Prezzi del petrolio in rialzo in attesa di possibili nuove sanzioni USA contro la Russia

I prezzi del petrolio hanno esteso i guadagni nelle prime contrattazioni asiatiche di lunedì, proseguendo la tendenza positiva della scorsa settimana a fronte di crescenti speculazioni su nuove sanzioni da parte degli Stati Uniti contro la Russia. Il sentiment degli investitori resta cauto anche a causa delle crescenti tensioni commerciali globali dopo che il Presidente Donald Trump ha annunciato nuovi dazi contro l’Unione Europea e il Messico.

Alle 21:22 ET (01:22 GMT), i future sul Brent con scadenza a settembre hanno registrato un aumento dello 0,2% a 70,48 dollari al barile, mentre i contratti sul West Texas Intermediate (WTI) sono saliti dello 0,2% a 68,55 dollari.

Entrambi gli indici di riferimento sono cresciuti di quasi il 3% la scorsa settimana, con un’impennata venerdì in seguito alle dichiarazioni dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA), che ha evidenziato un mercato a breve termine più ristretto. L’IEA ha osservato che, nonostante l’incremento della produzione da parte dell’OPEC+, le forniture restano limitate, dato l’aumento della lavorazione da parte delle raffinerie per soddisfare la domanda estiva.

Trump annuncia “dichiarazione importante” sulla Russia

Ora l’attenzione dei mercati si concentra sull’annuncio che Trump ha promesso per lunedì riguardo la Russia. Durante il fine settimana, il Presidente ha confermato l’invio di sistemi missilistici Patriot in Ucraina, segnale di un’escalation nelle tensioni con Mosca.

Trump si sarebbe detto frustrato dal Presidente russo Vladimir Putin per il mancato avanzamento dei colloqui di pace, e questo alimenta l’ipotesi di ulteriori sanzioni statunitensi contro le esportazioni energetiche russe.

Intanto al Congresso USA avanza una proposta bipartisan che imporrebbe dazi del 500% ai paesi, come Cina e India, che continuano ad acquistare petrolio e gas russi. Tuttavia, il provvedimento è ancora in attesa dell’approvazione della Casa Bianca.

I dazi limitano il potenziale rialzo del greggio

Nonostante le preoccupazioni sull’offerta stiano sostenendo i prezzi, i timori legati al commercio globale potrebbero limitarne la crescita. Nel fine settimana, Trump ha annunciato l’introduzione di un dazio del 30% sulla maggior parte delle importazioni da UE e Messico, in vigore dal 1° agosto. Si aggiungono a precedenti misure annunciate contro Giappone, Corea del Sud, Canada, Brasile e un dazio del 50% sul rame.

Queste tensioni commerciali rischiano di rallentare la crescita globale, ostacolando la produzione industriale e il traffico internazionale—due pilastri fondamentali della domanda petrolifera.

Con meno di tre settimane per negoziare accordi commerciali, gli investitori restano in allerta mentre rischi geopolitici e macroeconomici si intrecciano.

Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

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