I futures azionari statunitensi sono calati venerdì dopo l’annuncio del presidente Donald Trump di nuovi dazi sulle importazioni canadesi, alimentando i timori che anche altri partner commerciali possano presto essere interessati da misure simili, aumentando la pressione sul commercio globale. Nel frattempo, Nvidia (NASDAQ:NVDA) ha raggiunto una valutazione storica superiore ai 4.000 miliardi di dollari, mentre Bitcoin ha toccato livelli mai visti prima.
Trump annuncia dazio del 35% sui beni canadesi
In un’azione che intensifica le tensioni commerciali in corso, Trump ha dichiarato giovedì sera che gli Stati Uniti imporranno un dazio del 35% sulle importazioni dal Canada a partire dal 1° agosto. Ha inoltre indicato l’intenzione di applicare dazi tra il 15% e il 20% su molti altri Paesi.
Trump ha condiviso la decisione in una lettera al primo ministro canadese Mark Carney, diffusa sui social media. Questo nuovo dazio rappresenta un aumento significativo rispetto al 25% attuale, sebbene rimangano esenzioni per i prodotti coperti dall’accordo commerciale USA-Messico-Canada. Le importazioni di energia e fertilizzanti manterranno i dazi attuali al 10%.
Recentemente, Trump ha esteso la sua azione commerciale, imponendo dazi su Paesi come Giappone e Corea del Sud e applicando un dazio del 50% sul rame.
Futures USA in calo per le preoccupazioni sui dazi
Dopo l’annuncio dei nuovi dazi, i futures dei principali indici USA sono scesi venerdì, ritirandosi dai massimi storici a causa delle preoccupazioni sull’impatto sulla crescita economica globale. Alle 03:20 ET (07:20 GMT), i futures sull’S&P 500 sono calati dello 0,4%, quelli sul Nasdaq 100 dello 0,2%, e quelli sul Dow dello 0,5%.
Nonostante i forti guadagni e i nuovi record chiusi giovedì, il sentiment di mercato si è raffreddato mentre gli investitori hanno digerito il possibile impatto dei nuovi dazi canadesi in vigore dal mese prossimo.
Ora l’attenzione è puntata anche sull’Unione Europea, che sta lavorando per finalizzare accordi commerciali prima della scadenza del 1° agosto.
Nvidia supera la soglia dei 4.000 miliardi di dollari
Nvidia ha fatto storia giovedì diventando la prima società a raggiungere una capitalizzazione di mercato superiore ai 4.000 miliardi di dollari. Le azioni hanno chiuso a 4,004 trilioni di dollari, in rialzo di quasi il 90% dai minimi di aprile.
Questo traguardo riflette la crescita della domanda per la tecnologia dell’intelligenza artificiale, che è centrale per il business di Nvidia. Il CEO Jensen Huang ha dichiarato a MSNBC Morning Joe: “Stiamo reinventando il computing in modo fondamentale come quando negli anni ’60 sono stati sviluppati i computer moderni. Negli ultimi anni questa rivoluzione è davvero decollata.”
Bitcoin raggiunge nuovi massimi storici
Bitcoin ha superato i 118.000 dollari venerdì, spinto dalla forte domanda istituzionale e da politiche regolatorie favorevoli negli Stati Uniti. Alle 03:20 ET, la criptovaluta è salita del 5,6% a 117.670 dollari, dopo aver toccato i 118.320 dollari nel corso della giornata.
Gli investitori istituzionali stanno aumentando le allocazioni di bitcoin nei portafogli di tesoreria e negli ETF, con i fondi bitcoin spot USA che hanno registrato flussi netti in entrata per 1,18 miliardi di dollari fino a giovedì. I volumi di scambio complessivi per 12 ETF bitcoin hanno raggiunto i 6,3 miliardi di dollari, il livello più alto dal maggio scorso.
All’inizio dell’anno, l’amministrazione Trump ha approvato una riserva strategica di Bitcoin, aumentando la fiducia normativa. Inoltre, un recente incontro regolatorio in Cina ha indicato un possibile allentamento della posizione verso le valute digitali.
Prezzi del petrolio in rialzo tra speculazioni sulle sanzioni alla Russia
I prezzi del petrolio sono saliti venerdì sulle aspettative di ulteriori sanzioni USA contro la Russia, anche se i guadagni sono stati limitati dalle preoccupazioni sui dazi e dall’aumento della produzione OPEC+.
Alle 03:20 ET, i futures sul Brent sono aumentati dello 0,4% a 68,94 dollari al barile, mentre quelli sul WTI USA sono saliti dello 0,6% a 66,96 dollari al barile.
Giovedì i prezzi del petrolio avevano perso più del 2% a causa delle preoccupazioni legate ai dazi. Tuttavia, il sentiment è migliorato dopo che Trump ha espresso frustrazione verso il presidente russo Vladimir Putin per la mancanza di progressi nel processo di pace con l’Ucraina, aumentando le probabilità di nuove sanzioni al terzo maggior produttore di petrolio al mondo.
Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.
Leave a Reply