultati societari importanti in vista della riunione di politica monetaria della Federal Reserve System.
Alle 08:05 GMT, il DAX tedesco perdeva lo 0,3%, il CAC 40 francese scendeva dello 0,2%, mentre il FTSE 100 di Londra saliva dello 0,2%.
Attesa per la riunione della Fed
L’attenzione degli operatori è rivolta alla riunione di due giorni della Fed, che inizia oggi. La banca centrale statunitense dovrebbe annunciare domani un taglio dei tassi di 25 punti base, dopo che i dati della scorsa settimana hanno mostrato un’inflazione annua al 3% a settembre, inferiore alle attese.
Secondo il CME FedWatch Tool, i mercati prezzano una probabilità del 96% di un taglio dei tassi questa settimana. Gli investitori attendono anche segnali dal presidente della Fed Jerome Powell su un possibile ulteriore allentamento della politica monetaria a dicembre, alla luce di un mercato del lavoro in rallentamento.
Oltre alla Fed, questa settimana si riuniscono anche la Bank of Japan, la Bank of Canada e la European Central Bank. La BCE dovrebbe lasciare invariati i tassi di interesse, dato che l’inflazione si mantiene vicina al target del 2% e la crescita appare stabile.
In Germania, la fiducia dei consumatori ha mostrato un peggioramento: l’indice GfK è sceso a -24,1 punti per novembre da -22,5 punti in ottobre.
Focus sul commercio globale
Il commercio internazionale resta un fattore chiave per i mercati. Giovedì, il presidente statunitense Donald Trump incontrerà il presidente cinese Xi Jinping in Corea del Sud per finalizzare un accordo commerciale. L’ottimismo è cresciuto dopo che i negoziatori a Kuala Lumpur hanno raggiunto un’intesa preliminare per evitare nuovi dazi.
Trump ha anche incontrato lunedì a Tokyo la nuova premier giapponese Sanae Takaichi, con cui ha discusso di cooperazione in materia di difesa, commercio e del piano di investimenti statunitense da 550 miliardi di dollari annunciato in precedenza.
HSBC colpita da un’accantonamento legale
La stagione delle trimestrali europee prosegue intensa. HSBC Holdings plc (LSE:HSBA) ha registrato un calo del 14% dell’utile ante imposte nel terzo trimestre, a causa di un accantonamento legale da 1,1 miliardi di dollari. Tuttavia, la banca ha rivisto al rialzo la sua guidance sui ricavi annuali, prevedendo tagli dei tassi più lenti nei principali mercati come Hong Kong e Regno Unito.
BNP Paribas (EU:BNP) ha riportato un aumento del 6,1% dell’utile grazie ai solidi risultati nel trading e al primo contributo di AXA Investment Managers.
Novartis AG (BIT:1NOVN) ha registrato un aumento di vendite e utili nel terzo trimestre, confermando l’outlook annuale grazie alla forte domanda per i farmaci chiave e ai progressi nei programmi clinici avanzati.
Amundi S.A. (EU:AMUN) ha superato le previsioni di profitto, ma ha dichiarato che il piano strategico 2028 terrà conto dell’incertezza legata alla scadenza dell’accordo di distribuzione con UniCredit S.p.A. nel 2027.
Anglo American plc (LSE:AAL) ha confermato la guidance annuale nonostante risultati operativi contrastanti: rame in crescita, calo della produzione di minerale di ferro, ma forte ripresa nel manganese e nei diamanti.
Capgemini SE (EU:CAP) ha alzato le stime di crescita 2025 dopo un trimestre migliore del previsto, sostenuto dalla domanda in Nord America e dall’espansione nei servizi cloud, dati e intelligenza artificiale.
Petrolio in calo su voci OPEC+
I prezzi del greggio sono scesi martedì dopo indiscrezioni su un nuovo aumento della produzione da parte di OPEC+. I future sul Brent erano in calo dell’1,3% a 64,03 dollari al barile, mentre il WTI perdeva l’1,5% a 60,40 dollari.
Secondo Bloomberg, OPEC+ starebbe valutando un aumento della produzione a dicembre di 137.000 barili al giorno per recuperare quote di mercato e contrastare la debolezza dei prezzi del petrolio.

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